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Autore: sanajackson    03/03/2012    0 recensioni
La storia di Sana,una ragazza appena uscita da un rapporto a tradimento,cerca di ricostruirsi un vita,giurando a stessa di non fidarsi piu degli uomini..
Ma qualcosa ruppe le sue barriere e la sua promessa...QUALCUNO..
Capelli ricci,occhi neri e profondi,nasino all'insù,super star ,non vi dice nulla?...beh scopritelo leggendo (;
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Ma sai almeno come si chiama?- gDelle voci?” -No ma come avrei potuto lasciarla lì in fin di vita?- gQuella voce...ancora quella voce angelica...ero in paradiso forse? No,perchè sentivo parlare il mio angelo custode che finalmente è tornato dalle vacanze di lavoro. No,se sto pensando significa che sono viva...ma perchè vedo tutto nero? Ricordo...ora si...il tradimento di Luca....quel lurido ubriacone. Ormai non ho nessuno e allora perchè sento persone parlare di me? Voci sconosciute..o almeno non tutte. Quella voce tenera,sembrava provenire dalle labbra di un ragazzo..o forse di un bambino...non sono sicura ma penso di averla già sentita...” -Si hai ragione fratellone , però se scoprono che hai in casa una donna si faranno domande e sarai piu inseguito di così...- g inseguito?..perchè? Per colpa mia? Non capisco...devo cercare per lo meno di muovermi.” -Non mi interessa..sento come se qualcosa mi blocca a lasciarla andare.. sento come se fosse sola..ha bisogno di aiuto..ha sofferto tanto..lo sento...non posso lasciarla andare finchè non l'avrò aiutata..- g Non ..ci ...posso..credere! Non so chi sia lui ma sembra conoscermi da anni ormai...sembra leggermi nella mente ...nel cuore..- -Se ne sei sicuro...Allora sono con te. Se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami, ho lasciato alcuni vestiti sul comodino per lei, penso siano della sua taglia,un po più magra di me ma le staranno. Ora devo andare, ho un impegno con Lewis per un video, a dopo fratellone stammi bene.- -Grazie Dunk ,sei la migliore. Ti voglio bene e buon lavoro. - gok...non capisco davvero niente. Chi era la ragazza e chi è il ragazzo angelico qui vicino a me...si vicino..perchè finalmente riesco a sentire e percepire ogni cosa,sento la sua mano candida sulla mia tenermi stretta come se stesse cercando di tirarmi fuori da quel buio..per me la sua mano era l'ancora di salvezza.- In quel momento, dopo numerevoli prove,riuscì a muovere la mano e penso che lui sene sia accorto visto che lo sentito sobbalzare,cercai di aprire piano gli occhi anche se faceva male. Quello che vidi fu uno spettacolo dopo l'altro. Mi trovavo su un letto di seta bianco,morbidissimo, con ricami di rose rosse sulla coperta,il letto era in legno antico ed era matrimoniale. La stanza era pitturata di un bianco davvero luminoso,tanto che feci fatica a guardare il soffitto. Notai alcuni quadri intorno alla stanza e riconoscetti “il bagno di Apollo” e “La primavera” di Botticelli. C'era un enorme armadio in legno , un comodino anch'esso in legno con 4 cassetti e sopra di esso erano appoggiati alcuni vestiti,forse quelli di cui parlava la donna di prima. Finalmente potevo vedere l'angelo che mi aveva salvata,che aveva pensato a me per una volta nella mia vita. La prima cosa che notai furono i suoi grandissimi occhi neri profondi quanto i miei. Vedevo in essi la stessa luce che c'era nei miei quando ero felice, ma c'era anche una tristezza immensa in quel mare di cioccolato di cui ora ero dipendente. Non riuscivo più a smettere di guardarlo negli occhi,ero incatenata. Le ciglia lunghe,le