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Autore: _ K a n a d e    07/01/2012    2 recensioni
"Quando Alice svanì nel vuoto fu una cosa del tutto inaspettata per me.
Ho promesso che non mi sarei mai dimenticato del suo sorriso , dei suoi occhi , del suo modo impulsivo di fare le cose.
Mi chiedo come farò a ricominciare da capo , senza di lei.
Mi chiedo se ora tutto tornerà alla normalità. Che sia un sogno?
No altrimenti mi sarei già svegliato. Però io non ho da preoccuparmi
perche Alice mi ha promesso che il nostro non è un'addio ma solo
un'arrivederci. Quindi tieni alta la testa e guarda avanti , ma
soprattutto non piangere , perche tu la rivedrai! La rivedrai , Oz!"
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice, Oz Vessalius, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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When She appeard







Assorto nella bellezza di quel panorama , non riuscivo a sentire ciò che mi circondava.
Vedevo solo il cielo e il verde.
Avevo sempre amato quel posto , ma pensai per la prima volta che magari non sarebbe più stato così...
Ormai quel luogo era intriso di brutti ricordi e lo sarebbe stato in eterno  , a mio parere.
Per un'attimo solo pensai che tutta la gente del pianeta fosse stata inghiottita da un buco nero , o qualcosa di simile
dato che non si sentiva anima viva.
Tuttavia percepivo la melodia di quell'orologio che mi chiamava speranzoso in una risposta.
Io non gli davo peso. Avevo smesso col farmi guidare da quello che sentivo intorno. D'ora in poi avrei ascoltato solo il mio cuore.
Nel frattempo io ero ancora lì. Ma la gentile e allegra musica del carillon non cessava , anzi sembrava quasi aumentare di livello.
Continuava a suonare tutta sola dentro quella buca...


[...]


Tap-Tap-Tap
Mentre proseguivo lungo il percorso gradinato , stringevo al petto il mio libro preferito.
Al tempo stesso , però , non potevo non dare un'occhiata al paesaggio che si vedeva chiaramente da quell'altura: Laverru la capitale.
Quella mattina ero di nuovo scappata dalla residenza per andare a giocare all'aperto.
<<  Ovviamente gli altri , in questo momento , si staranno dando parecchio da fare per trovarmi...  >> Pensai.
Più salivo le scale e più avevo le vertigini...Caspita era bello alto!
Però ero troppo curiosa di vedere quello che le rovine di quel castello mi nascondevano.
Rinchiusa ad ascoltare i miei pensieri , sentii di sfuggita un suono.
Quella musica lentamente cominciò a suonare sempre più forte , e io la definii come: Nostalgica.
Mi sembrava davvero troppo famigliare.
Così camminavo e scalavo , sempre più attrata dalla misteriosa canzone. [...]


Alla fine mi ritrovai immersa nei pressi di un corridoio esterno. Si poteva dire anche "cortile"
Quando mi accorsi che il corridoio dava su una splendida  , ma spaventosa vista , mi tuffai allegramente a vedere.
Mi arrestai di colpo. Mi ritirai nell'ombra. C'era qualcuno.
Anche se non poteva vedermi io riuscivo a scorgere perfettamente la sua figura.
Un ragazzo con dei capelli dorati , e un paio di occhi smeraldini , che guardava solitario proprio dal punto in cui volevo piazzarmi io.
Sono sempre stata una ragazza timida e insicura , perciò stare a contatto con altra gente mi metteva a disagio.
Mi strinsi con maggior forza il libro al petto , sperando che mi desse forza.
Mi diedi un leggero schiaffetto e cercai di auto-convincermi " Coraggio , è solo un ragazzino. Che problema vuoi che sia sbarazzartene?"
Sbarazzarsene?
Mah...io volevo solo che levasse le tende non di certo ucciderlo.
Scandii due colpi di tosse . Ma forse erano troppo bassi perche lui riuscisse a sentirli.
Lui  continuava indisturbato a contemplare il panorama.
Allibita tentai ancora una volta.
<<  Ehm! Ehm!  >>
Lo vidi sussultare appena ; finalmente era tornato sulla terra.
Prima di incrociare il suo sguardo , sentii che la melodia si era bloccata improvvisamente. Quella melodia che mi aveva guidato fin lì.
Il vento si alzò a un tratto. Ma di poco.
Quando finalmente ci ritrovammo "occhi negli occhi" , decisi che non potevo mostrarmi debole.
Cercai di tirare su un'espressione autorevole , ma tutto quello che mi uscì fuori fu un broncio infantile.


