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Autore: _Pandora_    10/12/2011    3 recensioni
"Linalee sorrise: la guerra tra noah ed esorcisti si era finalmente conclusa. [...] Eppure, in quello scenario di gioia e festa, mancava qualcosa… anzi qualcuno. Linalee si voltò e con lo sguardo percorse tutto il perimetro della grande stanza che fino a poco fa era invasa dalle grida di battaglia e dallo stridio delle armi. Non c’era. Allen non c’era. Che fine aveva fatto?"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker, Lenalee Lee | Coppie: Allen/Lenalee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Siccome non sono un'amante dei finali drammatici, ho riscritto la storia cambiando il finale.
Leggete e commentate ( ; 

Finale Alternativo
 


Il cuore nero di cristallo cadde a terra frantumandosi in mille piccoli frammenti di vetro;
Quell’oggetto così temuto e cercato si era rivelato così fragile…
Ogni combattimento cessò all’istante.
Linalee sorrise: la guerra tra noah ed esorcisti si era finalmente conclusa.
Con lo sguardo controllò che i suoi compagni stessero bene:
C’erano Miranda e Marie che si abbracciavano gioiosi poiché finalmente avrebbero potuto stare insieme;
Più in là il generale Cloud Nine si complimentava con il suo ultimo allievo, Timothy, per aver combattuto bene, mentre Cross le faceva le avance con insistenza;
Il generale Tiedoll piangeva come una fontana suscitando le risa dei presenti, mentre Sokaro si guardava intorno deluso dal fatto che era tutto già finito;
Crowley contemplava il cielo come se la sua Eliade lo stesse guardando gioioso;
Lavi, ormai allo stremo delle forze, si sdraiava a terra ansimante mentre un largo sorriso si formava sul suo viso;
Al contrario di quest’ultimo Kanda si voltava e si allontanava sbuffando.
Eppure, in quello scenario di gioia e festa, mancava qualcosa… anzi qualcuno.
Linalee si voltò e con lo sguardo percorse tutto il perimetro della grande stanza che fino a poco fa era invasa dalle grida di battaglia e dallo stridio delle armi.
Non c’era.
Allen non c’era.
Che fine aveva fatto?
Controllò per tutta la stanza ma non era da nessuna parte.
Poi il suo sguardo si posò su un lembo nero bloccato sotto una maceria.
-Allen!- un grido soffocato.
Corse subito da lui e con i Dark Boots si sbarazzò delle rocce che imprigionavano il ragazzo.
-Allen!- appoggiò la testa del ragazzo sulle sue gambe e lo scosse cercando di svegliarlo.
-Allen! svegliati ti prego! io bisogno di te, non lasciarmi da sola!- lo abbracciò forte cercando di dargli il suo calore, visto che ormai il suo corpo era così freddo…
Poi si fermò a pochi centimetri dal suo viso; le lacrime caddero infrangendosi sul volto candido del ragazzo
-io ti amo- prese il suo viso tra le mani e lo baciò dolcemente dandogli la sua aria.
Ma il ragazzo non si svegliò, anzi divenne ancora più bianco e freddo.
-Allen- pronunciò ancora una volta il suo nome sperando che bastasse a farlo svegliare.
Voleva rivedere il suo sorriso, quel sorriso falso che tanto odiava; voleva risentire la sua voce a volte ferma  e decisa, a volte dolce e sincera; voleva avvertire di nuovo la mano di lui che stringeva la sua.
La sua mente vagò nei ricordi, alla ricerca di momenti significativi passati con Lui.
Se chiudi gli occhi e pensi al mondo, cosa vedi?
Io, non riesco a identificare il mondo in una mappa.
Sul campo di battaglia, tutto ciò che vedo sono i volti di tutte le persone dell'organizzazione.
Sono una persona orribile, vero?
Pongo i miei compagni al di sopra del mondo.
Questo perchè, i miei compagni sono il mio mondo.
Se qualcuno dei miei amici morisse, sarebbe come se una parte del mio mondo venisse distrutta.
Anche se il mondo fosse salvo, ma tutti voi non ci foste, anch'io sarei stata distrutta.
Questo gli aveva detto una volta, quando aveva deciso di confidarsi con lui temendo che sarebbe scomparso.
Ma era davvero ancora così?
Davvero il suo mondo erano i suoi amici?
“se chiudi gli occhi e pensi al mondo, cosa vedi?” si domandò mentalmente, poi gli sfuggì un sorriso.
-ora lo so Allen; quando penso al mondo vedo te, perché sei tu il mio mondo-
Sorrise dolcemente: aveva finalmente capito.
-non posso vivere senza di te-
Prese la sua decisione.
Abbracciò un’ultima volta il ragazzo, poi gli diede un ultimo bacio, assaporando il sapore delle sue labbra.
