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Autore: Toya    14/01/2012    1 recensioni
"Ovviamente nessuno deve venire a sapere del nostro patto mezzosangue...questo è un ordine"
Una fanfic con un pairing davvero insolito..Una Dralì! Nata tutta da una ruolata, anche se il pairing può sembrare strano, vi prego non fermateci a ciò (:
Tutto nasce da un'incontro casuale che li porta a essere uniti per sempre! Spero che vi piaccia (:
Toya&Ambher.
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Calì Patil, Draco Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Era una fredda giornata d’inverno quando, nel semideserto corridoio che portava ai sotterranei, due anime, del tutto diverse tra di loro, si ritrovarono faccia a faccia.
Draco Malfoy era appena uscito dalla Sala Comune con un’aria divertita. Infatti, per tutta l’ora, egli si era divertito a stuzzicare la Brown tirandole pezzetti di semi e frecciatine di ogni tipo ma il meglio di sè lo aveva dato quando, con un colpo nascosto di bacchetta, aveva fatto saltare per aria la ciotola della ragazza facendole finire parecchio pus di bubotubero in faccia scatenando l'ilarità della classe serpeverde ma soprattutto, aveva fatto scappare la ragazza il lacrime dalla vergogna. Come poteva Malfoy scordarsi della faccia della ragazza che diventava sempre più rossa alle risate di mezza classe?
Ma dall’altra parte, un’altra ragazza s’incamminava a passi svelti, tenendo stretti i pugni dalla rabbia dopo aver visto la sua migliore amica in quelle condizioni, alla ricerca del colpevole. Lei era Parvati Patil, e non avrebbe mai permesso che colui che aveva ridicolizzato in tal modo la sua migliore amica continuasse a vagare per il castello, vantandosi di ciò.
-MALFOY!- Tuonò la ragazza appena si ritrovò faccia a faccia con il colpevole, puntandogli il dito contro. -Come ti sei permesso di prendere in giro in tal modo Lavanda?! Esigo che le chiedi scusa!- Ribattè la ragazza furiosa, assottigliando lo sguardo, disgustata dall’espressione sorpresa e allo stesso momento divertita di Draco.
-Uuh ma chi abbiamo qui..una grifondiota in territorio nemico!- Rispose Draco fingendosi colpito dalle parole della ragazza, per poi buttare giù una risata. -Se ti aspetti sul serio che io chieda scusa alla tua amica mezzosangue sei venuta a perdere tempo..Patil- Rispose freddo, calcando sul suo nome. –O forse è meglio che inizi a chiamare lurida mezzosangue anche te..tanto è questo l'unica cosa che sei no?- Riprese con un tono di superiorità, squadrando con lo sguardo la ragazza.
-Io non perdo mai tempo Malfoy!- Gli rispose, quasi ringhiandogli contro e dicendo il suo cognome con disgusto -Io ottengo sempre quello che voglio e so che riuscirò a farti chiedere scusa a quella poverina che non ti ha fatto nulla che però tu hai umiliato davanti a tutti! Chi ti credi di essere?! E soprattutto..Non chiamarmi così, chiaro?!-
Draco, notando la ragazza infastidita, iniziò a prenderci gusto e rispose -Chi mi credo di essere lurida mezzosangue?  Sono un Malfoy e un Purosangue..tu piuttosto chi ti credi di essere per venire qui nella mia casata a pretendere le mie scuse in questo modo? Che cos’è che ti da più fastidio? Che ti chiami con quello che sei in realtà?-
Parvati s’irritò a quelle parole. Odiava quel senso di superiorità che avevano i Serpeverde e non ne poteva più sopportare un’altra parola dalla sua bocca -Purosangue? Purosangue di che?! Non me ne frega nulla di chi sei, anzi mi disgusta ancora di più saperlo! Io non le pretendo da te! Tu DEVI scusarti con lei! Mi da rabbia te, mi da rabbia il tuo essere superiore, ma superiore a che?! Io sono orgogliosa di essere mezzosangue..E non un'idiota come voi!- Ribattè la ragazza davvero arrabbiata, e rilasciando subito dopo i pugni
Uno strano sorriso apparse nel viso di Draco che scomparve subito. -Sarò anche un idiota Patil ma rispondi un po’ alla mia domanda, mezzosangue...se non dovessi scusarmi che farai?- Le chiede con il suo solito tono di sbruffoneria e superiorità senza smettere di guardarla. C’era qualcosa negli occhi della ragazza che lo colpivano, ma non sapeva cosa.