[...]



Mi lasciavo così cullare dalla musica di sottofondo. Senza però togliermi dalla testa il pensiero della sua scomparsa.
Era così triste pensarlo. Alice è sparita e non tornerà mai più...
Questa frase suonava vuota e malinconica nella mia testa. Per non parlare di quanto fosse arduo cercare di accettare l'idea...
In genere ho sempre accettato ogni tipo di situazione , ogni tipo di fatto...ma questa non voleva scendere giù.
Distintamente , udii i passi di qualcuno farsi frequentemente più vicini. Ma non mi importava.
Era incredibile come in quel momento riuscissi a pensare ad Alice , sentire la musica e allo stesso tempo la venuta di qualcuno.
Come se questi elementi andassero insieme...
Tutto a un tratto il vento cominciò a soffiarmi in faccia con più imponenza. La musica si fermò. E poi...
<<  Ehm!Ehm!  >> Due colpi di tosse attirarono la mia attenzione.
Prima ancora di voltarmi completamente dalla parte di quel qualcuno , scorsi con la coda dell'occhio una treccia.
Una lunga e accurata treccia , fermata da un'elegante nastro rosso.
Essa si muoveva sinuosa e danzava nell'aria.
I miei occhi ancora adesso non credono che lei fosse proprio lì.

[...]


Con il mio buffo muso lungo , ma con quello sguardo tagliente lo divisi in quattro parti.
Lo squadrai da cima a fondo , tentando di intimorirlo.
Lui sembrò spalancare gli occhi sorpreso.
Benchè fosse solo uno sconosciuto , fui meravigliata dal vedere come quelle iridi verdi scintillassero di luce propria in quell'istante.
Rimase con i piedi inghiottiti nel terreno e gli arti congelati. A guardarmi a metà tra lo sconcerto e lo spaurito.
Ghignai dentro di me. " Allora ha paura!" Ne fui compiaciuta. Il mio sguardo assassino non fallisce mai.
Tuttavia quella situazione era davvero imbarazzante!
Perche...io pensavo che solo alla mia vista sarebbe scappato dalla paura , ma lui continuava a guardarmi come uno stoccafisso!?
Tra l'altro non avevo ancora pensato a cosa dire....che scema! Se avessi potuto , mi sarei sbattuta una mano in faccia.
Lui stette per divaricare le labbra e dire qualcosa , ma non volevo che fosse lui il primo a parlare.
Così io [...]


Fui impietrito dalla sua figura...
Era lei! Era veramente lei! Oppure...era solo un sogno? O un allucinazione?
Tutto poteva essere in quel piccolo spazio lussoreggiante.
Quindi lei restava impiedi di fronte a me , mentre tra le braccia aveva un libro di Lewis Carrol.
Mi guardava con una faccia talmente inusuale , che probabilmente in un caso normale sarei scoppiato a ridere...
Però la sorpresa mi colse alla sprovvista.
Cosa le avrei detto?
Gli sarei corso incontro come in un romanzo d'amore? No.
Mi sarei messo a piangere dalla commozione? No.
O forse avrei fatto il finto tonto? No.
Dato che le conseguenze a ognuna di queste azioni non le avrebbe certamente apprezzate.
Ma lei era ancora lei?
Sopratutto: Perchè si trovava qui? Non era forse diventata una parte di questa dimensione?
Le domande mi offuscarono il cervello , però dovevo pur dire qualcosa , no?
Non appena in procinto di aprire la bocca per dire una qualsiasi parola  , il libro le cadde dalle mani e fu allora che lei [...]




