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Autore: sophie97    22/01/2012    2 recensioni
Tutti conosciamo gli eroi dell'Iliade e dell'Odissea come persone forti, valorose, che non si fermano davanti alla difficoltà...combattono e uccidono uomini ogni giorno, come se fosse una cosa "normale". Immaginate che uno di questi eroi si renda conto di sbagliare...cosa accadrebbe?
Prima storia con più capitoli in questa sezione, spero che vi piaccia e aspetto le vostre recensioni!=)
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché?


 

 
Achille attendeva il ritorno dei suoi compagni all’accampamento.
Voleva farsi raccontare ciò che era successo per filo e per segno dal suo amico Patroclo.
Ma quando, dopo un po’, non lo vide arrivare cominciò a preoccuparsi e chiese spiegazioni ad un altro guerriero greco.
«Patroclo non tornerà oggi, Achille. La morte l’ha portato via per mano di Ettore elmo lucente, in battaglia.» disse questo.
Il Pelide restò a guardarlo, immobile. I suoi occhi brillanti adesso erano cupi, l’espressione del viso era cambiata. Non poteva essere vero…era il suo migliore amico…ed era morto perché? Perché lui si era ritirato dalla guerra e il ragazzo aveva provato a prendere il suo posto.
Rimase ancora immobile per qualche secondo, non voleva crederci. Sentì un bisogno irrefrenabile di piangere, di urlare, e i suoi occhi divennero lucidi. Scosse il capo, prese per le spalle il suo interlocutore e iniziò a scrollarlo gridando «Perché? Perché? Voglio sapere perché!» e si lasciò andare ad un pianto disperato.
 
 
Appena terminato lo scontro Ettore si catapultò all’interno del palazzo.
Non riusciva a pensare a niente ma aveva mille pensieri che lo inseguivano, voleva gridare, voleva che tutto quello non fosse mai accaduto! Aveva ucciso Patroclo…e si sentiva distrutto, come se avessero ucciso lui…ma dentro l’anima.
Paride lo seguiva a ruota, desideroso di conoscere il motivo del comportamento del fratello. Perché quell’episodio lo aveva tanto traumatizzato? Aveva semplicemente ucciso un nemico! Cosa c’era di strano?
«Io non capisco. Si può sapere cosa…?» cominciò infatti a chiedere, ma Ettore lo interruppe brusco «Tu non capisci mai niente!».
 
 
Vendetta.
Adesso l’eroe acheo pensava solo a quello. Avrebbe vendicato la morte del suo amico. Avrebbe ammazzato senza pietà colui che veniva definito “il terrore degli achei”. E poi avrebbe fatto scempio del suo cadavere.
Achille era pervaso da un ira micidiale, implacabile, e giurò a se stesso che avrebbe ucciso Ettore, il principe troiano.
 




Avevo cominciato a scriverli di una lunghezza un po’ più normale e invece eccovi un altro mini capitolo!
Spero vada bene ugualmente, grazie a Chiara e Pakometallaro per le recensioni!
Ciao!
Sophie

  
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