Parvati sbuffò a quelle parole del ragazzo. Era troppo sicura di sé e credeva di potercela fare. Insomma, era Parvati Patil, tutti sapevano che sapeva fare la ragazza. -Tsk.. Non sottovalutarmi Malfoy! In certe cose io non scherzo, soprattutto se si tratta dell'amicizia! Riuscirò a qualsiasi costo a farti scusare davanti a tutti! Questa è la mia parola! E' la parola di una Grifondoro!- rispose con orgoglio la ragazza, guardando il ragazzo tra un misto di odio e serietà.
-Beh provaci pure Mezzosangue *sbuffa* dubito che ci riuscirai, ma se vuoi sprecare in questo modo il tuo inutile tempo fa pure – Rispose semplicemente, buffonandosi della ragazza. -Ora però evita di far perdere tempo a me..avrei da fare se non ti dispiace- riprese in un borbottio, iniziando realmente ora a infastidirsi.
‎Parvati incrociò le braccia nel vederlo borbottare così, accennando un sorriso compiaciuto. -Che c'è Malfoy? Scappi? Hai paura?- Chiese la ragazza, provocando il Serpeverde. Se credeva veramente di liberarsi di lei in questo modo si sbagliava di grosso, ma Draco si voltò furente verso la ragazza, non riuscendo più a sopportare l’idea che la ragazza quasi gli mettesse i piedi in testa.
‎-Scappare? e da cosa mezzosangue? da una sfigata che sta qua a parlarmi e a farmi richieste inutili? non credo proprio.- Rispose, ridendo infastidito. -Vedi di levarti di torno o la prossima ciotola di pus sarà per te mezzosangue!-
‎Parvati non riuscì a trattenersi. La rabbia era troppa. Nessuno poteva trattarla così e senza nemmeno controllarsi gli diede uno schiaffo in pieno volto. -Non.Osarmi.Chiamare.Sfigata, chiaro!?- gli ringhiò contro, assottigliando lo sguardo. -Prova a comportarti da persona educata la prossima volta, ah, forse i tuoi non te lo hanno insegnato?- Ribattè acida, volendo, anche se non era sua natura, ferirlo.
‎Draco rimase immobile, ancora incredulo che quella Grifondiota gli aveva appena dato uno schiaffo. La guardò con occhi infuocati pieno di collera, con la guancia in fiamme e estrasse la bacchetta da sotto il mantello. -cosa.hai.osato.fare.mezzosangue?- Le disse scandendo bene ogni singola parole mentre le puntava la bacchetta al collo facendo un pò di pressione. -Hai idea di chi hai davanti mezzosangue? hai idea di che guaio ti sei appena cacciata?-
Parvati  lo fulminò  con lo sguardo, senza lasciar trapelare nemmeno un briciolo di paura -Sto morendo dalla paura Malfoy.. Che cosa credi..che queste due minacce e la tua bacchetta puntata contro mi facciano paura?!-
-Non me ne frega niente se hai paura o meno Patil! Ma è un dato di fatto..ti sei appena fatto nemico un Malfoy..e credimi..non mi limiterò a qualche insulto o a qualche stupido scherzo- Le rispose furente premendo un po’ di più la bacchetta. -Potrei cruciarti qui Patil..che ne dici? Non ci vede nessuno..non c'e nessuno che potrà testimoniare.. – Sussurrò Draco all’orecchio della ragazza, considerando l'idea come allettante.
-Perchè? Per tutto questo tempo ti stavo per caso osannando?- Ribattè la ragazza, senza calare la cresta. -Cruciarmi? Te? Ma per favore Malfoy.. Provaci, e vedrai che succede..- Riprese con la stessa decisione e sfrontatezza di prima, anche se quella volta iniziava a preoccuparsi un pò e con lo sguardo si guardò attorno per poi guardare il ragazzo male. -Provaci, tanto è facile per te cruciare una ragazzina sola soletta che non ha mai fatto niente.. A chi crederanno?! A una serpiviscida come te, oppure ad un'innocente ragazzina sofferente come me?- Gli chiede lanciandogli una sfida.
