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Autore: ALE 96    20/12/2011    0 recensioni
Rosalie sembra una normale ragazza ma in realtà non lo è, infatti lei nasconde un segreto...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non era ancora il momento di rientrare, quindi decisi di stare un altro po' con Midnight. Lo cavalcai distrattamente perché avevo qualcos'altro per la testa. Stavo ancora pensando a quello che stava per succedere tra Adam e me. Ci stavamo per baciare! Non potevo crederci. Ci conoscevamo appena ma era come se tra noi ci fosse un legame invisibile che ci spingeva l'uno verso l'altra. Allora il principio delle anime gemelle poteva essere reale! Ma questo non era l'unica cosa a cui pensavo. Perché Paul doveva sempre arrivare nei momenti meno opportuni? Quel ragazzo aveva qualcosa di strano, ma non riuscivo a capire cosa. Chissà perché Adam lo riteneva il suo migliore amico. Personalmente non lo sopporto. Si sente troppo sicuro di sé e i suoi atteggiamenti da “sono migliore di te, qualunque cosa tu faccia” mi davano sui nervi. Guardai il cielo. Il sole stava tramontando e tutto intorno a me si stava facendo buio e silenzioso. Decisi che era arrivata l'ora di rientrare prima di fare saltare i nervi a Erik, visto che sapeva che ero da sola con un ragazzo che lui non conosceva. Io non ero l'unica ad essere gelosa, lo era anche lui, e questo aveva sia un lato positivo che uno negativo. Quello positivo era che nessuno mi rompeva le scatole quando lui era nei paraggi, e quello negativo era che aveva un atteggiamento iperprotettivo nei miei confronti. Ma a me andava bene così, almeno qualcuno mi voleva bene. Arrivai davanti la stalla e vidi una figura che camminava nervosamente avanti e indietro. Erik. Lo chiamai e lui alzò la testa di scatto. Anche se ormai era buio, riuscii a vedere un sorriso di sollievo incurvargli le labbra. -Signorina, cosa ti è saltato in mente? Andartene in giro fino a quest'ora con un perfetto sconosciuto! Sei impazzita? Hai la minima idea di cosa ho passato oggi? Mi stavano saltando i nervi e non sapevo come comportarmi! Venirti a cercare o dirlo a tua madre? Alla fine ho deciso di dirlo a tua madre e sai cosa mi ha risposto? “Non preoccuparti per lei, sa quello che fa”... La mia Rosalie che sa quello che fa? No, tu non sai minimamente quello che fai! Sei troppo impulsiva per rendertene conto e quello che hai fatto oggi lo dimostra! E poi perché tua madre sapeva di questo “Adam Fowkes” e io no? Non ti fidi più di me per raccontarmi qualcosa di così importante? Non sono più sicuro di niente! Quindi dammi tu le risposte!-. Era veramente arrabbiato e mi ci sarebbe voluta tutta la notte per riuscire a calmarlo. Questa sì che si chiamava fortuna! -Erik calmati, sei troppo agitato! Fai un respiro profondo e rilassati. Adesso poso Midnight e andiamo in camera mia a parlarne, ok?-. Mi guardò e fece come gli avevo detto. Adesso era molto più calmo di prima. Posai Midnight e mi diressi in camera mia. Erik mi seguiva in silenzio. Non sarebbe bastata tutta la notte per calmarlo. Sospirai. Quella era una delle giornate dove tutto andava sempre peggio. A confermare questa teoria ci pensò James. Era fermo davanti la mia camera. -Rosalie, finalmente! Dove sei stata?-. Anche questo no! Non ero dell'umore adatto per vederlo. -Non sono fatti tuoi!- gli risposi. Il suo sguardo si indurì più del solito e mi disse: -Certo che sono fatti miei. Rosalie! Hai idea di quanto fossi preoccupato? Quando tua madre mi ha detto che eri uscita con quel ragazzo del ballo mi è quasi venuto un colpo. Non è una persona raccomandabile! Ti proibisco di rivederlo!-. -Cosa?-. Rimasi senza parole. Perché mi stava dicendo quelle cose? Quando c'era Erik non si preoccupava di recitare. -Non devi vederlo più. Non sembra, ma è pericoloso. Non posso permettere che ti faccia del male, tua madre soffrirebbe troppo!- Ecco spiegato il perché. Quella non era una recita perché lui era veramente preoccupato, non per me, ma per mia madre. Ma quello che diceva non poteva essere vero. Adam pericoloso? Semmai Paul. Non il ragazzo che era riuscito a cavalcare Midnight, non il ragazzo che mi aveva fatto ridere quando nella mia vita non era rimasto altro che la tristezza, non il ragazzo che era riuscito a vedere la vera natura di James. Chissà cosa c'era sotto quelle parole dette dall'uomo che mi odiava con tutte le sue forze e che mi impediva di essere felice. -Ti ripeto che non sono fatti tuoi. E se Adam è pericoloso tu sei un santo- -Rosalie, non sto scherzando...- -Neanche io- lo interruppi -adesso mi faresti il grandissimo favore di toglierti dalle scatole? Oggi non è giornata!-. Detto questo entrai in camera mia e Erik mi seguì. Appena fu entrato chiusi la porta a chiave. Mi girai e vidi Erik coricato sul mio letto che mi guardava con uno sguardo tra il furioso e il curioso. Lo raggiunsi e mi coricai affianco a lui. -Cosa vuoi sapere?- gli chiesi. -Chi è questo ragazzo che fa tremare di paura anche il grande James?- -Come ben sai il suo nome è Adam Fowkes e mi piace-. Restò scioccato per quella mia improvvisa confessione. -Da quand'è che lo conosci?- -Da Sabato- -Da Sabato? Ma sei impazzita? Uscire con un ragazzo che conosci a malapena e che potrebbe essere anche un maniaco per quello che ne possiamo sapere! Ma che ti prende?- -Te l'ho già detto: sono innamorata- -E va bene, passiamo alla domanda successiva?- -Dove siete stati?- -A cavalcare Midnight- -Cosa?- -Sei diventato anche sordo adesso? Vuoi che scandisca bene le parole? A-b-b-i-a-m-o   c-a-v-a-l-c-a-t-o   M-i-d-n-i-g-h-t- -Non sono stupido!- disse un po' offeso -è solo che non riesco a credere che un perfetto sconosciuto possa aver cavalcato quel testone del tuo cavallo- -Vedi, questo dimostra che non è pericoloso. Midnight non si farebbe mai cavalcare da qualcuno che possa fargli del male- -Su questo hai ragione. Ma con te come si comporta?- -Ti dico solo che mi ha fatto ridere-. Rimase di sasso. Era comprensibile perché nessuno, oltre a lui, c'era mai riuscito. -Allora hai la mia approvazione. Ma sta attenta, non voglio perderti. Comunque la prossima volta devi presentarmelo- -Se ti farà stare più tranquillo, va bene-. Per fortuna non era più arrabbiato. Quella notte non dormii perché passai tutto il tempo a parlare con una delle persone più importanti della mia vita. Non mi importava quello che aveva detto James. Adam non era pericoloso, e l'avrei dimostrato.

  
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