<<  Pervertitoooooooo!!!  >> La  mia voce urlante ma allo stesso tempo solenne , rieccheggiò in quello stretto corridoio.
Se avessi avuto uno specchio con me in quel momento , avrei potuto vedere la mia stessa faccia diventare rossa per lo sforzo e la pressione alla quale mi ero auto-sottoposta.
Ma indovinai comunque. Nel frattempo abdicavo minacciosa contro quel poveretto al quale ero capitata sul cammino.
Lui richiuse di scatto le labbra , congiungendole nuovamente , mentre la sua espressione mutava da "Impaurito" a  "Scioccato".
Inspirai e espirai profondamente un paio di volte , mentre l'indice con il quale lo indicavo prese a tremare vistosamente.
Senza nemmeno accorgermene il libro era scivolato dalla mia presa , e ora giaceva a terra tra la polvere o altri luridi e immondi rifiuti.
Nonostante i secondi passavano velocemente , capii di aver sigillato la sua bocca una volta per tutte perche lo vedevo piuttosto sconcertato.
La mia entrata in scena appassì  progressivamente : il braccio teso , ricadde vicino al mio fianco e i miei occhi sbiarono improvvisamente.
Ma lui non dava segni di vita. Per un attimo credevo di averlo ucciso nell'animo.
Terrorizzata al pensiero di essere diventata una criminale , scelsi di credere nel mio lato sicuro ancora un'ultima volta.
<<  Smettila di guardarmi in quel modo , pervertito!  >> Abbassai il tono gradualmente col procedere della frase , fino a renderla quasi impercettibile all'orecchio umano.
Lui emise un verso simile a un gemito. Ma niente di più.
<<  Io...   >> Sentii quel flebile "io" uscire fuori da quelle labbra , che fino a due secondi fa sembravano morte.
Aspettai ancora un po' prima di riprendere la parola... [...]



Non seppi dire altro.
Ero ancora sbigottito dalla sua improvvisa riapparsa. Eppure perche tremavo?
Da come urlava sembrava essere ancora la lei di una volta....
Ma mi incuteva terrore perche non avevo idea di cosa dirle. Come se la mia vita dipendesse dalla frase che le avrei rivolto...
Il fiocco che tenevo nel mio pugno destro mi volò via , trasportato dal vento che percorreva l'intero cortile.
Come un lampo sceso dal profondo del mio subconscio , mi sentii trapassato da un battito.
<<  Ahh , scusa!!  >>  Mi portai una mano dietro la nuca e accennai  un passo indietro , dopo aver finalmente ripreso possesso delle mie azioni.
Ora sapevo cosa avrei fatto: Seguire quello che mi diceva il cuore.
La vidi rabbuiarsi un poco , ma poi insorgere misteriosamente <<  Mpf  >> Voltò rapidamente la testa in una direzione qualsiasi  <<  Lo sai che hai osato guardarmi negli occhi?  >>
Appoggiò  entrambi le mani sui fianchi e mi guardò superficiale , come era solita fare quando voleva imporsi.
Era lei a tutti gli effetti , però era diversa da un certo aspetto:
Indossava un corpetto rosa (un colore non credevo l'avrei mai vista indossare) dal quale usciva una gonna tempestata da fronzoli bianchi e un copri-spalle dal modello piuttosto raffinato , infine per completare il quadretto , camminava su due buffe scarpette a mò di francesine.
La trovavo un po' ridicola vestita come una bambolina , ma non era brutta , anzì.
Ripensai alla sua insolita domanda  <<  Eh?  >>
Tornò a guardarmi  truce  <<  Adesso che mi hai guardata negli occhi , sarai maledetto a vita! Ben ti sta , pervertito!  >> Cominciò a ridere squallidamente come solo lei sapeva fare.
Sadica come un tempo....
Sorrisi. Ero così sollevato.
Il sole era tornato a risplendere sulla mai vita? [...]





