Ringrazio Lord Martiya, KillKenny e Ilune per avermi prestato dei loro personaggi.
Buona lettura
Capitolo 29: Il tempo passa
ma tutti restano gli stessi… purtroppo!!
Da quella sera erano passati ormai tre anni.
Mana e Shigure facevano ormai coppia fissa, e sguardi della serie
“prova a flirtare con lei e ti riduco ad un puzzle di 10.000 pezzi” , “toccala e la morte sarà un eufemismo” erano dedicati a
chiunque valicava l’area off limits; e nel frattempo erano nate altre coppiette
(manco a farlo apposta Ichigo e Ryo
avevano “approfondito” le loro reciproche conoscenze, o almeno così facevano
pensare rumori sospetti provenienti dalla camera di lui, seguiti
dall’emigrazioni massiccia di intere tribù di termiti).
I ragazzi, dal canto loro avevano intonato inni gioiosi (e considerando
che sono demoni, le conseguenze del loro gesto furono poco piacevoli),
quando vennero ultimati i lavori di costruzione per i loro bagni.
Gli affari andavano a gonfie vele e i debiti erano stati tutti saldati.
Insomma tutto andava che era una meraviglia, se nonché…
- ETCIIIIIIIIIIIIIIIII!!!
STUD!
- AHIA
Tutti – Salute Ryo!
…Doc aveva commesso qualche piccolo errorino
nell’installazione dell’impianto dell’aria condizionata, e ora sembrava fossero
piombati di punto in bianco nell’era glaciale.
Indi per cui non solo non potevano aprire i battenti onde evitare di
avere qualche Bastoncino Findus in giro per la sala,
o parlare troppo forte per evitare di ritrovarsi stalattiti di ghiaccio da
Per la cronaca, a parte il solito iceberg (Shirahime),
solo pinguini killer e orsi assassini ci stavano a
nozze con quel clima polare.
- Umi, ci passi degli altri Marshmallow?
- Va bene ragazze. Hei voi due piccioncini, cosa fate vicino alla porta, su qui a
scaldarvi
- Glom… Umi ha
ragione. Ah… gia che ci siete non è che portate vicino al falò Doc? È da mezzora che è fermo in quella posizione e non
vorrei che si fosse ibernato.
E così dicendo Kit indico un Doc immobile
nell’epica posa del martello (da 100 t) devastatore, presumibilmente intento a
smantellare la macchina malefica che aveva ridotto il
pavimento ad una pista di pattinaggio.
- …uff… ma quando arrivano quei due
- Calmati. Ma sei sicura che verranno
- *REAL Evilgrin!* hihihihi
puoi scommetterci
- *gocc* se lo dici tu
Di nuovo nella betola così betole che più betola non si può
Questa volta la chimera si era presentata con uno strumento di enorme
potenza purificatrice
- Cosa vuoi fare con quel ventaglio?!
- Ora vedrai…
E cominciò a sventolare spostando immani quantitativi di fumo da sigaro
e mostrando alla vista umana cose che avrebbero dovuto
rimanere arcani misteri
- Oddio un poster della Umbridge in topless!!
Via, che qualcuno lo metti… bruciatelo… fate qualcosa ma
fatelo…
Mana si coprì il volto
puntando con il braccio libero un crocifisso contro l’obbrobrio, mentre il
resto del locale era intento a rigurgitare il cenone di Natale.
Un eroico avventuriero afferrò con pinze e lo gettò in un focolare che
dei barboni avevano acceso sfruttando un bidone.
La combustione del malefico poster provocò una nube modello fungo
atomico di un curioso color confetto.
- Mi scusi signorina. L’avevo scambiato per uno della
Marini.
- Non si preoccupi buon uomo – Kit batté con fare comprensivo – con
quel fumo anch’io avrei commesso quell’errore fatale
E rabbrividendo (un poster del genere provocherebbe un bel trauma anche
ad un mazoku) raggiunse l’amica che nel frattempo si
era seduto difronte ad un uomo dalla capigliatura
argentata che dimostrava pressappoco un trentina
d’anni.
- Sempre a fare casino voi… non potevate fare come tutti e raggiungere
il tavolo?!
- Kikko… quanto l’hai pagata la cartina del
bar…
- Venti sacchi
- Hai ricevuto il mio avviso
- Sì, e ti dico subito che stavolta dovrai fare senza di me… daiii, non fare la bambina… smettila di fare i cerchiolini nell’angolo… e non fare quegli occhini da cane
bastonato che lo sai che non attaccano con me
Mana si rimise a sedere
e si mise a fissare il collega nel profondo delle fosche pupille
- Piantala… quando dico no è
*Mi ha fregato di nuovo*
Il Crazy Priest, il
grande KillKenny Babel si
era fatto fregare un’altra volta dall’amica, come lei ci riuscisse, beh, se lo
chiedeva ogni volta.
