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Autore: Cicci 12    15/12/2011    2 recensioni
- Capitan Jack Sparrow.- si fece notare una voce, appartenente alla stessa persona la cui mano sosteneva la lama.
I due compagni, fermatisi dietro al pirata, spostarono a loro volta lo sguardo verso quella voce così chiara e squillante; una giovane ragazza, dai lunghi capelli castani e gli occhi verdi, chiarissimi, con un portamento fiero ed elegante, sogghignava in direzione del loro capitano, la mano che reggeva la spada era ferma e sicura. [...]- E cosa vuole, dunque, una così dolce fanciulla come voi da un pirata come me?- chiese cordialmente lui, massaggiandosi il collo nel punto in cui, pochi istanti prima, era appoggiata la lama.
- Davvero non mi riconosci? Sei una delusione, capitan Sparrow.- esclamò la giovane, scuotendo la testa. [...] Va bene, vorrà dire che mi toccherà rinfrescarti la memoria. Mi presento; sono il capitano Yara Barked, per servirvi.-( dal capitolo 1)
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Rivisitata, modificata e soprattutto finita; ecco la mia ff sui pirati dei caraibi, già pubblicata parecchi anni fa e che ora ho deciso di riproporvi. Spero tanto di poter soddisfare ancora una volta i miei lettori. Buona lettura! [CAPITOLI RIVISITATI IN DATA 30/09/2015]
Cicci 12
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hector Barbossa, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 16 Tutto è bene quel che finisce bene

La Perla Bianca

La perla bianca

Cap. 16 Tutto è bene quel che finisce bene

 

Un gran frastuono di spade che cozzavano le une contro le altre, rimbombava nella piccola stanza, mentre la battaglia infuriava imperterrita intorno al tavolo rettangolare che occupava la sala del Consiglio.

Jack lottava senza sosta contro Winters, mentre i suoi compagni facevano altrettanto contro il resto degli alleati di Tristan; quest’ultimo, nel frattempo, era alle prese con sua cugina, che non sembrava per niente intenzionata a concludere il combattimento.

- Stanco, cugino? Vedo che cominci a perdere colpi.- lo provocò Yara, affondando un colpo, che tuttavia l’altro schivò prontamente.

- Mai stato così in forma, cugina. Non riuscirai a vincere.-

- Questo è tutto da vedere.- concluse lo scambio di battute la mora; le lame ripresero a scontrarsi come se non avessero mai smesso, mentre con la coda dell’occhio Yara riuscì a vedere i suoi compagni impegnati nella lotta, così come i sei pirati nobili restanti.

Le sembrava che tutto quello non dovesse mai avere fine; da nessuna delle due parti vi era ancora stato un caduto o un ferito, ma questi suoi pensieri sembrarono arrivati troppo in fretta.

Riuscì a vedere chiaramente la spada di quello che la vedova Ching aveva chiamato Yao Ming affondare nel fianco di William, dal momento che si trovavano esattamente alle spalle del cugino.

- Will!- sentì urlare Elizabeth, mentre il giovane cadeva a terra, tenendosi la parte ferita.

- Finalmente cominciate a diminuire.- commentò Tristan con un sorriso di trionfo, accortosi dell’accaduto.

Yara, investita da una rabbia cieca, menò la lama senza un bersaglio preciso, riuscendo a lacerare la carne dell’uomo che le stava davanti, sotto l’occhio destro.

Tristan lanciò un urlo acuto che rimbombò contro le pareti della stanza, portandosi una mano alla ferita, mentre la giovane approfittava di quel breve momento di distrazione per avvicinarsi all’amico.

- Will, tutto bene?- gli chiese preoccupata, inginocchiandosi accanto a lui.

- Sto bene, non preoccuparti. Non è grave.- rispose Turner, osservandosi il taglio ricoperto di sangue.

La piratessa stava per tirare un sospiro di sollievo, quando la voce del ragazzo la mise in guardia.

- Yara, attenta!- urlò il moro, fissando un punto dietro di lei.

Fece appena in tempo a voltarsi con la spada sollevata, che la lama di Tristan incontrò la sua poco prima che colpisse.

