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Autore: June_    13/02/2012    2 recensioni
Lexi e Megan. Americane, Baby-sitter improvvisate e sul set di un film che non scorderanno mai. Sopratutto per i protagonisti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sognando 2
Quella mattina mi svegliai estremamente felice, probabilmente perché avevo realizzato che nonostante tutto il mio lavoretto era il più bello del mondo!
Mi stropicciai gli occhi e mi stiracchiai mentre con la coda dell'occhio guardavo Megan ancora avvolta nel suo sonno, mi si formò in viso un' espressione piuttosto maligna e con la mano sinistra cercai sul mio letto un angolo del cuscino...
« SVEGLIAA!!» Gridai mentre il cuscino le si schiantò dritto in faccia
« M-ma che... LEX!» Mi ringhiò contro buttando cuscino e coperte giù dal letto scalciando e dimenandosi
« Lo sai cos'hai appena fatto? Ne hai una minima idea?!»
« Veramente no... »
« Beh hai appena interrotto il mio sogno con Orlando, questa me la paghi!»
Feci spallucce e mi alzai dal letto per dirigermi verso il bagno quando ricevetti anche io una cuscinata fortissima in faccia che mi fece risedere
« Adesso siamo pari.»
« Sei vera-puèh-mente... aspetta solo ch-puèh. MADDAI! Ho tutte le piume in bocca!»
« Così impari a svegliare il Führer che dorme!»
« Che colpa ne ho io se è tardi? Eh. Dobbiamo andare...»
Mi fulminò mentre si prendeva la precedenza sulla doccia, intanto che aspettavo avrei tanto voluto chiamare il servizio in camera... ma chi paga poi?
Ci rinunciai anche se avevo una fame tremenda, avremo preso un caffè o qualcos' altro al bar strada facendo verso gli Studios.
Ancora non potevo crederci, era successo tutto troppo in fretta tra licenziamento, partenza, baby-sitting, Orlando, Johnny...
non sapevo se ridere o piangere, però mi sentivo l'adrenalina a mille.
« Ma che è quella faccia da ebete? Dai muoviti a farti la doccia è tardi»
Megan interrupe i miei profondi pensieri però aveva ragione era davvero tardi quindi sfruttai la mia adrenalina per prepararmi in zero secondi.
« Pronta!»
« Ma che sei superman?!»
« No è che non vedo l'ora di rivederlo!»
« Io vorrei tanto vedere Orlando... ma non credo ci riusciremo visto che dobbiamo badare a due pesti.»
« Ma che dici, sono dolcissimi!»
« Dolci? Guarda come ha ridotto la mia borsa quello sciagurato di Jack!»
« Era un gesto d'affetto!»
« Si certo... Dai usciamo và.»
Prendemmo le ultime cose e dopo un viaggio in ascensore eccoci fuori in cerca di cibo.
Entrammo in un bar nella stessa strada del nostro hotel e dopo aver ordinato ci sedemmo ad aspettare in un tavolino vicino alla vetrata...
A un certo punto passarono proprio davanti alla vetrata i due Adoni con tanto di pargoletti.
« Ommioddio hai visto?!»
« Ehm no, cosa?»
« Sono appena passati Johnny e Orlando! E i bambini...»
« Scherzi? Dai seguiamoli! Ti prego, ti prego, ti prego...»
« E me lo dici così? ANDIAMO!»
Non me lo feci ripetere di certo due volte, lasciammo tutto quello che avevamo ordinato sul tavolino e senza neanche pagare uscimmo di corsa dal bar piazzandoci dietro un palo.
No dico, credete che quel palo vi copra?
Non hai tutti i torti Goffy.
« Dai vieni avanziamo!»
« Mi sento molto detective oggi...»
Mentre saltellavamo allegramente tra macchine, pali e angoli di strade i quattro entrarono in un negozietto e noi ci fermammo casualmente li fuori.
 « Fai finta di niente. Guarda me, non guardare dentro scema!» Mi bisbigliò isterica e sovreccitata la mia compagna di disavventure.
« Ti vuoi davvero far trovare qui fuori come se fosse una coincidenza?! Con quella faccia?!» Le dissi, guardando gli angoli della bocca che le tremavano per lo sforzo di non ridere.
