CAPITOLO XX
“No, no, no non a me… Cane seduto!” fece Claire spaventata mettendosi sulle
punte.
“Vieni qua bello!” fece divertita Eleonora prendendo il suo paffuto cagnolino
bianco tra le braccia.
Claire fece un sospiro.
“Avanti, pensavo che avessi superato la tua paura per i cani! Claire non hai
paura di un insulso animale come un ragno peloso… E hai paura di un batuffolo
così carino?” disse avvicinandosi.
Claire fulminò il cagnolino che scodinzolava.
“Un ragno peloso è più docile che questa palla di pelo!” esordì allontanandosi.
“Solo perché, da piccola, ti è saltato addosso un cane morsicchiandoti non
significa che..”.
“Eleonora il cane!” disse correndo dall’altra parte della stanza.
La ragazza rise e lo stesso fece Nora.
“Non siete divertenti! Sapete che ho paura dei cani e… Shh, shh, shh!” disse
allontanando la bestiola che abbaia con un gesto comico delle mani.
“Cosa direbbe il tuo bel cavaliere vedendoti così?” esordì Eleonora mettendo le
mani sui fianchi.
“Non mi importa nulla! Eleonora ti prego!”.
La ragazza scosse la testa e prese il cagnolino.
“Magari lo faccio vedere a Percival! Cosa ne pensate?”.
Claire rise furba e Nora sorrise debolmente.
“Ti piace proprio quel bestione, eh?” fece Claire.
Eleonora si toccò la coda bionda e fece l’occhiolino.
“Insomma è molto Interessante!” esordì lei, mentre gli occhi color nocciola
brillavano alla luce del fuoco.
“Interessante..” dissero all’unisono Claire e Nora.
“Interessante, cioè io non ho guardato solo il viso affascinante, le spalle
muscolose, i pettorali massicci, gli addominali scolpiti, il fisico atletico…
Ho visto che ha un carattere eccezionale, un modo di esprimersi molto educato…
Si, lo ammetto, ho guardato anche le cose dette prima..” fece perplessa.
Claire rise.
“Non parla mai! Quando tu provi a parlargli, lui ti risponde a monosillabi! E’
sempre imbarazzato!”
“Almeno il mio non mi prende in giro. E tu Claire?” fece maliziosa la ragazza.
“Io cosa?” chiese curiosa.
“Quando smetti di fissarlo, e incominci a usare il linguaggio del corpo?”.
Nora arrossì, e Claire fece lo stesso.
Ripensò a suo padre: non gli parlava da giorni ormai. Lo evitava e, quando
doveva presentarsi per forza accanto a lui, non gli parlava.
Sapeva che si soffriva, lo vedeva dai suoi occhi, da come cercava di essere
premuroso.
Ma quello che le aveva detto era stato troppo.
Si troppo per lei.
Vero, non si era comportata bene: non doveva baciare il cavaliere così
spudoratamente. E poi… Si lui non poteva impedirle di amarlo, era sicura di
essere innamorata di Gwaine. Nessuno doveva metterle i bastoni tra le ruote!
Nessuno!
“Le cose verranno da sé, e poi tu non hai un padre che… Non fatemi più dire
nulla!”.
“Per forza cara, mio padre ha avuto cinque figlie prima di me, cosa pretendevi?
Dovreste farla intendere subito ai vostri padri che la vita è la vostra!
Decidete voi! Cavolo siete carine, forti e educate! Ah ma parliamo di questa
voce, mi sono stufata, tuo padre Claire è un vero zotico. Ah si stavo dicendo…
questa voce che riguarda niente poco di meno che la nostra Nora e Armenis... ”
Nora assunse un aria colpevole e rispose: “Niente di eccezionale: ho ballato
insieme a lui, abbiamo parlato e basta..”.
“Glielo hai detto?” chiese speranzosa Claire.
Nora scosse la testa sconsolata.
“Ma Nora!” disse Claire.
Eleonora sbuffò, calmando i suoi nervi impazziti.
“Siamo tutte nei guai più tosti!” osservò Claire, sedendosi.
“Voi lo siete! Io ho il mio bel cavaliere!” fece Eleonora contenta.
Tutte e tre risero.
