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Autore: evilangel    28/01/2012    7 recensioni
Ti sei mai innamorato di un sogno, di un ricordo?
...
Se un giorno t'innamoreresti di una persona che non esiste, in un certo senso, cosa faresti, Shawn?
...
[Dal capitolo 2]
Chiuse nuovamente gli occhi, mentre Gouenji si alzava per iniziare a preparare qualcosa in cucina.
E in quel buio indefinito, proprio sul fondo delle sue stesse palpebre, vide un immagine confusa.
Un ragazzo dai capelli tendenti all’arancione. La pelle chiara. E sorrideva.
Si sentiva fuori di testa solo a pensarlo, ma poteva quasi percepirlo, quel sorriso sconosciuto.
Quel sorriso che gli mancava così tanto…
Ricambiò quel sorriso, mentre i ricordi perduti di quel sogno fluivano nella sua mente. Chissà come aveva fatto a dimenticarsene.
Si ricordò particolarmente una frase…
‘Qui richiami tutto quello che desideri più fortemente’
Rifletté un attimo su quella frase, così sensata. Non era forse vero che nei sogni le persone vedessero quello che desideravano, che volevano, o che semplicemente… le tormentava?
_____________________________ _ _
Storia dolcissima e impossibile tra un triangolo che adoro
Bhe, che dire ;3
Finalmente qualcosa di serio =w="...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Axel/Shuuya, Nathan/Ichirouta, Shawn/Shirou
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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:: Just a Dream ::

 
I suoi occhi chiari si posarono sulla figura di quel ragazzo a prima vista sconosciuto, tentando di attribuirgli un nome.
Ma ogni sforzo pareva inutile; troppo inusuali e improbabili i nomi che potevano essergli attribuiti.
Il volto celato nell’ombra non traspariva alcuna emozione. Curiosità, forse. Quella sottile voglia di sapere cosa ci facesse quell’individuo nel suo Regno, che aveva curato per così tanti anni.
La sua figura si muoveva sicura, diminuendo la distanza che li separava.
L’albino restituiva lo sguardo determinato, incapace però di muoversi dal punto in cui si sentiva intrappolato. E, mentre l’altro ragazzo lentamente s’avvicinava, sentiva quella crescente sensazione di non potersi più sottrarre a quello che sarebbe accaduto, di qualsiasi cosa si trattasse.
Il ragazzo sconosciuto si fermò a qualche passo di distanza dall’albino, mettendosi le mani in tasca. Iniziò a scrutarne i capelli chiari, la pelle lattea, i profondi occhi azzurri.
Anche Fubuki lo scrutava, osservandone lo sguardo attento, i capelli tendenti all’arancione, il fisico asciutto.
 I lineamenti parevano inspiegabilmente familiari, come gli occhi e il taglio di capelli, ma quel ragazzo continuava a restare uno sconosciuto.
Anche la voce parve stranamente familiare, quando accennò quello che doveva essere un saluto.
 
