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Autore: midnight89    15/08/2006    0 recensioni
Cosa succedesse se Ban compisse gli anni e tutti decidessero di fare una bella festa?sarebbe stupendo,peccato che non sempre tutto procede come vorresti...Riuscirà Ban a festeggiare un compleanno normale?Ovviamente no...BanxGinji
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprì prima un occhio, poi un’altro

Aprì prima un occhio, poi un’altro...era giorno. Ginji si stiracchio un poco e si voltò verso Ban. Non c’era!**Ban-chan!Ban-chan!**esclamò senza ricevere alcuna risposta. Aprì la portiera e senza curarsi del freddo chiamò l’amico più volte, poi percepì qualcosa di caldo sulle spalle. Si voltò e si trovò a pochi centimetri dal volto di Ban. **Ban-chan...mi stavo preoccupando...dov’eri?**domandò con non poco imbarazzo. Lui sorrise e gli sistemò al meglio il cappotto sulle spalle **Così capisci come sono stato io ieri mattina...**esclamò mentre chiudeva la portiera. Ginji si allacciò il suo cappotto e sospirò**Scusami Ban-chan...**.Il moro sorrise e prendendolo per un braccio lo trascinò **Andiamo a fare colazione dai...**.Il biondino annuì e si strinse attorno al braccio dell’amico, faceva davvero freddo. Poi però rammentò che non conveniva andare all’Honky Tonk così che fermò Ban **Ti voglio portare in un posto...**e lo prese per mano trascinandolo a tutt’altra parte. Ban lo seguì curioso e dubbioso. Entrarono in un bar comune e Ginji ordinò due cioccolate. **Ginji...che stai combinando?**domandò allibito. L’amico lo spinse verso un tavolino e gli ordinò di attendere un momento. Il moro sospirò, come diavolo facevano a pagare le due cioccolate?Ginji poi gli mise sotto il naso una bella cioccolata calda e un piattino di biscotti. **Buon compleanno Ban-chan!**esclamò gioioso. Ban non ci credeva, se l’era ricordato. Per la prima volta nella sua vita era stato preso alla sprovvista, ed ora non sapeva proprio cosa dire. Ginji gli si sistemò di fronte con anche lui una bella cioccolata con panna. **Non ti piace Ban-chan? Preferivi un caffè?**domandò avvilito. Ban si riprese dal suo “coma” ed esclamò **No, no...mi piace molto la cioccolata e...beh grazie Ginji. **Il biondino gli sorrise nel modo più dolce che sapeva. **A dir la verità avrei preferito regalarti qualcosa di più bello di una cioccolata...**esclamò mentre assaggiava con un cucchiaino la panna. Ban gli sollevò il mento ed esclamò **Cosa c’è di più buono e dolce della cioccolata?Grazie mille Ginji...**era indeciso sul da farsi, era così vicino che l’avrebbe baciato volentieri, ma non poteva permettersi di rovinare tutto per un suo passionale desiderio. Così che si limitò a sorridere e a spettinargli i capelli, come sempre faceva. Ginji era felice, la cioccolata piaceva davvero a Ban stando alla velocità con la quale la finì, ma nonostante le dolci parole dell’amico e i suoi ringraziamenti, aveva nel cuore un senso di vuoto, un senso di nullità forse...forse perchè era stata davvero una cosa stupida quella...ma a Ban era piaciuta. D’improvviso Ban gli rubò il cucchiaino carico di panna e se lo mise in bocca **Ma Ban-chan!Era la mia panna!**piagnucolò per nulla dispiaciuto. Il moro prese un poco di panna dalla tazza e gli mise il cucchiaino vicino alle labbra. Ginji capì subito e accettò quella dolce crema lambendo il cucchiaino con le labbra. Era come se avesse baciato Ban...La cosa poi non si fermò lì, Ban insistette nell’imboccare Ginji sino alla fine, ignorando gli sguardi dei pochi presenti. Alla fine prese il tovagliolo e glielo passò sulle labbra. Il volto si Ginji era rosso come non mai, Ban era così...così dolce.

