" Siamo ritti sull'orlo di un precipizio, guardiamo giù nell'abisso, ci sentiamo sofferenti e storditi. Il primo impulso è quello di sfuggire al pericolo, ma inspiegabilmente restiamo. Poichè la ragione cerca con ogni mezzo di tenerci lontano dal precipizio, proprio per questo noi inesorabilmente ci avviciniamo ad esso. Non c'è in natura una passione più diabolicamente impaziente di quella di colui che, tremando sul'orlo di un precipizio, medita di gettarvisi. " E.A.P.