<< E tu sei? >>. La voce parve avvolgerlo, in un calore dolce. Tutto, ma non freddo.
<< Fubuki >> rispose, << Shirou Fubuki >>.
Lo sconosciuto si spostò qualche ciuffo di capelli dal viso, così da osservarlo meglio. Il sospetto che fosse un bel ragazzo si confermò quando le sue labbra si aprirono in un sorriso, forse solo un po’ arrogante.
<< Bene, Shirou >>. Gli passò istintivamente una mano tra i capelli grigi. << Cosa ci fai qui? >>
<< Vorrei saperlo anch’io >>
<< Ma come? >>. Sul viso del rosso si aprì nuovamente un sorriso. << Non lo sai? >>
Lo scrutò ancora un attimo, prima di rispondere. << Qui richiami tutto quello che desideri più fortemente >>.
Il grigio fece spostare lo sguardo su quello che lo circondava.
<< Qui non c’è nulla. >> Poi lo spostò nuovamente sull’altro ragazzo, << Significa che non desidero niente? >>.
Il rosso si riportò le mani alle tasche. << Ma Shirou, non stai dimenticando qualcosa? >>
Fubuki lo guardò. Era palesemente impossibile che quello sconosciuto fosse stata la cosa che più desiderava. Un ragazzo che semplicemente non conosceva. E anche se lo avesse già incontrato, non si ricordava minimamente chi fosse.
Stava per replicare, ma un rumore irruppe in quella stanza senza pareti.
Pareva tanto un brusio, ma con il passare dei secondi si distinse in una voce maschile, che chiamava il suo nome.
<< E’ Kazemaru >> sussurrò l’albino.
<< Bhe, pare che tu debba andare, Shirou >>.
Sentì le gambe cedere, mentre la vista veniva meno. L’ultima cosa che vide, prima di svenire, era il sorriso del rosso che lo salutava.
Provò una strana sensazione, mentre la sua figura lentamente sbiadiva. Come se avesse lasciato una conversazione a metà, come se la voglia di scoprire chi fosse davvero superasse la paura della sua identità.
E’ un ragazzo come me. Non può farmi nulla.
Che mente ingenua…
 
 
<< Shirou >>. Sentì qualcuno scrollarlo per le spalle. << Shirou, svegliati >>.
Socchiuse leggermente le palpebre, quel tanto che bastava per intravedere la figura di un ragazzo dai capelli turchesi chino su di lui.
Il rumore della pioggia scrosciante iniziò a penetrargli nelle orecchie, mentre la televisione trasmetteva le note di una canzone d’amore. Risuonava dolce, soffocata dal ticchettio insistente delle gocce sul vetro freddo.
Aveva iniziato a piovere.
 
<< Scusa >>. Il grigio si mise a sedere, << Mi ero addormentato per un attimo >>
Kazemaru sorrise. << Non è facile vederti dormire la domenica mattina >>
<< Bhe, ero un tantino stanco >>. Percepì un sorriso deformare le sue stesse labbra, istintivamente, senza che avesse ordinato nulla a nessuno. Era quello che si poteva definire un sorriso di cortesia, per quanto fosse difficile distinguere i suoi sorrisi autentici da quelli vuoti.
Sorrideva sempre, le persone non si sarebbero mai accorte che in molte circostanze fingeva. Ma in quel momento non sapeva perché stava fingendo.
Non sapeva perché dietro al suo sorriso non si celasse nessuna emozione, del perché tutto sembrasse così vuoto e distaccato.
Sentì la voce del turchesino, mentre si allontanava in direzione della porta principale: << Fa niente, ero solo venuto a prendere l’ombrello. Sai dov’è? >>
Fubuki indicò un piccola pianta d’appartamento, dietro cui era nascosto il portaombrelli. Non sapeva ancora perché Gouenji si ostinasse a nascondere gran parte degli oggetti in casa. Forse solo per divertirsi ad osservarli vagare per la casa in cerca del momentaneo oggetto dei desideri, o solo per la pigrizia nel rimettere tutte le cose al loro posto. Ma questo aspetto si addiceva più a loro due, che al porcospino biondo.
Kazemaru prese un ombrello pieghevole dal contenitore, per poi rivolgersi nuovamente a Fubuki. << Gouenji è già uscito, vero? >>
L’albino spostò lo sguardo sull’orologio, che segnava le undici e mezza.
<< Ovvio. Sai dove dovevano andare quei due? >>
<< Non lo so. Probabilmente stanno solo passeggiando in giro >>. Aprì la porta d’ingresso con una lieve risata. << Sai come sono timidi tra di loro >>.
Aprì l’ombrello e si avviò sotto la pioggia, dopo aver salutato Fubuki con un cenno.
 
