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Autore: LetShizueGo    27/12/2011    7 recensioni
[QUATTRO MANI CON DOMINIL]
La prima settimana di scuola era scivolata via piuttosto lentamente tra passeggiate in spiaggia e sogni fatti di musica, di note, gocciolando passivamente fino al weekend per poi ricominciare.
Era Giovedì mattina quando accadde, quando la sveglia di Brian non suonò e quando Matt perse tempo fuori a bighellonare e fumare, per poi ritrovarsi il pomeriggio a scontare un paio d'ore di punizione.
"Haner, Sanders, consegnate questi biglietti quando oggi pomeriggio vi ritroverete in punizione."
I due ragazzi strabuzzarono gli occhi. Era tardi, certo, ma erano solo dieci fottuti minuti! Aprirono bocca simultaneamente, il viso paonazzo di Matt sembrava una bomba ad orologeria. La professoressa pero', la signorina Hugens, li bloccò subito con un cenno della mano e lo sguardo particolarmente appuntito.
"Ti ho visto fuori a fumare Sanders, e per quanto riguarda te Haner sarebbe bene dare un'occhiata al regolamento d'istituto. E adesso andate a sedervi mi avete fatto perdere fin troppo tempo."
Matt guardò Brian di sottecchi ma l'altro non ricambiò anzi, i suoi occhi nocciola erano già posati sul posto migliore dei due rimasti e l'altro sbuffò, arreso. Fanculo lui e i suoi fottuti posti.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Matthew Shadows, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beer.

Il giorno prima.


