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Autore: Felix_    18/12/2011    1 recensioni
Questa fan-fic è ambientata al settimo anno ad Hogwarts. La seconda battaglia magica non è mai avvenuta e Silente, Fred, Remus ,Tonks e Colin Canon sono ancora vivi. Il professor Lumacorno insegna ancora pozioni e Piton invece Difesa contro le Arti Oscure. Beh, spero davvero che questa fic vi piaccia! Vi prego di essere clementi con me, è una delle prime dramione che scrivo quindi, capitemi D:
Ah un’altra cosa, spolliciate recensioni e anche le critiche, non fanno mai male ;)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Cap. 1


“Blaise, ti dai una mossa?!”

Draco Malfoy sbuffò nervoso per l’ennesima volta dopo aver ripetuto la stessa domanda per dieci minuti.

Blaise invece era tutt’altro che nervoso, se l’era presa con calma. Si era alzato, era andato a farsi una doccia fredda per attivare la sua mente ancora addormentata, si era asciugato con molta calma e ora si stava vestendo.

“Arrivo Dra! Alquanto nervoso vedo”

Blaise ghignò scuotendo la testa e avviandosi verso la porta, dove Draco era appoggiato.

“Non lo sarei se qualcuno ci impiegasse meno tempo a farsi una doccia! E poi dimmi se non devo essere nervoso:  ho fame e dopo abbiamo due ore di pozioni. Sai che palle”

Uscirono dalla sala comune dei Serpeverde e iniziarono a salire le scale per arrivare in sala grande.

“Ma dove sono finiti tutti?” Disse con un tono di curiosità e Draco sbuffò ancora, pensando che era chiaro dove fossero tutti.

“Dove possono essere imbecille?” Draco accelerò il passo facendo tre scalini alla volta, rischiando di spezzarsi il collo.

Blaise mugugnò in risposta e accelerò anche lui il passo.

“E poi il lunedì tu sei sempre nervoso Dra, non dare la colpa a me, lo sai benissimo che è così”

Sbuffò Blaise dopo aver varcato il portone della sala.  Draco in risposta sbuffò anche lui e accelerò il passo verso la tavolata dei serpeverde. Si sedettero vicini  in un posto lontano dagli altri ragazzi del loro anno. Nonostante Draco fosse un po nevrotico con tutti quelli che osavano parlargli o addirittura chiedergli favori, con Blaise era diverso. Era come se i due avessero una sorta di legame fraterno, un legame forte e difficile da spezzare. Blaise sapeva rispettare i suoi silenzi e i suoi sbalzi di umore improvvisi: era il suo migliore amico, anche se Draco non l’avrebbe mai ammesso con tutto l’orgoglio che emanava.

“Dra, una certa ragazza rosso-oro a noi nota ti sta fissando spudoratamente. E non intendo amorevolmente amico”

Blaise ruppe quel momento di silenzio e ghignò quando vide Draco girarsi verso il tavolo dei Grifondoro e vedere un paio di occhi color nocciola accesi di rabbia.

“Che vuole la Granger?” Draco stava ancora fissando la sua “compagna” di sguardi quando il Preside Silente si alzò e con una mano fece cenno al solito caos delle chiacchiere di tacere.

“Buongiorno miei cari ragazzi. Mi dispiace interrompervi ma ci vorrà solo qualche minuto. Come ben sapete, fra Grifondoro e Serpeverde ci sono, come dire, delle discriminazioni per così dire, da parte di tutte e due le casate. Mi è sorta un’idea alquanto semplice: quella di far combaciare le lezioni dei Grifondoro e le lezioni dei Serpeverde per tutto il resto dell’anno scolastico”

Da quella discussione di Silente un sonoro “no” si levò dalle tavolate dei grifoni e delle serpi, seguito da un brusio fastidioso.

“Silenzio! Questa idea è stata già confermata dai docenti, quindi vi informò che queste lezioni combinate inizieranno da oggi stesso. Buona giornata a tutti”

E così dicendo si risedette sul suo trono da preside, procurandosi una centinaia di occhiate maligne.

“Perfetto, ci mancavano solo le lezioni con quegli sfigati. Ora si che sono davvero di buon umore”

Disse sarcastico Draco, con gli occhi che emanavano ira al cento per cento.