« Shhh, facciamo finta che stiamo facendo qualcosa!»
« E cosa? Cosa si fa impalate sul marciapiede?»
« Non lo so, prendi il cellulare! Ommioddio STANNO USCENDO! PRENDI IL CAZZO DI CELLULARE!» Mi urlò, e io frugai nella borsa senza fondo - tipico delle donne-. Lo tirai fuori giusto in tempo e le mostrai l'ultimo messaggio ricevuto.
« Wow!» Fece lei, sorpresa. Scoppiai a ridere, era il messaggio del credito residuo.
Mentre lo chiudevo per aprirne un altro degno di nota, una mano mi bussò sulla spalla.
Prima di girarmi a vedere chi fosse - anche se già lo sapevo- guardai gli occhi fuori dalle orbite di Meg e istintivamente la imitai, quando poi spalancò anche la bocca mi girai per vedere cosa l'aveva turbata tanto.
Quello che vidi non era come me l'aspettavo, a toccarmi la spalla non fu ne Johnny, ne Orlando, ne tanto meno i bambini ma il cameriere del bar che avevamo abbandonato poco prima. Rimasi di stucco.
« Ma dove credete di essere voi due? Non avete pagato il conto signorine!»
Nello stesso esatto e meno oppurtuno momento uscirono anche i fantastici quattro, che avevano sentito tutto, insomma dalla padella alla brace.
« Ehm, lo sappiamo... avevamo intenzione di tornare giuro non è come sembra!» Implorai con gli occhi il cameriere di avere pietà di noi cercando di fargli capire con la forza del pensiero chi c'era dietro di lui, ma senza un minimo risultato.
« Si certo come no, ne vedo ogni giorno gente come voi, voglio i soldi e li voglio adesso!»
« Gente come noi?! MA COME TI PERMETTI BRUT-»
« MEGAN NON FARE SCENATE IN PUBBLICO!» Mi ritrovai senza accorgermene ad urlare ancora più forte di lei e mi sentii la faccia in fiamme per la vergogna, senza volere buttai un occhio su Johnny che fissava il cameriere come se fosse uno scarafaggio e Orlando che guardava noi perplesso.
« Ci sono problemi?» Johnny si mise in mezzo tra noi e il cameriere, seguito da Lily e Jack che sembravano le sue guardie del corpo, io andai letterelmente in iperventilazione e mi allentai la sciarpa che sembrava volermi strozzare.
« Penso sia chiaro il fatto che queste due non abbiano pagato il conto.»
« "Queste due" c' 'o dic' a mamm't e sore't, fetaciat!» Megan sfoggiò il lato napoletano preso da suo padre e io mi rassicuravo con l'idea che nessuno avrebbe mai capito niente.
« Questa era una minaccia?! E in quale stramba lingua?» Il cameriere ci guardava con quell' aria saccente che non gli si addiceva proprio.
« No era un suggerimento, ora prenditi i tuoi dannati soldi e vattenn!» Per farglielo capire meglio questa volta accompagnò la parola fancendogli segno con le mani di andarsene, lui glieli strappò dalle mani e se ne andò rosso dalla rabbia.
Tirai un sospiro di sollievo e stavo per immergermi negli occhi di Joh quando...
« Ma perchè siete andate via senza pagare?» Johnny, Johnny... un paio di fatti tuoi mai eh?
Inventa, inventa su.
« Beh... c'era un mio ex li dentro e non volevo incontrarlo perchè se no mi avrebbe stressato a vita, così siamo uscite in attesa che se ne andasse.»
« Si come ha detto lei! Comunque davvero, avevamo intenzione di tornare.»
Come al solito non riuscivo a capire l'espressione di Joh, cavolo mi sembrava di conoscerlo così bene essendo una sua grande fan e invece ritrovandomelo davanti non capivo proprio niente.
Ci guardavano tutti e due un po' allibiti e in effetti è abbastanza infantile uscire da un locale perchè c'è un tuo ex dentro, ma non potevamo mica dirgli che eravamo uscite di corsa per pedinarli, allora si che ci avrebbero prese per pazze!
« Oggi venite anche voi?»