Dopo aver pagato uscirono e ormai Shinjuku era un concentrato di persone. **Ban-chan dove vogliamo andare ora?E’ il tuo compleanno...**L’amico si accese una sigaretta ed esclamò **Mi va benissimo camminare un poco...**Ginji annuì e lo seguì subito.

Ban era piuttosto pensieroso, forse perchè ancora non credeva a ciò che stava per fare e che aveva fatto al bar, voleva baciare Ginji, era un desiderio irrefrenabile...e per trattenersi aveva ripiegato su quel giochino con il cucchiaio. Ma ora gli era al fianco e più volte il suo braccio sfiorava il suo. Il moro sospirò, certo non avrebbe mai immaginato di passare così il suo compleanno, magari poi quella sera con i soldi della missione avrebbe comprato qualcosa da bere, giusto per festeggiare da solo con Ginji in auto. Infondo ora come ora cosa gli importava d’essere squattrinato e senza certezze?L’unica certezza che voleva avere era che Ginji gli sarebbe rimasto al fianco. Questo bastava. **Ban-chan, a cosa pensi?**domandò Ginji mettendosi le mani in tasca per il freddo. Ban emerse dai suoi pensieri **Nulla, nulla...** e si sedette su una panchina del parchetto in cui erano entrati. Ginji si stiracchiò le braccia **E’ bello gironzolare così senza meta...ogni tanto si può fare...tanto di tempo libero n’abbiamo sempre tanto...**esclamò sorridendo. Ban aspirò di nuovo dalla sua sigaretta e annuì, il biondino si sfregò le mani, con i prossimi soldi si sarebbe acquistato un paio di guanti, non poteva farci nulla se era freddoloso, Ban invece non dava alcun segno di raffreddamento, anzi il suo cappotto era allacciato solo per metà, nonostante il tempo rigido. **Ban-chan come fai a non avere freddo?**domandò mentre si soffiava sulle mani. **Mah...termoregolazione differente...vieni qua...**e lo prese per un braccio. Lo fece sedere di fianco a lui e gli prese le mani infreddolite. Le sue erano così calde. **Va meglio?**domandò stringendo le sue mani con quelle di Ginji. L’amico era talmente arrossito che ora provava un gran caldo, solo le sue mani erano rimaste fredde. **Si...si...grazie Ban-chan...**esclamò tremante.

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Come uscita non era stata per nulla male, piacevole a dirla tutta. Un Ban così dolce lo si vedeva così poco spesso. Forse davvero non se l’aspettava che Ginji si ricordasse del suo compleanno così che per non rimane spiazzato aveva puntato su quelle attenzioni, a lui quasi del tutto estranee. Ginji era riuscito a tenerlo lontano dal bar per tutta la mattina e ora che era pomeriggio se ne stava seduto sul cofano della subaru. Sapere che quel pomeriggio c’era la festa per Ban e lui sarebbe dovuto andare senza alcun che...Questa cosa gli pesava in maniera enorme, non poteva sopportare che gli altri che conoscevano nemmeno un quarto di Ban gli facessero regali che magari lui desiderava e lui...lui si era presentato con una cioccolata. **Ban-chan...vado a fare un giro...ci vediamo poi all’Honky Tonk, va bene?**esclamò mentre già si allontanava. **Ginji!**. Si fermò. **Sei sicuro che vada tutto bene?**domandò serio. Il biondino rimase in silenzio, ma poi sfoderò uno dei suoi meravigliosi e convincenti sorrisi **Certamente Ban-chan...non ti preoccupare!**e detto questo corse via. Ban sospirò, Ginji non gliela raccontava giusta. C’era qualcosa...qualcosa che lo logorava sempre, un piccolo tarlo che l’aveva tampinato per tutta la mattinata, nonostante lo mascherasse bene lui l’aveva capito.

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Un’ora, due ore...il tempo passava rapido, erano le 16.30 e fra tre ore iniziava la festa; Hevn aveva deciso di spostarla sul tardi, sarebbe stato più bello. Il ragazzo si sedette su l’ennesima panchina e fissava con sguardo perso le vetrine. Era inutile...avrebbe passeggiato ancora un poco, giusto per pensare a che regalo avrebbe fatto a Natale.

 

  
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