La Perla Bianca
Cap. 16 Tutto è bene quel che
finisce bene
Un gran frastuono di spade che cozzavano le une contro le
altre, rimbombava nella piccola stanza, mentre la battaglia infuriava
imperterrita intorno al tavolo rettangolare che occupava la sala del Consiglio.
Jack lottava senza sosta contro Winters, mentre i suoi
compagni facevano altrettanto contro il resto degli alleati di Tristan; quest’ultimo,
nel frattempo, era alle prese con sua cugina, che non sembrava per niente
intenzionata a concludere il combattimento.
- Stanco, cugino? Vedo che cominci a perdere colpi.- lo
provocò Yara, affondando un colpo, che tuttavia l’altro schivò prontamente.
- Mai stato così in forma, cugina. Non riuscirai a
vincere.-
- Questo è tutto da vedere.- concluse lo scambio di
battute la mora; le lame ripresero a scontrarsi come se non avessero mai
smesso, mentre con la coda dell’occhio Yara riuscì a vedere i suoi compagni
impegnati nella lotta, così come i sei pirati nobili restanti.
Le sembrava che tutto quello non dovesse mai avere fine;
da nessuna delle due parti vi era ancora stato un caduto o un ferito, ma questi
suoi pensieri sembrarono arrivati troppo in fretta.
Riuscì a vedere chiaramente la spada di quello che la
vedova Ching aveva chiamato Yao Ming affondare nel fianco di William, dal
momento che si trovavano esattamente alle spalle del cugino.
- Will!- sentì urlare Elizabeth, mentre il giovane cadeva
a terra, tenendosi la parte ferita.
- Finalmente cominciate a diminuire.- commentò Tristan con
un sorriso di trionfo, accortosi dell’accaduto.
Yara, investita da una rabbia cieca, menò la lama senza un
bersaglio preciso, riuscendo a lacerare la carne dell’uomo che le stava
davanti, sotto l’occhio destro.
Tristan lanciò un urlo acuto che rimbombò contro le pareti
della stanza, portandosi una mano alla ferita, mentre la giovane approfittava
di quel breve momento di distrazione per avvicinarsi all’amico.
- Will, tutto bene?- gli chiese preoccupata,
inginocchiandosi accanto a lui.
- Sto bene, non preoccuparti. Non è grave.- rispose
Turner, osservandosi il taglio ricoperto di sangue.
La piratessa stava per tirare un sospiro di sollievo,
quando la voce del ragazzo la mise in guardia.
- Yara, attenta!- urlò il moro, fissando un punto dietro di
lei.
Fece appena in tempo a voltarsi con la spada sollevata,
che la lama di Tristan incontrò la sua poco prima che colpisse.
- Se fossi in te mi preoccuperei più per te stessa che per
quel ragazzino. Ma stai tranquilla, una volta che ti avrò sistemata, mi occuperò
anche di lui, non soffrirà più. Farò con lui quello che non sono riuscito a
fare al tuo caro Nigel.-
La rabbia che le era montata dentro sentendo le parole del
cugino quando William era stato ferito, aumentò a dismisura quando sentì
pronunciare il nome di Nigel.
Le sembrò che le si fosse offuscata la vista e che tutto
quel fuoco che sentiva dentro si distribuisse in ogni più piccolo capillare del
suo corpo.
- La tua bocca non ha il diritto di pronunciare il nome di
Nigel. Sei solo un bastardo che ha cercato di portarmi via tutto ciò che ho di
più caro: la mia nave, la mia ciurma, l’onore di mio padre, l’uomo che amo… e
non ti perdonerò mai per questo.- esclamò Yara, alzandosi in piedi e guardando
il suo avversario con puro odio.
- Devi sparire dalla mia vita, non voglio vederti mai più.-
riprese, facendo scontrare la sua lama con quella del cugino, che intimorito
dalle parole e dallo sguardo della giovane, cominciò ad indietreggiare.
- Sono sempre stata una persona buona e comprensiva, anche
con i miei nemici, ma ora basta, non farò più questo errore. Quello che mi hai
fatto, è qualcosa di troppo grande da sopportare anche per me.-
La piratessa continuò ad avanzare, mentre la battaglia
intorno a lei sembrava essersi congelata, tutti erano tesi ad osservare lo
scontro tra i due cugini.
- Mi sono preso solo ciò che era mio di diritto. John
avrebbe dovuto scegliere me come suo successore, non una sciocca ragazzina come
te.- rispose Tristan, cercando di mostrare quella spavalderia che in realtà non
aveva più.
- L’ho sempre sostenuto, Tristan, e continuerò a farlo:
sei un idiota.-
Lo attaccò con violenza, non con l’intento di difendersi o
di spaventarlo, ma con quello di ucciderlo; l’uomo si ritrovò presto con le
spalle contro al muro, senza alcuna via di scampo.
- Siamo alla resa dei conti, Tristan. Non avrei mai voluto
arrivare a questo punto, sai quanto tenga alla famiglia, ma mi ci hai
costretto.-
Riuscì solo a vedere un ultimo barlume di terrore negli
occhi del pirata, prima di trafiggerlo da parte a parte.
Con un rantolo agonizzante, l’uomo si accasciò a terra,
senza distogliere lo sguardo da quello di Yara; la mora gli si avvicinò,
portando la bocca a pochi millimetri dal suo orecchio.
- Addio, Tristan. Non ti chiederò di portare i miei saluti
a mio padre, perché dove stai andando tu non lo incontrerai.-
L’uomo trasse l’ultimo respiro, come a voler aggiungere
qualcosa, prima che il suo cuore si fermasse per sempre.
