E un altro anno stava per passare..
L’imponente Barone Sanguinario fluttuava lungo il corridoio tra gli sguardi intimoriti degli studenti che non riuscivano a non nascondere quel velo di paura in sua presenza.
Lui sapeva che cosa pensavano di lui.
Lui sapeva che tutti pensavo che lui era un pazzo, un essere orribile, uno psicopatico!
Sapeva bene che tutti quegli studenti avevano ragione, anche se non sapevano che cosa realmente aveva fatto, quale realmente era il motivo per cui era perseguitato da quel rimorso che continuava a tormentarlo con quelle pesanti catene.
L’unica persona che lo sapeva era lei. E lei non era un tipo che lo riferiva a tutti.
E ogni volta che la vedeva passare lungo il corridoio, l'ammirava in silenzio per quell’andamento sicuro e fiero, con quello sguardo sapiente ma spento.
Lui si perdeva nel guardarla, e anche dopo tutto quel tempo, Helena Corvonero riusciva a suscitargli le stesse sensazioni che provava secoli fa, nello stesso cuore che da anni non batteva più che per lei.
Lei, però, non lo guardava nemmeno.
Quelle pesanti catene, non furono mai così pesanti quanto lo erano in quel momento.