Dopo una buona mezzora che indugiava davanti all’ingresso decise di
optare per un “via il dente, via il dolore”.
- Ti ha fregato di nuovo, non è così, Sempai?
Un giovane di bell’aspetto dai capelli scuri
come una notte senza stelle e dall’abbigliamento completamente nero e occhiali
da sole, si presentò innanzi al Crazy Priest
- Perché tu invece? Abaddon Babel, il fantomatico Demon
Killer, che cavolo ci fai qui?!
I ragazzo si tolse gli
occhiali e sghignazzò con fare canzonatorio.
Gli occhi scarlatti avevano un che di non umano, considerando quanto
fra gli umani siano rari gli occhi scarlatti.
- Sono qui di mia spontanea volontà, a differenza di qualcun altro?
Quindi il moro aprì la porta, varcarono la soglia e…
STUD
…i due si trovarono belli che distesi per terra.
- MA SI PUÒ SAPERE CHE C**** È SUCCESSO A ‘STO C**** DI PAVIMENTO?!?!?!?!?!?!?
Urlarono i due all’unisono.
Un attimo dopo vennero travolti da una brezza
polare e per un buon istinto di autoconservazione si
spostarono verso il focolare, non potendo tra l’altro fare a meno di
strabuzzare gli occhi vedendo due spiriti del vento maneggiare martello e
scalpello per liberare un elfo surgelato.
Dall’altra parte del locale quattro
dei cinque gestori si stavano giocando a morra cinese le missioni del giorno.
Alla fine il kitsune e la
demone degli abissi afferrarono il loro fascicolo e si volatilizzarono,
mentre l’ex guardiano degli inferi e la chimera li raggiungevano, li prendevano
per la collottola (Abbadon stava tentando di
abbordare Zakuro che si leggeva “Mazoku
sani e belli” snobbandolo) e li trascinarono via teletrasporto
in un posto arido.
- Egitto?
- Come l’hai capito?
- Da quei poliedri con base quadrata, con per
altre facce triangoli che convergono in un unico punto fuori dal piano noto
come vertice
- Ovvero?
- Piramidi!
Altrove, in un palazzo gigantesco e dall’arredamento ricchissimo, due
creature di nostra conoscenza si muovevano a paso di granchio a muro rasente.
Non aprirono il portone della stanza entro la quale si trovava il loro
obbiettivo vennero investiti in pieno da onde sonore.
Rialzatosi videro un dorato in forma draconica
con addosso vestiti da metallaro (Dove avesse trovato vestiti della sua taglia
è e resterà sempre un mistero), che saltava come un pazzo fingendo di
strimpellare una chitarra e cantando a squarciagola canzoni dei Nirvana.
- Alzhaimer?
- Non lo escludo
- Procedo?
- Procedi
Kit cominciò a concentrare le proprie energie e a spostare le dita
delle mani in diverse posizioni, poi urlò.
- Oiroke no Jutsu (1)
Il demone venne avvolto da una nube di fumo, per poi riapparire con le
sembianze di una dolce donzella tutte curve, capelli dorati e occhini azzurri,
esattamente come mamma là fatta.
L’autopsia dichiarò morte per dissanguamento.
Altrove, nella citta dei morti di Hamunaptra, tre demoni riapparivano da una fitta nube di
polveri.
Un autentico intenditore avrebbe subito riconosciuto le tute spaziali.
- …‘scolta Shi… ma dei normali scafandri
proprio non si potevano usane, no eh?!
- Abaddon… ascoltami… ti assicuro che gli
scafandri del negozio è meglio lasciarli lì dove stanno
*** FLASHBACK DI SHIGURE ***
Approssimativamente quattro anni prima
A Shigure e Umi era
stato commissionato il recupero di una serie di armi batteriologice rimaste in una transatlantico affondato per cause misteriose (in realtà
aveva avuto un frontale con un iceberg, ma non potevano dirlo in giro).
Shigure aveva indossato il
suo scafandro.
Dopo un paio di minuti aveva cominciato a percepire un certo prurito in
tutto il corpo, ma aveva deciso di sorvolare e portarlo in tintoria più tardi.
Stava per uscire quando si sentì chiamare da Doc
- Ehi Shi bel ragno. Femmina
vero?
Al momento prese la cosa per uno scherzo e pensò bene di rispondere per
le rime.
Errore!