“Hester non farmi la ramanzina, ma Karin perché hai sposato una nomade così?
Figlia di quei barbari del nord?” fece Jair, muovendosi nella stanza come un
leone in gabbia.
“Non lo so..” esordì il fratello minore.
“Almeno una nomade del nord sa quando bisogna lasciare un figlio libero. Jair
cosa vuoi che rovini? Da quando in qua i nomadi si interessano di storie
d’amore tra giovani?”.
“Peccato che Claire è una nomade e quel… quel poco di buono un cavaliere!”.
Jair prese la caraffa della birra e si riempì un bicchiere, bevendolo tutto di
un sorso.
“Il gran capo non dirà nulla lo sai, ha permesso che ti sposassi con sua
figlia! E poi cosa credi che metta in cattiva luce? Anzi, sarebbe l’occasione
che ognuno di noi aspettavamo! Finalmente due persone che erano destinate ad
odiarsi si sono… Innamorate!”.
“Tu sogni ad occhi aperti Hester! Tu non conosci i capi, non sai quanto possono
essere cattivi. Se solo si venisse a scoprire che Claire ha una relazione con
un cavaliere, io passerei per traditore e lei ancora peggio! So che alcuni
userebbe questo sentimento, che… cosa vuoi che sia puro l’amore tra quei due?
No Hester, ti ho ascoltata molte volte ma oggi non hai ragione!”.
La furia rossa, come sempre la chiamava Karin, lo fulminò con uno sguardo.
“Sai Jair penso di aver capito perché sei così arrabbiato: hai permesso a Claire
di vivere una vita più o meno fuori dagli schemi, e intanto pensavi che lei non
ti avrebbe mai abbandonato come ha fatto Odette. Odette è morta da molto,
mentre tua figlia è viva, libera di scegliere chi amare. E’ egoistico da parte
tua pensare che starà sempre con te: alla fine si sarebbe innamorata. Sapevi
che sarebbe stato un cavaliere? No, poteva essere un nomade, un vecchio, un re,
un contadino. Se ama quel Gwaine? Ben venga, io la appoggerò!”.
Jair fissò suo fratello, tra lo stupito e lo scettico.
“Tu parli così perché non hai una figlia!” esordì il padre di Claire.
“Io amo Armenis più della mia stessa vita, ma credi che non sappia che va a
letto con molte nomadi? Che trovi attraente la damigella di corte della regina
Ginevra? Che trovi adorabile quella ragazza cieca? Ma non lo arresto, gli dico
che deve stare attento. I giovani sono liberi, noi genitori dobbiamo solo
insegnargli a volare, insegnarli le tecniche, il vento che ti porta nella
strada giusta o sbagliata, quali sono i predatori, di chi ti devi fidare. Poi
quando imparano noi, li possiamo osservare, stargli vicino, consolarli,
rammentarli come si vola sempre più in alto: ma una volta imparato, loro volano
da soli. Non dobbiamo tagliarli le ali!”
Jair si girò, sua cognata aveva imparato molto da sua moglie, forse anche
troppo.
“E poi… Credi che anche se le impedisci di vedere quel cavaliere, lei ti
obbedirà? Avanti assomiglia a te, lei fa ciò che le è vietato. E poi Jair mi
sporge spontanea una domanda: ti da fastidio di chi si è innamorata o che si è
innamorata?”.
Jair sorrise.
Sì, assomigliava a lui e pensò che sua cognata avesse l’indole della leader. A
volte lui e suo fratello si chiedevano chi erano i maschi di casa. Hester e
Claire erano capaci di metterli in difficoltà: sia a loro due sia ad Armenis.
Hester lasciò la stanza dopo che puntò il dito contro il marito sussurrandogli
qualcosa d’incomprensibile.
Suo fratello deglutì.
“Tua moglie è peggio di ogni capo da me conosciuto..”
“Si mi tiene al guinzaglio e ammetto di avere molto paura di lei. Così sono le
donne: sono solo delle seccature per noi maschi, ma pensa se non ci fossero che
noia sarebbe il mondo. Mia moglie è un caso eccezionale mi terrorizza come nessun’altra
persona. Persino Armenis ha paura di lei, ma almeno d’ogni tanto sorride...”.