Non volava una mosca nella stanza, il silenzio regnava
sovrano; tutti gli occhi erano fissi su di lei, in attesa di una qualsiasi
reazione.
Il primo a riprendersi da quell’apparente stato di
congelamento fu Barbossa che sollevò la spada, portandola alla gola del suo
avversario; subito i suoi compagni lo imitarono, mentre i nemici gettavano a
terra le armi, sconfitti.
- I vostri capitani decideranno cosa fare di voi, non è un
problema mio.- riprese la parola Yara senza distogliere lo sguardo dal corpo
del cugino, rivolta ai pirati delle ciurme dei membri della fratellanza.
- Per quanto riguarda gli altri, siete liberi. Andatevene,
prima che cambi idea.- aggiunse poi voltandosi, notando che nessuno sembrava
intenzionato a muoversi: nei minuti successivi vi fu un fuggi fuggi generale,
prima che la quiete tornasse nella piccola stanza.
- Il caro Winters, invece… bè, farò personalmente una
capatina al quartier generale. Elizabeth, saresti così gentile da scrivermi una
lettera per tuo padre dove si parla del tradimento del nostro caro comandante?
Sono sicura che nonostante la tua decisione di diventare pirata, crederà alle
tue parole.-
- Con molto piacere, Yara.- rispose la bionda, con sguardo
di sfida, mentre Nigel si avvicinava all’ufficiale e lo afferrava
prepotentemente per un braccio per non farlo scappare.
Nel frattempo la stanza si era quasi completamente
svuotata, mentre i restanti sei pirati nobili tornavano alle loro navi con i
traditori sott’occhio.
- Vorremmo chiederti perdono per aver dubitato di te,
capitano Barked, non avremmo dovuto credere alle parole di Tristan.- si rivolse
a lei
- Non ce n’è alcun bisogno, cara Ching. Nessuno di voi
poteva sapere che era un impostore. Anzi, sono io a dover chiedere scusa a
tutti voi per avervi fatto venire fin qui senza un reale motivo.-
- Allora speriamo di rivederci in futuro per motivi meno spiacevoli.-
riprese la donna, mentre una smorfia, che doveva sembrare un sorriso, le si
dipingeva sul volto.
Viva
l’ipocrisia, pensò Yara, tuttavia divertita; niente avrebbe potuto
rovinarle l’umore, non ora che tutta quella faccenda era finita.
Quando nella stanza si ritrovarono solo Yara, la sua
ciurma e quella della Perla Nera, la prima tirò finalmente un sospiro di
sollievo, come se sancisse la reale fine di tutti i suoi problemi.
- Capitano.- attirò la sua attenzione May, che le si era
avvicinata.
La mora la guardò con curiosità, cercando di mettere a
fuoco l’oggetto che le stava porgendo; l’anello d’oro con la grande pietra
verde al centro, splendeva davanti ai suoi occhi.
- May…- sussurrò piano la piratessa, guardando l’amica in
volto.
- Quest’anello ti appartiene. E anche
Gli occhi della giovane si riempirono di lacrime, mentre afferrava
il gioiello che riprese il suo posto alla mano destra.
- Un “urrà” per il nostro capitano!- proruppe
improvvisamente Nigel, da dietro le spalle di Winters, che teneva ancora stretto.
- URRA’ PER IL CAPITANO BARKED!- urlarono i componenti
della sua ciurma, sollevando le spade.
Lacrime di commozione rigarono le guance di Yara, mentre
non potè fare a meno di volgere lo sguardo verso Jack e gli altri, che le
sorrisero.
È
davvero tutto finito. Ho riavuto ciò che mi appartiene. Hai visto, papà, ce
l’ho fatta;
Note dell’autrice:
Eccomiiiiiiiiii!!! Dai, questa volta
sono tornata presto! :P
E nonostante l’imminente esame. v.v
(darei qualsiasi cosa per non doverlo dare… -.-)
Bè, come preannunciato, questo era il
penultimo capitolo, il prossimo sancirà la fine di questa ff…. la cosa mi fa
diventare triste! :’(
Ma non devo esserlo, tra poco è
natale quindi bisogna essere tutti allegri. ^^
Bè, spero che il capitolo sia
piaciuto e che nessuno sia stato male x la fine del “povero” Tristan. v.v
Yara è stata un po’ brutale, è vero,
ma quando ci vuole vi vuole. v.v
Hailstorm:
ahahahah!! Lo so, xò questa volta sono stata più brava, non lo pensi anche tu??
:P tranquilla… forse Yara sarà confusa tra i due, ma le uniche parti
“sdolcinate” sono state quelle con Jack e con Nigel non ci saranno. :P pure io
sono super fan di Jack sai?? v.v eeeeeh... xò non so se potrò esaudire il tuo
desiderio!! ^^’ ma lo scoprirai nel prox capitolo. :P sisi, ho notato il cambio
di nome.. non potevi che essere tu, sei l’unica che mi ha sempre seguito. J un
bacioneee :*
Foxx:
davvero??? o.o ti posso giurare che sinceramente non ci ho fatto caso. o.o
forse è stata una cosa inconscia! XD cmq sono contenta che ti sai piaciuto. ^^
e spero ti piacerà anche la conclusione. Un bacio :*
Miei cari lettori (2 xò vabbè -.-)
non penso di postare ancora prima di natale, quindi… BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A
TUTTI!!!!! ^^