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Autore: rock star 96    23/12/2011    5 recensioni
dopo la storia di She Wolf, i nostri eroi ritornano in una nuova avventura, nella quale dante e zhalia cercano di avere un altro figlio, ma per un problema, vanno in vacanza a Roma, dove si imbattono nel passato di zhalia, e dove sono costretti a ammaestrare un titano e risolvere una situazione complicata, costringendo zhalia a tornare lupa....
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DANTE:
placammo il polverone, facendo dividere i due gruppi
-ehi fermi!!!- gridammo –ma siete impazziti, come vi salta in mente di mostrare i vostri poteri in un luogo pubblico?!?!? I vigili del fuoco e la polizia, stanno arrivando-
-e voi chi siete?-
-noi siamo della fondazione Huntik, e siamo anche noi dei cercatori-
-questa è una faccenda che non vi riguarda, riguarda solo noi, e quegli schifosi- agli uomini, non piacque tanto
-schifosi noi!!!!???- replicò un ragazzo –ma senti da che pulpito viene la predica, se siete stati voi a cominciare tutto-
-no, siete stati voi a cominciare, 18 anni fa-
-ciò che successe, non fu colpa nostra, anzi, se mai, fu colpa vostra- da quelle parole piene di odio e di accuse, la lotta ritornò a scatenarsi, anche peggio di prima.
 
                                        *******************
la maserati si fermò davanti al museo. Parlò con il cassiere, scoprendo che purtroppo, la donna se ne era già andata.
Sentì il suono di un esplosione provenire da lontano. E saltando sui tetti, aiutata da una leggera sfumatura blu all’altezza dei piedi, vide la fumata nera provenire dalla periferia.
E saltando da un tetto all’altro, arrivò nel luogo del misfatto.
 
                                         ******************* 
ZHALIA:
mi sembrava stano, che andassimo da qualche parte e non ci imbattessimo in uno scontro.
Comincio a pensare che siamo noi che portiamo iella.
Non sapevo perché quelle persone combattevano, ma sembravano veramente accanite, e alcuni di loro, mi davano una squadrata, e a volte mi attaccavano.
Il fumo che mi circondava, rendeva le cose ancora più difficili. Vedevo ombre ovunque, e respiravo a fatica.
Da un lato, forse era meglio che non fossi incinta, altrimenti tutto quello non avrebbe fatto per niente bene al bambino.
Sentì un rumore metallico. Ma grazie a dio era solo un gatto che frugava tra i rifiuti.
Ne sentì un altro.
Ma non feci in tempo a girarmi, che venni colpita alla testa.
Divenne tutto nero.
 
DANTE:
si sentirono le numerose sirene della polizia e dei pompieri venire nella nostra direzione.
Avevamo alzato proprio una gran fumata.
Fummo costretti a ritirarci.
Raggiungemmo i bambini  nel vicolo, dove Sam, mi saltò subito al collo
-dov’e’ mamma?- mi guardai in torno, e notai che Zhalia non c’era. Era rimasta lì.
Lasciai Sam a Sophie, e tornai verso il luogo dello scontro.
La trovai che girovagava tra il fumo
-Zhalia- gridai, per poi abbracciarla
-ma che vuoi?!?- strano
-scusa, non pensavo ti desse fastidio-
-fastidio?! Neanche ci conosciamo, e dici pure che mi da fastidio- ma che diceva? Da dietro arrivarono anche Lok e Sophie
-mamma- disse Samanta, per  poi saltarle alla vita
-piccola stai sbagliando, non sono tua madre- Samanta rimase per un attimo perplessa, come tutti noi
-sicura di sentirti bene?- le chiese Sophie
-io sto bene, più che altro, siete voi che a mio parere avete qualche problema mentale-
-ma che dici Zhalia- si comportava in maniera strana.
Da dietro di me, arrivò un'altra voce, femminile
-come scusa tesoro?- proveniva dalla nube nera, e quando leggermente si schiarì, era…….Zhalia!!!.
Rimanemmo sbalorditi, sia davanti, che dietro di me, c’erano due Zhalia, due donne dai lunghi capelli blu, e gli occhi color ambra
-dio mio, non ci posso credere- disse una delle due avvicinandosi all’altra –sei proprio tu, è impossibile- lo sgommare di ruote, ruppe il momento
-non è sicuro stare qui, venite con me- ci disse la donna, saltando su un tetto, per poi essere seguita da tutti noi.
Ci portò molto fuori da Roma, eravamo quasi in mezzo ad una foresta, quando in lontananza, vidimo un megavilla, completamente accerchiato da alberi.
Entrammo, e da dentro sembrava anche più grande
-senti, si può sapere tu chi sei?!- gli disse Zhalia
-solo un attimo devo accertare una cosa- si mise in fondo alle scale, e fece un paio di fischi –Kiki, vieni qui bella- un grosso husky peloso, si precipitò giù dalle scale, cominciando a annusarci, e a scodinzolarci.
Si fermò davanti a Zhalia, la annusò per un momento, poi le saltò a dosso, cominciando a leccarle la faccia
-lo sapevo- continuò la donna –Kiki non reagisce così agli estranei, fa così solo con la sua vera padrona-
-ma che dici?!-
-non ci posso credere Zhalia, dopo tutti questi anni sei ancora viva, e sei tornata, è bellissimo rivederti sorellina- le cinse il collo in un forte abbraccio, e le divennero gli occhi lucidi, mentre Zhalia, rimase a bocca aperta. 
  
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