Jair sorrise debolmente, sedendosi accanto al fratello.
Quella donna aveva disubbidito a ogni loro richiesta: Karin le aveva detto di
rimanere alle carovane per mantenere l’ordine e, dopo un po’ era arrivata in
groppa al suo cavallo nero e il suo mantello dello stesso colore, dicendo che
era tutto a posto che aveva riposto la sua fiducia sulle donne nomadi.
Né lui, né suo marito le avevano chiesto come era riuscita a evitare le guardie
dell’ovest, convinti che quella donna nascondesse oscuri segreti a loro ignoti.
Era sempre stato così, lui l’uomo che faceva affari che parlava e Karin il
silenzioso, la sua ombra che lo aiutava come nessun’altro.
Era poco più piccolo di lui, eppure nessuno avrebbe detto che erano fratelli.
Troppo diversi, eppure così simili.
“Armenis ti assomiglia molto, per quanto riguarda questo suo modo di
approcciarsi con le donne..” osservò Jair.
“E’ tuo nipote, non farmi passare per il solito donnaiolo, perché anche tu
prima, di incontrare Odette, non eri di certo un eremita..”.
Jair rise, poi s’incupì.
“Come devo fare?”
Karin si alzò e si avviò verso la porta.
Si fermò di schiena e riprese a parlare.
“Se fossi in te, penserei un po’ a questa situazione e ascolterei le parole di
Hester, anche se potrai modificare ciò che vorrai. E poi Jair, in questa
situazione ci sei passato anche tu… dovresti ricordarti qualcosa”.
Uscì dalla stanza, lasciando Jair stupito.
“Il piccolo ragazzo cantava il
menestrello
ma che bello ma che bello, diceva il poverello!
Il garzone di vestiti colorati era, e un sorriso caldo possedeva..
Mmmh, mmmh…”
Claire finì di cantare e si alzò dalla doccia.
“Panno, panno, panno..” disse, saltellando sui due piedi.
Prese una piccola spugnetta posta su un banco e si asciugò il viso.
“Ma questo è un panno? E’ ridicolo!” lo lasciò cadere.
Tenendosi il seno con un braccio, gocciolando tutto il pavimento, andò verso la
porta di uscita del bagno.
Perplessa come non mai, poiché la prima volta che era andata, secondo quello
strano nomade era tutto comune, voleva a tutti costi trovare un panno per
asciugarsi.
Forse era stata presa in giro? O era un piano per farla incontrare con il
cavaliere?
Non ci voleva pensare, in quel momento doveva trovare un asciugamano.
Aprì la porta e, spaventata, appoggiò il sedere al bordo di una vasca.
“Sshhh, shhhh cane seduto!” urlò spaventata.
Il cane di Eleonora! Perché era lì? Perché la perseguitava?
Lui continuava ad abbaiare, ovviamente seduto.
“Senti mi dispiace per averti minacciato e offeso, e quella volta non ho fatto
apposta a pestarti la coda, fammi prendere l’asciugamano!”.
Cercò di avvicinarsi ma il cane continuava ad abbaiare.
“A vuoi la guerra e? Aspetta un po’?”.
Chiusa la porta e prese il piccolo panno, lasciato per Terra.
Lo aprì davanti a lui e incominciò a sbatterlo per fargli aria.
“Ti piace e? Ti piace e... Ah ti piace..” fece con amarezza, vedendo che il
cane si sdraiò chiudendo gli occhi rilassato.
Mise il panno per terra e, sorridendo furba gli disse: “Sali bel cagnolino,
vieni dalla mamma..”.
Il cagnolino salì sopra, scodinzolando.
“Bravo bel cagnolino, bravo..” con tutta la forza, lo tirò e lo mise dentro
alla stanza, chiudendo la porta.
Corse talmente veloce che non si accorse di andare a sbattere contro qualcuno.
Quel qualcuno, colpito di sorpresa come lei cadde sopra il pavimento.
Claire alzò la testa e rimase per un momento a fissare Gwaine, stranita.
“Ma sei tutto nudo!”.
“Ma sei tutta bagnata!”.
Con uno scatto felino si alzò da Gwaine, che a sua volta si alzò.