Adorai Lily per l'ennesima volta per aver rotto quell' angoscioso silenzio
« Certo, stavamo proprio venendo a giocare con voi»
« Anche noi stiamo andando li adesso, facciamo la strada assieme?» Il mega sorriso di Orlando sciolse subito Megan che annuì velocemente passando affianco a lui e iniziando ad andare, Johnny prese Lily per mano e io feci per prendere Jack in braccio ma mi ritrovai il naso di Joh a due millimetri dal mio, lui si spostò subito come se fosse schifato
« Vuoi prenderlo tu?» Mi domandò con un filo di voce e quasi inespressivo
« A me fa solo piacere... ma se vuoi lo lascio a te tanto con me ci starà tutta la giornata»
« Già... No dai prendilo tu, andiamo.»
Si girò e iniziò a camminare assieme a Megan e Orlando, presi Jack e andai anche io, lo osservavo da dietro mentre camminava e non riuscivo a capire come interpretare quel suo comportamento.
Finalmente arrivammo negli studios, dopo aver salutato il padre che si era messo subito a lavoro io e Meg portammo i bimbi in uno dei camerini vuoti per farli giocare, faceva troppo freddo per uscire fuori.
Mentre Lily e Jack erano assorti nei loro giochi noi volevamo tanto andare a farci un giro tra le varie stanze e stanzette di quell' edificio
« Magari possiamo fare a turno, una va e l'altra tiene buoni i bambini...»
« Si non è una brutta idea e magari faccio anche un salto alla macchinetta del caffè, ne ho bisogno!»
« Ci avrei giurato, sei una drogata di caffeina... per non parlare delle sigarette che fai sparire nel giro di due ore!»
« Che ci vuoi fare in qualche modo dovrò pur sfogarmi, no?»
« Esistono un sacco di altri modi non so se ci hai fatto caso.»
« Si va bene, come vuoi, ora vado okay? Attenta ai bambini.»
Non mi rispose neanche si limitò a una smorfia che mi faceva intendere che prima sarei tornata e meglio sarebbe stato.
Mi aggiravo chiedendo informazioni a ogni genere di tecnico li presente su dove si potesse trovare del caffè, ma com'è che nessuno lo sapeva?!
In lontananza scrutai Orlando e Johnny e decisi di avvicinarmi a loro per vedere se lo sapevano, mi fermai un po' prima di raggiungerli capendo dal volto di OB che stavano discutendo e non volendoli interrompere mi sedetti su una sedia a caso per aspettare che finissero, giuro non avrei voluto ascoltare ma parlavano dei bambini e magari sapere qualcosa in più ci avrebbe aiutato ad accudirli meglio.
Se se, non ti crede nessuno tanto.
« Secondo me sbagli.»
« Ma non lo capisci? Perchè deluderli così? Tanto vale prevenire che guarire.» Rispose Johnny alterandosi un pochino
« Prevenire da cosa Joh? Ne hanno bisogno cazzo, hanno bisogno di svagarsi un po', non puoi tenerli sempre con te che hai quel muso lungo mmmh» Orlando fece una faccia buffissima cercando di imitare il muso per far ridere Joh.
« Non te ne deve fregare niente del mio "muso lungo" non voglio che si affezionino a qualcuno che non vedranno mai più, di nuovo.»
« Perchè sei tu a volerlo. O sbaglio?»
« Certo che sono io a volerlo, è ancora troppo presto anche se...» Johnny si passò una mano fra i capelli rattristandosi
« Anche se ti piace? Non negarlo.»
Quella conversazione mi incuriosiva parecchio e visto che si era creato il silenzio decisi di avvicinarmi
Orlando mi vide subito e fece un segno a Joh che era girato
« Salve, non voglio disturbarvi per caso sapete dove posso trovare del caffè?»
« Oh ciao Lexi, certo ti accompagno...»
Orlando mi mise il braccio attorno alle spalle e mi spinse via cercando di camuffare il fatto che quella era una conversazione che non dovevo sentire
Appena ci allontanammo abbastanza da Johnny, Orlando tolse il braccio e si grattò la testa con una smorfia sulla bocca
« Ti ho visto sai? Non dovresti origliare...» Si sforzò di farmi un sorriso ma senza successo
« Scherzi? Non ho sentito nulla, aspettavo solo che finiste di parlare ma pensavo ai fatti miei...»