Draco si trovò quasi spiazzato dalle parole della ragazzina. Era vero, avrebbe rischiato davvero troppo in quella situazione. -si Patil hai detto bene..per me è facile cruciare una ragazzaccia inutile come te.- Ribattè egli  guardandola con disprezzo. -Diciamo che per ora però non ci tengo a essere espulso dalla scuola ma..non  credere che finisce qui..- Borbottò Draco, abbassando la bacchetta e facendo qualche passo indietro. Parvati sospirò, senza staccare lo sguardo dal ragazzo quando  notò in egli uno strano sorrisetto  nel suo volto. - ah quasi dimenticavo..pensati pure prenotata per la prossima punizione con la Umbridge- Riprese Draco, mostrandole, con un sorriso angelico, la spilletta da inquisitore che teneva con orgoglio.
Parvati rimase a bocca aperta. L’aveva tratta in inganno! Aprì più volte bocca cercando di rispondergli a modo, ma senza riuscirci. Prese la sua bacchetta da dentro il mantello, impugnandola saldamente. Nessuno poteva trattarla così, nemmeno Malfoy. Nemmeno al saluto duro e allo stesso tempo compiaciuto di Draco, la ragazza rispose, scossa all’idea di ritrovarsi in quella stanza con la Umbridge, ma c’era qualcos’altro che la turbava ancora di più. In quei giorni quella donna stava cercando in ogni modo di scoprire un possibile gruppo contro di lei. E se per colpa sua, la Umbridge scoprisse dell’ES? Se in un modo o nell’altro la torturasse per far tradire il suo gruppo?
-Malfoy!-  Parvati lo richiamò, non sapendo nemmeno lei con che scusa, ma doveva inventarsi qualcosa.
Draco non si disturbò nemmeno di voltarsi, rispondendole con tutto il disprezzo che aveva per lei. –Che vuoi ora, mezzosangue?!-
Parvati non voleva inchinare a lui, però in quel momento non vedeva nessun'altra strada. -S-Senti.. Non è che.. –Le riusciva difficile continuare, non sopportando l'idea di quello che stava per fare. -Necessito che tu non dica nulla alla Umbridge..Ti prego.. S-So che..non accetteresti mai una cosa del genere..però ti prego..farò qualunque cosa...Solo ti prego, non dirglielo- Mormorò piano la ragazza, sentendosi umiliata da quella situazione.
‎Draco si voltò interessato verso la ragazza, curioso di sapere a che stesse tramando -Tutto ciò che voglio mezzosangue?- Un sorriso beffardo e cattivo si dipinse sul suo volto mentre la guardava e un'idea iniziava a balenargli in testa.
‎Il sorriso che apparse nel volto di Parvati appena lo vide girarsi si gelò di colpo appena vide la sua espressione. Inarcò il sopracciglio, ponta a modificare la sua proposta. -Non pensare male, Malfoy! –
-mezzosangue..hai detto "qualsiasi cosa"- Ribattè Draco, facendo le virgolette con le mani, mentre il suo sorriso si ampliò ancora di più. - E poi cos'è tutto questo mistero? non vorrei dover accidentalmente raccontare qualcosa alla Umbridge.. -‎
Parvati iniziò a balbettare qualcosa, cercando una scusa. Non era brava a nascondere i fatti, lo sapeva bene, eppure in quel momento doveva tentarci. -N-No..P-Perchè?! Che cosa dovrei nascondere?! -
-Non mi sembri convinta.- Si limitò a risponderle, guardandola in modo penetrante -Ci sono cresciuto in mezzo agli inganni, mezzosangue..so riconoscere quando qualcuno dice il vero e quando il falso..e tu in questo momento non stai dicendo la verità quindi..- Staccò un attimo, lasciandole un sorrisetto crudele. -Potrei farti riservare lo stesso trattamento che la Umbridge userà per Potter con annessa l'eventualità che qualcuno scopra ciò che nascondi oppure potresti farmici guadagnare qualcosa da questa situazione. Tu che dici?-
‎Parvati, che per tutto quel tempo era rimasta con la testa china, imprecando in silenzio, rialzò lo sguardo nel sentire l’ultima affermazione. -G-Guardagnare..guadagnare qualcosa..?- Ripetè scossa cercando di capire a che cosa intendesse riferirsi.
‎-"G-guadagnare"- la scimmiottò, imitando il suo tono di voce spaventato. -Mi aspettavo un po’ più di coraggio da una grifondiota come te ! Mmh..vediamo Mezzosangue..che ne dici se fino alla fine dell'anno mi farai da schiava? dovrai fare ogni cosa ti chiederò..ogni cosa.- Sottolineò l'"ogni cosa" immaginando già quali generi di servizi avrebbe potuto farsi fare dalla ragazza e a come umiliarla ancora di più davanti a tutta la scuola.
