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Autore: Nikoru    13/01/2012    3 recensioni
E dopo un lungo periodo, Yuuki torna alla Cross Accademy. Zero farà luce sui suoi sentimenti, che prova verso la " sorella ".
Ma quando tutto va per il verso giusto.. qualcuno mettendo lo zampino fa un vero casino!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaien Cross, Kaname Kuran, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Non andartene, ti prego.




Fisso l’orologio spaventato: le lancette segnano le otto e mezza.
Questo silenzio mi sta uccidendo dall’interno. Dov’è Yuuki? Io sono qui fuori, mentre lei è nella mia camera a riposare. Avremmo dovuto aspettare quel Kaname insieme.. ma lei non riesce a tenere la tensione, così è andata lì.
Ma ora basta. Manca mezz’ora, e tutto, potrà finire.

Corro velocemente fra le scale, raggiungendo la mia stanza. Metto la mano sulla maniglia, indeciso se aprirla o no.
Devo farmi coraggio e affrontarla.
La apro e vedo Yuuki accovacciata sul letto; trema.
« Hai freddo? Perché tremi? » le chiedo mentre mi ci siedo accanto, togliendo la giacca della divisa che mi stava facendo soffocare.
« Ho paura, mi porteranno via » dice con un filo di voce, singhiozzando appena.
« Yuuki.. non ho finito di dirti quella cosa, oggi.. » Mi stento accanto a lei, accarezzandole la guancia.
« Zero.. »
« Sì? »
« Anche io dovrei dirti una cosa.. ma prima, parla tu. »
« Avrai notato questo mio comportamento che ho con te, lo sai quanto sei speciale per me.. e devi sapere che io.. io ti amo! » Sì, l’ho detto, l’ho fatto. Finalmente, mi sono tolto un peso dal cuore.
« Era.. era esattamente quello che volevo dirti, Zero. »
Sono contento di questo.
Guardandoci negli occhi, solo dopo una manciata di secondi, mi accorgo che i nostri visi sono incolati. Sento le sue labbra sulle mie, ma sul punto di baciarla, la porta di apre.
« Yuuki, grazie al cielo sei qui! »

La voce di Kaname risuona nella mia mente: è fastidiosa, non voglio sentirla. Kuran, sparisci.

Scattiamo in piedi tenendoci per mano. Cerco di non farmi prendere dal panico e dalla tristezza, che combinati insieme, ogni volta mi distruggono.

Kaname prende la mano di Yuuki, tirandola e portandosela al petto, ingabbiandola in un apparentemente dolce abbraccio.
La mia gelosia non è ancora divampata, ma si può capire anche solo dallo sguardo.

Yuuki sembra turbata da quel contatto, divincolandosi immediatamente. Mi rende felice, anche se forse fa soffrire Kaname. Ma a me che interessa di colui che me l’ha portata via? A volte non mi capisco.
« Allora, ci rincontriamo, Kuran. »
« Penso proprio di sì. Zero, come hai trattato la mia dolce Yuuki? »
« Cosa vorresti dire con questo? »
« Le ultime volte volevi solo morderla. Mi sono preoccupato! »
« Tranquillo, non le ho fatto del male, in alcun modo. »
« Grazie mille, andiamo Yuuki! »
La prende per mano, ma lei rimane immobile senza muovere un passo. Allora resterai qui con me?
« Lasciami stare. »

Noto gli occhi di Kaname dritti su di me, con tono di rimprovero.
Ehi, ma cosa vuoi da me? La scelta è sua, non mia.

« Cosa ti prende, dolce Yuuki? » le chiede con voce calda e ammaliante.
« Non voglio venire con te. »
« Sono venuto qui apposta per te! Dai su, andiamo… »
« Andiamo? Andiamo, sì. Andiamo a riprendere quei giorni di noia e di tristezza, quando mi veniva ordinato di uccidere un livello E, quando non c’era una battuta che facesse ridere.
Andiamo a rincorrere quei giorni in cui Zero mi è mancato da impazzire. Sì, proprio un bell’affare. »
« Zero, sei stato tu a farle dire quelle cose! »
« Lui non c’entra, sono io. Mi dispiace Kaname, anche se siamo fratelli, non siamo destinati a continuare la tradizione.
Mi sono svegliata da quel sogno in cui tu eri il mio principe azzurro. Scusami, Kaname. »

Rimango lì impalato, come un idiota dopo le parole di Yuuki.
Non avrei mai pensato che le avesse pronunciate. E invece mi sbagliavo, e ne sono contento.