Bugiarda.
« Se i fatti tuoi sono Johnny ci stavi riuscendo benissimo» Ma non se la beve vero?
« Davvero, non stavo ascoltando.»
Bugiarda e due.
« Dai tanto ti ho vista ammettilo, è che per lui è un periodaccio e insom-»
« Ok! Si ho sentito tutto mi dispiace non dovevo, però all'inizio pensavo stesse parlando dei bambini e ho pensato che poteva esserci utile, poi quando l'ho visto un po' triste mi sono incuriosita e insomma... lui è il mio idolo, il mio attore preferito, mi piace praticamente da sempre. Tu che avresti fatto al mio posto?!»
« Probabilmente la stessa cosa, il fatto è che quella conversazione mmh... non so come dirtelo, diciamo solo che per il momento è meglio che tu non abbia sentito altro. Meglio per Johnny voglio dire.»
« Ah, ovviamente chiederti il perchè sarebbe inutile no?»
« Per adesso si, ma uno di questi giorni dovremmo parlarne...»
« Chi io e te??» Perchè io e lui? Insomma, perchè io?
« Si, ma più in la dai... magari non sarà nemmeno necessario, per adesso l'unica cosa che posso dirti è che dovrete essere molto pazienti con lui, sai, per Vanessa...» Annuii abbassando la testa, credevo che Johnny avesse superato il tutto invece mi sbagliavo.
Orlando mi salutò e dopo avermi indicato la macchinetta del caffè tornò da Joh.
Iniziai a riflettere un pochino e mi venne in mente un pezzo di un articolo pubblicato su una rivista tempo fa:

Un tragico incidente ha portato via Vanessa Paradis, compagna dell'attore Johnny Depp e madre di due bambini.
La cantante, che attraversava la strada, è stata brutalmente travolta da un'auto sulla Rue Marbeuf. L'autista che si è fermato parecchi chilometri dopo si giustifica dicendo di non aver visto nessuno in mezzo alla strada. "

Divenendo triste decisi di lasciar perdere brutti pensieri e tazzina di caffè vuota per tornare da Megan, non sia mai abbia buttato i bambini fuori dalla finestra, lei è capace di tutto.
« Lily vieni qua, NO Jack non fare così! Dai non piangere adesso non voglio farti niente, LILY!!»
« Ma che diavolo stai facendo?»
Furono le uniche parole che mi uscirono dalla bocca vedendo Meg in ginocchio, tutta disegnata in faccia, con i capelli alla Samara sul lato destro della faccia e con la mano stretta sul retro della maglietta di Jack per non farlo scappare.
« Non fare domande e aiutami!» Mi implorò mentre dirigeva Jack da me, lo presi in braccio.
« E Lily?»
« Ma che ne so è un'ora che la chiamo e non risponde!»
« Ma sei pazza?! L'hai praticamente persa!»
« No dai, sarà nascosta qui da qualche parte...»
« A si, dove? Qui non ci sono nascondigli siamo in camerino piccolissimo, muoviti vai a cercarla!»
« Non posso... i pennarelli... beh, sono indelebili!»
« COSA?»
Scoppiai a ridere come non avevo fatto da molto molto tempo, piansi dalle risate a vedere Meggy piena di righe, fiori e cuori indelebili sulla faccia, poi mi ricordai della scomparsa di Lily, tornai seria e uscii di corsa chiamandola alternando la voce da bassa ad alta a seconda di dove mi trovavo quando...
« Lexii!»
« Oh grazie al cielo! Lily ma dove eri finit-» Mi bloccai quando vidi che era finita tra le braccia del padre che mi stava già fulminando con lo sguardo.
Bene, se prima ti odiava...
Ok so quello che stai per dire quindi zitta per favore.
« Non dovreste badare a loro? E per questo che siete qui giusto?!»
« Si giusto, mi dispiace, starò più attenta lo giuro!» A momenti ti bacio anche i piedi, cosa vuoi di più dalla vita?
« E' la seconda volta che non mi andate a genio voi due, alla terza siete fuori, nulla di personale ma inizio a pensare che non ci sappiate proprio fare coi bambini.»