La bionda con malto era lasciata sul tavolo di legno scuro ancora intatta, Jimmy la fissava con interesse eccessivo, contando le bollicine che cercavano disperatamente l'ascesa per un meccanico principio chimico-fisico.
Era preoccupato per Matt, Brian era imprevedibile e cocciuto, era più probabile vincere alla lotteria che prevedere le reazioni di Bri e questo lo inquietava, aveva una cazzo di paura che facesse qualche stronzata e di ritrovarsi all'uscita a dover consolare Matt, l'unica cosa che non voleva, perché si sarebbero solo fatti male a vicenda.
Il telefono vibrò e lui lo prese subito fra le mani pensando ci fossero novità dal fronte, magari positive, ma sospirò leggendo il nome di Dalila sullo schermo. Rifiutò la chiamata.
Sospirò decidendosi a prendere in mano la sua birra e scolarsela a canna per una buona metà. Che palle, Brian si andava a lamentare da lui, Matt idem, ma a lui chi lo ascoltava? Nessuno, questa era la cruda e fredda libertà, tutti erano troppo presi dai loro problemi per pensare che Jimmy stava per tornare single dopo ben quattro mesi, che per lui era un record.
"Ehi!"
Il piccolo cameriere si voltò a guardare da quale tavolo lo chiamassero e, visto che era il tavolo di Jimmy Sullivan, si precipitò. Aveva sempre avuto una grande ammirazione per la leggenda anarchica della scuola, poter scambiare poche parole con lui era qualcosa di eccitante!
"Dimmi, ti serve altro?"
"No, grazie."
Il più grande sfilò una banconota da cinque dollari dal portafogli e gliela mise in mano prima di alzarsi  e uscire dal locale, quello stesso locale dove poco prima era andato a sedersi il suo amico.
Aveva voglia di sgranchirsi un po' così decise che una lunga passeggiata sulla Main non gli avrebbe fatto male. Presa quella decisione si mise a camminare perdendo subito la concezione del tempo, dimenticando i suoi problemi e quelli degli altri.
Non sapeva quanta strada aveva fatto quando si mise a cercare nella tasca del pantalone il suo pacchetto di sigarette.. con scarso successo.
"Dove cavolo sono finite?!"
Iniziò a cercare frenetico e irritato, aveva la gola impastata e asciutta, aveva bisogno di fumare!
"Jimmy!"
Si voltò di scatto sentendosi chiamare da una voce che non riconobbe, vedendo qualcuno in lontananza farsi sempre più vicino, riconoscendo il ragazzetto del Johnny's.
"Si?"
"Hai lasciato queste sul tavolo."
Il cameriere ormai fuori servizio gli porse il pacchetto di Lucky Strike mezzo distrutto.
“Dove stai andando, ragazzino?” chiese Jimmy, inarcando le sopracciglia. Dato una risposta sbagliata.
“A casa…” mormorò l’altro abbassando un po’ lo sguardo, come faceva a scuola quando aveva il timore di aver dato una risposta sbagliata.
“Aspetta lascia solo che ti offri una sigaretta, te lo meriti.”
Johnny accettò senza parole, il più alto le accese entrambe e si misero a fumare appoggiati al muro di un piccolo negozio. Il tempo che trascorsero insieme fu quasi completamente silenzioso, Jimmy guardava davanti a sé e Johnny fissava l’altro con un accenno di sorriso.
“Vuoi una fotografia nanetto? Stai certo che dura di più.”
L’interpellato, di tutta risposta, arrossì violentemente.
“Ma d’altronde, sono una leggenda.” Riprese Jimmy. “Un autografo posso anche concedertelo. Sulle chiappe però, come fanno le vere rockstar.” Rise sonoramente.
“Wow, stare su un palco sarebbe il massimo.” Commentò Johnny con lo sguardo improvvisamente luminoso. “Per il momento mi accontento di essere un bassista solista.”
“Tu suoni il basso, Seward?”
“Tu conosci il mio cognome, Sullivan?!” lo rimbeccò il piccolo amico, con un affettuoso pugno sulla spalla.
Per qualche istante Jimmy rimase imbambolato, nella sua testa i pensieri correvano prepotenti e veloci.
“Io sono un batterista…” rispose a mezza voce, e subito Johnny  capì il perché.
Dall’altra parte della strada, sul marciapiede, era apparsa una ragazza. Da quella distanza non ne distingueva nessun tratto somatico, riuscì solo a dedurre che avesse folti capelli corvini.
“Ci vediamo.” Lo salutò Jimmy senza cambiare tono di voce e, accelerando il passo, la raggiunse in qualche minuto. L’altro ragazzo, rimasto improvvisamente solo sospirò, e, infilate le mani in tasca, rimase testardamente impiantato lì dov’era.
“Dalila.” Mormorò Jimmy non appena arrivò al fianco della ragazza.
“ Che  hai deciso?” rispose lei, tuffandosi in quegli occhi di vetro con uno scatto.
Era a dir poco doloroso far soffrire il prossimo, soprattutto chi si ha un tempo amato.
Sì, un tempo.
L’amore adolescenziale era spesso così labile ed evanescente che irrimediabilmente tendeva a  dissolversi da un momento all’altro e senza preavviso.
“I-Io non posso…” mormorò Jimmy a denti stretti, non era da lui fare così tanto il piagnucolone. “Non te lo meriti.”
“Sono balle, Sullivan.”
La reazione della ragazza fu a dir poco inaspettata. Il batterista si aspettava piagnistei infiniti, scene drammatiche da parte di lei e irritazione da parte sua mentre invece Dalila era lì di fronte a lui, forte e furente; l’avrebbe pestato a sangue se solo avesse potuto.
“Non significa un cazzo che non me lo merito. O meglio, significa solo che non mi ami più. Ti facevo uno con le palle.”
Una leggera brezza ebbe giusto il tempo di scompigliarle i riccioli neri che Dalila girò i tacchi e si immerse nel blu tenue di Huntington Beach. Jimmy, d’altro canto, si voltò verso Johnny che era ancora lì immobile.
 
