Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Daenerys_Snow    12/02/2012    9 recensioni
- Allora… tu lo ami? – Erika sapeva perfettamente a chi si stava riferendo.
- Perché? Ti ha detto che l’ho trattato male, forse? – chiese lei leggermente irritata.
- No, no! È che voglio sapere se mio fratello si è innamorato di qualcuno che lo ricambia, tutto qui. – tentò di giustificarsi quella dai capelli blu.
- Senti Celia: mi sembra esagerato chiamare il nostro “amore”… l’amore è qualcosa che si costruisce col tempo, non in 3 giorni. E poi…
- Cosa? – chiese l’altra speranzosa in qualcosa di positivo.
Volete sapere come risponde Erika?
Allora dovete andare a leggere...
queste qui sono solo alcune parole del 5° capitolo...
quindi spero che andiate a leggere il resto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jude/Yuuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'My Football is Inazuma Eleven'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 12

Tornata a casa, Erika si accorse di dover lavare il completo da calcio, visto che il giorno dopo avrebbe avuto gli allenamenti di calcio. E così prese gli indumenti e li portò fino alla sua lavatrice accendendola e mettendola in moto.
Dopo poco si sdraiò sul letto e rimase lì per forse una mezz’ora a pensare a quello che era successo durante quell’orribile mattinata: non essere presa per la corsa campestre di Tokyo non era fantastico se poi eri convinta che ce la potevi fare, no?
Forse era meglio se la smetteva di correre, di giocare a calcio e di pensare all’Inazuma. Forse era meglio per tutti. Lei non aveva il fisico per correre. E se lo doveva mettere in testa. Doveva capire che nulla poteva risolvere quella cosa che per lei non è mai stata un grosso o grave problema: giocava con la sua squadra finalmente e mai nessuno le aveva detto che non poteva perché non aveva un fisico da atleta nata.
-    Peccato… mi sarebbe piaciuto poterci andare con i miei amici. – disse a bassa voce. In casa non c’era nessuno, nemmeno suo cugino. Forse doveva uscire con Celia o forse era rimasto per qualche corse extrascolastico.
Si alzò velocemente per arrivare al pc. Lo accese e aprì immediatamente Msn. Notò che erano connesse le sue amiche, Marine, Valentine e Nancy. Tutte e tre le dissero che non era un problema non essere stata presa per quella maledetta corsa: infondo lei giocava già con l’Inazuma ed era questo ciò che contava maggiormente. Erika era felice di avere delle amiche così. Davvero molto. Poi si ricordò che le prime due, Mary e Vale, avevano nel pomeriggio un appuntamento. E pensando a Shawn e ad Axel “romantici” le fece strano.
Poco dopo, verso le 16:00, le sue amiche si disconnetterono. Ed entrò qualcun altro, Jude.
-    Ehi, Eri, amore, tutt’apposto? – le scrisse lui.
-    Sì, sì, stai tranquillo, Jude. Tutto bene, come sempre d’altronde, no?
-    Ok, mi voglio fidare. Senti, ti volevo chiedere scusa per stamattina: so che non ho fatto la cosa giusta. Non volevo ferirti, ma pensavo davvero che volessi farlo sapere in giro… mi perdoni?
Erika ci mise un po’ per rispondere. Il problema non erano le scuse di Jude, ma il fatto che lei fosse andata a dire a Destiny cos’era successo quella notte e di andare a dirlo a tutti. Ma cosa cavolo le era passato per la testa? Forse era stata la rabbia, ma sapeva che la verità prima o poi sarebbe venuta a galla e non poteva mentirgli. Ma se gli avesse detto la verità lui probabilmente l’avrebbe lasciata, non credete?
-    Ma certo, tesoro. Infondo ciò che hai fatto tu non è nulla di che, no?
-    Bhè, stamattina non la pensavi così. Che ti è successo?
-    Nulla, nulla. Però ho riflettuto e credo di essermi sbagliata a scappare oggi a ricreazione. Quello che hai fatto tu non è nulla di grave, non pensi? E poi anche se avresti detto agli altri cos’era successo stanotte, non penso che sarebbe stato così orribile da fuggire via. Vero, Jude?
-    Mmm… che hai, Erika? Sei strana.
-    Non è vero… senti vado che devo fare i compiti. Ci vediamo domattina a scuola, ok?
-    Ok, se lo dici tu. Che dici se ti vengo a prendere io domattina?
-    No, non voglio farti alzare prima. Dai, ci vediamo a scuola. Ciao, Jude.
-    Ok, ciao, Erika. Ti voglio bene.