- No, è maschio
- Sicuro? Sarà per il fiocchetto rosa, ma mi sembra una femmina
A questo punto fu colto dal tipico dubbio amletico: voltarsi o non
voltarsi… questo è il problema!!!
Decise di girarsi
Doppio errore
E fu così che Shigure scoprì di aver
indossato il terraio di quelle che apprese essere
vedove nere…
…
…
E fu così che divenne aracnofobo
*** FINE FLASHBACK DI SHIGURE ***
- Abaddon… ascoltami… ti assicuro che gli
scafandri del negozio è meglio lasciarli lì dove stanno
- Va bene, va bene… ho capito ora…
Non concluse la frase perché davanti a loro si stanziò un mare di
sporco e marciume di diversi secoli
- Chi vuole andare per primo?
Central City
Un losco individuo con occhiali da sole e una cicatrice a croce
all’altezza del dotto nasale girava tra i vicoli.
Davanti a lui si pararono due giovani, un ragazzo biondo e una ragazza
dai lunghi capelli castani.
Lei teneva in mano un paco regalo, di quelli semplici fatti dalla
confezione cubica, coperchi e nastro a chiudere il tutto.
Senza dire una parola la ragazza gli diede il pacco e un attimo dopo
girarono dietro l’angolo e scomparvero nel nulla.
Devils&Co - Retrobottega
Due ragazze, una dai capelli castani lunghi fino alle spalle, l’altra
dai lunghi capelli scarlatti, entrambe imbacuccate in calde pellicce in simil-visone che sorseggiavano del tè caldo.
Sul tavolo era posizionata una sfera opaca di cristallo posta su un
cuscino di raso lilla.
La rossa finì di sorseggiare il tè, quindi parlò:
- Dici che lo ha già aperto?
La bruna (che poi sarei io NdA) guardò
l’orologio - …mmm… ‘spetta
che guardo
Quindi posizionò le mani a breve distanza dalla sfera e mormorò alcuni
versi in lingua elfica.
Dopo pochi secondi la sfera cominciò ad emettere un bagliore perlaceo e
apparvero immagini legate al vicolo dove pochi attimi prima i due demoni
avevano consegnato il pacco.
L’individuo sembrava interdetto, decisamente sconcertato da ciò che era
appena successo.
Cominciò a osservare il pacco.
Lo agitò nel tentativo di identificare il contenuto,
poi la curiosità prese il sopravvento e lo aprì
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM
- Ora sì! Altro tè cara?
- No, grazie!
- Caffè?
- Ne ho già preso due tazze!!
- Cioccolata?
- Va bene, aggiudicato!
Di nuovo a Central City
I due demoni ora erano a breve distanza da un enorme cratere che aveva
preso il posto di tre quartieri
- Non è che hai messo troppo tritolo
- Non credo – rispose il kitsune depennando
il nome della vittima della lista - …il prossimo sarebbe…?!
Ritornando ad Hamunaptra…
Tre esseri pestilenziali riemersero dal mare si marciume
Mana, che si era
bellamente addormentata, venne svegliata bruscamente dalle tre creature che sul
momento scambiò per golem di terra, ma che poi
riconobbe essere i tre colleghi (il tutto, solo dopo averli bersagliati con un
buon numero di sfere di fuoco).
Inutile dire che molti furono i tentativi per liberare il tomo cementificato in non si sa quale sostanza misteriosa, che
manco farlo apposta era talmente dura che oltre ad aver ridotto lo scalpello ad
uno yo-yo, si era rivelato totalmente immune a tutti i
loro incantesimi.
Dopo mezz’ora di svariati tentativi, il tomo fu sfruttato per il
rinomato lancio del mattone.
Ma si sa che l’impatto tra oggetti
straordinariamente duri (leggasi: il libro) contro superfici eccezionalmente
delicate (leggasi: un’intera fila di colonne portanti) possono dar origine ad
effetti catastrofici.
Le colonne vennero abbattute e il tempio
cominciò a crollare sotto il peso della sabbia.
In compenso il libro si era liberato dallo strato di simil-cemento.
- SCAPPIAMOOOOOOOOOOO!!!!
Tra qualche dozzina di dardi avvelenati e doppia ascia della morte
dall’alto… no da destra… da sinistra una doppia… insomma, il grezzone ebbe un’illuminazione divine
- Ragazzi
- Siii – risposero i tre mentre evitavano tre
trappole scattate in simultanea
- Siamo demoni giusto?
- Chimera
- Dettagli
- Taglia corto
- Sappiamo usare o no il teletrasorto?!
I tre si bloccarono a mezz’aria - Giustoooo
E scomparvero in un “puff”.
