17.Zombie
Another head hangs slowly
Child is lowly taken
And the violence caused such silence
Who are we mistaken
Un'altra testa cade lentamente
Un bambino è preso umilmente
E la violenza causa un tale silenzio
Con chi stiamo sbagliando.
Venti.
È la ventesima testa che si piega al volere della morte.
È il ventesimo criminale che dovevamo uccidere, si spera l’ultimo.
Io, in quando uomo, lo spero vivamente… ma l’altro mio ego, in quanto bestia, ne chiede ancora di vittime.
Il fumo acre e l’odore del tritolo avvolgono questa landa desolata della Siberia, posto ideale per morire come dei cani randagi, mi ritrovo a pensare: stretto nel cappotto della Spetnaz, avanzo con una certa fatica nella neve, controllando se, fra quelle capanne diroccate, ci sono superstiti.
Un lamento attira la mia attenzione: proviene da sotto dei pezzi di legno. Richiamo Sasori e Deidara, iniziando a togliere ogni singolo detrito: è un bambino, avrà sì e no undici anni, ma già nei suoi occhi è presente la fiamma della paura.
Non parla, non riesce ad esprimersi, trema e basta.
Ci teme, ed è comprensibile, è rinomato il fatto che la Spetnaz non scherza… soprattutto il plotone di Nagato Rin’negan.
Gli dico, in russo, che non ci deve temere, che sarò portato a Mosca; sembra calmarsi, accetta la coperta che Konan gli porge e la segue senza ribellarsi.
Sospiro, sconsolato e, purtroppo, estasiato da tanto silenzio: morte, sangue, desolazione… è così ogni volta, se il nemico non cede.
È la violenza che domina l’animo umano…
Eppure… tutto ciò appare sbagliato a quel poco di umanità che mi resta.
But you see it's not me
It's not my family
In your head, in your head they are fighting
With their tanks and their bombs
And their bombs and their guns
In your head, in your head they are crying
Ma tu vedi: non sono io
Non è la mia famiglia
Nella tua testa, nella tua testa, stanno combattendo
Con i loro carri armati e le loro bombe
E le loro bombe e le loro pistole
Nella tua testa stanno piangendo
Un pezzo di vetro mi permette di vedere la mia faccia: no, non sono io.
È lei, la Bestia, che ghigna trionfante per il massacro.
È la parte di me più oscura e remota, che mi impone di guardarmi intorno: non devo piangermi addosso, le persone che sono state uccise non erano la mia famiglia, mi dice… erano solo criminali che dovevano pagare.
Stanco, mi porto una mano alla tempia, mentre Kisame procede col riconoscimento dei corpi: le esplosioni di poco fa le sento rimbombare nel mio cranio, percepisco il cervello schiacciarsi sotto il rumore dei cingoli dei carri armati… e gli spari delle pistole che pongono fine alle urla.
Loro urlano, le vittime di quel giorno.
Loro piangono false lacrime.
In your head, in your head
Zombie, zombie, zombie
What's in your head, in your head?
Zombie, zombie, zombie
Nella tua testa, nella tua testa
Zombie, zombie, zombie
Cosa c'è nella tua testa, nella tua testa?
Zombie, zombie, zombie
Non so più cosa ho nella testa!
Tutto è così… distorto per me.
Tutto mi appare confuso: la morte sembra rallegrare la Bestia, sembra quietarla.
Il sangue sembra nutrirla e gratificarla, ma la mia anima si riduce in uno stato comatoso.
Sembro uno zombie, un corpo putrefatto che cammina fra i vivi.
Mi sento uno zombie, perché non so più cosa pensare.
Cosa diavolo c’è nella mia testa?
Cosa diavolo c’è nella tua testa, Bestia?
Another mother's breaking
Heart is taken over
when violence causes silence
We must be mistaken
It's the same old theme since 1916
In your head, in your head they're still fighting
With their tanks and their bombs
And their bombs and their guns
In your head, in your head they are dying
Un'altra madre è stata colpita dalla tragedia:
il cuore è sopraffatto
Quando la violenza causa silenzio
Stiamo sbagliando per forza
È la stessa vecchia storia fin dal 1916
Nella tua testa, nella tua testa combattono ancora
Con i loro carri armati, e le loro bombe
E le loro bombe e le loro pistole
Nella tua testa, nella tua testa stanno morendo
Fra le vittime, c’è un ragazzo di diciotto anni: un lupo giovane tra gli esperti della mafia.
Non ha il volto contratto dalla paura: è disteso e ghigna, in modo beffardo, quasi a volerci prendere in giro.
La sua ultima espressione prima di morire, una faccia che non dimostra un briciolo di tristezza per quella madre che, impaziente, attende il suo ritorno. Per quella donna che non sa dove sia andato il figlio, né con chi sia partito… un’altra vittima della tragedia.
Il suo cuore, quando saprà, crollerà e la rinchiuderà in una gabbia di gelido silenzio…
Tutto mi appare sbagliato.
In your head, in your head
Zombie, zombie, zombie
What's in your head, in your head?
Zombie, zombie, zombie
In your head, in your head
Zombie, zombie, zombie
What's in your head, in your head?
Zombie, zombie, zombie
Nella tua testa, nella tua testa
Zombie, zombie, zombie
Cosa c'è nella tua testa, nella tua testa?
Zombie, zombie, zombie
Nella tua testa, nella tua testa
Zombie, zombie, zombie
Cosa c'è nella tua testa, nella tua testa?
Zombie, zombie, zombie
Cosa diavolo ho in testa?
Bestia, finiscila di dirmi quanto ti aggrada questo spettacolo!
Mi sembra di essere uno zombie, il cervello è totalmente scollegato dal resto del corpo.
Mi muovo come un automa, agisco come un burattino guidato dal Sadismo e dalla macabra voglia di sangue.
Cosa c’è nella mia testa?
Perché non mi lasci stare Bestia?
Mi guardo, il quel frammento di vetro, e vedo solo uno zombie.
Ecco ciò che sono diventato.
Ecco cosa ho in testa.
Angolo autrice: E con Alta la fiamma tornano anche le song fic. Qui vediamo Hidan in un'ipotetica scena post-guerriglia, riflettere su ciò che lo circonda ma anche su ciò che ha dentro (la stessa bestia di "Monster"). Spero vi piaccia!
La canzone è "Zombie" dei Miser (è una cover della stessa "Zombie" dei Cranberries. La trovavo molto più espressiva per Hidan).
La prossima song fic sarà incentrata su Lara e, le successive a quest'ultima, due special di "Alta la fiamma la notte del Sabba".
Bacioni!
Nebula216
Canzone: http://www.youtube.com/watch?v=rNMAlk7Lcuw