Mi limitai ad abbassare la testa come un cane bastonato e ad annuire dipiaciuta.
« Johnny avanti, non è successo nulla di male alla fine!» Chi è questa voce che mi legge nel pensiero prendendo le mie difese? Oh, Orlando.
« Mi ha fatto prendere un colpo, ho trovato Lily che vagava da sola quando lei dieci secondi prima era qua a chiaccherare con te.»
« Certo ma sono in due no? Non esiste mica solo lei.»
« No eh, adesso non scarichiamo le colpe su Megan! Okay abbiamo fatto i nostri errori, cercheremo di non ripeterli altrimenti ci atterremo alla regola del "alla terza siete fuori". BUONA GIORNATA.» Presi Lily per mano e mi dileguai velocemente prima che avessero il tempo di rispondere, avevo sfuriato e non è da me ma ormai era fatta quindi amen.
Tornai da Meg incazzata come non mai.
« L'hai trovata! Ti amo.»
« E' uno stronzo, va bene?» Parlai in italiano per non farmi capire dai bimbi
« Ma che ha fatto?»
« Solite cose, anche se non fa niente di grave è il tono con cui parla che mi urta i nervi.»
« Ancora acido, eh?»
« Già... E' stressato, è dura far crescere due bambini da solo lo capisco, ma prendendosela con gli altri non risolve niente.»
« Se, vaglielo a dire...»

Poco dopo scattò la pausa pranzo e Megan andò a passarla in sala trucco per farsi togliere i vari disegnini, io ero rimasta da sola con i bambini anche se dovevo portarli da Johnny sperando che non mi si rivoltasse contro per il piccolo scontro di prima. Stava uscendo giusto in quel momento dalla porta sul retro che dava sul giardino, quindi mi feci forza e avanzai verso di lui.
« Le ho portato i bambini come voleva» Lo dissi tutto d'un fiato mi girai e stavo quasi per andarmene ma...
« Grazie. Ehm aspetta.» Mi rigirai di botto verso di lui quasi sull'attenti.
« Senti... mi dispiace per prima ok. Non sono bravo a chiedere scusa ma se ti va, visto che sei sola potresti stare con i bambini e... con me, insomma con noi.» Evitai di mettermi a urlare saltando e battendo le mani o avrebbe cambiato idea mandandomici direttamente al manicomio.
« Non fa niente... Ma rimango solo se vi fa davvero piacere, non voglio essere di peso a nessuno»
« Non mi sei di peso davvero!» Mmh Johnny ma, questi sbalzi d'umore?! Li per li li ignorai, i suoi sbalzi d'umore, so solo che mi diventarono gli occhi lucidi e gli feci un mezzo sorrisetto ebete per acconsentire la mia presenza.
Andammo a sederci sull'erba sotto un albero, i bambini giocavano, lui era sdraiato con gli occhi chiusi e io appoggiata al tronco a fissarlo. Era perfetto.
A un certo punto mentre Lily correva intorno all'albero spuntò un raggio di sole che colpì Johnny sulle sue meravigliose labbra, *riscaldamento globale io ti amo!*
Non so cosa di preciso mi trattenne dal baciarlo in quel momento.
Smisi anche di fissarlo maledettamente per paura che aprisse gli occhi da un momento all'altro, e infatti fu così, appena la pargoletta si sedette vicino a me si alzò sui gomiti, aprì gli occhi e piegò una gamba, il vento gli accarezzava i capelli e ora il sole gli scaldava in pieno quel viso stupendo.
« C'è il sole hai visto?»
« Già... oggi è proprio una bella giornata.» E non mi riferisco solo al sole caro il mio Joh.
« Ah Lexi, ti prego non osare mai più darmi del lei, ti supplico!» E me lo chiedi così? *Dannata risatina da deficiente che mi esce ogni volta*
« Si ok, era per rispetto...»
Si si, lecchina che sei.
