Storie originali > Comico
Ricorda la storia  |      
Autore: Gio26    03/01/2012    4 recensioni
Può una storia drammatica essere anche demenziale?
Quando un bimbo di cinque anni nato in una famiglia disgraziata si chiede "Come sono nato?"... Lo è!
E da parte della madre tirare fuori la storia dei cavoli e delle api, non è proprio la soluzione ideale...
"E io sarei un ortaggio? Il cavolo è mia madre, l'ape è il padre, e tu... chi sei?"
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mamma Cavolo


Un giorno capita a tutti i bambini di porsi la domanda esistenziale “Ma io, come sono nato?”
Ebbene, per questo bimbo di appena cinque anni è arrivato quel giorno ed oltre alla domanda fatidica, ne ha anche altre da fare alla madre e pretende risposte vere.
«Mamma, perché noi due siamo soli? Perché non ho né un padre, né nonni, né una famiglia tranne te? Come sono nato? Voglio la verità!»
La mamma, colta un po’ impreparata e un po’ in imbarazzo, cerca di raccontare la storia disastrata della sua famiglia.
«Sai amore… I miei veri genitori sono morti perché erano stati accusati ingiustamente di tentato omicidio, quindi furono condannati a morte e sono stati fucilati durante il tentativo di fuga dal carcere con me neonata fra le braccia: ma io miracolosamente mi sono salvata e sono stata cresciuta dall’uomo che mi trovò e mi portò nella sua famiglia, tuo nonno; perciò io crebbi con tuo nonno, tua nonna e tuo padre, cioè mio fratello adottivo, senza però sapere di essere stata adottata. Tuo nonno, il padre di tuo padre, è morto per salvare me, figlia adottiva, quando ero piccola perché stavo per cadere da un precipizio e tua nonna è morta di infarto quando il nonno è morto perché lei si è arrabbiata dando la colpa a me; così io e tuo padre siamo partiti lasciandola sola al mondo e lei morì poco dopo. Poi io ho scoperto da tuo padre, che conosceva la mia storia, di non essere la sua vera sorella, ci siamo innamorati e sono rimasta incinta di te. Poi però tuo padre è stato arrestato per rapina a mano armata: era un drogato, alcolista e giocava d’azzardo, e dato che io cercai di portarlo in una clinica per farlo smettere, soffriva di astinenza ed aveva tentato di rapinare una banca per prendere soldi per ricominciare con i suoi vizi a mia insaputa; è morto suicida in carcere.»
Il bambino, incredulo di ciò che la mamma gli aveva raccontato, le chiede con le lacrime agli occhi e il labbro tremante: «Davvero, mammina?»
La mamma si mette a ridere nervosamente e decide di raccontare una storia meno traumatica di quella vera. «Ma no, scherzavo! Ti ho trovato nell’orto sotto un cavolo che era stato impollinato da un’ape!»
Il bambino, ancora più scioccato di scoprire di essere figlio di un ortaggio, resta incredulo; poi si mette a urlare. «E io sarei un ortaggio? Il cavolo è mia madre, l'ape è il padre, e tu... chi sei? Mi hai rapito quando ero neonato da mia madre approfittando del fatto che un cavolo non poteva difendersi! Riportami immediatamente dalla mia mamma!»
La madre resta paralizzata dalla reazione inaspettata del figlio.
Poi al bimbo viene in mente un terribile sospetto. Smette subito di frignare e si gira con sguardo truce verso la madre.
«Non era mia mamma quella che abbiamo mangiato ieri sera a cena, vero?»
La mamma spalanca la bocca. "O cazzo."
Il bimbo si mette a gridare ancora più forte di prima. «Assassina! Hai ucciso mia mamma e l’hai mangiata! E l’hai fatta mangiare pure a me! Mi hai costretto: e pensare che io non volevo nemmeno mangiarla, perché mi fanno schifo i cavoli! La devi pagare! Muori, brutta bastarda!»
Così il bambino prende da sopra il tavolo della cucina un affilato coltello da carne e pugnala la madre con violenza al petto; poi si suicida, gridando: «Mamma cavolo, arrivo!»
La madre, però, non è ancora morta e distesa a terra in una pozza di sangue vede il figlioletto morto accanto a lei per una bugia tanto ridicola. Così, muore definitivamente di crepacuore.

FINE.



Morale della favola (?)
Non mentite mai ai vostri figli. E non sottovalutateli solo perché sono piccoli: sono molto svegli, anche troppo!


Image and video hosting by TinyPic


____________________

Ommammaaaa, che cosa ho ritrovato! Questa cavolata assurda era sepolta nei documenti del mio pc!! Chissà quando l'ho scritta, non me la ricordavo nemmeno! Accidenti xD
Non prendetela sul serio: è solo una stupidaggine venuta in mente a caso! Giuro!
Mi sembrava divertente! Un po' truce? Forse...
Grazie!!
Gio.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: Gio26