Eri si disconnesse velocemente: non voleva sentirsi ancora di più in colpa. Lui s’era scusato ed aveva compreso lo stato d’animo di lei, ma ora che poteva fare? La situazione stava letteralmente peggiorando.
Intanto nel parco vicino al campo dell’Inazuma.
-    Ti va di fare due tiri? – gli chiese Marine prendendo la palla e palleggiando col ginocchio un po’. Tutto questo sorridendo.
-    Ok, ma al cinema: non ci andiamo più? – chiese Shawn sorpreso da non troppo lontano.
-    Sì, ma non mi va ora. Pensiamoci dopo. Prendi la palla se ne sei davvero capace. – e la ragazza castana con le ciocche bionde scappò verso la porta. Shawn la seguì immediatamente, anche se per raggiungerla c’ha messo un pochino. Ma nonostante tutto le soffiò via la palla con pochi movimenti, quasi impercettibili. Marine ne fu veramente molto sorpresa, e così fece la finta offesa. Il ragazzo se ne accorse subito, anche perché non aveva gli occhi sul pallone ma più che altro sull’amica, e le si avvicinò premuroso. La guardò per un poco negli occhi verdi scuro e le sorrise.
-    Proviamo a fare come Jude d Erika, eh? – gli chiese prendendo con i piedi molto lentamente il pallone.
-    Cosa intendi? – domandò l’altro confuso. Una strana idea affiorava nella sua mente ma non l’avrebbe mai esposta all’altra.
-    Un tiro combinato! Dai, proviamo, magari esce qualcosa di forte, non credi Shawn? – chiese con fare malizioso. L’altro annuì semplicemente anche perché non riusciva proprio a dirle di no.
I due, dopo circa un’ora a provare ed a riprovare, fecero un ultimo tentativo anche perché dovevano dirigersi verso il cinema.
-    Dai, l’ultimo, promesso! – disse lei con il fiatone.
Riprese a correre con il pallone tra i piedi e vicino alla porta fece una specie di slalom con l’albino: una raffica si fece largo senza troppi problemi nel campetto. Una lastra enorme di ghiaccio portò la palla alla porta e la mise in rete.
-    Il vento causato dalla mia farfalla…
-    … e il ghiaccio della mia bufera…
-    Hanno formato una raffica glaciale!! – urlarono all’unisono. Si ritrovarono abbracciati e pochi secondi dopo Marine si staccò.
-    Scusami…
-    Non fa nulla. Infondo mi hai fatto un favore – dicendo ciò le accarezzò la guancia e le scostò una ciocca di capelli che le ricopriva i suoi grandi occhi.
-    Che intendi?
-    L’avrei sempre voluto fare io, ma non ne ho mai avuto il coraggio. – l’altra lo guardava con uno sguardo un po’ imbarazzato – Il punto è che credo di essermi innamorato di te, Marine. – disse un po’ rosso.
-    Anch’io – rispose l’altra con lo sguardo basso. Ma non fece in tempo a direzionare gli occhi a terra che si trovò le labbra di Shawn appiccicate alle sue.
Forse il cinema non serviva affatto.
Intanto al cinema…
-    Sei sicura di voler andare a vedere un film d’amore? Insomma: ce ne sono tantissimi d’azione e… - incominciò il biondino.
-    No, voglio un film super romantico… ti prego Axel! – disse supplicante Valentine con due occhioni da cucciola ai quali il ragazzo non seppe resistere.
-    Ok, ok… - poi pensò: infondo un film d’amore poteva essere un metodo ancora più efficace per abbracciarla un pochino.
Entrarono nella sala e subito presero i posti in fondo. Meglio stare più appartati, pensò Axel facendo sedere l’amica. Il film iniziò e dopo pochi minuti Vale si addormentò sulla spalla dell’altro.
-    Vale, svegliati, dai – le sussurrò ad un orecchio.
Ottenne solo un mugugnare continuo e perciò, per paura che li potessero cacciare, la prese in braccio e se ne andò con una Valentine ancora addormentata tra le sue braccia.
Quando arrivarono al campo dell’Inazuma, la ragazza s’incominciò a svegliare.
-    Ma come cavolo siamo finiti qui? – chiese guardandosi sorpresa intorno. Poi vide Axel sorriderle e divenne rossa, quel poco che bastava per renderla dolcissima.
-    Ti sei addormentata e ho pensato di portarti qui: mi sembra più romantico. – disse guardando il tramonto che gli si presentava davanti.
-    Sì, hai ragione… - disse a bassa voce ancora per la vergogna la 15enne.
Lo sguardo di Axel andò, dopo poco, sul volto arrossato di Valentine che continuava a non accorgersene.
