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Autore: novalee_ack    08/01/2012    7 recensioni
L'avevano deciso esattamente un mese fa, di sposarsi, e così è stato.
Quei ragazzi che abbiamo conosciuto in Upper East Side, ora sono cresciuti, hanno delle responsabilità e si troveranno ad affrontare qualcosa di completamente nuovo ai loro occhi.
Perché "18th July"? Perché dal 18 Luglio loro non saranno più solo Meg e Nick, ma saranno rispettivamente la signora e il signor Jonas.
[...]
«Dunque, con la benedizione del signore, da oggi, 18 Luglio, vi dichiaro ufficialmente marito e moglie.» il sacerdote si chinò leggermente in avanti e si avvicinò all'orecchio di Nicholas, che era rimasto a fissare sua moglie. «Lo sposo puo baciare la sposa.» sussurrò, facendo ridere ancora una volta gli invitati.
Non se lo fece ripetere due volte e afferrò il viso di Megan, e la baciò. Un bacio degno da copertina della rivista VOGUE.
-sequel di "Upper East Side".
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Upper East Side.'
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18th July

«Ehy amore vacci piano», sussurrò affannata Gabrielle all'orecchio di Joe che si muoveva ritmicamente sul suo corpo nudo.
«Scusa amore», rallentò, reggendosi sulle braccia. «Dimenticavo che non mantieni più il ritmo di un tempo», ghignò sopraffatto dal piacere.
«Sta zitto caprone e finisci quello che hai iniziato». Gabrielle strinse tra le mani  i capelli bagnati di Joe, mentre lui continuava ad ansimare sul suo collo e riprendeva a muoversi più velocemente.
Andarono avanti per un bel po', soffocando qualche gemito troppo forte di tanto in tanto, fino a quando entrambi raggiunsero l'apice del piacere.
«Wow», esclamò il ragazzo distendendosi completamente sul letto. «Ti fai sempre più vecchia amore, ma non ti smentisci mai», disse stuzzicando il caratterino di Gabrielle.
«Senti chi parla! Prima riuscivi ad andare avanti per più di tre ore di fila, ora ad un ora e mezza sei già sfinito. Ho sposato un pappone!», disse coprendosi il seno con il lenzuolo.
«Io non sono un pappone! Lo faccio per te». Allungò la mano sul comodino, afferando il suo iphone. «Vieni qui», tirò a se la ragazza, avvolgendola con il suo braccio. «Dì cheese amore», impostò la fotocamera interna e scatto la foto. «Questa la posto su twitter».
«Cretino! Siamo mezzi nudi e abbiamo appena finito di fare l'amore. Vorresti scatenare un putiferio?», lo colpì forte all'addome, facendolo ridere.
«No è vero, hai ragione. Questa la tengo per me», disse baciandola. «Domani devo svegliarmi preso, ho le prove con i ragazzi. Sono eccitatissimo per il tour».
«Sono sicura che andrai alla grande».
«Ti andrebbe di venire con noi?»
«Joe, hai dimenticato che abbiamo una figlia?»
«Mi sarebbe piaciuto molto avervi con me...», disse mettendo il muso.
«E poi... Ho un altra notizia Joe». Si mise seduta sul letto, incrociando le gambe a mo' di indiana e portandosi dietro alle orecchie i capelli arruffati che le ricadevano davanti agli occhi.
«Dimmi amore», Joe si spostò su un lato, tenendosi la testa con la mano.
«Aspetto un bambino...», disse morendosi il labbro. «E' di cinque settimane».
«Oh mio dio, ma è magnifico!», si avventò su di lei, stringendola forte a se, tanto da poter respirare l'odore della sua pelle. «Questo è un maschietto, lo sento», disse poi sorridendo a 32 denti.
«E lo chiameremo Joseph Junior», concluse Gabrielle prendendo il volto di Joe tra le mani e baciandolo dolcemente. «Perchè sarà stupendo come te».

