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Autore: Elize    01/01/2012    0 recensioni
L'uomo si arrese, anche se avrebbe potuto lottare e fuggire. L'aveva fatto per lei, perché con lei voleva vivere una vita senza vergogna. Lei se lo meritava.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Dopo la II guerra magica/Pace
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L'ho scritta di getto, a volte mi capita. Se penso a Draco e Hermione non riesco a non scrivere nulla. Il loro rapporto è così complesso che mi viene voglia di analizzarlo. Spero vorrete esprimere un parere. Se vi piacessero le Dramione vi invito a dare un'occhiata a Katharsis. Buona lettura.

Promessa da infrangersi.

Passi che percorrono le scale.
L’uomo li sente anche abbracciato a Hermione.
Non c’è più nulla da fare.
Ecco che vengono a prendermi, sussurra a Hermione, ma lei sta dormendo e non lo sente. Lentamente si stacca dal suo corpo riluttante.
La lascia al freddo delle coperte, perché non vuole portarla con sé tra il caldo dell’inferno.
I passi si fanno più vicini.
Appella i suoi abiti e li indossa, frettolosamente.
Sono sulla soglia della porta.
Non possono entrare e vederla.
Petrificus totalus. Muffliato. Le getta addosso un incantesimo di disillusione.

Non capisce cosa stia accadendo.
Un attimo prima era al caldo e adesso era al freddo, da sola.
Non riesce a muoversi.
Prova a urlare, ma le sue corde vocali non collaborano.
Cosa diavolo sta succedendo?
Vede un’intera squadra di Auror, c’è anche Harry.
L’uomo si consegna senza dire una parola, fa solo un cenno del capo al Grifondoro e tutti scompaiono.
Rimane solo Harry.
Hominum revelio e lei è rivelata.
Lo guarda, spaventata e arrabbiata al contempo, e non capisce.
Quando lui l’abbraccia capisce.
Piange.
Si lamenta.
E ammutolisce.
Il suo sguardo diventa vacuo e fine di tutto.
Il sole può anche spegnersi, e qualcuno può smontare cielo e stelle e pianeti perché non servono più a nulla. Il mondo può esser privato della magia.
Niente ha più senso senza l’essere.
Era solo un uomo.


Cara Hermione,
qualche giorno fa ho parlato con mia madre che mi ha detto di averti vista con un bambino. Sono molto contento che tu sia riuscita ad andare oltre, tempo addietro mi avevano raccontato che dopo il mio arresto sei stata a lungo tempo malata.
Ero molto infelice, ma non sapevo se scriverti fosse una buona idea.
Anche adesso, non so che effetto potrà farti questa lettera.
Torno dopo cinque anni di silenzio e pretendo che non sia successo nulla, ma questo lustro è stato duro anche per me e, perdonami se te lo dico, è stato il tuo ricordo a tenermi in vita.
Manca poco, sai? Tra qualche mese avrò finito di scontare la mia condanna e me ne andrò via.
Mi sembra quasi impossibile rivedere il cielo. Spero non sia mutato. Ho cominciato a scrivere e forse quando sarò fuori potrò inviare qualcosa a qualche editore. Nulla di definitivo comunque.
Non so, per un po’ voglio sole godermi la luce del sole. Non tornerò a Londra, troppi fantasmi. Non che li stia fuggendo, ma non sono pronto. Non voglio rattristarti, ma come puoi vedere il corso degli eventi non si cambia. Io, però, ho creduto e voluto credere in te sino all’ultimo istante. Con il tempo ho capito che non sempre si può fuggire e io ho rotto la nostra promessa. Sì, nessuno mi ha tradito. L’unico traditore in questa storia sono io. Giuda ha avuto la sua occasione di riscatto. Non mi sono autodenunciato per non aver pesi sulla coscienza, l’ho fatto solo perché per una volta volevo essere libero. Mi hai donato tante prime volte, e neppure le meritavo. In un certo senso, mi hai donato la vita. Prima ero un morto che viveva. Basta sotterfugi, mi son detto, e così sono uscito alla luce del sole. Ero stanco di strisciare. In fondo alcune promesse sono fatte per non essere mantenute. Io non volevo finire come mio padre, anche se un po’ lo sono: rimarrò comunque un traditore.
Qualche giorno fa è venuto a trovarmi un vecchio compagno e mi ha chiesto perché l’avevo fatto. Sulle prime non sapevo cosa dire. Poi ho pensato a noi due, a quello che siamo stati e ho risposto che il leone dentro un serpente è drago. Una risposta stupida, ma è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Forse sono un po’ cambiato. Deciderai tu, a suo tempo e se vorrai vedermi.
Sai, per qualche tempo ho rimurginato sull’età del bambino. Avrei voluto un figlio da te, ma desideri espressi da persone come me non meritano di essere realizzati.
Quando avrò finito il mio libro, ti verrò a prendere. Ho sentito che hai aperto una ciocco-libreria. Magari quello sarà il posto ideale. Preparati perché quando passo da Londra ti prendo e ti porto via.



Draco

   
 
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