Mi stava fissando, lo vedevo con la coda dell'occhio ma mi metteva a disagio quindi mi alzai per giocare un po' con Jack, che mi implorava di fargli rifare il gioco dell'aereo, così lo accontentai. Lo presi in braccio e lo feci girare in aria mentre lui mi elencava le cose che vedeva, mentre giravo intorno a me stessa ogni tanto buttavo l'occhio su Johnny che non aveva ancora finito di fissarmi per bene, all'ultima occhiata lo vidi un tantino alterato come se gli desse fastidio che giocassi con suo figlio, poi girò la testa dalla parte opposta alla mia e sospirò forte. Pensando di aver fatto qualcosa di sbagliato misi giù Jack che era un po' triste che il gioco fosse finito così in fretta, mi si strinse il cuore ma non ci potevo fare nulla
« Dai vai da papà adesso.»
« Voglio giocare ancora!»
« Ma poi magari lo rifacciamo, ora stai un po' con tuo padre che poi deve andare a fare il pirata e-»
« No!»
« Jack fa come ti dice! Forse è stanca di tenerti sempre in braccio no?! Vieni qui.»
La sua voce forte fece obbedire subito il povero bimbo che si sedette vicino a lui imbronciato
E' pazzo! Lex fuggi finchè sei in tempo. 
Ignorai l'assurda vocina che mi suggeriva di andarmene da li il prima possibile e quando vidi che Johnny mi guardava ancora presi coraggio e gli mostrai tutta la mia solarità con un sorriso, ma distolse subito lo sguardo così mi sedetti di nuovo vicino al tronco dell'albero.
« Come vanno le riprese?» Fu l'unica cosa che mi venne in mente di dire
« Bene.» Wow che hai mangiato a colazione, limoni?
Il silenzio che si creò era detestabile, Lily non correva più, Jack era triste, Johnny pensava ai fatti propri e io volevo scavarmi una fossa tanto profonda da sperare di finire in Cina.
« Scusa lo sto rifancendo, cavolo.»
« Cosa?»
« Sono di nuovo acido con te... davvero non vorrei esserlo ma»
« Non importa.» Odiavo questo mio vizio di non far mai finire le frasi agli altri.
« Si che ti importa, te lo leggo in faccia.» Dannata faccia.
« Beh, può essere, ma non dovrebbe importare a te...» Ma che sto facendo? Mi autoescludo dalla sua vita da sola?
Mi guardò storto, ma forse perchè avevo ripreso a fissarlo. Quanto avrei voluto sapere cosa c'era dopo quel "ma" però avevo il timore che parlasse della sua depressione a causa della morte di Vanessa e non volevo farlo rattristare ancora.
Ad un tratto fissando l'erba lo vidi sorridere, prima un lato della bocca poi l'altro, poi la sua mano che tirava indietro i capelli, era come una scena a rallenty nella mia stupida testa e li, li finalmente lo riconobbi: non era più Johnny-lo-sgarbato ma semplicemente Johnny, l'uomo per cui avevo perso la testa molti anni prima. Ero tentata di chiedergli cosa ci fosse di tanto bello in quell'erba da farlo sorridere così, ma ovviamente restai in silenzio.
A interrompere i miei pensieri fu un grido provenuto da non si sa bene dove.
« SI RICOMINCIA!» Merda. Ma perchè la pausa pranzo deve durare così poco?
« Devo andare, il regista chiama...» Noo Johnny non andare!
« Va bene, te li tengo d'occhio io tranquillo» Dissi indicando i bambini e facendogli l'occhilino
« Mmh si, ci vediamo.» E se ne andò. Ora, qualcuno mi spieghi perchè è di nuovo acido! Ma che è in menopausa?!?
Beh, vecchio è vecchio.
Goffarda! Ma che dici! Non è per niente vecchio.
Lo è per te.
Ma perchè la mia stessa vocina mi deve demoralizzare in questo modo?
Guardai i bambini e gli feci segno con la testa di entrare dentro anche noi, dopo un po' di lamentele li convinsi.
Eravamo seduti in un divanetto e tutti e tre fissavamo il vuoto come ipnotizzati da un qualcosa che non c'era, io battevo le dita sul ginocchio in attesa che Meg ritornasse -pulita- dalla sala trucco. Più guardavo i due ometti più mi rendevo conto di non saperci davvero fare con i bambini... avrei potuto giocare con Lily si, ma Jack? Cosa si fa con un bimbo di due anni?