 
«Buongiorno famiglia!», esclamò Joe entrando in cucina, dove c'erano già tutti, compresi i bambini. 
«Ore piccole eh fratellone?», ammiccò Nick, facendo ridacchiare Megan. Mentre Gabrielle nascose il viso nell'enorme tazza, dove stava consumando la sua colazione.
«Fatti gli affari tuoi, fratellino», rispose Joe facendogli l'occhiolino. 
«Dai Joe, scherzavo!», rise Nick, dopo aver addentato un biscotto.
«Ragazzi smettetela, sembrate due bambini», s'intromise Megan, dopo aver riscaldato il latte. Joe iniziò ad abbuffarsi di bacon, ignorando il fratello.
«Ah, ragazzi... Ehm, noi abbiamo una notizia da darvi», disse Megan, guardando Nick che annuì. «Aspettiamo un bambino». Joe tossì forte, per poco non si strozzava.
«Ma dai? Davvero? Sono felicissima ragazzi!», esclamò Gabrielle, alzandosi e abbracciando entrambi. «In verità anche noi abbiamo una notiza, vero Joe?».
«In realtà due, ma inizia prima tu», disse il ragazzo bevendo dell'acqua.
«Sono incinta anche io!». Megan emise un gridolino di gioia, abbracciandola forte. 
«Congratulazioni fratellino, hai fatto centro, ancora», disse Nick sorridendo. «E a seconda bella notizia qual è?», disse sempre lui.
«Ieri ho ricevuto una telefonata, hanno rimandato la fine della ristrutturazione della nostra casa ad un anno massimo. Hanno trovato alcuni problemi». Tutti rimasero in silenzio, a fissare Joe.
«Stai scherzando vero? Dimmi di si ti prego», fu Nick a rompere quel silenzio e a far ridere tutti.
«Mi dispiace broski, ma a quanto pare dobbiamo continuare a dividere lo stesso tetto».
«Allora io vado a vivere da mamma e papà!», disse Nick. 
«Questa sera, per festeggiare le due belle notizie, vi portiamo a cena fuori stupendissime», disse Joe, baciando sulla guancia sia Megan che Gabrielle. «I marmocchi però rimangono con la nonna e il nonno».
«Papà! Noi non siamo marmocchi», esordì Siena, rivolgendosi al padre.
«Lo so amore di papà, lo so», disse lui prendendola in braccio e facendole il sollettico.
«Bene, allora siamo condannati per un altro anno!», disse Nick, continuando a tenere il muso.
«Smettila musone e passami quelle ciotole», disse Megan mettendo i piatti sporchi nel lavandino.
«Ah Nick, comunque grazie, per tutto». Joe spuntò dalla porta con Sammy, Amber e Siena attacati al collo.
«Non ringraziarmi bro», gli fece l'occhiolino e sorrise. 
«Io vado a pulire di sopra ragazzi, ci vediamo tra un pò». Anche Gabrielle se ne andò, lasciando Nick e Megan da soli.
«Ehy amore, ma oggi che giorno è?», chiese Nick, poggiando le mani sui fianchi della ragazza.
«E' il 18 luglio», disse lei sorridendo. Si voltò verso di lui e lo baciò dolcemente.
«Allora auguri amore».
«Auguri anche a te riccio».
Ed erano così loro, due ragazzini che si amavano da sempre. Non importava che avessero due figli, quasi tre. Non importava che fossero sposati da cinque anni. Non importava che il passare del tempo portava con se rughe e quant'altro. Loro si amavano e questo bastava ad entrambi, per l'eternità. 
Niente avrebbe spezzato il loro amore. Era come una catena invisibile, che si sarebbe scalfita e arrugginita, ma l'amore, quello vero, non avrebbe avuto mai fine, mai.





 
-
Buonasera ragazze.
Eccoci qui, siamo giunte alla fine.
Mi viene quasi da piangere, perchè questa storia è stata forse la più importante per me.
Voglio ringraziare le 36 persone che hanno messo la storia tra le preferite e le 26 che l'hanno messa nelle seguite.
Ed infine voglio ringraziare tutte voi che avete sempre recensito e che ci siete sempre state, ma soprattutto che mi avete accompagnata fin qui, fino alla fine.
Un grazie di cuore, a TUTTE.
Vi amo.
Lee
   
 
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