Quando riapparvero studiarono attentamente il reperto
- E così, questo sarebbe il libro di Amun-Ra
- Shit! Houston, abbiamo un problema...
- Quale – tutti e tre all’unisono
- Li sapete leggere i geroglifici?
Il loro sguardo valse più di mille parole
- Ok, vado a comprare un dizionario
Casa Voldemort
Il caro e buon vecchio Voldemort, colui che
suscitava il terrore solo venendo nominato, colui che
per sfiga infinita si era fatto fregare da un neonato primo in classifica sulle
cose da fare (naturalmente dopo la voce “completare collezione figurine dei Pokemon”), ora si stava godendo un buona tazza di tè.
Ad una tratto il suo salotto venne irradiato
da una luce intensa.
Tutto ciò che gli venne in mente fu “Sarà l’attacco delle 16:30”.
Errore!
Un attimo dopo un numero incalcolabile di fuochi d’artificio invasero
la casa.
E mentre sul piano astrale qualcuno accartocciava una lista della
spesa, altrove (mare del caos e la sede principale), qualcuno seguiva lo
spettacolo trangugiando popcorn.
Due settimane dopo Voltemort riuscì a
rientrare in possesso della propria abitazione.
In un luogo che è meglio non sapere che luogo è…
Il quartetto si era finalmente presentato alla residenza delle
incarnazioni.
Si sarebbero aspettati di tutto, ma che una di loro quel giorno avesse
deciso di alzarsi dalla sponda sbagliata, proprio non lo potevano prevedere.
Specialmente se provocata dal lancio della pozione sbagliata.
Quindi, il quartetto aveva celato la propria aura e si era imboscato
- KillKenny… avevamo detto pozione
soporifera, NON filtro d’amore
- Sempre colpa mia, vero?! *Tzè, il solito scaricabarile*
*** FLASH BACK DI KILLKENNY ***
Quella sera era una delle tante in cui Lilith-sama
organizzava uno dei suoi soliti festini.
Festini in senso relativo, come al solito vi
aveva preso parte più di metà della popolazione demoniaca di quella dimensione.
E come al solito toccava a lui e ad Abaddon rasettare casa, dato che
1) gli altri suoi colleghi si dileguavano prima della fine della festa (a fare
cosa lo sapevano solo loro) ed erano assolutamente irreperibile; 2) la servitù
si era licenziata dopo il terzultimo party.
E quel che era peggio è che dovevano sistemare quel porcile senza
svegliare la loro master, il cui sonno era talmente
delicato che dovevano trascinare i piedi sotto delle pattine per non fare alcun
rumore.
Perché, per chi non lo sapesse, la loro amata Lilith-sama
poteva benissimo sembrare una tipa tranquilla, ma sotto l’effetto dell’alcool
subiva una metamorfosi e diventava dannatamente violenta, e il mal di testa
post sbornia non avrebbe semplificato le cose, decisamente no.
D’altronde dovevano pur fare le pulizie o chi la sentiva più.
Che sia stata colpa della stanchezza o del fato momentaneamente avverso
(e quando non lo è? NdA), stà
di fatto che ad Abaddon cadde il vaso che stava
pulendo dalle briciole di un tramezzino.
KillKenny con uno scatto
felino saltò nel disperato tentativo di afferrarlo, fallendo su tutti i fronti.
Ormai il vaso (preferito) della master giaceva
a terra ridotto ad un puzzle di 100 pezzi.
I due si guardarono l’uno nelle fosche pupille dell’altro.
- Siamo morti – mormorò Abaddon
Nessun rumore
Calma piatta.
Silenzio tombale.
I due tirarono un profondissimo sospiro di sollievo e parlarono…
- È andat
…troppo presto
- CHI HA OSATO DISTURBARE IL MIO DELICATISSIMO
SONNO
I due si guardarono prepccupatissimi
deglutendo rumorosamente a cominciarono a sudare freddo appena la videro
soffermarsi con lo sguardo sui cocci
- CHI HA ROTTO IL MIO PREZZIOSISSIMO VASO.
freddissimo
- CHI-È-STATO!
- COUGHKillKennyCOUGH
Sul volto di Lilith si va a formare un
sorriso che avrebbe fatto concorrenza con uno squalo
mentre il Crazy Priest
guarda con puro disgusto il collega
- Traditore
Le foto conservate nell’album ricordo riportano l’andamento dei fatti.
FOTO 1
Il Crazy Priest
fugge a gambe levate schivando tutti i blast di
energia demoniaca (non è un veggente per nulla).
FOTO 2 e 3
Il Crazy Priest si
gira e con uno sguardo di puro terrore e comincia a correre più in fretta.