-Non mi parlare così Malf- - Ribattè subito Parvati ma si fermò subito, non volendo peggiorare la situazione, eppure era troppo orgogliosa per lasciarsi trattare in quel modo. -COME!? da schiava?! A te? Mai!-
Draco non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere. Immaginava una reazione simile dalla Grifondiota. -Bene..allora direi che una chiacchierata con la preside mi farà più che bene..- Riprese, rivolgendole un sorrisetto cattivo e fece per andarsene.
La ragazza appena notò il ragazzo voltarsi per andarsene, strinse i pugni, prendendo coraggio. -Cosa?! Aspetta!  Q-Quindi..se ti farò da..schiava, tu non dirai nulla, giusto?- Chiese a malincuore la ragazza cercando di riprendere la situazione. Doveva stare al suo gioco.
Draco sorrise compiaciuto nel vedere la ragazza arrendersi alle sue rivendicazioni, e le rivolse un sorriso beffardo. -Diciamo che le probabilità che io dica qualcosa diminuiranno parecchio mezzosangue.. Perciò..ci stai?-
Quelle parole però non la convincevano. Era pur sempre un Serpeverde, come poteva fidarsi di lui? -Voglio la tua parola Malfoy.. Dammi la tua parola e io accetto.- Gli rispose seria, ormai non potendo fare altro.
-Hai la mia parola, mezzosangue- Si limitò a dire Draco, mentre nella sua mente tanti pensieri vagavano su come incastrare la ragazza.
‎Parvati lo osservò poco convinta, ma che cosa poteva fare? Doveva rassegnarsi, lo doveva fare se voleva seriamente nascondere l’ES dalla Umbridge.
-..Allora..- intonò la ragazza con tono basso, troppo orgogliosa per ammettere di essere stata fregata da lui. -Sarò..Sarò tua schiava- commentò alzando lo sguardo verso di lui decisa, cercando di non far trapelare la preoccupazione e il disgusto dell'incarico appena ricevuto.
-Bene..schiava- Draco sottolineò la parola divertendosi a umiliarla in quel modo. -ovviamente dovrai chiamarmi padrone quando ti rivolgi a me! Dovrò iniziare a pensare al primo ordine da impartirti schiava..tu che dici?-
‎Parvati srinse i pugni per sopprimere la rabbia che provava nel sentirsi chiamata così, eppure decise di non mostrarsi inferiore a lui. -Non è già molto che sia tua schiava? Vuoi perfino che ti chiami padrone?! - Chiese adirata, non riuscendo a tollerare di più e sbuffò a sentire la sua domanda, non degnandosi nemmeno di rispondere.
-Mezzosangue..a te la scelta..o padrone o Umbridge..allora..che ne dici?- ripeté la domanda aspettando che la ragazza lo chiami al modo richiesto.
‎Parvati lo guardò male ma arresa. Doveva farlo, doveva farlo per salvare i suoi compagni. -Come vuole lei..-si fermò non riuscendo a continuare ma cercò di fare uno sforzo. -p-padrone.-
Draco la guardò divertito, indossando un sorriso compiaciuto. -Molto bene schiava, non era poi cosi difficile no? è ora che tu impari il posto che spetta a voi mezzosangue nella società..- disse cattivo poi con un gesto fulmineo afferrò per il viso la ragazza, che chiuse gli occhi d’istinto credendo che la volesse colpire, e avvicinò con forza l'orecchio della ragazza alla sua bocca. -dimenticavo..solo perchè ho promesso che non parlerò di te alla Umbridge non significa che non indagherò mezzosangue...di pure che questo è l'inizio dei tuoi incubi..schiava.- Terminò calcando nuovamente sulla parola.
Era davvero la fine per lei, pensò Parvati turbata dalla situazione in cui si era messa. Quelle frasi la ferivano davvero e ferivano di più il suo orgoglio. –Ho accettato di essere la tua serva, ma ciò non vuol dire che puoi dirmi queste cose! Quindi smettila!-
-‎"smettila"?- Draco le si avvicinò per un attimo, guardando stupito la ragazza per la sua testardaggine, ma il suo sorriso si gelò e senza aspettare altro le diede  un violento schiaffo in pieno volto. -non osare rivolgerti a me in questo tono schiava..ti ho già detto come devi chiamarmi!-
Parvati rimase scossa da quello schiaffo e si tenne la guancia arrossata. Nessuno  mai aveva osato alzare le mani addosso, nessuno mai, e in quel momento non poteva nemmeno ribattere. La paura per quello che il ragazzo poteva fare erano grandi. Si limitò a tenere il capo chino, mentre il suo sguardo diventava sempre più lucido, ma cercava in ogni modo di trattenersi dal piangere. Si era dovuta chinare a quella Serpiviscida ma questo non voleva dire che poteva dimostrarsi debole e fragile sotto i suoi occhi.