“Non guardarmi! Non guardarmi! Non guardarmi! Oh per gli dei Gwaine, vi si vede
tutto!”
Si nascose dietro a un baule prendendo un mantello corto.
“Sei tutta nuda?” chiese Gwaine girandosi mettendosi un panno sulla vita.
“Maleducato! Siete un maleducato! Non sentivate che urlava come una pazza? Io
cercavo un panno, poi è arrivato il cane, ho intrappolato il cane e poi mi sono
scontrata con voi!”.
Gwaine alzò un sopracciglio e aprì la porta dei bagni, e lasciò uscire il
cagnolino spaventato.
“Ma che problemi hai con quel cane?”.
“Mi vuole morta, lo so, quando mi guarda con quei suoi occhi vispi… Io ho paura
dei cani! Ma a voi non importa!”
“Ma hai notato la zanna assassina e insanguinata del cane, mamma mia che
paura!” scherzò Gwaine.
“Voi non dovete insinuare niente! Non..”
“Eri tutta nuda!” disse il cavaliere poi, fissandola.
“Osate dire qualcosa a qualcuno che io vi taglio i genitali mentre dormite!”
“Però è vero, comunque bel tatuaggio quello sulla vita!”
“SILENZIO! DOVETE SOLO CHIEDER...”.
Gwaine aveva già chiuso la porta, con uno scatto, lasciandola parlare da sola.
Claire esasperata e arrabbiata entrò dentro il bagno.
“Siete solamente un gran”.
Rimase con il dito alzato, fissando il cavaliere senza nulla addosso.
Gwaine rise forte e non fece nulla per coprirsi.
“Devo chiederti di andare via?”.
Claire che non aveva staccato gli occhi di dosso al cavaliere disse “No, credo
che andrò via da sola!”.
Imbarazzata come non mai nella sua vita, chiuse la porta e si ritirò.
“La regina Ginevra, la regina Ginevra in persona qui, nella mia umilissima
corte. Si cantano molte storie sulla vostra rara bellezza e per una volta, le
voci erano vere...” fece il gran capo, baciando la mano della moglie di Artù.
Il re contrasse la mandibola, infastidito dal comportamento di quel vecchio.
“Ma prego, venite con me e parliamo..”.
L’uomo le offrì il braccio che Ginevra accettò.
“Avete fatto buon viaggio?”
“Ottimo signore, i suoi uomini e i cavalieri del mio amico sono molto gentile.
Ho portato con me anche la mia fedele damigella e amica, non mi avrebbe
lasciata andare da sola..” disse sorridendo.
“Ammetto che non avrei fatto andare da sola un bella donna come voi, maestà..”
ammise il vecchio.
“Siete gentile, ma tra di voi vedo che ci sono donne molto belle”.
“Voi trovate? I vostri cavalieri sono molto ammirati soprattutto dalle ragazze,
e lei avrà molti spasimanti qui… Ma suo marito non la farà uscire tanto
facilmente. Farò in modo che avrete una stanza appartata, per passare la notte
insieme, non vi vedete da tanto...” disse il capo, sorridendo furbo.
Gwen arrossì vistosamente.
I cavalieri guardavano la loro regina, onorati di averla accanto a loro e
salutavano alcuni amici venuti da Camelot.
Arrivarono poco dopo anche i rispettivi capi delle carovane seguiti dalle
famiglie.
Claire e Nora parlavano fitto e, appena intravede Gwaine, divenne rossa come un
pomodoro maturo.
“Credo che conosciate tutti la regina Ginevra, capi delle carovane quindi da
adesso in poi…” sorrise furbo e proseguì “il nostro piano inizia!”.
Un urlo di approvazione, da parte di alcuni si levò per la stanza.
ANGOLO DELL’AUTRICE
Eccomi quiii!! Allora come vedete sono stata brava, questa volta! E’ un piccolo
capitolo di transito come ben vedete! Ho voluto far parlare Claire, Nora e
Eleonora! Dialogo un po’ strano e molto frivolo, oserei dire che è tipico della
loro età!