-    Tu per me sei importante – sussurrò lui tra i capelli dell’altra.
-    Finalmente l’hai ammesso… - rispose sorridendo mantenendo sempre la sua attenzione sullo spettacolo difronte a sé.
-    E voglio che tu stia con me, e con nessun altro.
A quelle parole le guance di Vale divennero ancora più rosse. Ed Axel non esitò troppo a baciarla dolcemente, avvicinandosi piano piano.
Si staccarono e lui non ne fu troppo contento.
-    Ti va di fare due tiri? – chiese la ragazza alzandosi in piedi e prendendo il pallone lì vicino. Forse qualcuno di nostra conoscenza l’aveva lasciato lì di proposito.
-    Ok. – e dopo poco si ritrovarono a correre su e giù per il campo.
Poi, forse per sbaglio, unirono le loro tecniche per crearne una più forte che mai: 3 furetti con il manto di fuoco (un po’ come il Pinguino Imperatore) partirono dietro alla palla e lasciarono quei due a bocca aperta.
I furetti di Valentine avevano il pelo di fuoco, proprio dell’elemento che Axel padroneggiava al meglio.
Il pomeriggio dopo si incontrarono tutti agli allenamenti.
-    Ragazzi, la settimana prossima abbiamo una partita davvero importante contro Polis High School. Quindi ci vorrà molto impegno, ok? – disse ad alta voce Jude alla squadra. E tutti, come al solito, risposero con un fragoroso sì.
Stavolta i gruppi furono diversi dall’altra volta. Sarebbe stato a coppie ed ogni ragazzo poteva scegliere con chi stare.
-    Con Erika… - disse Jude.
-    Io con Martha – disse Harley.
-    Marine – disse Shawn.
-    Valentine è mia! – urlò Valentine.
-    Chrystal sta con me – disse Austin.
-    Veronika!! – gridò Darren.
-    Nancy, vuoi stare con me? – chiese David.
-    Deborah, dove sei? – disse Jordan.
-    Guilty? – disse infine Caleb scocciato.
-    Ok, allora io e Xavier staremo insieme – disse Mark un po’ dispiaciuto.
Gli allenamenti incominciarono molto bene e finirono ancora meglio.
Insomma: queste coppie erano sempre le stesse, ma era divertente vederli litigare a volte per uno stupido pallone.
-    Veronika? – la chiamò Darren timoroso.
-    Sì? – rispose lei prendendo la palla in tempo prima che uscisse dal campo.
-    Tu mi vuoi bene?
Arrossì all’improvviso. Non se la sarebbe mai aspettata una domanda del genere da un ragazzo di quel tipo.
-    I-io? Ecco… - cominciò per poi ritrovarsi senza parole. Le mani incominciarono ad intrecciarsi.
-    Scusa la domanda, ma pensavo che a te piacesse David. – affermò Darren con sguardo basso prendendo in mano la palla.
-    No, a me non piace affatto. A te non piace Nancy? – chiese lei guardando i due in questione.
-    Non più ormai… mi piace un’altra. Molto più bella. – finì con un sorriso che fece star meglio Veronika.
Un’altra coppia.
-    Mi piace allenarmi con te, sai, Nancy? – le chiese sorridendo Dave.
-    D-davvero? – arrossì di botto e non accorgendosene si ritrovò la palla tra i piedi e così inciampò su se stessa; cadde sul poveretto che la guardò inizialmente preoccupato.
-    Tutto bene, piccola? – Piccola? Che nomignolo, pensò la ragazza. Il cuore incominciò a battere forte.
-    Sì, g-grazie… disse rialzandosi velocemente, ma lui l’afferrò per un braccio e la fece cadere su di sé.
-    Ehi, mica ti ho detto di andar via… - le sussurrò sulle labbra. Lei spalancò gli occhi per quell’affermazione fatta, e dopo poco si trovarono a baciarsi sotto lo sguardo di tutti i presenti.
-    Ti amo… - dissero all’unisono.
Da qualche altra parte…
-    Visto? Erika non è stata presa per la corsa campestre e perciò ci andrà solo Martha per la femminile. – disse strafelice Guilty a Caleb che la guardava un po’ contrariato.
-    E ne sei felice? Insomma, diciamoci la verità: Eri aveva tutto il diritto di parteciparvi, ed invece non è stata presa. Non è giusto.
-    Questo lo dici tu! E poi non ha il fisico, l’ha detto pure il prof, no? – disse ridendo.