- Se fossi in te mi preoccuperei più per te stessa che per quel ragazzino. Ma stai tranquilla, una volta che ti avrò sistemata, mi occuperò anche di lui, non soffrirà più. Farò con lui quello che non sono riuscito a fare al tuo caro Nigel.-

La rabbia che le era montata dentro sentendo le parole del cugino quando William era stato ferito, aumentò a dismisura quando sentì pronunciare il nome di Nigel.

Le sembrò che le si fosse offuscata la vista e che tutto quel fuoco che sentiva dentro si distribuisse in ogni più piccolo capillare del suo corpo.

- La tua bocca non ha il diritto di pronunciare il nome di Nigel. Sei solo un bastardo che ha cercato di portarmi via tutto ciò che ho di più caro: la mia nave, la mia ciurma, l’onore di mio padre, l’uomo che amo… e non ti perdonerò mai per questo.- esclamò Yara, alzandosi in piedi e guardando il suo avversario con puro odio.

- Devi sparire dalla mia vita, non voglio vederti mai più.- riprese, facendo scontrare la sua lama con quella del cugino, che intimorito dalle parole e dallo sguardo della giovane, cominciò ad indietreggiare.

- Sono sempre stata una persona buona e comprensiva, anche con i miei nemici, ma ora basta, non farò più questo errore. Quello che mi hai fatto, è qualcosa di troppo grande da sopportare anche per me.-

La piratessa continuò ad avanzare, mentre la battaglia intorno a lei sembrava essersi congelata, tutti erano tesi ad osservare lo scontro tra i due cugini.

- Mi sono preso solo ciò che era mio di diritto. John avrebbe dovuto scegliere me come suo successore, non una sciocca ragazzina come te.- rispose Tristan, cercando di mostrare quella spavalderia che in realtà non aveva più.

- L’ho sempre sostenuto, Tristan, e continuerò a farlo: sei un idiota.-

Lo attaccò con violenza, non con l’intento di difendersi o di spaventarlo, ma con quello di ucciderlo; l’uomo si ritrovò presto con le spalle contro al muro, senza alcuna via di scampo.

- Siamo alla resa dei conti, Tristan. Non avrei mai voluto arrivare a questo punto, sai quanto tenga alla famiglia, ma mi ci hai costretto.-

Riuscì solo a vedere un ultimo barlume di terrore negli occhi del pirata, prima di trafiggerlo da parte a parte.

Con un rantolo agonizzante, l’uomo si accasciò a terra, senza distogliere lo sguardo da quello di Yara; la mora gli si avvicinò, portando la bocca a pochi millimetri dal suo orecchio.

- Addio, Tristan. Non ti chiederò di portare i miei saluti a mio padre, perché dove stai andando tu non lo incontrerai.-

L’uomo trasse l’ultimo respiro, come a voler aggiungere qualcosa, prima che il suo cuore si fermasse per sempre.

Non volava una mosca nella stanza, il silenzio regnava sovrano; tutti gli occhi erano fissi su di lei, in attesa di una qualsiasi reazione.

Il primo a riprendersi da quell’apparente stato di congelamento fu Barbossa che sollevò la spada, portandola alla gola del suo avversario; subito i suoi compagni lo imitarono, mentre i nemici gettavano a terra le armi, sconfitti.

- I vostri capitani decideranno cosa fare di voi, non è un problema mio.- riprese la parola Yara senza distogliere lo sguardo dal corpo del cugino, rivolta ai pirati delle ciurme dei membri della fratellanza.

- Per quanto riguarda gli altri, siete liberi. Andatevene, prima che cambi idea.- aggiunse poi voltandosi, notando che nessuno sembrava intenzionato a muoversi: nei minuti successivi vi fu un fuggi fuggi generale, prima che la quiete tornasse nella piccola stanza.

- Il caro Winters, invece… bè, farò personalmente una capatina al quartier generale. Elizabeth, saresti così gentile da scrivermi una lettera per tuo padre dove si parla del tradimento del nostro caro comandante? Sono sicura che nonostante la tua decisione di diventare pirata, crederà alle tue parole.-

- Con molto piacere, Yara.- rispose la bionda, con sguardo di sfida, mentre Nigel si avvicinava all’ufficiale e lo afferrava prepotentemente per un braccio per non farlo scappare.