FOTO 4
Un oggetto non identificato entra nel margine. È piccolo e colorato.
Non si capisce altro
FOTO 5
L’oggetto identificato non è più tale.
Si tratta delle fantomatiche scarpe da ballo della
master, su cui è stato applicato un incantesimo BRECKABLE che come dice
il nome può rompere tutto, ma davvero tutto (lo stesso incantesimo venne
progettato dal grande mago Clow Reed
in un’altra linea temporale, ma il fesso non lo brevettò e ora un certo iceberg
sta guadagnando soldi a quattrini).
FOTO 6
Il tacco alto
Fanno più male loro di un fendente di Musamune
a la faccia del Priest
sembra confermare il potere distruttivo di quelle apparentemente innocue
calzature.
Meno un metro.
FOTO 7
Meno dieci centimetri.
Il povero KillKenny non demorde e continua a
correre.
FOTO 8
Impatto avvenuto
Osservando la nona e ultima foto e osservando la profondità del solco
rimasto, i geologi locali hanno stimato un ipotetico volo di
*** FINE FLASH BACK DI KILLKENNY ***
- Dannazione Mana, ma quanto ci vuole a
trovare quella dannata formula
- La fate facile. Voi non dovete fare una traduzione simultanea
- Trovati ^____________^
- AAAAAAAAAARRRGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!
Mana per riflesso
condizionato lanciò l’incantesimo lanciato l’incarnazione.
Questa si ritrovò la testa avvolta in una nuvoletta rosa.
Un attimo dopo i suoi capelli sembravano quelli di un barboncino afro.
Due attimi l’incarnazione, colta da istinto narcisista, ammirava il suo
riflesso in uno specchio mentre gli altri se la
filavano.
Dragon Dungeon
La vita procedeva come al solito: Philia spolverava la sua collezione di porcellane assistita
da Valgarv, Garv e Razor facevano uno spuntino, Rashart
e Raltart giocavano a scacchi demoniaci (sono vivi
come quelli dei maghi con la sola differenza che si insultano tra di loro o cazziano il giocatore se sbaglia mossa) e Dessran leggeva un buon libro sorseggiando tè e mangiando i
biscotti preparati dall’ex-vestale.
L’attenzione del demone della lussuria venne
catturata dalla figura di Mana
- Dess… ti prego… dimmi che sai leggere i
geroglifici
- Beh sì. Perché?
- Te lo spiego durante il viaggio
Lo afferrò per la collottola e lo trascinò via.
Dopo un attimo di stupore tutti gli altri tornarono alle loro attività
Di nuovo nel luogo che è meglio non sapere che luogo è…
- Venite fuori tasorucciiiiiiiiiiiiiiiii
*Manco morti*
Mentre i quattro maschietti “giocavano” a nascondino, Dess e Mana riapparvero in un
angolino ben nascosto.
- Fammi capire: tu hai in mano la formula per rendere umani e
vulnerabili esseri naturalmente invincibili, e non sai leggerla?!
- In pratica è così. Lascia stare la prima. Ancora mi chiedo cosa se ne
facessero gli antichi egizi della formula della permanente perfetta
- Mistero della fede!
Si mise a leggere e man mano che andava avanti non poteva non
trattenere lo stupore per gli arcani segreti che stava apprendendo
- Sei sicura che sia il libro giusto?!
- Perché?
- La vedi questa?!
- Aa
- Ricetta per l’arrosto di elefante
- Cosa?!
- Hai capito benissimo. E questa è per la marmellata di Loto.
- Lascia stare. Hai trovato quello che ci serve?
- Certo, per chi mi hai preso!!
- Allora recitala
Dessran recitò la formula.
Nell’aria si diffuse la “Cavalcata delle Valchirie” seguita dal rombo
delle moto di due fantasmi centauri che afferrarono l’anime
dell’incarnazione e se la portarono via.
Lo stesso si venne a verificare anche con le altre.
Quando ormai umani guardarono i loro aguzzini capirono che la loro
morte non sarebbe stata qualcosa di semplice.
14 Aprile 1912
Le tre incarnazioni erano state legate come salami e bloccati in un
enorme ammasso di ghiaccio che normalmente umani e non definiscono Iceberg.
In lontananza videro le luci di una nave enorme, decisamente fuori dai canoni.
- Ragazzi mi sto seriamente preoccupando
- Perchè
- Avete letto cosa c’è scritto sulla chiglia della nave?
- No! – risposero i due all’unisono – Che c’è
scritto?
- TITANIC
Note:
(1)Tecnica dell’erotismo. Per maggiori dettagli vedi note capitolo 6