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Autore: Hacy    10/02/2012    2 recensioni
«Quelli chi sono?» le chiesi indicando un gruppo di ragazzi che passava per il corridoio pretendendo spazio per camminare.
«Quella è la squadra di football della scuola, bhè, veramente sono solo cinque di loro ma sono i più acclamati insomma. Quella ragazza invece è Rebekah, la ragazza del quarterback che è quello più avanti, quello bruno: Zayn Malik, gli altri sono Liam Payne, Niall Horan, Louis Tomlinson e Harry Styles.» spiegò mentre li guardava passare, accennando un sospiro all’ultimo nome.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Arrivammo davanti al locale ridendo come pazzi dopo le tante battute di Louis.
Scesi per ultima dall’auto aiutata da Zayn che mi tese una mano salvandomi da una figura di merda più che certa. Gli sorrisi afferrandola e non la lasciai nemmeno quando entrambi i miei piedi furono ben piantati a terra.
Dopo il pomeriggio a casa sua mi aveva accompagnata alla mia per cambiarmi, fortunatamente i miei non c’erano e evitai domande assurde e tante finte facce tenere.
Mi ero infilata un vestito nero corto fino a metà coscia che Zayn mi costrinse a comprare qualche ora prima unita ad un paio di decolté dello stesso colore con un fiocchetto per il quale impazziva.
Frazionati i capelli sciolti ci eravamo avviati verso casa di Sam davanti la quale incontrammo tutti gli altri.
«C’è un rumore assurdo!» urlai nell’orecchio del moro per farmi sentire una volta entrati.
«Siamo in una discoteca, che ti aspettavi?»
«Musica?» ipotizzai scoppiando a ridere contagiandolo subito.
Ci sedemmo tutti ad un tavolino che avevamo prenotato e, muovendomi lentamente a ritmo di musica mi sporsi più di una volta verso l’entrata sperando di riconoscere la testolina rossa di Sam.
«Ehm, Zayn, è permesso fare pensieri sconci sulla tua ragazza?» scherzò Niall guardandomi all’alto in basso prima di sedersi.
«Se vuoi un osso rotto si, è permesso.. anzi, nemmeno in quel caso.» rispose serio il ragazzo riducendo gli occhi a fessure.
«Eccoli!» esclamò ad un tratto Liam scorgendo un Harry fin troppo sorridente, distraendoci dal momento di ilarità.
Mi alzai di scatto e stando attenta a non cadere mi avviai verso Sam che sembrava infastidita.
«Che è successo?» chiesi alla rossa appena le fui vicina.
«Non si ricordava la strada quel coglione!» rispose con occhi infuocati rivolti ad Harry.
La guardai sorpresa e poco dopo scoppiai a ridere spostando lo sguardo da lei al riccio che, accorgendosene mi sorrise.
«Ah, ah, ah. Non c’è niente da ridere Hay!» si lamentò Sam andando verso il tavolo sedendosi poi al mio posto appena prima di me.
«Ehm, tesoro, è il posto della mia ragazza.»
«Ti alzi e la fai sedere.»
«Abbiamo i 5 minuti?»
«In due avete il senso dell’umorismo di una capra, siete perfetti l’uno per l’altra.»
Risi insieme a Zayn che mi fece segno di sedermi sulle sue gambe.
«Balliamo?» mi chiese una volta messa comoda.
«Potevi dirmelo prima di farmi sedere no?»
«No, devo darti fastidio.» lo guardai di sbieco ma, dopo uno dei suoi sguardi irresistibili sorrisi e mi alzai dirigendomi verso la pista mano nella mano col moro.
«Ti avviso che non so ballare.» disse poco prima di farmi fare una giravolta su me stessa.
«Se è per questo neanche io!» ridemmo e iniziammo a muoverci a ritmo di musica, almeno era quello che sembrava a me.
Guardandolo fare mosse strane scoppiai a ridere nascondendo il viso dietro le mani scuotendo la testa.
«Fai pena.» sussurrai al suo orecchio quando la canzone finì.
«Grazie tante!» disse incrociando le braccia e facendo lo sguardo da cane bastonato.
Scossi la testa e poi feci per andarmene ma una mano mi prese per un braccio, mi fece voltare e mi costrinse ad un bacio al quale non mi tirai indietro.
Istintivamente portai le braccia attorno al suo collo e lasciai alle nostre lingue fare il resto.
Quando ci separammo misi la fronte contro la sua e sorrisi, come la sera del concerto.
«Le scarpe mi stanno uccidendo, sediamoci.» dissi facendo sfregare i nostri nasi.
Sorrise e mi prese la mano praticamente trascinandomi verso una sedia attorno al nostro tavolo sulla quale mi buttai.