7.30 am e qualcosa di pesante addosso che gli premeva sulle spalle, che in questo momento aveva cominciato a muoversi pericolosamente rischiando di spezzarlo in due.
Che bel risveglio, vero Jimmy?
“Mmmm…” mugolò, agitando convulsamente le braccia tentando di trovare una posizione migliore sotto le calde coperte.
“Mi dispiace Jim ma te ne devi andare, io devo lavorare!”
Johnny?
“Johnny?!” tentò di urlare, con la voce attutita dal cuscino. Era improvvisamente sveglio, il non sapere perché stava dormendo in un letto probabilmente non suo con Johnny addosso lo fece saltare come una molla. Finalmente il più piccolo decise di farlo respirare.
“Sì?”
“Perché sono in questo letto che presumo sia tuo? Anzi no, perché sono con te?”
“Perché hai bevuto, perché hai vomitato nel locale dove lavoro e perché continuavi a ripetere che abitavi a Disneyland ed ogni tanto te la spassavi in un threesome con Minnie e Paperina mentre Pippo faceva il guardone. Ti ho dovuto per forza portare qui a casa mia.”
“Tutto qui?” rispose Jimmy, come se niente fosse. In realtà sarebbe scoppiato a ridere come un matto in situazioni normali, ma un pesante dubbio lo attanagliava.
Johnny alzò le sopracciglia.
“Sì, tutto qui Jim.”
L’altro tirò un sospiro di sollievo.
“Vuol dire che non siamo andati a letto insieme?”
“Solo nel senso che ho dormito accanto a te.” Rispose apatico. Si stava facendo tardi e il capo l’avrebbe rimproverato. Uff.
“Peeeerfetto!” urlò scattando in piedi, prima di saltellare e scappare via sbattendo la porta. ù
Per un attimo aveva temuto il peggio, trovarsi spiaccicato sotto quel piccoletto lo aveva a dir poco terrorizzato, e per vari motivi:
1) Era etero accanito e non ci teneva ad avere relazioni con un ragazzino, per di più anche più piccolo... quindi un moccioso.
2) Cazzo, ma immagini che schifo se si fosse scopato Seward? (Sì, è più un 1.2 ma Jimmy era troppo preso per rendersene conto che il suo elenco era alquanto sballato)
3) Aveva pensato di essersi fatto scopare da Seward. DI-SAS-TRO.
Fortunatamente per lui nulla di tutto ciò era accaduto ragion per cui se ne andò tranquillo a scuola, arrivando alla beata seconda ora e a quanto pare non era l'unico. Il trovare Johnny Seward all'ingresso della scuola che si accingeva ad entrare dopo che gli aveva detto che doveva lavorare era a dir poco strano.
"Seward... che ci fai qui?" chiese una volta arrivato davanti all'ingresso infischiandosene della campanella che suonava, tanto minuto più, minuto meno!
"Eh.. ah sei tu! Niente, mi hanno licenziato."
Il sorriso a trentadue denti che affiorò sul volto del nanetto nel dire quella frase lo confuse non poco.
"E ridi?"
"Certo, ho mandato a fanculo quel despota del capo, sono soddisfazioni Jim!" spiegò lui quasi saltellando sul posto. Jimmy ignorò quella parola strana di cui non aveva afferrato proprio in pieno il significato e andò oltre, visto che un'idea geniale gli passò per la testa e la voglia di andare a scuola andava sempre diminuendo. Ignorò la figura di merda che aveva fatto solo due ore prima e si mise davanti al piccoletto, sovrastandolo con la sua altezza.
"Dobbiamo festeggiare. Vieni con me."
E la mattinata passò così, insieme ai soliti a bere birra da quattro soldi sul retro della scuola. Lo stridio della campanella annunciò l'inizio della ricreazione.
"Dai andiamo, ti porto a conoscere Matt."
Così Johnny si avviò al seguito di Jimmy come un cagnolino scondinzolante dietro al padrone. Non riusciva a credere che avrebbe conosciuto Matt, che sarebbe venuto a conoscenza di un pezzo di vita di Jimmy, così quando arrivò alle scale sotto la porta di emergenza e quando Matt lo accolse come se si conoscessero da anni, la sua felicità salì alle stelle.
Il resto lo conoscete già.