L’albino si sistemò sul divano, nella posizione che più gli sembrava comoda. Prese nuovamente a cercare una qualche trasmissione da guardare, in quella domenica così noiosa.
La pioggia si abbatteva sulle finestre costantemente, mentre si chiedeva come avesse fatto a non svegliarlo quando ancora dormiva.
E proprio quel fugace pensiero lo portò a chiedersi nuovamente il perché di quel sentimento di vuoto, come se si stesse dimenticando qualcosa.
Poggiò la testa su uno dei cuscini del divano, per poi prendere a fissare il soffitto.
<< Forse è solo un po’ di noia… >>.
Sospirò, poi chiuse gli occhi, in attesa che accadesse qualcosa, o che semplicemente uno degli altri due ritornasse a casa.
Chissà cosa aveva fatto Gouenji in quelle tre ore circa…
 
Sentì il tintinnio delle chiavi, mentre il porcospino biondo apriva la porta. << Sono a casa! >>
<< Già finito il tuo appuntamento con Suzuno? >> chiese, ancora steso sul divano.
Gouenji rise leggermente, dopo aver puntualizzato: << Non ti avevo già detto che non era un appuntamento? >>
<< Mmh >> assentì, << L’importante è crederci >>
Il biondo si sedette sul divano, o almeno nello spazio rimasto ancora libero. << Tu continua a pensare quello che vuoi, tanto so che dico la verità >>
Prese il telecomando, che nel frattempo era caduto dal divano. << E tu, invece? Che hai fatto? >> chiese, mentre cambiava canale.
<< Nulla. Ho dormito un po’ >>
<< Bhe, allora nulla di speciale… Sognato qualcosa? >>.
Il grigio aprì gli occhi, incerto sul cosa rispondere. Non era forse vero che i sogni si potessero dimenticare? Avrebbe potuto tranquillamente aver fatto un sogno, ed esserselo scordato.
<< No, mi pare di no >>.
Chiuse nuovamente gli occhi, mentre Gouenji si alzava per iniziare a preparare qualcosa in cucina.
E in quel buio indefinito, proprio sul fondo delle sue stesse palpebre, vide un immagine confusa.
Un ragazzo dai capelli tendenti all’arancione. La pelle chiara. E sorrideva.
Si sentiva fuori di testa solo a pensarlo, ma poteva quasi percepirlo, quel sorriso sconosciuto.
Quel sorriso che gli mancava così tanto…
Ricambiò quel sorriso, mentre i ricordi perduti di quel sogno fluivano nella sua mente. Chissà come aveva fatto a dimenticarsene.
Si ricordò particolarmente una frase…
 

‘Qui richiami tutto quello che desideri più fortemente’

 
Rifletté un attimo su quella frase, così sensata. Non era forse vero che nei sogni le persone vedessero quello che desideravano, che volevano, o che semplicemente… le tormentava?
<< E’ forse questo quello che voglio di più? Riaverti? >>.
Sussurrò piano la frase, rendendosi conto solo dopo di quanto suonasse impossibile.
 

Finito *^*… Ok, è corto corto (e forse fa anche un pò pena), ma oggi ho un mal di testa lancinante ;A;
Bhe, contando che stamattina avevo la febbre e sono andata lo stesso a scuola, ora mi sento decisamente meglio :D
Ma non dovrei perdermi in chiacchiere inutili D:

Comunque, ho scritto questo capitolo un pezzettino al giorno, ma pensa che d’ora in poi scriverò con più costanza .w.
E si, ho ripreso ad usare i nomi in giapponese perché… non lo so O.o
Forse perché sono più comoda ^^;
La trama è lenta (e anche abbastanza noiosa, per ora Q~Q), ma se la sviluppassi più velocemente non so cosa potrebbe venire fuori .___.”
Vi prometto che nei prossimi capitoli sarà tutto più interessante (Spero D:)
Anche perché ho già stabilito tutta la trama della fic ;3
 
E’ ora di dileguarsi òwò…
 
Kiss <3,
Evilangel98
 
P.s. Sono tornata a scrivere le mie long QwQ… Ora devo solo tornare a recensire un po’ tutto e sono a posto :3

 

 
 
 
 

 
 
   
 
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