Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: giadinajackson93    24/12/2011    1 recensioni
due amici....due fratelli....beh loro pensavano di essere cosi ma in un certo momento della loro vita qualcosa cambia dentro di loro...faranno di tutto per non dare spazio a questo sentimento..ma alla fine saranno capaci...?????????
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come disse Michael passammo una vacanza a Parigi fantastica, cercava in tutti i modi di non farmi mancare nulla ogni sera mi portava in un posto diverso a cena, durante tutto il giorno mi faceva vedere posti di Parigi che neanche sapeva la conoscenza, certo avevamo i giornalisti sempre tra i piedi ma per noi non c’erano problemi.
Tornammo a casa e trovammo giornalisti ai cancelli di Neverland..facemmo fatica per entrare appena entrati in casa Janet mi salto al collo “cosa ci fai qua??!” “beh sapevo che oggi sareste ritornati a casa e quindi sono qui” iniziamo a parlare del viaggio insieme a Janet a raccontargli tutto…ad un certo punto Michael fece “ora io devo fare alcune cose ci vediamo sta sera” mi bacio e andò via “allora il fatto che siete fidanzati è vero??!” “emm si ma acqua in bocca Janet” “si certo ma almeno potevate avvisare” “emm scusa..ihih” “ho letto l’articolo dove si parla di Prince” “io non so chi diavolo è stato” “mi dispiace” “anche a me..loro non sanno nulla di lui non sanno che sono nove anni che è morto..oddio non sono stata in grado di proteggerlo quando è nato e anche ora…mi faccio schifo” “su Jan non dire cosi..” “cosa dovrei dire.. è la verità” “no certo che no tu l’hai portato dentro di te per nove mesi” “e poi è morto….non sono stata cosi tanto brava” “almeno sapete il direttore del giornale chi è?!” “…..m-mio padre” “c-cosa??!!” “già non gli è bastato dire che dovevo abortire, venire al suo funerale..ora dopo nove anni continua a fare del male a Prince” “e..Michael cosa ha detto” “ha detto che gli vuole parlare e cosi faremo” “andrete da tuo padre??!” “si Michael deve solo prendere un appuntamento e poi andremmo” “ok…ora devo andare ho un cd da fare” “buona fortuna Janet” “ciao Jan”. La sera Michael rientro tardi io ero davanti alla finestra della camera da letto…mi sentii prendere per i fianchi e sentii dei riccioli cadere sulla mia spalla “e tardi dovevi essere già al letto” “ti stavo aspettando….”mi bacio il collo “ho fissato un appuntamento con…” “mio padre” “si e per domani pomeriggio è troppo presto??!!” “no certo che no” “beh allora andiamo a dormire che domani sarà una giornata pessante...” “ma io non voglio dormire” “ah no e cosa vuoi fare” “voglio che mi abbraccia” mi abbraccio forte come se avesse paura che andassi via e io feci lo stesso on lui….mi addormentai sulla sua spalla non me ne resi conto, mi prese a principessa e mi mise delicatamente sul letto.
Era pomeriggio e insieme a Michael stavamo andando da mio padre..appena entrati ci fissarono tutti, di certo avevano riconosciuto Michael la dentro nessuno sapeva che io ero la figlia del direttore….insieme a Michael andammo verso lo studio di mio padre la sua segretaria che poi non era altro che Marie ci fermo “Jane ..michael cosa ci fate??!!” “abbiamo un appuntamento con Daniel uno dei miei collaboratori ha chiamato ieri per un appuntamento” “per il fatto del articolo io non ne sapevo nulla..” “di certo la colpa non è tua Marie ma di mio padre lui sa di Prince e lui che manda in stampa gli articoli….quindi…” “oh Jane non sei cambiata di una virgola sei solo cresciuta tanto sono passati cosi tanti anni dal ultima volta che ti ho visto eri solo una bambina al..” “al funerale di suo figlio…” “ marie se non ti dispiace noi vorremmo parlare con Daniel” “ma certo venite” entrammo nel suo studio  appena ci vide “Michael Jane..venite so già perche siete qua” “beh allora se lo sai già io voglio solo sapere perché ancora di nuovo dopo nove anni hai infilato il coltello nella ferita e ci hai giocato come ti pareva e piaceva facendo stare male  me e Michael” “le cose non sono andate cosi..” “no allora come sono andate le cose” “Jack il mio collaboratore fidato, gli ho detto che vi doveva tenere sotto controllo da quando Michael a deciso di intraprendere la carriera senza i suoi fratelli, beh sapevo tutto su di voi sapevo che eri diventata la sua groupie…..ma non ho mai deciso di pubblicare niente su di voi solo le cose che riguardavano Michael facevo pubblicare…un giorno jack mi ha chiesto perché doveva sempre tenermi  informato cosi gli ho raccontato la vostra storia senza dire niente di Prince, ma una settimana fa era tardi dovevamo andare in stampa cerano dei problemi lui è venuto con la notizia che voi due state insieme e mi ha detto se era in tempo di mettere la notizia sul giornale gli ho risposto male mi ha fatto delle domande e ho detto Prince solo il suo nome e lui mi ha chiesto chi fosse gli ho detto che non gli avrei mai detto niente su di lui e poi ha pubblicato l’articolo” “tu ha una persona qualunque hai detto queste cose” “si….” Mi alzai di scatto dalla sedia “Jane mi dispiace” “di cosa??!” “per averti detto che dovevi abortire” “ormai e troppo tardi……” “sei mia figlia” “un tempo..eri cosi dolce mi volevi cosi bene sapevo che se sarebbe successa una cosa come quella di rimanere in cinta troppo presto ti saresti arrabbiato ma poi avresti fatto di tutto per starmi vicino ma mi sono sbagliata” “ Jan tu non capisci.vero….”  “cosa dovrei capire” guardo verso Michael e poi guardo di nuovo me “no…no tu mi stai dicendo che il problema di tutto ciò è Michael mi stai dicendo che se fossi rimasta incinta di un bianco tu avresti accettato la cosa se non avesse fatto di cognome Jackson non te ne sareste importato” vidi mio padre dritto di fronte a me mi avvicinai a lui e gli diedi uno schiaffo “mi fai schifo” scappai dal suo studio e piangendo uscii fuori dal edificio, mi sentii abbracciare da dietro continuai a piangere ancora più forte “andiamo via Michael ti prego” “certo andiamo via” salimmo in macchina e Michael disse qualcosa all’autista, ci fermammo dopo una decina di minuti scesi “oh è la nostra scuola” “già infondo e da qui che è iniziato tutto..” “già..” lo presi per mano e inizia a correre “dove vai Jan” “vedrai” mi fermai davanti a un muretto “ oh ma guarda il nostro muretto” “già dai fammi salire sai non sono cosi brava” ci mettemmo nella nostra solita posizione io seduta sul muretto e lui tra le mie gambe “giurami che sarà per sempre Michael” “te lo giuro”

  
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