-    Ma come ti permetti?! Lei è perfetta così com’è e non ha bisogno di una corsa per essere migliore di qualcun’altra. Lei va bene così. Ed è meglio di tutte voi messe insieme. – disse arrabbiandosi Caleb. Solo allora la ragazza si rese conto dell’amore che provava il suo compagno nei confronti delle ragazza che più le stava antipatica.
-    La ami troppo. E sai che c’è? Sono così buona da farti felice. Li faremo lasciare promesso. – disse porgendogli la mano. Lui esitò: se li avessero fatti lasciare, sicuramente Erika ci sarebbe stata male, ma se l’avessero fatto lei sarebbe stata finalmente sua.
-    Ok, ma non dovremo farla soffrire.
-    Tanto non lo farà: lei non ama davvero Jude. – affermò lei sotto lo sguardo confuso di Caleb.
Finiti gli allenamenti Jude chiamò la sua fidanzata per dirle una cosa.
-    Che è successo, Jude? – chiese lei spaventata.
-    Nulla, nulla. Ti volevo solo dire che ti amo.
-    E mi avresti chiamata solo per questo?! – fece lei irritata leggermente. Ok: il romanticismo era stupendo, ma a volte era così petulante.
-    Non solo… - disse Jude frugando nella tasca del giacchetto. – Ti volevo dare questa.
Lo sguardo di Erika si posò su una collanina a forma di cuore d’oro bianco. Con due incisioni: una con scritto Erika e l’altra Jude.
-    È bellissima… - esclamò lei con gli occhi che le brillavano.
-    Ora la spezzerò almeno una metà a te ed una a me. – e detto fatto fece ciò che aveva detto, mettendole poi al collo il mezzo cuore con l’incisione del nome del ragazzo. E lui l’altra parte con il nome della sua ragazza.
Forse quello sarebbe stato il segno del loro amore, ma non tutti ne erano convinti. Ed una di queste persone era proprio lei, Erika.
Dopo un po’ decisero di tornare a casa ed Erika si mise sul divano beige del salone. Francesco la seguì a ruota sull’altro divanetto.
-    Come va con Celia?
-    Bene, bene… e tu con Jude? – il tutto senza guardarsi mei in faccia.
-    Bene, diciamo… - rispose insicura.
-    Dimmi la verità. – disse lui irremovibile.
-    È che… - e lanciò la collanina a forma di cuore al cugino che prese prontamente al volo. La guardò e sorrise.
-    Ti ama molto, non è vero?
-    Già… ma io non so… ecco, non mi sento tanto sicura di questo nostro “amore”. Siamo piccoli su certi aspetti. Ok: abbiamo fatto l’amore, ma non so. Io non sono mai stata un tipo indeciso, e lo sai. Ma ho paura, Fran. Che faccio?
-    Non lo so… so solo che tu gli stai continuando a mentire e questo non va bene per una coppia che ha fatto l’amo… - si fermò ripensando a ciò che gli aveva detto la cugina – Cosa avete fatto voi due??
Lo sguardo di Erika si fece timoroso: Francesco era estremamente geloso, e non se n’era nemmeno accorta di avergli detto quel minuscolo particolare.
-    Oh oh…
-    E già, eh: proprio oh oh, devi fare!! – disse alzandosi e puntandole un dito contro – Ma ti rendi conto di quello che hai fatto?! Hai 14 anni Erika! e in questo modo avete inciso il vostro “amore” sul vostro corpo. Anzi: sul tuo.
-    Ma che dici, Fran? – non capì inizialmente le parole del 14enne. Solo dopo un brivido le traversò la schiena.
-    Hai pensato che potresti rimanere incinta?

 
 

Spazio Dell’Autrice

Allora, so che sono in ritardo e che questo capitolo fa schifo.
Non parla troppo della coppia principale e questo non va assolutamente bene.
Ma perdonatemi, vi supplico.
Solo oggi m’è venuto l’ispirazione, e forse non è nemmeno troppo buona.
Va bene, dai. Mi suiciderò, lo prometto.
Vi dico due cosucce: la prima Grazie, perché nello scorso capitolo ho raggiunto ben 13 recensioni (e tutte positive) da voi, splendide ragazze.
La seconda è che, sempre grazie a voi, ho avuto ben 1080 visite. E credo che non siano troppe poche.
Ho aggiornato anche su Maledetto Cognome e presto farò il seguito; vi anticipo che quella fic sta per terminare. Ah, un’ultima cosa: ho scritto una OneShot sul manga Naruto. Tratta di un’amicizia speciale e spero che la leggiate. Si chiama Siamo Cresciuti Ed Io Voglio Vivere.
Vi voglio bene,
Beatrice
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Daenerys_Snow