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Autore: Diana924    10/12/2011    1 recensioni
Seuquel di " Finn in Versailles ", anche questa volt ail nostro Finn si è addormento durante le lezioni, è si è risvegliato re nella Francia del XVI secolo. Solo che questa votla è più difficile: una moglie invisibile, un'amante premurosa, una suocera tremenda, un cognato " particolare ", uno distratto da altri problemi ... riuscirà Finn a svegliarsi?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Finn Hudson, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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cap DUE : Une soirée avec la famille

Era stato tremendo, tremendo sostenere quel colloquio con lei. La coach Sue era stata tremenda, e in quegli abiti neri le faceva paura, era pronto ad ammettere di aver avuto paura.E ora doveva affrontarli a cena. Ripassò velocemente le istruzioni che gli aveva dato Rachel ed entrò.

Nell’anticamera del re c’erano Kurt, il profumo era ancora più forte del solito, la coach Sue, sempre più temibile, Quinn, sempre più impettita e Sam, che però era girato di profilo. Poi vide Puck, e per poco non ci rimase secco. Era lui il re, quindi poteva sperare di essere salvo. Accanto a lui c’era Santana, stranamente silenziosa quella sera.

<< Direi che si siamo tutti, no?, quindi ognuno ai propri posti >> a parlare era stata la coach, e tutti le obbedirono << No, manca la scimmietta >> disse Kurt, e la cosa fece ridere Sam e Puck. << Tuo fratello è nelle Fiandre, lo sai benissimo >> ribatte Quinn acida. << Questa sera sei acida, eh? Passa da me dopo, e ne riparleremo >> si limitò a dire Kurt, e Quinn divenne paonazza, stava per schiaffeggiarlo quando un’occhiata della coach la fermò: << Mai davanti gli estranei, e dov’è la piccola Charlotte? >>, e ora cosa c’entrava Rachel? Un rumore di una porta aperta indicò a tutti che Rachel era entrata. << Come mai così tardi? >>  le chiese, era pur sempre la sua amante, e Quinn sembrava ignorarli. << Problemi di famiglia, non preoccupatevi, nulla di che, sono onorata di essere qui >> rispose lei sorridendo e  sedendosi alla sua sinistra mentre Quinn si metteva alla sua destra.

<< Se lei – e Kurt indicò Rachel che divenne scarlatta – e lui – Sam mantenne un atteggiamento glaciale- sono qui perché a me non è concesso? >> chiese Kurt, glaciale. << Perché sono discreti, e poi non possiamo portarli tutti qui, non ci sarebbe più posto per noi >> rispose Puck ridacchiando. << E chi ha parlato di tutti, sai a chi mi riferisco >> ribatte l’altro stizzito mentre i valletti servivano la cena, e come per pranzo mancavano le posate, tranne alcuni coltelli. << Ancora? Ma se lo sanno tutti che è una finzione! Ammettilo che non l’hai nemmeno baciata fratellino, ammettilo e saremo tutti più felici, specie tuo cugino, non è vero Henriot? >> fece Puck guardandolo, prima di scoppiare a ridere.Sam iniziò una risatina che mascherò con un colpo di tosse e lui non sapeva che rispondere quando Kurt fece per alzarsi da tavola.

<< Enrico! Torna subito seduto e riprendi a mangiare! Carlo, smettila di provocarlo, è un ordine! Margherita: assicurati che i tuoi fratelli non facciano pazzie! E tu Elisabetta fa qualcosa dannazione, non stare lì impalata! E voi Enrico non avete visto niente, intesi? >> urlò la coach e tutti obbedirono mentre Sam e Rachel si fissavano terrorizzati.

Il dopocena fu relativamente tranquillo, con la coach che discuteva con Sam e Puck, e a volte chiedeva anche il suo parere mentre Rachel canticchiava in un angolo.

Per caso seguì lo sguardo di Sam e vide Quinn e Kurt che ridacchiavano in un angolo. Non sapeva spiegarsi il perché, così come non si spiegava il perché di quel sogno o perché la gente leggeva i giornali quando c’era internet, ma si sentì a disagio. Nella realtà quei due a malapena si parlavano, e ora nel suo sogno stavano conversando come se niente fosse, seduti vicini e Quinn rideva delle sue battute.

Vide Sam storcere il naso come se la cosa non gli piacesse poi vide Puck alzarsi. << Hai finito di importunare nostra sorella? Ora sarebbe il mio turno >> disse, con un sorriso che fece ridere i due. << Tranquillo fratello, è tutta tua, il mio turno con lei è finito, per ora >> gli rispose Kurt, ridendo mentre Puck sussurrava qualcosa a Quinn che arrossiva.

<< Non è giusto >> disse Rachel, smettendo di cantare. << Cosa? >> le chiese lui. << Non dovrebbero stare così vicini >> si limitò a rispondere la ragazza mentre i tre scherzavano, la mano di Puck sulla spalla di Quinn e il braccio di Kurt sulla sua vita. Anche Blaine e Karofsky si erano uniti a loro, e lo sguardo disgustato che Blaine lanciò sul terzetto lo lasciò spaesato: che cosa stavano cercando di dirgli?

NoteNote eton

Valgono gli accorgimenti dell'altra volta, ovvero non è propriamente un'AU, nè un cross over. Sono un essere senza morala, bla bla ... Ecco che abbiamo Puck, Sam e ... per l' " amica " di Kurt vi dico solo una cosa: 1x18. Niente in particolare su questo capitolo da dichiarare  

   
 
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