«Ordiniamo da bere?» chiese Niall urlando per farsi sentire.
«Ordina tutto quello che si può ordinare!» urlò Sam esasperata.
Qualche minuto dopo c’erano tre bottiglie di birra vuote sul tavolo, due Sam e l’altra un po tutti.
Guardai stranita la rossa cercando di capire cos’è che fosse accaduto per farla sfogare così tanto sull’alcol mentre lei rideva e sparava cazzate presa in giro da Louis e Liam che si stavano divertendo tanto a vederla ubriaca.
All’inizio della terza mi alzai infastidita e trascinai la ragazza in bagno facendole lasciare la bottiglia nelle mani di Niall che le stava accanto.
«Che cazzo c’hai?» chiesi sempre più nervosa?
«Io? Io niente.. niente, assolutamente niente, sto bene, cosa dovrebbe andare male? È tutto schifosamente bello e divertente in questo cazzo di mondo non trovi?»
La guardai con occhi sgranati: con due bottiglie di birra era in questo stato? Santa Madre di Dio!
«Sam devi stare calma e dirmi cosa hai! Non sei la tipa da ubriacarti per niente!»
«Cazzo Hayden devi lasciarmi un po di aria! Voglio divertirmi ogni tanto! Perché mai dovrei stare male solo perché sono fidanzata col ragazzo sbagliato e questo pomeriggio, mentre tu scopavi allegramente col tuo, io ho quasi tradito il mio a causa di un riccio che non si fa mai i cazzi suoi, un riccio della quale sono innamorata!» iniziò a piangere distrutta.
Mi sentì in colpa per non essere stata con lei quel pomeriggio, aveva sicuramente bisogno di qualcuno con cui sfogarsi e io ero la sua migliore amica.
La abbracciai stretta mentre lei inumidiva la mia spalla e io l’accarezzavo la testa per farla calmare.
«Mi dispiace tesoro.» dissi piano sciogliendo l’abbraccio.
«Ma non ti scusare che ci sto ancora peggio per star facendo male anche a te.»
Risi all’ilarità della Sam ubriaca.
«Ora, fammi divertire e lasciami stare un po.» disse convinta uscendo dal bagno.
Non feci in tempo a fermarla che era già al tavolo che veniva esplicitamente tentata dal riccio.
«Harry, va bene che ti piace ma portarla a tradire Josh!» dissi avvicinandomi al suo orecchio distraendolo dai grandi occhini di Sam che lo scrutavano innamorata.
«Rilassati ok? Non l’ha tradito cazzo!» wow, uno più brillo dell’altro qua dentro.
Scossi la testa e mi sedetti accanto a Zayn che mi guardò dolcemente prima di regalarmi un bacio.
Prima che potessi ritornare cosciente (visto che ogni volta che sfioravo quelle labbra mi svuotavo completamente) mi ritrovai Sam ed Harry che ballavano scatenati in pista ridendo e corteggiandosi a vicenda.
Guardai disperata i ragazzi che risero facendo finta di niente.
«Ditemi voi due, cosa avete combinato oggi a casa di Zayn?» chiese Liam appoggiandosi al tavolo poggiando la testa su una mano.
Gli altri si voltarono curiosi e io risi diventando rossa.
«Come sapete che è stata a casa mia?»
«Un uccellino..» Louis alzò gli occhi fischiettando, cosa che mi fece ridere.
«Allora? Che avete fatto?» chiese Niall sorridendoci malizioso.
«Ma i cazzi vostri?»
«Non c’è niente di interessante di questi tempi.. se non quello!» esclamò Liam indicando la pista da ballo.
Mi voltai di scatto e vidi Harry e Sam attaccati che si scambiavano un bacio per niente casto.
Sgranai gli occhi facendo andare lo sguardo da loro a Zayn che, sconvolto quanto me si alzò per andare a separarli.
Appena gli fu vicino, con una spinta allontanò Harry dalla rossa.
«Cazzone! È fidanzata!» urlò al riccio che, ubriaco non diede molto peso ne alle azioni ne alle parole.
«Sam! Sei uscita di senno?» chiesi alla ragazza che sorrideva beata come una scolaretta vergine.
«Torniamocene a casa.» dissi a Zayn che guardava malissimo il riccio e che annuì subito.
«Ragazzi! La pacchia è conclusa, tutti a casa su!»
Liam, Louis e Niall mi guardarono con la faccia da cane bastonato alla quale non cedetti e sbuffando si alzarono prendendo le giacche di tutti.
Uscimmo dalla discoteca velocemente, Sam appoggiata a Louis e Harry a Zayn.
«Chi può guidare la moto?» chiese il moro prima che la mano di Niall si alzò per afferrare le chiavi.