 “Dai Dra, almeno abbiamo qualcosa da fare durante le lezioni. Sfotterli fino a farli andare fuori di testa. Non ti sembra una buona idea?”

Blaise guardava Draco con una nota di ironia.

Draco in risposta mugugnò qualcosa alzandosi di scatto in piedi e lasciando la tavola.

Blaise lo lasciò andare a sbollire un po, sapendo che prima o poi sarebbe tornato o l’avrebbe visto a pozioni.

Pozioni.

Merda! Il tema di 70 righe era per oggi! Merda, merda, merda!

Blaise si mise le mani in testa ma poi si ricordò che Lumacorno di solito non toglieva punti per quel genere di cose, quindi..

 

***



Draco uscì dalla sala grande in fretta e furia, uscendo nel cortile per prendere un po d’aria.

Cercò con le mani nella tasca del mantello le sue sigarette alla menta per accendersene una. La portò alla bocca e inspirò a lungo.

Però, una strana sensazione lo colpì. Quella sensazione che provi quando ti senti osservato.

Spudoratamente osservato.

Un paio d’occhi gli trafiggevano la schiena e si voltò per guardare chi fosse.

“Granger che fai, mi segui?”

Disse con fare arrogante, rivoltandosi e continuando a fumarsi la sua sigaretta.

Sentì i passi della mezzosangue avvicinarsi e fermarsi a un metro da lui.

“Non si può fumare all’interno della scuola, lo sai benissimo.”

“E allora? Problemi mezzosangue?”

Ci fu un momento di silenzio in cui Draco pensò di averla ferita nuovamente con quel soprannome.

“Affatto furetto, ma sono un Prefetto e potrei toglierti punti”

“Anche io sono un Prefetto Granger”

“E allora sai che-“

“Granger, sono uscito per starmene da solo. Dovrò sopportare te e i tuoi stupidi amici per un anno intero. Vai a rompere le palle a qualcun altro!”

Draco si girò di scatto e buttò a terra la sua maledetta sigaretta facendola evanescere.

Hermione si ritrasse di un passo, ma il suo orgoglio gliene fece fare due verso il Malfoy.

“Ascoltami bene furetto dei miei stivali, secondo te io sono entusiasta di passare tutte le sante lezioni con voi serpi?! Non fare la vittima, anche noi non vogliamo perdere tempo con voi! Sei un egocentrico, arrogante, maleducato, borioso figlio di papà!”

Hermione gli sputò in faccia tutte quelle parole come una furia, con il fare da maestra cattiva.

Draco la guardò negli occhi, gelandola all’istante. Quello sguardo era capace di farti rabbrividire.

All’improvviso Hermione e la sua rabbia scemarono di colpo e si rese conto di quello che aveva fatto.

Non voleva scusarsi, affatto. Il suo orgoglio le impediva di fare qualcosa ma l’animo di Hermione non era fatto di pietra.

“Malfoy io non volevo dire -“ E ancora una volta fu interrotta da Malfoy.

“Non mi frega un cazzo di quello che pensi tu. E poi chi ti credi di essere? Sei solo una sporca mezzosangue venuta qui a fare la sapientona”

Draco la lasciò lì impalata, mentre con la mano cercava un’altra sigaretta da accendersi, allontanandosi da lei.

Hermione dondolò un attimo su se stessa, dopo essere stata investita in pieno da quelle parole.

Ma si sa che lei vuole sempre avere l’ultima parola.

In due falcate lo raggiunse  e col dito puntato sul suo petto ricominciò a urlargli dietro.

“Io potrò essere una mezzosangue, ma tu sei uno schifoso Mangiamorte!”

Draco le afferrò subito il polso che lo stava accusando  con rabbia e lo strinse.

“Non osare a dire una parola di più”

Quel tono la fece rabbrividire, ma sostenne lo sguardo, pieno di orgoglio grifondoro.

“Non mi fai paura Malfoy”

Draco mollò subito la presa e se ne andò definitivamente entrando nel castello, Hermione invece calpestò quel mozzicone che era caduto a Malfoy con tutta la sua rabbia e rientrando anche lei nel castello per avviarsi alle nuove lezioni con le serpi.

   
 
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