Un dialogo più profondo invece per quanto riguarda Hester e Jair con un momento
dedicato solo ai due fratelli: Jair e Karin! Credo di non aver nemmeno detto
perché la zia di Claire e lì.. Ahahahah ho cercato di riparare la cosa!
E poi… xD Muaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah ammetto: è una scena vista in un
film! E poi quella paura per i cani… xD ebbene si ammetto di aver paura dei
cani! Sono terrorizzata dai cani, ma non significa che non mi piacciono!!
Vedete a me piacciono i cani, ma ne ho paura!
In ogni caso… cosa ne pensate? Io, come scena, l’ho trovata carina e
imbarazzante, ovviamente solo per Claire!
E poi l’arrivo di Ginevra e il dialogo seppur breve e allusivo di Fosco!!
Ooooooooh si ne vedrete altre!! J
Fatemi sapereeee!! Ringrazio tutti coloro che recensiscono, leggono e hanno
messo la mia storia tra i preferiti, le seguite e le ricordate! Grazie, grazie,
grazie, grazie, grazie ad ognuno di voi!
In particolare un ringraziamento speciale a speranza! Persona veramente
dolcissima che alza il mio ego in modo impressionante… Grazie!
Ora le risposteeeeeee!
bry987: Io credo di
doverti delle scuse… Ma sul serio non volevo dimenticarti nella mia risposta
alle recensioni!! Non volevo proprio.. Scusa, scusa, scusa, scusa, scusa,
scusa, scusa, scusa, scusa moltissimo! Veramente tantissimo!
Grazie 1000, mi fa piacere che ti piaccia la mia storia e il vecchio capitolo,
spero che questo ti piaccia altrettanto! Davvero?? *.* Lo credi veramente? Io
speravo di essere originale e allo stesso tempo fedele al personaggio!
Grazieeeeeeee!!!
Fammi sapere!! Scusami ancora ciaoooooo!
Harmony89:
Caraaaaaaa!! *.* Hai visto che ritardo clamoroso?? Ma sono stata brava sta
volta!! Non credi? Ahahahahahahahahahahahhaahahahah!
Buon Natale e buon anno anche a te!! Anche se in ritardo! E beh insomma
potevano andare meglio… Ma tutto sommato sono passate!!! J
Muaaaaaaaaaaaah sai che incomincia a pensarlo anche io? Ma mi sono data una
risposta: cioè Freud me l’ha data! *.* Questo suo rifiuto è in contrasto con il
suo alterego che vorrebbe Gwaine!! Ahahahahahaahahah e beh si dolce, e guarda
qui cosa ti ho fatto!! Ahahahahaahahahah! Spero che la scena ti piaccia!! J
Ahahahahahaha sul serio? Sono felice, ridere fa bene!! Eeeeeeeeeeh chi le
capisce noi donne? Poi adesso ci ho messo pure il babbo in mezzo.. xD peggio di
Beatiful!!
Ahahahahahahahahahah si sono risolte, non so, direi che sono diventati più
imbarazzanti! Ahahahahahahahahah la tua omonima riuscirà ad avere Percival, non
so se però avranno una vera e propria storia oppure momenti di passioni da cui
nascerà una forte amicizia! xD vedrò come fare, mi sto rendendo di adorare
Percival e di essere gelosa! Ahahahahahahah ma mai gelosa quanto lo sono di
Gwaine!!
Fammi sapere, un bacio!
Sweet_Juliet:
Ciaooo come stai? E da tanto che non ci si sente!! J Spero tutto bene!!
Tu non sei monotona, *.*, a me fa così piacere sentirmelo dire!! J
Sisi, è stato dolce (cosa rara, oserei dire!) e ci stava, ci vuole un po’ di
dolcezza anche, non credi?
E beh… xD sarebbe stato troppo facile e complicarsi la vita è il mestiere che
riesco a svolgere meglio!! Ahahahahahahahah!
Eh si… Scriverò anche qualcosa su di loro, un momento di privacy tra i due! Oh
no, non mi piacciono questi lavori! U.U Nora è solo infatuata del re ( e chi
non lo sarebbe?) ma non in modo molto profondo, oserei dire che ha una piccola
cotta niente di più!
Grazie 1000!! Al prossimo capitolo!!
Un bacione e Buon Natale!!