Afferrò un frammento di vetro a pochi passi da lei e lo strinse tra le mani ferendosi.
Chiuse gli occhi tremando insicura: era davvero la cosa più giusta da fare?
-sì-
“io ti amo Allen. Ora staremo di nuovo insieme, non ci lasceremo mai più.”
Prese un respiro profondo.
“Il nostro Amore… sarà eterno”
Stava per trafiggersi quando una mano guantata calda e delicata la bloccò.
Spalancò gli occhi incredula e spostò lo sguardo verso quella mano che bloccava le sue.
-accidenti Linalee, sei incorreggibile. Mi distraggo un attimo e tu… insomma, stavo solo facendo un sonnellino-
-Allen?- bisbigliò insicura la cinese andando ad incrociare lo sguardo del suo compagno esorcista.
I suoi occhi color argento brillavano intensamente come se non avessero mai rischiato di spegnersi.
Le lacrime ricominciarono a scendere lungo il suo viso mentre i suoi occhi spalancati continuavano a rispecchiarsi in quelli dell’inglese.
-non piangere- disse Allen mettendosi seduto, la testa che gli girava terribilmente.
-Allen- ripeté Linalee incredula mentre il ragazzo le toglieva il pezzo di vetro dalle mani.
Non fece in tempo a dire altro poiché l’albino la abbracciò forte facendole spalancare gli occhi ancora di più.
Allen la strinse forte a sé e le sussurrò parole di conforto –calmati Linalee, è tutto a posto- disse accarezzandole la schiena.
-questo è un sogno, vero?- domandò lei appoggiando la testa sull’incavo della spalla di Allen –se lo è, ti prego non svegliarmi- sussurrò senza smettere di piangere.
-non è un sogno, ma la realtà: io sono qui e ci sei anche tu- bisbigliò sorridendo.
-la realtà?- domandò la cinese insicura smettendo per un attimo di piangere.
L’albino annuì sorridendo dolcemente. E le lacrime ricominciarono a scendere.
Linalee ricambiò l’abbraccio felice ma ancora un po’ scioccata.
-Allen devo dirti una cosa. Te la devo dire adesso, altrimenti rischio di pentirmene-
Allen lasciò l’abbraccio e asciugò il viso della ragazza con la mano; poi portò il suo viso a pochi centimetri da quello di lei facendola arrossire vistosamente.
-ssshhh- sussurrò sorridendo mentre poggiava un indice sulle labbra morbide e rosse della ragazza.
-se chiudi gli occhi e pensi al mondo, cosa vedi?- domandò sorridendo.
Linalee sobbalzò, non si aspettava certo quella domanda.
Esitò un attimo non sapendo se era giusto dirgli le riflessioni di poco prima.
-avanti, rispondi sinceramente- incitò lui senza smettere di sorridere.
Linalee prese un respiro profondo e si decise a parlare –vedo te, perché sei tu il mio mondo- bisbigliò ancora un poco insicura, a testa bassa.
-ne ero certo- disse lui facendola sobbalzare sorpresa.
Alzò la testa per tornare a guardare il ragazzo, ma prima che potesse parlare due labbra morbide si posarono sulle sue.
“Allen” pensò non potendo parlare.
Cosa stava succedendo? Prima Allen era disteso a terra privo di vita, poi l’abbracciava sorridendo e ora… la baciava!?
“sono in paradiso, non c’è altra spiegazione” pensò chiudendo gli occhi e rilassandosi.
“grazie Allen, mi hai reso la donna più felice del mondo”
Assaporò a lungo quel suo dolce primo bacio, poi le loro labbra si separarono.
-ehi Linalee-
-che c’è?- domandò lei ormai certa di essere all’altro mondo.
-lo vuoi capire che questo non è un sogno, e nemmeno il Paradiso come scommetto stai pensando: questa è la realtà- le accarezzò la testa facendola arrossire –io ti amo, non sto scherzando-
Sentendo quelle parole il cervello di Linalee riprese a funzionare e il cuore iniziò a tamburellarle nel petto.
“Allen è vivo e… mi ama?”
Un sorriso si accese sul suo viso.
-ti amo anch’io- disse sicura.
-oh guarda, i due piccioncini- disse la voce beffarda di Lavi alle loro spalle –come mai ve ne stavate soli soletti?-
Allen e Linalee arrossirono di botto e si alzarono di scatto fingendo di sistemarsi i vestiti.
-non sono affari tuoi- disse Allen spingendolo –andiamo forza, è ora di tornare alla Home-
-non spingere- esclamò l’altro irritato.
Linalee rimase immobile, ancora incredula, senza sapere se ciò che era successo era vero oppure no; in quel momento tantissimi pensieri sfrecciavano nella sua testa confondendola.
-Linalee, vieni?- domandò Allen.
Linalee sorrise –sì!- corse dai suoi amici e da quello che ora era il suo Amore.
“già, il nostro Amore… sarà eterno”
 
 
  
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