sopraciglia sottili rialzate ai lati del viso. Sorrise dolcemente,tanto che sbarrai gli occhi,non per lo spavento, ma per quanto fosse luminoso e perfetto e maledettamente dolce. Osservai i lineamenti del suo viso,erano perfetti, il nasino all'insù un po piccolo per i miei gusti,labbra sottili che sembravano morbide e delicate, alzai gli occhi per osservare i suoi riccioli neri raccolti in un codino ma con alcuni riccioli sfuggiti che ricadevano sul suo viso. Indossava una maglietta con il collo a “V” bianca, sopra una giacca nera con il bordo in oro, sulla tasca in alto a sinistra c'era ricamato lo stemma di una corona anch'essa in oro. Mi sembrava così familiare, mi sembrava di conoscerlo ma in quel momento non mi feci problemi. Stai bene?-chiese con la sua voce d'angelo,troppo dolce,troppo. La voce non usciva,colpa del dolore al ventre. Avevo una fascia bianca intorno alla pancia e un fazzoletto bagnato sulla fronte. Annui solo. Ci fu un silenzio imbarazzante,almeno,per me lo era visto che continuava a fissarmi. Avevo paura che pensasse male di me,molti pensano che sia una groupie,ma non era così. Molti guardando il mio corpo pensano questo, ma sono molto diversa,sono una vera maschiaccia,amo il divertimento ,l'adrenalina e le cose pericolose. Quando ero piccolina salivo sugli alberi, scherzi alle persone, scappavo da casa e correvo per le strade,mi vestivo con robe da maschi. Ora sono cambiata solo con il look,cioè sono una donna dovevo farmene una ragione no?Ecco perchè ho cominciato a vestirmi con abiti e cose da femmine,anche se è stato difficile prenderne l'abitudine. Pultroppo,ho sempre avuto un corpo invidiabile,ma io non mene ero mai vantata. Non ero snella ma nemmeno obesa,avevo forme nei punti giusti,amo il mio corpo. La gente aveva cominciato a giudicarmi, per strada le donne mi guardavano male mentre qegli stupidi degli uomini mi spogliavano con lo sguardo. Odiavo questo aspetto della vita,perchè giudicare non serve a niente. La voce del mio angelo mi riportò alla realtà. -posso sapere il tuo nome?- -Oh..si certo. Sono Sana- -Sana? Che nome dolce e strano- pronunciò cosi dolcemente da farmi venire i brividi... -e tu?...- Oh Grazie Agli Dei sono riuscita a parlare. non gli avevo detto che era un figo della madonna ma va bene cosi ,per ora.. -io cosa?- -Il..hem..il tuo nome..- pronunciai imbarazzata. sentivo il cuore battere fortissimo. Chi era? perchè ho la sensazione di conoscerla? -cosa?..non mi conosci?..oh..wow. sai In molti sanno chi sono mah sembra che non tutti..-Disse umettandosi le labbra in modo troppo sensuale per il mio povero cervello. Cercai di ricordarmi chi fosse e d'improvviso una flitta alla testa. Emisi un gemito di dolore e lui sene accorse tanto che si avvicino preoccupato. -Che succede?Stai male?Ti fa male qualcosa?- ooh che dolce si preoccupava cosi tanto. Intanto io non riuscì a rispondere per il dolore,sentivo le flitte sempre piu forti tanto da sentire i battiti del mio cuore rallentare. In quel momento,capìì la situazione e mi prese in braccio coprendomi con una coperta e io mi lasciai andare tra le sue braccia.Strinsi con le mani la sua maglietta per il dolore mentre correva per il corridoio,bussò ad una porta e entrò. -Sig. Jackson che succede? "jackson??..mmm jackson..." -Presto,Sta male,non si sente bene,presto . -Si calmi sig. Jackson e la appoggi su quel letto laggiù. "Aspetta...lui è.." Mi appoggiò delicatamente sul lettino mentre l'uomo,che pensai fosse un dottore, mi si avvicinò poi non vidi niente...
  
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