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Autore: nyctophilia    29/12/2011    0 recensioni
E se tutto d'un tratto scoprissi che mio nonno era niente popò di meno che John Henry Bonham?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And it makes me wonder
 
 

Pioveva. Pioveva da ben tre giorni, e in tv non trasmettevano nulla di interessante.. La tipica giornata di dicembre lì a Redditch.
-Mà, io vado in soffitta, magari trovo qualcosa da leggere tra la roba del nonno-
Nessuna risposta, che novità!
Alice salì gli scalini a due a due; non voleva aspettare ancora, anche perchè la madre l’avrebbe probabilmente chiamata per farle fare qualche lavoretto in casa, cosa che odiava esageratamente.
Arrivata davanti alla porta della soffitta ci si fiondò dentro, chiudendo la porta a due mandate, così che nessuno potesse interrompere la sua lettura.
La grande finestra al centro del muro di fronte illuminava tutta la stanza. Da lì Alice poteva vedere parte della città e l’esteso bosco che circondava la sua casa. Ogni volta che portava qualche sua amica lì l’espressione che si dipingeva sui loro volti era sempre la stessa, tutte stupite da quell’imponente struttura. Per lei non aveva nulla di speciale, dato che l’unico posto che apprezzava davvero era quella soffitta piena di spifferi.
Sebbene avesse una grande camera e tante cose frivole che la madre da sempre le comprava, anche se lei non glielo chiedeva, lei non riusciva a staccarsi da una sola cosa, la sua batteria bianca con le pelli nere. Sin da quando era piccola aveva dimostrato un’attitudine palese alla musica, e questo era innegabile. Qualche anno prima sua madre le aveva comprato quella batteria tanto desiderata, e da quel giorno non aveva fatto altro che suonare in continuazione.
Prese la coperta e si sedette su una vecchia poltrona sgangherata, brandendo il vecchio cartone consunto che conteneva tutti i beni del nonno che lei non aveva mai conosciuto. C’era un legame che lei sentiva di dover ritrovare, un legame mai nato, ma che lei voleva creare, perché aveva bisogno di una figura come quella del nonno.
Da quando erano iniziate le lunghe vacanze natalizie Alice aveva passato la maggior parte del tempo a rovistare tra le sue cose, per trovare un oggetto o una foto che poteva tenere sul comodino vicino al suo letto, ma rovistando tra quelle cianfrusaglie le uniche cose che aveva trovato erano un vecchio diario con la copertina nera tutta sbiadita e una maglia dei Led Zeppelin autografata da tutti e quattro (che aveva gradito così tanto da non riuscire neanche a contenere le lacrime).
-Non c’è nulla di meglio da leggere, magari potrei accontentarmi di questo- pensò la ragazza rigirandosi quel vecchio diario tra le mani.
Sulla copertina del diario c’era una scritta in oro sbiadita, ‘Yes, there are two paths you can go by, but in the long run there’s still time to change the road you’re on’. Alice amava quella canzone, ma soprattutto amava quel gruppo.
Aprì con cura il diario, per paura che si rompesse sotto il suo tocco, consunto com’era.
Le pagine erano gialle e rovinate, tutte scritte fitte fitte, e ora aveva capito da chi avesse ereditato quell’ordine “personale”.
 
 
Qui è John Bonham che parla. Forse i diari non si usano così…non sono un grande esperto.
Forse il nostro sogno si sta avverando. Oggi abbiamo incontrato un tipo strano, dai tratti asiatici.
Dice che è un chitarrista e che è pronto a fare strada nel mondo del rock. Dice che vuole scrivere la storia, e lo vuole fare con la sua chitarra. Si chiama James, ma si fa chiamare Jimmy...mi sembra uno apposto, ma Robert vuole prima “metterlo alla prova”. Non si fida, come al solito. Ma che vuole che faccia? Non siamo mica così famosi! Non gli servirebbe a nulla sfruttarci, dato che è già successo che qualche locale non ci facesse suonare perché sono un tipo rumoroso. Non la mando giù bene la cosa, perché a parer mio se uno strumento lo devo suonare lo suono con tutto me stesso, sennò a che suono a fare? Faccio musica per farmi sentire, non faccio musica da sottofondo alle loro vita…faccio musica da colonna sonora!
Comunque sia a me sembra uno okay questo Jimmy, domani vedremo un po’ come va, se ha il così detto fattore x. Io mi fido, vedremo un po’ cosa decide Robert..
Ma ti devo salutare? Davvero non so come si usa un diario..e poi dovrei darti un nome? Mi sembro una ragazzina anche solo a dirti queste cose! Vabbè, ciao ci….che facciamo ci sentiamo? Bha..

John.”
 
Alice paradossalmente aveva dato più conto all’impaccio che aveva il nonno che alla storia che c’era dietro.
Poi, rileggendolo qualcosa le balenò in testa.. ‘Robert?’ ‘Jimmy? Chitarrista?’ ‘Qui è John Bonham che parla..?’ era sotto shock. Era la nipote di John Henry Bonham, il batterista dei Led Zeppelin? 
   
 
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