Smisi di ridere perchè lo intravidi abbozzare un sorriso rincuorato , il che mi dava fastidio.
Incrociai le braccia al petto , con fare risoluto <<  Lo stai rifacendo!  >> Gli feci notare sprezzante.
Lui sussultò nuovamente   <<  Ah , che cosa?  >> Si grattò dietro la testa apparentemente imbarazzato.
Sentii la rabbia ribbollirmi nelle vene ed esplodere nel cervello.<<  Mi guardavi , pervertito! Non solo sei un maniaco
ma anche un'idiota!  >> Mostrai la lingua con quell'atteggiamento infantile
che non potevo fare a meno di scaturire dal mio essere. Al contrario di ciò che volevo sembrare cioè adulta e colta.
Sbuffai.
Lui sorrise. ancora.
Con quella faccia da perfetto demente.
<<  Bè siccome non ho niente da fare , ti do il permesso di dirmi quel'è il tuo nome.  >> Chiudo gli occhi e faccio la diva pensando che la mia frase lo abbia colpito.
<<  Ugh  >>
Lo guardo di sbiego esigendo una risposta.
<<  Ah. Io sono....  >>
<<  Troppo tardi , adesso mi sono ricordata che ho da fare.  >> Lo interrompo prima che il suo nome possa giungere al mio orecchio. Lui sbianca.
Sono pronta a girare i tacchi e tornare a casa , dove sicuramente saranno tutti in pensiero per me , ma sento la sua voce richiamarmi.
<<  Aspetta!  >> Mi giro <<  Ecco....Q-qual'è il tuo nome invece?  >>
Lo guardo tagliente , ferma e in silenzio , poi sorrido fiera e faccio un passo avanti prendendo un bel respiro.
<<  Il mio nome è Alice!  >> Calco sul mio nome regale  <<  Alice Baskerville!  >> Concludo in bellezza pronunciando il mio nome completo . Aprò il petto ai suoi occhi e alzò il mento magistrale.
Poi mi lodo da sola credendo di averlo sottomesso alla mia persona.
Si , io sono Lady Baskerville.
[...]



Persi un battito sentendola esclamare quel nome , quel nome ...Risuonò come una campana nel mio animo ; e lo scosse bruscamente.
<<  Alice....Baskerville...?  >> Ripetei quasi impercettibile , tentando di trovare un nesso alla ragione del suo nuovo nome.
Alice è Alice. Non può chiamarsi diversamente!
Eppure lo aveva detto lei stessa....
O stava scherzando?
No , lei non si ricorda chi sono da quanto ho visto , quindi mi sembra illogico pensare che si stia beffando così di me.
<<  Quindi tu sei....  >>
<<  Non ho altro tempo da perdere con un plebeo come te , quindi ti saluto. Pervertito.  >> Con un segno poco chiaro si congeda da me e lascia quel luogo.
Ma non sa di aver abbandonato il libro a terra. Che sbadata!
La guardo mentre corre via verso una meta sconosciuta . Forse tornava dai Baskerville.
Ma c'era qualcosa che ancora non mi quadrava. Perchè lei era riapparsa? E perche proprio sotto il nome "Baskerville"?
Indirizzo il mio sguardo sul libro caduto e lo alzò da terra "Alice in wonderland" era questo il titolo...













Voilà! Il 2° ( o 3°) Capitolo è UP!  :DDD
Come potete vedere la ragazza che appare a Oz è Alice , e credo che tutti voi abbiate indovinato ;D
Però c'è stato anche un colpo di scena ùù
Spero di non aver fatto troppi errori , adesso vi lascio. Ja nee , minna-san! x33





























  
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