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Autore: lilla thea    11/01/2012    1 recensioni
ciao a tutti. questa è la prima ff che scrivo. ho scelto di raccontare la storia di due attori che amo molto e della loro storia per come l'ho immaginata io. spero di non deludere nessuno o di non aver lasciato galoppare troppo la mia fantasia!
" I fan ci chiamano Robsten, ma qualunque nome non racchiuderà mai tutto ciò che siamo."
la storia è vissuta come una sorta di viaggio nel tempo ed è (finora) Rob Pov.
spero vi piaccia. e vi prego di essere onesti e criticare se lo ritenete necessario. voglio imaprare dai miei errori...grazie!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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buonasera a tutte...
questo in realtà è il primo capitolo che ho scritto di questa FF, tutto il resto si è snodato attorno a queste frasi. Buona lettura!





13 - Notizia

 
Mi accorsi subito che c’era qualcosa che non andava. Primo perché la casa, la mia casa, era talmente pulita e ordinata da risplendere; e Kris non era certo tipo da faccende domestiche esagerate o una maniaca dell’ordine.
 
Bear si fiondò su di me appena aprii la porta, l’esuberanza di quel cucciolo mi faceva davvero tenerezza ma mai quanto l’esuberanza della mia ragazza.
 
Mi corse in braccio dalla cucina, da cui proveniva un buonissimo profumino, e mi si gettò al collo aggrappandosi a me. La sollevai tra le braccia e ci baciammo a lungo.
I due mesi appena trascorsi erano stati i più lunghi della mia vita. Due mesi senza vederla praticamente se non per pochi minuti erano stati peggio di una tortura.
Mi era mancata come l’aria la mia Kiki. Ci staccammo dopo non so nemmeno quanto tempo tra gli abbai di Bear che reclamava un po’ d’attenzione e forse voleva farmi capire che era geloso. Se non fosse stato un cane lo avrei buttato fuori a calci, era assurdamente possessivo nei confronti di Kris.
La mia scimmietta scese dalle mie braccia grattando la testa di Bear e corse in cucina a controllare la cena. Era impossibile che fosse più bella di come ricordavo, eppure somigliava sempre più ad una visione che ad una persona vera.
Forse mi ero preoccupato inutilmente, pensai. Al telefono mi era sembrata così strana nei due giorni precedenti ma forse era vero che era solo perché le mancavo; beh, mai quanto lei era mancata a me.
<< cosa prepari di buono? >> le chiesi abbracciandola da dietro. Ormai non avevo più paura dei suoi esperimenti culinari, erano sempre un successo, almeno per me.
<< se mi avessi detto che arrivavi prima avrei preparato altro, mi dispiace ma ho fatto solo la pasta. >>
<< proprio quello che volevo. >> le sussurrai baciandole il collo.
Lei si ritrasse con un sorriso e mi chiese di lasciarla finire. Salii in camera a fare una doccia e indossai finalmente la mia adorata vecchissima tuta e una maglia bucherellata. Quando scesi di sotto Kris era seduta e si passava una mano sulla fronte, sembrava nervosa, sussultò appena mi avvicinai.
<< hei, tutto bene amore? >>
<< si scusami, ero sovrappensiero. Mangiamo. >>
<< sei sicura? >> lei annuì e iniziò a mangiare.
 
Le diedi un bacio in fronte e mi sedetti di fronte a lei. La pasta era buonissima e spazzolai via tutto alla velocità della luce nonostante il mio piatto fosse stracolmo. Kris invece mangiò pochissimo e giocherellava nervosamente con la forchetta. Non riuscivo a smettere di guardarla. Era un po’ pallida, anche se lo sembrava sempre talmente la sua pelle era chiara, ed era tesa come una corda di violino. Sparecchiammo la tavola e presi una sigaretta.
<< no Rob, non fumare qui. >>
<< perché? Ti da fastidio? >> mi disse che non si sentiva molto bene, le chiesi se avesse bisogno di qualcosa in farmacia ma minimizzò dicendo che era solo un po’ d’influenza. Le tolsi il piatto dalle mani e la feci sedere sul divano accanto a me.
<< che succede Kris? >> le chiesi. Stavo iniziando a preoccuparmi davvero. Non l’avevo mai vista così nervosa.
 
Lei cercò inutilmente di trattenere le lacrime mordendosi il labbro ma alla fine cominciò a singhiozzare sul mio petto. La strinsi forte aspettando che le passasse, era sempre stata emotiva ma di solito conoscevo la causa dei suoi pianti. Il non saperlo mi rendeva folle.
 
<< amore vuoi dirmi che succede? Ti prego sto impazzendo. >> la pregai appena si calmò. Mi guardò con le mani nei capelli e si grattò la testa, lo faceva sempre quando era nervosa. Cattivo segno.
 
Si alzò dal divano, prese una busta da un cassetto e me la diede facendomi cenno di aprirla. Dentro la busta c’era una piccolissima maglia bianca con lo scollo a V. L’aveva comprata in un negozio per bambini quando avevamo preso Bear, gliel’aveva messa insieme ad un paio di Rayban e ci aveva fatto una foto insieme dicendo che eravamo identici adesso.
<< non capisco. >> le dissi.
 
