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Autore: Saphira96    28/12/2011    2 recensioni
E se Io avessi l'Intersect? Come sarebbe avere l'Intersect per una ragazza di 14 anni? E se il film fosse solo una finzione sopra una finzione? Vi basta soltanto leggere per avere risposta a queste domande. Piccola FanFiction su Chuck!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La lettera


Per tutto il viaggio nessuno ha parlato, siamo ritornati alla pista d’atterraggio, abbiamo preso l’aereo di ritorno e adesso siamo al Castello. < A quanto pare … abbiamo scoperto molto più di quello che ci aspettavamo > Chuck parla, rompendo come sempre la tensione e il silenzio.
  • Squadra, ho una missione per voi. Avete scoperto qualcosa?
  • No, nulla di particolare Generale – dopo diverse occhiate di tensione Chuck mente.
  • Bene, intanto voi andrete a svolgere la vostra nuova missione, il mondo continua a girare. La ‘nuova risorsa’ resterà al Castello in attesa della sua scelta definitiva. Buon lavoro squadra.
La comunicazione è stata interrotta, e nel computer vengono trasferiti i dati della nuova missione. < Sei in grado di rimanere qui da sola? > mi domanda Sarah, tanto poi l’alternativa è sempre quella. < Si non preoccuparti, ne approfitto per leggere la lettera > .

Qualche minuto dopo la squadra è già al luogo di appuntamento, nell’arco di un’ora dovrebbero rientrare, almeno questo è quello che ha detto Casey, per sicurezza ognuno mi ha lasciato il proprio numero telefonico. Sono sola al Castello, mi siedo nella comoda sedia da scrivania nella stanza accanto la ‘sala riunioni’, quella dove Sarah mi ha dato il suo consiglio. Pesco la lettera dalla tasca della felpa che ho indossato quella mattina, visto che durante il viaggio ognuno è ritornato se stesso, e piano apro la busta.

Ciao Piccola Stella,
Ti ricordi quando ti chiamavo così? Quelle poche volte in cui ci vedevamo io ti ripetevo : ‘Tu sei Speciale’ e poi aggiungevo ‘Piccola Stella’. All’inizio tu ti arrabbiavi, ma poi ci hai fatto l’abitudine. Prima o poi tutti riesco ad abituarsi a una situazione, anche la più difficile, anche la più pericolosa, io ho cercato tutta la vita ad abituarmi a qualsiasi situazione. E se vuoi saperlo ci sono riuscito. Forse di questo te ne ha già parlato la mia cara Ginevra, lo so perché la conosco bene e per me è ormai prevedibile, ma io mi sono abituato a dividere il mio cervello con un computer, mi sono abituato a rischiare la vita ogni giorno, mi sono abituato a vivere nascosto come un topo (questa volta però a vivere felicemente come un grasso e viziato topo) ed infine mi sono anche abituato a essere spiato e  minacciato. Vedi Piccola Stella, il Mondo in cui ti ho coinvolta è un Mondo pieno di pericoli, devi essere pronta a sacrificare tutto per catapultatici . Ma, io sono sicuro tu ce l’ha farai, non sarò certo io ad obbligarti su che scelta fare, ma dopo ciò che scoprirai e ti accorgerai di poter fare con lo straordinario computer che hai nella tua testa ci ripenserai.

Probabilmente ti starai chiedendo il motivo per cui ti ho scritto quella strana e-mail, e come già avrai ben capito io te l’ho inviata perche sapevo ormai di non poter fare più niente, e dovevo proteggere l’Intersect. Ma, temo, tu non abbia capito il motivo per cui l’ho inviata proprio a te, vedi coloro che erano nelle mie tracce, mi hanno scovato 14 anni fa, proprio il giorno della tua nascita e ho pensato che non era solo una coincidenza se due Piccole Stelle sono entrate nella mia vita proprio quel giorno. Ma motivo ancora più speciale, è stato quando all’età di 5 anni tu sei venuta qui a trovarmi, amavi le mie avventure (le quali adesso sai sono vere) e amavi girare per la villa. Non so come hai fatto ma hai scovato il mio laboratorio e hai letto (Non capisco ancora come una bambina della tua età sapeva già leggere) rigurardo il progetto Intersect, io ti trovai lì e ti esortai a non dire nulla, in cambio ti svelai la mia identità. Forse eri troppo piccola, e adesso stenti a ricordare ma una cosa te la dissi allora e te la dico anche adesso per l’ultima volta, visto il luogo dove mi trovo adesso: ‘Tu Sei Speciale Piccola Stella’.

Ho letto la lettera ad alta voce già dopo i primi due righi, forse per sforzarmi a non piangere, e dopo aver letto l’ultimo rigo so cosa mi sta succedendo. Gli occhi si offuscano, la mente mi gira, miglia glia di informazioni mi si alternano nel cervello, tutte portano ad un’organizzazione il cui nome è ‘Piccola Stella’ precisamente ‘TSS Piccola Stella’.

Finalmente ho scoperto il mistero, lo zio Silvestro è stato ucciso dall’organizzazione il cui nome è ‘Piccola Stella’ ecco perché mi chiamava fin da piccola così e adesso è anche svelato il significato del suo continuo ripetermi ‘Tu Sei Speciale’ le iniziali danno TSS. Leggo il finale della lettere ormai impaziente di riferire tutto alla mia squadra.

