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Autore: sophie97    17/01/2012    2 recensioni
Tutti conosciamo gli eroi dell'Iliade e dell'Odissea come persone forti, valorose, che non si fermano davanti alla difficoltà...combattono e uccidono uomini ogni giorno, come se fosse una cosa "normale". Immaginate che uno di questi eroi si renda conto di sbagliare...cosa accadrebbe?
Prima storia con più capitoli in questa sezione, spero che vi piaccia e aspetto le vostre recensioni!=)
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ettore e Paride


 

 
Si svegliò disteso su un letto, una donna era al suo fianco…
Lentamente cominciò a mettere a fuoco le immagini: quella donna era Andromaca, sua moglie. Poco più distante c’era Paride, suo fratello, che non appena notò che Ettore aveva ripreso conoscenza chiese:«Come va?».
«Che…che è successo?»domandò l’eroe a fatica per tutta risposta. Sentiva un dolore terribile al fianco destro, dal quale sgorgava ancora qualche goccia di sangue.
«Sei stato colpito da un guerriero acheo durante la battaglia, non so chi, non gli ho visto il volto.»spiegò  Paride.
Ettore lo guardò con disapprovazione: per l’ennesima volta il fratello non era sceso in battaglia e ogni volta che questo accadeva lo considerava un vigliacco. Aveva paura persino della propria ombra! A volte Ettore si domandava come facesse qualcuno a chiamarlo eroe.
«Ma non lo hai visto che ti stava colpendo? Non potevi spostarti?»criticò l’ “anti-eroe”.
«Ero…ero soprappensiero.»si giustificò Ettore pensando a ciò che era successo.
Aveva avuto paura. Ma non paura di essere ucciso…paura di uccidere.
Che gli stava succedendo?
«Come ti senti?»sorrise Andromaca rivolta al marito che non aveva ancora risposto a quella domanda.
«E? Ah, bene.»disse lui distratto.
La donna si alzò e si allontanò verso le sue stanze lasciando Paride ed Ettore da soli.
«E a cosa pensavi?»chiese il primo insistente.
«Pensavo al fatto che non avrei ucciso quell’uomo perché non si meritava di morire.»sospirò l’altro non pienamente convinto di voler confidare al fratello ciò che pensava.
«Perché? Lo conoscevi forse?»continuò Paride.
«No…ma nessun uomo si merita di morire.»affermò Ettore in un sussurro.
L’ ”anti-eroe” lo guardò con espressione interrogativa e il principe Troiano sostenne lo sguardo con quei suoi meravigliosi occhi color pece, sicuro di sé.
Rimasero così a fissarsi per alcuni istanti, poi Paride ruppe il silenzio cambiando discorso:
«Domani scenderò in battaglia e adesso vado ad allenarmi.» annunciò.
Il fratello annuì e si mise seduto cercando con lo sguardo la sua armatura. Una volta individuata fece per alzarsi ma si fermò e si sedette di nuovo con una smorfia di dolore sul viso. La ferita era piuttosto profonda e faceva male ad ogni movimento.
All’improvviso sentì di essere impotente. Sentì che non avrebbe potuto cambiare le cose, cambiare il modo di pensare degli altri guerrieri…non da solo.
Forse era giusto che continuasse a fare ciò che aveva sempre fatto: lottare per difendere la sua terra e la sua famiglia.
Ormai per lui dovrebbe essere stata una cosa normale e invece uccidere delle persone diventava sempre più difficile.
Ripensò alla causa della guerra di Troia: Elena, la più bella donna mai esistita…
Ma la vera causa era stato un’inutile capriccio di suo fratello, innamoratosi di lei: che motivo stupido! Se fosse stato in Paride avrebbe subito riportato indietro la donna una volta dopo aver capito quali sarebbero state le conseguenze.
«Dove credi di andare?» chiese il fratello dell’eroe.
«Secondo te? Mi alleno anche io, no?».
«Non puoi, sei stato ferito appena questa mattina, non mi sembra proprio il caso.».
«So io cosa posso fare o meno.» fu la secca risposta di Ettore. Eh si, perché spesso i dialoghi fra loro due finivano con risposte del genere, dal momento che la pensavano su tutto uno all’opposto dell’altro.
 




Visto che il nostro Ettore è vivo? Contenti?
Certo che però è una bella testa dura a voler andare in battaglia anche conciato in quel modo!
Le sue riflessioni si fanno sempre più strane…come andrà a finire?
Grazie a chi mi segue e a Chiara e Pakometallaro per le loro recensioni!
Sophie

  
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