Shizue's Corner.
Buon Natale fatto prima di tutto, poi CAZZO,MERDA,TROIA... è passato più di un mese dall'ultimo aggiornamento e qui sotto mi danno pure la colpa! Ma tanto io ho le prove che mi scagionano e e e ok, sto uscendo pazza. Però a questa donnina le voglio troppo bene, non posso non odiarla! Anzi, volete vedere il mio regalo di Natale per lei? Eh? Eh? Ma certo che lo volete vedere! **
Ta daaaaan!: QUI. ORA!
E ci tengo a precisare che questo capitolo è M-I-O, infatti è il mio regalo di compleanno! *lo chiude in cassaforte*
Passando alle risposte:
friem: Cazzo sì, Matt è l'incoerenza fatta persona e Bri è idiota... però povero a sedici anni ci rimani una merda se scopri che l'uomo con cui stavi da mesi è sposato! :O Tesoro, credo di averla capita questa recensione don't worry ;D
See ya next chap!
RockerDebbs: Tresore commento piccolo ma esauriente! :D Meglio breve ma intenso v.v Grazie ancora delle tue recensioni <3
IWalkAlone: Ovviamente il ben di dio va da chi non lo vuole, mica viene da me che sono una povera donnina abbandonata da tutto e tutti x'D Sì, è Bri che fa il cascamorto con Zacky ma non ci giurerei che Vee sia del tutto innocente eh! :D
Amy: Ci rinuncio a scrivere il tuo nick, non c'ho sbatti :O SONO ANCORA VIVA! *---* e tu piazzi Macky ovunque LOL cooomunque io adoro i tuoi commenti schizzati quindi continua così *---*  poi chissà, magari il marito di Lucas è davvero jared Leto LOOOL Un bacione carissima!
The Cactus Incident: Ce l'abbiamo fatta! *-* Ma... quindi anche tu sei un'esaltata? E anche io? :O Brian non può non farsi le seghe mentali, non sarebbe Brian v.v Un bacione grosso grosso v.v
LOVE IS LIKE SUICIDE: No, cioè grazie che le hai messo fretta a quella ciota! :D  Oddio scena a metà fra lo splatter e la tragedia greca! >< Ciemmequ non sforzarti a farci i complimenti tanto lo sai che ti adoro e basta, anche senza complimenti! <3
Josie: Anche il tuo nick è troppo lungo e oggi non c'ho sbatti ma non ti offendi vero? D: E' che vado di fretta anche che rompono qui! Btw, sì, è traumatizzante questo, soprattutto quando si è piccini, cose che non  metabolizzi subito. Lucas è uno stronzo e basta .___. il tuo inno alla non violenza mi ha rimandato al film che ho visto oggi, Motel Woodstock! *--* Un bacione enorme cara, grazie! <3

Ora deco scappare, adieu! Vi adoro :3
Shizue.


Dom’s corner:
Buon Natale appena passato e buone feste a tutti, immagino vi starete chiedendo i motivi di questo strasferico ritardo. Beh, la motivazione è solo una: Shizue. Non facevo altro che chiederle ogni giorno di scriverle ma lei proprio non voleva saperne! Non diciamo a nessuno che sono stata io la ritardataria come al solito.
Senza perdermi in altri inutili indugi vi ringrazio *w*:
friem:  Brian è stupido e Sanders inconerente, questi sono gli ingredienti perfetti per creare una buona Bratt! xD Comunque si, non ci sto capendo niente manco io di come sta andando questa storia quindi mi limito a ringraziarti come al solito *sorride e annuisce* A presto, spero!
RockerDebbs:  grazie, sono contenta ti sia piaciuto sto capitolo un po’ contorto e confuso xD (veramente lo è un po’ tutta la fic e il brutto è che ne sto pensando un’altra :D) Matt incazzato è afshdywbg SI ** Bacione <3
IWalkAlone: ahahahaha contentissima che ti sia piaciuto cara, si Lucas è indecente ma purtroppo c’è in giro troppa gente così c.c il tuo ragionamento non è sconclusionato, anzi *apre una seduta di psicologia D:* Ti ringrazio per i commenti/complimenti/everything! ^^
Amy Kiichi Kenji Sullivan: Amy hai cambiato nickname e quasi non ti avevo riconosciuta o.o ehm si… prendila come una violent Macky (?) Mi sa che non ti piace D: oh, ogni scusa è buona per far mettere insieme Matt e Zacky, per te LOL tanto amore e tanti cuori a teeee!
The Cactus Incident: mascotte! Oltre al fatto che si chiama Vengeance, a me Zack ha sempre inspirato violenza nelle ff e quindi lo faccio killer v.v ahahah sì, i chitarristi sono degli esaltati non posso che essere d’accordo xD i tuoi complimenti sono sempre largamente graditi <3
LOVEISLIKESUICIDE: oddio Matt sviscerato è è è bleah D: Sono sempre così esaltata dai tuoi complimenti ma ormai lo sai… Hai visto che ce l’ho fatta? Quindi adesso mi ami di più? *incrocia le dita* Bacioni <3
Josie Walking_Disaster Vengeance: si c’è rimasto proprio da schifo per Lucas e siccome lui è piccolino, penso che questa cosa debba averlo segnato e e e adesso è un emerito incapace/coglione T__T No Matt è rincoglionito di suo :D Si qualche altra cosa succederà dai, ci impegneremo! E prometto con meno ritardo u.u Grazie mille di tutto, per esserci e recensire sempre. Tivibi <3
 
Detto questo, vi saluto che non ho nulla da dire oggi boh, ci sto capendo poco in generale xD
Un bacione e un grazie a tutte.
Dom.

   
 
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