Zayn gli sorrise e diede appuntamento sotto casa di Harry per poterlo mettere a letto.
Noi entrammo in auto con Sam che praticamente già dormiva, una volta sistemato Harry ci fermammo a casa mia affinchè potessi prendere le cose per cambiarmi il giorno dopo visto che avevo deciso di dormire da lei: i suoi genitori erano in viaggio ed era sola a casa, non volevo facesse quale idiozia.
Una volta a casa si Sam, Zayn mi aiutò a portarla di sopra per farla coricare e tornammo di sotto ripensando alla serata.
«Che casino.» dissi scuotendo la testa. «Se solo avessi controllato Sam!» continuai addossandomi la colpa, come al solito.
«Stupida, non è stata colpa tua!» disse il moro cingendomi la vita guardandomi con uno sguardo dolce. Ricambiai con un mezzo sorriso mettendo le mie braccia attorno al suo collo.
«Grazie per avermi aiutata!» dissi piano dandogli poi un bacio.
«Questo ed altro per te!» esclamò facendomi sciogliere in un sorriso più sincero.
«Allora io vado, i miei mi ammazzano se torno troppo tardi.» continuò stringendomi forte a lui.
Annuì poco prima di dare vita ad un bacio molto poco casto, uno di quei pochi che ci permettevamo.
«Ti amo stupida.» disse sorridendomi.
«Anche io.» risposi sciogliendo l’abbraccio prima di accompagnarlo alla porta.
«Buonanotte.» esclamò ancora e, dopo un sorriso chiusi la porta.
Salì al piano superiore e mi infilai il pigiama prima di infilarmi sotto le coperte accanto a Sam.
Rimasi sveglia almeno per un’altra mezz’ora ripensando a come la giornata da perfetta fosse diventata disastrosa e cercando di non dare troppo peso ai brutti pensieri mi addormentai stretta alla mia migliore amica.

«Buongiorno donzelle!» esclamò Niall venendoci incontro.
«’Giorno a te.» risposi sorridendogli.
«Buongiorno al cazzo.» disse Sam tenendo una mano sulla testa barcollando al mio fianco.
«Di buon umore sta mattina!» scherzò il biondo affiancandoci per poi camminare verso l’entrata della scuola.
«Zitto cazzo! Ho un mal di testa assurdo!» borbottò la rossa prendendomi a braccetto per non cascare sulle scale.
«Non si ricorda niente?» sussurrò il ragazzo al mio orecchio.
Scossi la testa e sorrisi quando mi accorsi di un meraviglioso moro che mi veniva incontro.
«Buongiorno.» sussurrò sorridendo sulle mie labbra.
Lo guardai dolcemente per poi tornare alla realtà quando mi accorsi dei ricci di Harry sulla mia spalla. Il ragazzo si appoggiò tranquillamente alla mia schiena per continuare a dormire.
«Harry! Così mi uccidi!» urlai scostandomi, per poco non finì a terra.
«Ciao..» disse ritornando sveglio accorgendosi della presenza di Sam.
«Sta lontano da me riccio.» esclamò riducendo gli occhi a due fessure.
«Cosa? E il bacio di ieri?» ok, Harry si ricordava della serata prima e la rossa era appena diventata un tutt’uno con i capelli.
«COSA?» urlò lei imbarazzata e arrabbiata allo stesso tempo.
«Ehm, ci sarebbero un paio di cose che dovrei dirti..» dissi sorridendo angelicamente trascinandola verso il bagno.
«Che c’è?»
«In parole povere.. ti sei ubriacata e se io e Zayn non vi avessimo fermati sareste tipo finiti a letto insieme.»
«Aspetta, aspetta, aspetta. Eh?»
«Due bottiglie di birra prima di un balletto.. sensuale chiamiamolo. Diciamocelo, lingua in gola, mani sul culo.. hai presente?» dissi tutto d’un fiato.
«E cosa dirà Josh?»
«Oh, cazzi vostri. Io ho provato a dirti di calmarti.»
«Ma sei la mia migliore amica! Mi devi aiutare!»
«Che posso fare io? Mentire a quel povero ragazzo? Io non lo farò, come non lo farai tu.»
«Cazzo, cazzo, cazzo!»
«Vedi il lato positivo, ora puoi stare con il riccio.» sfoderai un sorriso a ottantamila denti al quale rispose con uno sguardo bruto.
«Usciamo di qua prima che succedano casini.» disse a denti stretti.
Una volta chiusa la porta del bagno alle nostre spalle rimasi immobile con la bocca socchiusa.
«Ehm, sono successi.» sentenziai assistendo ad un pugno epico di Josh ad Harry.