Nel frattempo la stanza si era quasi completamente svuotata, mentre i restanti sei pirati nobili tornavano alle loro navi con i traditori sott’occhio.

- Vorremmo chiederti perdono per aver dubitato di te, capitano Barked, non avremmo dovuto credere alle parole di Tristan.- si rivolse a lei la Vedova Ching, facendo un breve inchino.

- Non ce n’è alcun bisogno, cara Ching. Nessuno di voi poteva sapere che era un impostore. Anzi, sono io a dover chiedere scusa a tutti voi per avervi fatto venire fin qui senza un reale motivo.-

- Allora speriamo di rivederci in futuro per motivi meno spiacevoli.- riprese la donna, mentre una smorfia, che doveva sembrare un sorriso, le si dipingeva sul volto.

Viva l’ipocrisia, pensò Yara, tuttavia divertita; niente avrebbe potuto rovinarle l’umore, non ora che tutta quella faccenda era finita.

La Vedova Ching s’inchinò un’ultima volta, prima di voltarsi e lasciare definitivamente la sala, trascinando con se Yao Ming legato per il collo con una fune come un cane rognoso.

Quando nella stanza si ritrovarono solo Yara, la sua ciurma e quella della Perla Nera, la prima tirò finalmente un sospiro di sollievo, come se sancisse la reale fine di tutti i suoi problemi.

- Capitano.- attirò la sua attenzione May, che le si era avvicinata.

La mora la guardò con curiosità, cercando di mettere a fuoco l’oggetto che le stava porgendo; l’anello d’oro con la grande pietra verde al centro, splendeva davanti ai suoi occhi.

- May…- sussurrò piano la piratessa, guardando l’amica in volto.

- Quest’anello ti appartiene. E anche la Perla Bianca è di nuovo tua.- si rivolse a lei sorridendo.

Gli occhi della giovane si riempirono di lacrime, mentre afferrava il gioiello che riprese il suo posto alla mano destra.

- Un “urrà” per il nostro capitano!- proruppe improvvisamente Nigel, da dietro le spalle di Winters, che teneva ancora stretto.

- URRA’ PER IL CAPITANO BARKED!- urlarono i componenti della sua ciurma, sollevando le spade.

Lacrime di commozione rigarono le guance di Yara, mentre non potè fare a meno di volgere lo sguardo verso Jack e gli altri, che le sorrisero.

È davvero tutto finito. Ho riavuto ciò che mi appartiene. Hai visto, papà, ce l’ho fatta; la Perla Bianca è di nuovo nostra.

 

 

Note dell’autrice:

Eccomiiiiiiiiii!!! Dai, questa volta sono tornata presto! :P

E nonostante l’imminente esame. v.v (darei qualsiasi cosa per non doverlo dare… -.-)

Bè, come preannunciato, questo era il penultimo capitolo, il prossimo sancirà la fine di questa ff…. la cosa mi fa diventare triste! :’(

Ma non devo esserlo, tra poco è natale quindi bisogna essere tutti allegri. ^^

Bè, spero che il capitolo sia piaciuto e che nessuno sia stato male x la fine del “povero” Tristan. v.v

Yara è stata un po’ brutale, è vero, ma quando ci vuole vi vuole. v.v

Hailstorm: ahahahah!! Lo so, xò questa volta sono stata più brava, non lo pensi anche tu?? :P tranquilla… forse Yara sarà confusa tra i due, ma le uniche parti “sdolcinate” sono state quelle con Jack e con Nigel non ci saranno. :P pure io sono super fan di Jack sai?? v.v eeeeeh... xò non so se potrò esaudire il tuo desiderio!! ^^’ ma lo scoprirai nel prox capitolo. :P sisi, ho notato il cambio di nome.. non potevi che essere tu, sei l’unica che mi ha sempre seguito. J un bacioneee :*

Foxx: davvero??? o.o ti posso giurare che sinceramente non ci ho fatto caso. o.o forse è stata una cosa inconscia! XD cmq sono contenta che ti sai piaciuto. ^^ e spero ti piacerà anche la conclusione. Un bacio :*

 

Miei cari lettori (2 xò vabbè -.-) non penso di postare ancora prima di natale, quindi… BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI!!!!! ^^

  
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