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Autore: sanajackson    01/02/2012    1 recensioni
La storia di Sana,una ragazza appena uscita da un rapporto a tradimento,cerca di ricostruirsi un vita,giurando a stessa di non fidarsi piu degli uomini..
Ma qualcosa ruppe le sue barriere e la sua promessa...QUALCUNO..
Capelli ricci,occhi neri e profondi,nasino all'insù,super star ,non vi dice nulla?...beh scopritelo leggendo (;
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Io mi fidavo di te e tu cosa fai?! Torno a casa e ti vedo con un'altra...e...ti permetti anche di dirmi che non dovrei arrabbiarmi??!! - -Ti prego Amore credimi non è come pensi- -Non chiamarmi cosi!!! e dimmi...cosa dovrei pensare ehh??? ti ho dato tutto..TUTTO LUCA...e pure non ti bastavo....avevi bisogno di queste cavolo di zoccole per stare bene eh??! bene...visto che io non servo piu ..con permesso..- -Ti prego Sana Aspetta- -Fottiti!- SBAM! …. …. Eccomi...il mio nome è Sana James e a ventidue anni di nuovo a scappare da un'amore a tradimento. Da un uomo che mi ha fatta innamorare con la sua malizia,la stessa con cui mi ha messo da parte. Con cui ha lacerato definitivamente il mio cuore dolorante da anni ormai,colpa della scomparsa dei miei genitori,morti davanti ai miei occhi innocenti , mentre ero fra le braccia di Morfeo , le mie orecchie sensibili non udirono due colpi di pistola e davanti a me una grande pozza di sangue . avevo solo 5 anni, piccola ma con una grande responsabilità, crescere e vivere, in un mondo spietato in cui ormai non trovavo risposta alle mie domande. Mi allontanavo dall'ultima delusione d'amore , con le lacrime che attraversavano le mie gote come un ruscello che scorre sul suo letto,con gli occhi neri profondi che di solito emanavano luminosità spenti, i capelli castani mossi sembravano anche loro tristi,malinconici, sembrava volessero dire “ti prego preferiamo essere tagliati che soffrire in questo modo.” , e io gli capivo. Avrei voluta farla finita per sempre, andarmene per sempre per non sentire il cuore così dolorante, smettere di sentire,di vedere,di vivere... Camminavo senza meta, ormai incapace di orientarmi,incapace di trovare la via più sicura,in cui la felicità è la buona ricetta per continuare, in cui i bambini sorridono,giocano, con il cuore puro, in cui l'amore prevale su tutto e non il denaro come ormai si sentiva dire. “senza denaro non si vive”. Ma senza amore si può vivere?Dopo aver perso la strada si può recuperarla? Si può amare fino a morirne feriti? Cosa si può sopportare per amore? Non trovavo risposta... In quel momento mi trovavo davanti a un grande cancello di metallo con una grande scritta in bronzo dorato,in quel momento non riuscivo a leggere visto gli occhi appannati dalle lacrime,poi riuscì a capire. Neverland... L'isola che non c'è......bene...ora davvero avevo perso la cognizione del tempo . Pensa che credevo di essere nell'isola di Peter Pan ,il bambino che non voleva crescere, e la cosa che mi faceva pensare di essere pazza era che vedevo anche la scritta su un cancello . In quel momento,mi rigirai per tornare nella città di Las Vegas ,ma qualcosa mi bloccò...o qualcuno. -Hey bambolina che ci fai qui tutta sola?- L'uomo si avvicinava sempre di piu , barcollando, capì che era ubriaco. Mi sentivo di nuovo sola, senza una via d'uscita, ho sempre creduto negli angeli custodi e alla loro bellezza, ma perchè in quel momento in cui ne avevo davvero bisogno non c'era? Ormai arrivai a sbattere al cancello e l'uomo ormai mi era attaccato. -Ma che bella signorina che abbiamo qui e ..che buon profumo dolcezza- cominciò a baciarmi il collo con avidità lasciando qualche scia di saliva.Mi strappò violentemente il vestito. Mi faceva ribrezzo ma ormai non avevo forza di combattere..mi sentivo persa,sentivo le gambe cedere, sentivo il mondo sulle spalle. Era finita.. -Hey- una voce dolce ma preoccupata allo stesso tempo mi raggiunse da dietro il cancello. In quel momento l'uomo tirò fuori un coltello affilato,sbarrai gli occhi spaventata cercando di urlare, ma le urla mi morivano in gola. In quel momento di angoscia e male mi passò davanti agli occhi la mia vita,piena di disgrazie. quello che sentì poi fù un gran dolore al ventre, le gambe che cadevano a terra sfinite, quella misteriosa voce. d'angelo chiamare e poi...Buio...
  
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