« Kiryuu, non te lo perdonerò mai. »
« Non mi perdonerai cosa? » chiedo con voce smarrita.
« Sei stato tu a convincerla a rimanere! »
« Kuran, io ho solo fatto quel che dovevo. Mi sono solo dichiarato, cinque minuti prima che entrassi tu. »
« Cosa? » fa un passo indietro sgranando gli occhi. Sembra avere un attacco d’asma o roba simile.
Poi si avvicina a me, con aria minacciosa.
« È importante seguire la tradizione. Tu lo sapevi, ammettilo. »
« Lo sapevo, ma questo non mi vieta di dirle quel che provo. E poi, la scelta è sua. Non prendertela con me, Kuran. »
Lo allontano con quelle parole, abbastanza seccato, perché continuava a darmi la colpa. Ma era stupido fare così.

« Non mi interessa. Yuuki, dobbiamo sposarci questa settimana, andiamo! »
La prende per mano con gesto veloce, portandola fuori dalla stanza. Lei non cerca di liberarsi.
Ho perso.
Mi siedo nel letto, però mi rialzò subito.
Questa è la mia battaglia.

Rincorro i Kuran riuscendo a raggiungerli.
Esco la pistola dalla giacca, e la punto verso Kaname.
« Non costringermi ad usarla. Lasciala stare. Lei ha già deciso. »
« Che barbaro. Usare un’arma contro un superiore, sapendo di aver perso. »
« Kaname, non voglio rispettare le regole della tradizione. Voglio stare con Zero. »
Le parole di Yuuki mi rasserenano per quanto ancora sia sicuro di perdere.

Caccio via la pistola, in segno di rispetto. Pff, rispetto verso quello lì. Quand’è che sono diventato così idiota?

Si libera dalla stretta del fratello, venendo incontro me.
Mi abbraccia ripetendo di voler stare con me, e io le dico la stessa identica cosa.
Kaname ci guarda in malo modo, avvicinandosi sempre più.
Però sono sicuro di una cosa: farà la scelta più nobile, ne sono certo. « Dolce Yuuki, scusa l’insistenza di prima. Ti lascerò al futuro con Zero.
Se questo è ciò che vuoi, non te lo negherò. »
« Grazie, grazie mille! »
« Ricorda che la porta è sempre aperta.
Ci dividiamo ancora una volta sorellina. Stammi bene. »

Incredibile, si è arreso.
Prima di andare corre dalla ragazza scaldandola in un forte abbraccio. Anche lei si incolla a lui.

« Grazie, Kuran. »
« Fa soffrire la mia sorellina, e sarò pronto ad ucciderti. »
« Tranquillo. Non soffrirà. »
« Allora, addio ragazzi. Buona fortuna. »

Per la prima volta sono riconoscente con Kaname. Mi ha lasciato vivere accanto a Yuuki.
E adesso guardo quell’uomo dalla giacca marrone avviarsi verso il gelido freddo dell’inverno. Mi fa un po’ di tenerezza, mentre io e lei ritorniamo dentro.
Ci teniamo per mano sorridendo e avviandoci chissà dove.
Alla fine, ci ritroviamo di nuovo nella mia camera.
« Dove eravamo rimasti? »
Chiudo la porta posizionandomi davanti a lei.
Guardo i suoi occhi rossi puntati contro i miei con un’espressione dolce.
« Qui. »
Avvicina il mio volto al suo, come prima, quando le nostre labbra si sfioravano.
Accarezzo la sua guancia con la mano destra, chiudo gli occhi e alla fine, la bacio.
Sento fuochi d’artificio scoppiare dentro me, il mio corpo è pervaso da una calda sensazione di piacere.
Finalmente è successo, e non aspettavo altro.

« Ragazzi scusate, vedevo la luce accesa, non potevo non entrare. Con Kaname-- »
La voce squillante del preside ci interrompe. Ridiamo e ci voltiamo verso di lui.
« Scusate, continuate pure! E Zero, un tocco romantico! »
Spegne la luce e chiude la porta, e continuiamo a ridere come due scemi.
Poi la porto al mio petto, l’abbraccio, sentendomi la persona più fortunata sull’intero pianeta.
Finalmente, Yuuki.
  
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