«Prima la maltratti e la insulti e poi te la baci e quasi me la spogli di fronte ad una discoteca? Tu non stai bene! Vedi di farti vedere da qualcuno e di non farti più vedere da me perché ci finirei con tanto piacere in galera.» urlò Josh al riccio seduto a terra con il viso sporco di sangue che usciva dal naso.
«Josh! Non prendertela con lui! Eravamo ubriachi! Io non ricordo nemmeno quello che è successo!» intervenne Sam cercando di far ragionare il suo ragazzo.. o il suo ex ragazzo.
«Mi hai tradito!» disse solo cercando di apparire più calmo per poi correre via.
«Abbiamo un bel casino.» sentenziò Capitan Ovvio a.k.a Louis Tomlinson.

Sam rimase sovrappensiero e distrutta per il resto della giornata, mi sentivo un po in colpa quando mi vedeva abbracciare e baciare Zayn.
«Il professor Collins ci starà aspettando.» dissi alla rossa seduta sotto il solito albero che non voleva decidersi ad alzarsi.
«Sam!» la chiamai attirando la sua attenzione «Il Glee!» dissi e lei sgranò gli occhi scuotendo la testa.
«Non ci penso nemmeno! Ci sono sia Josh che Harry! Sarebbe un bagno di sangue!» esclamò preoccupata avvicinandosi alla corteccia scivolando sull’erba.
«Tu ora ti alzi e vieni con me al Glee, o ti devo far venire a prendere di peso da cinque ragazzi che si stavano allenando proprio lì e che si stanno avvicinando per andare?» la ricattai con un sorrisetto di sfida.
Mi guardò di sbieco e si alzò prendendo la borsa: sapeva bene che i ragazzi potevano essere poco delicati quando volevano.
Risi sapendo di aver vinto questa battaglia e, una volta che i ragazzi si affiancarono a noi, iniziammo ad incamminarci verso l’aula di musica.
Zayn mi mise un braccio attorno le spalle e mi venne naturale cingergli la vita col mio.

Arrivati nell’aula trovammo i ragazzi seduti sulle loro sedie e il professor Collins con la testa bassa sul pianoforte che controllava delle cose.
«Ragazzi!» disse sorridente, alzando la testa, sentendoci arrivare.
«Professore buongiorno!» risposi sorridendogli dolcemente.
Harry, Sam e Josh si sistemarono in tre parti opposte, io mi sedetti affianco a Sam e Zayn affianco a me e gli altri si sparpagliarono. Una volta seduti intrecciai la mia mano con quella del moro e gli sorrisi dolcemente.
«Vi starete chiedendo cosa stessi controllando su quei fogli pochi secondi fa..» iniziò Collins andando verso la lavagna sulla quale scrisse “Forgivness” ovvero Perdono.
Socchiusi la bocca pensando a come quel professore fosse così intuitivo.
«So che ci sono problemi all’interno del gruppo e bisogna risolverli perché la mia classe deve essere unita anche perché, vi ricordo tra due settimane ci sono le provinciali per le quali ci eserciteremo anche questa settimana.» spiegò sorridendoci.
«In pratica dobbiamo scegliere una canzone che parla di perdono e cantarla?» chiesi alzando un sopracciglio voltandomi poi per guardare Sam.
«Esatto Hay, dileguatevi ora e pensate alla vostra canzone, vi aspetto domani!»
Sorrisi alla rossa e mi alzai dirigendomi verso il corridoio.
«Ho la canzone.» disse lei sorridendo una volta uscita dall’aula.

«It still feels like our first night together, feels like the first kiss and, It's gettin' better baby . No one can better this, I'm still hold on and you're still the one . The first time our eyes met it's the same feelin' I get, only feels much stronger and I wanna love ya longer, you still turn the fire on» Sam aveva sempre una voce splendida e la canzone era buona per la situazione.
«Please forgive me I know not what I do. Please forgive me I can't stop lovin' you. Don't deny me, this pain I'm going through. Please forgive me, if I need ya like I do. Please believe me, every word I say is true. Please forgive me I can't stop loving you. Still feels like our best times are together. Feels like the first touch.» aveva scelto una canzone stupenda e la cantava guardando negli occhi Josh che pian piano si aprì in un sorriso. Che ragazza d’oro che aveva trovato.
«With every word and every breath I'm prayin', that's why I'm sayin'...» concluse sciogliendosi in un sorriso nel sentire gli applausi di tutti.
Josh si alzò e le andò in contro abbracciandola.
«Sam, io ti voglio bene e ti ho perdonata ma non possiamo tornare insieme.» le disse dolcemente.
«Lo so.» rispose lei annuendo e sorridendo. «Grazie Josh.» concluse poi spostando gli occhi su Harry che le fece un cenno.
Finalmente avrebbero potuto stare insieme, forse.
  
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