Kris mi prese la maglietta dalle mani e la girò, era piegata al contrario. Lessi la sua calligrafia sulla stoffa, c’era scritto: “Hi Dad, I’m here.” Non riuscivo ancora a capire, poi Kris si poggiò la maglia sulla pancia e mi guardò spaventata. All’improvviso fu tutto chiaro.
Non riuscivo a parlare e nemmeno a respirare. Io che restavo senza parole, era quasi impossibile!
<< oh! >> fu tutto quello che riuscii a dire. Lei ricominciò a piangere lentamente, forse furono le sue lacrime a farmi scattare ma mi alzai e la strinsi forte a me.
<< vedrai sistemeremo tutto, andrà tutto bene. >> le dissi, ma lei si staccò bruscamente da me guardandomi in modo strano.
<< che vuoi dire? >>
<< beh, il bambino… >>
<< scordatelo. >>
<< cosa? >>
<< io non ho intenzione di abortire. Se tu non lo vuoi lo crescerò da sola, non ti chiederò niente, ma io tengo il bambino. >> mi disse quasi urlando.
<< bene. Non ti avrei permesso di fare altrimenti. >>
<< lo vuoi anche tu allora? >> mi chiese quasi sorpresa.
<< se per una volta mi facessi finire una frase invece di interrompermi ogni… >> ma mi interruppe di nuovo con un bacio appassionato.
<< scusami se ho frainteso, è solo che ero così spaventata. Non sapevo cosa fare, non sapevo se tu avessi voluto avere un figlio adesso. >> che strano avevo pensato che se mai fosse successo avrei dovuto lottare per mantenere questa posizione con lei, credevo non fosse pronta, non ne volesse neppure sentir parlare. Certo l’avrei spuntata io alla fine, lo sapevo che non sarebbe mai arrivata a tanto, ma mi avrebbe certamente odiato per non essere stato attento. E invece.
<< tu sei tutto ciò che voglio. Anzi tutto ciò che voglio adesso siete voi. >> le dissi e lei mi baciò di nuovo.
<< l’hai saputo tre giorni fa vero? Ecco perché eri così strana negli ultimi giorni. >>
<< si. Mi sono accorta di avere un ritardo e ho fatto il test. Ed era positivo. >>
<< avrei voluto essere con te, scusami. >> le dissi sospirando.
<< no scusami tu Rob. Potevo aspettarti, ma non ce l’ho fatta. >>
<< hai fatto bene. Sono felice, non fraintendermi, ma tu non prendevi la pillola? >>
<< si, e tu non dovevi essere dall’altra parte del mondo il giorno del tuo compleanno? Non mi aspettavo che venissi, così l’ho interrotta per un po’. Poi quando sei arrivato a sorpresa nella mia camera d’albergo la pillola è stata l’unica cosa a cui non ho pensato! >>
<< ho capito. Niente più sorprese allora? >>
<< non ho ancora deciso. Stavolta, visto il risultato, direi che non mi è dispiaciuta. Sono sempre stata terrorizzata all’idea di diventare madre, ho ventidue anni e non mi sentivo pronta per un passo del genere. Quando mi sono accorta del ritardo e ho fatto il test incrociavo le dita sperando che fosse negativo. Quando ho visto che era positivo però mi sono sentita felice. Ero spaventata, preoccupata, non sapevo come avresti reagito ma non m’importava. Ho sentito di amarlo da subito. >>
<< e come avrei dovuto reagire? Era ovvio che sarei stato felice. Sai quanto ti amo Kris, è naturale che sarebbe successo prima o poi. E poi sai quanto adoro i bambini. Ma tornando al discorso di prima, perché hai pensato che non lo volessi? >>
<< tu hai detto che avremmo sistemato le cose e io ho creduto che… >>la interruppi ridendo.
<< hai ragione quando dici che mi capisco solo io certe volte. Saresti pronta tu ad una sorpresa? >>
<< dipende. >>
<< da cosa? >>
<< non sarai incinto anche tu? >> mi chiese scherzando.
<< certo che si! Siamo incinti insieme. >>
<< peccato che la nausea ce l’ho solo io. Di che sorpresa parlavi?>> mi alzai dal divano e cercai tra le tasche della valigia.
 
Presi la scatolina blu e gliela porsi.
<< anch’io avevo preso un regalo per te. >> Kris mi sorrise e la aprì. Forse si aspettava un altro di quei gioielli antichi che le piacciono tanto e che le porto quando sono fuori per lavoro ma dalla faccia che fece non si aspettava di certo un anello di fidanzamento. 


le parole sono uscite di getto, un giorno all'improvviso. ero sotto le coperte e leggevo (per l'ennesima volta!) Breaking Dawn; così ho pensato a come avrebbero reagito Rob e Kris alla notizia di un frugoletto in arrivo e mi sono messa al pc.
spero che quello che ne è uscito fuori vi sia piaciuto!
grazie sempre ragazze!
un bacio!
  
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