Draco rimase lì, sorpreso di non aver visto nessuna risposta da parte della ragazza. Era sicuro che avrebbe urlato o qualcosa del genere, mentre invece era rimasta lì, ferma, quasi tremante. Draco iniziò quasi a provare un senso di tenerezza verso quella figura, ma scosse la testa.
-Come ho già detto..devo impartirti il primo ordine..devo pensare a qualcosa di importante- Riprese il ragazzo, mantenendosi  sul vago con fare misterioso per tenerla sulle spine. Parvati alzò leggermente lo sguardo, guardando preoccupata ciò che le stava per dirle. - Vediamo..che ne dici di farti trovare domani sera dietro la statua della Strega Gobba.. possibilmente renditi decente e indossa degli abiti come dire...di mio gusto- Le propose, guardandola beffardo in attesa della sua reazione.
‎Parvati sgranò gli occhi, sbattendo più volte le palpebre - C-Cosa?- chiese ancora incredula -Ah-Ah-Ah..divertente. Dimmi ora seriamente che cosa devo fare.. "padrone"- ribattè la ragazza, non credendo a ciò che le aveva detto. Come poteva chiederle qualcosa del genere?!
-Mezzosangue... - La guardò sempre più divertito dalla situazione che si era venuta a creare. -ti sembro uno che scherza forse? domani ti troverai dove ti ho indicato, schiava, e poi vedremo chi scherza.- riprese il ragazzo, quasi come una minaccia.
La ragazza lo guardò ancora più incredula dalla situazione che si era formata e non ci poteva credere. - C-Cosa!? Ma chi ti sembro che sia?! No, mi dispiace..Non lo farò. Chiedimi tutto ma non questo..-
‎Draco la fissò quasi contrariato e la sua azione non si fece aspettare. La afferrò per il polso stringendolo in una presa ferrea e tirò la ragazza a sé. - Credevo che voi Grifondioti foste più coraggiosi..ti tiri già indietro mezzosangue? e pensare che mi avevi convinto a non dire nulla alla preside..- Le rispose, facendo spallucce continuandola a guardare negli occhi beffardo.
‎Parvati cercò di liberarsi dalla presa salda del ragazzo ma senza risultati -M-Mi fai male!- ribattè sentendo il polso dolerle. Alla sua ultima rivendicazione, Parvati dovette smettere di dibattersi e crollò. -E va bene.. E va bene,..sia come vuoi te.. - rispose con voce bassa, ormai ferita nell'orgoglio. Non poteva fare altro che arrendersi e fare come voleva.
Nel volto di Draco si accennò un sorriso compiaciuto, e continuando a stringere ancora un pò il polso della ragazza, quasi divertito dall’espressione di dolore di lei, la lasciò andare poi.  -Ero sicura che avresti ragionato schiava!- e dicendo ciò fece una risata cattiva.
‎Parvati si accasciò a terra, tenendosi per il polso. Imprecava in silenzio contro Malfoy, maledicendolo in tutte le lingue che conosceva. Non poteva fare altro ormai. Era troppo tardi. ‎Draco la osservò quasi soddisfatto nel vederla accasciata in terra e le si avvicinò guardandola dall'alto al basso -Ecco..questo è il tuo posto schiava..ricordati bene questa posizione perchè è cosi che mi vedrai da ora in poi..come un tuo superiore..- commentò il ragazzo con tono di disprezzo e ghignando.
‎La ragazza si sentì tentata a rialzarsi e dargli un pugno eppure il peso della situazione era più importante e si limitò a dare un pugno al pavimento nel tentativo di sopprimere la rabbia. Il suo odio contro di lui continuava sempre ad aumentare, eppure un gesto impovviso la sorprese. Infatti Draco le si accovacciò vicino, bloccandola per il braccio.
-Non puoi farti male senza i miei ordini, schiava.- si giustificò cosi per quel gesto, lasciando subito dopo il braccio della ragazza, ritornando a indossare quell’espressione fredda. -Bene schiava..è ora che io vada…ovviamente nessuno deve venire a sapere del nostro patto mezzosangue...questo è un ordine.-








@Toya.
  
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