Sii prudente,
Zile.

Si è firmato con il suo nome in codice, forse perché è così che voleva salutarmi da spia … a spia.

< Hey ragazzi finalmente siete tornati! Ho scoperto tutto, sedetevi … >

Un’ora dopo ritorna la mia squadra, e alle mie parole si siedono tutti attorno al tavolo della ‘Sala riunioni’. < Benissimo qui c’è la lettera di mio zio, l’ho letta e ho avuto un flash so chi l’ha ucciso, intanto vi leggo la lettera … >

Finisco di leggere la lettera, e il quartetto mi guarda come stessero parlando con una pazza.

  • Quindi che zoom hai avuto?
  • Flash Morgan, in mia presenza chiamali flash mi da fastidio sentirti dire zoom!
  • Bartowski, Grimes la ragazza sta parlando! – Casey conclude emettendo uno dei suoi solito grugniti.
  • Grazie Casey, bene mio zio ha memorizzato il nome dell’organizzazione con ‘Tu Sei Speciale Piccola Stella’,  vedete?! Con le ultime parole.
  • Quindi?
  • Morgan non interrompere!
  • Chuck neanche tu!
  • Sei peggio di mia madre Sarah! Ok mi sto zitto – Sarah lo ha intimorito con uno dei suoi solito sguardi ‘a casa facciamo i conti’.
  • Dunque dicevo che l’organizzazione si chiama proprio ‘TSS Piccola Stella’!
  • Che nome per un’organizzazione che ha ucciso una brava spia!
  • In effetti Casey hai ragione, ma il punto è mi aiutate a scovarla e a distruggerla?!
  • Conta pure su di me! – Sarah è la prima a rispondermi.
  • E naturalmente anche su di me – Chuck e il secondo a darmi il suo consenso.
  • Beh, ma che domande sono queste?! Certo che ti aiutiamo … vero John?
  • Grimes gli affari tuoi! Conta pure su di me!
Perfetto ho il consenso di tutta la squadra, adesso non mi resta altro che … < chiamate la Beckman >, Morgan provvede subito, tutti sono consapevoli di cosa sto per fare. E dai loro sorrisi incoraggianti non mi sembrano poi tanto riluttanti come il giorno prima.
  • Dunque, complimenti squadra avete concluso la missione!
  • Grazie Generale, qui c’è qualcuno che desidera parlarle
  • E chi sarebbe questo ‘qualcuno’?
  • Io!
  • Benissimo allora hai fatto la tua scelta?
  • Si, io ho deciso di far parte della squadra, a due condizioni però!
  • Astuta, astuta … dimmi pure …
  • Bene, Voglio rimanere nella mia città, con la mia squadra!
  • Bene ho capito quindi che la tua squadra è quella che è lì con te?
  • Esatto!
  • Vedo che ti sei integrata bene. Vada per le tue condizioni e di nuovo Buona Fortuna.
Chuck e Sarah mi portano a casa, e cosa strana scendo dalla macchina e mi seguono dicendo che loro stanno andando nella loro casa. Io apro la porta di casa mia e loro quella accanto, nel mio stesso pianerottolo.
  • Cosa … Come ?
  • Vedi, cercavamo casa nella nuova città, visto che dobbiamo fermarci a lungo, e abbiamo trovato questa. Che coincidenza! – Chuck pronuncia le ultime due parole con tutto il sarcasmo che ha.
  • Già che coincidenza! E scommetto che Morgan e Casey hanno trovato libero l’appartamento di sopra!
  • Ma come fa a sapere tutto prima! Per me è una strega!
  • Chiunque sia Chuck lasciamola riposare, ci vediamo dopo!
Entro in camera, apro tutte le finestre per far arieggiare la casa ed esco il cellulare, una finestra mi avvisa che ci sono due messaggi da leggere, lo apro. Apro il primo, è una mia compagna che mi informa del risultato del compito di matematica: 10! C’era da aspettarselo! Apro il secondo ed è mamma che mi informa che durante la notte tornano, essendo che il loro compito lì era finito. Mi affretto allora a preparare qualcosa da mangiare da dar loro quando torneranno dal viaggio, e poi mi fiondo negli ormai facili esercizi di algebra. Consapevole che un nuovo ed allettante futuro mi aspetta dietro l’angolo.

Angolo Saphira96 ~ Eccoci ormai giunti alla fine, e mi sento in dovere di Ringraziare qualcuno. Innanzitutto ringrazio coloro che hanno sempre recensito, esprimendo il proprio parere e il proprio punto di vista. Dopo ringrazio coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite e ringrazio anche chi ha semplicemente letto la storia. Per ultima, ma non ultima voglio ringraziare in modo particolare la mia Funghetta, la quale ha letto assiduamente la mia storia e mi ha dato dei pareri e, sopratutto, indirettamente mi ha anche suggerito il finale.
Insomma Grazie a Tutti!
Ah dimenticavo vorrei anche ringraziare la mia pigrizia che, diversamente da ciò che mi proibisce di fare quotidianamente, mi ha permesso di scrivere questa storia!

Autrice ~ Saphira96

  
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