*Tock-Tock*
Un Orlando travestito da pirata mise la testa dentro il camerino
« Si può?»
« Certo entra pure»
« Come mai tutto questo silenzio? Megan?»
« E' andata a togliersi i disegnini che aveva in faccia... Jack invece che i trucchi ha usato i pennarelli indelebili!» Scoppiò in una risata contagiosa per tutti.
« Non reciti oggi?»
« Ovvio se no non sarei qui vestito da Will Turner, però ora è il turno di Johnny: sta provando varie posizioni e camminate strane» Si l'avevo intuito dal momento in cui l'ho visto con quella stramba tutina! Se ci ripenso rido ancora da sola come una deficiente... Infatti è quello che sto facendo ora e Orlando se n'è accorto.
« E quel sorriso?» Appunto.
« Niente, niente... Allora bimbi che volete fare?» Mi girai verso i due per cambiare discorso.
« Giochiamo Lex, ci stiamo annoiando.» Povera Lily, ce l'ha proprio scritto in fronte.
« Avete dei giochi qui?»
« No» Vedo che la situazione migliora ogni minuto che passa - da notare l'ironia-.
Mi guardai intorno in cerca di qualcosa che potesse piacergli, dovevo architettare qualcosa e subito.
Peccato che in quel camerino che sembrava il ripostiglio delle scope di Hogwarts non c'era proprio nulla, cavolo, magari se provo fuori...
« Hey te li posso lasciare un secondo? Giuro torno subito.» Ma una baby sitter può mollare i bambini che deve accudire a un attore che dovrebbe lavorare? Complimenti Lex.
« Certo ma sbrigati, se Johnny lo sa ti caccia!» No Orlando non mi fai ridere così.
Uscii in cerca di non so nemmeno io cosa e per sbaglio finii dietro una scenografia tutta verde con al centro un' enorme nave, probabilmente quella dei pirati... Il collegamento tra nave dei pirati e Johnny mi faceva intuire che non dovevo trovarmi li ma poi appese alla nave vidi delle corde.
Se ne prendo una se ne accorgono?
Tu che dici?
Goffà chiedere le cose a te è come chiederle al vento. Io la prendo.
Acciuffai anche due o tre "sassi" fatti di gomma che secondo la mia testa erano perfetti per giocare a palla, così tornai nel camerino con la corda legata in vita e i finti sassi in mano.
« Hai svaligiato il set!»
« Lo so, lo so, ti prego non dire niente è che non sapevo con cosa farli giocare...»
« Va bene stavolta passi, ma cerca di non rifarlo chè se poi qualcuno ti vede son guai.» Annuii compiaciuta e salutando Orlando invitai i bambini a uscire fuori.
Detti la corda a Lily che iniziò subito a saltare qua e la come una pazza mentre io giocavo a palla con Jack che me le tirava tutte storte facendomi fare la maratona per andare a riprenderle.
Dopo un po' arrivò anche Megan perfettamente ripulita, così prendemmo la corda di Lily che era abbastanza lunga e tenendone un lato ciascuna la facevamo saltare mentre tirava lei la palla a Jack.
« Ma che bel quadretto!» La voce di Johnny provenì dalle mie spalle facendomi saltare pur non avendo la corda sotto i piedi.
Quando faceva queste uscite rimanevo sempre pietrificata, non sapevo se era un' esclamazione positiva oppure no, l'unica cosa che sapevo è che mi faceva sciogliere a prescindere quella voce, ma come dice il suo personaggio Capitan Jack Sparrow: " Non bene". No, non andava per niente bene.
Mentre gli sorridevo e continuavo a far girare la corda pensavo a cosa mi stesse succedendo, con Goffarda che continuava a dirmi che lo sapevo benissimo in realtà. Mi conosco e so che dopo la fase "la tua voce mi fa sciogliere" ci sono le farfalle nello stomaco.
Dio no, non mi deve succedere non posso, non devo.
« No!» Ops, l'ho detto a voce alta...
« No cosa?»
« Niente Meg, per sbaglio pensavo a voce alta...»
Ecco ora mi guardavano tutti per l'ennesima volta come se fossi pazza, Johnny compreso, anche se poco dopo tornò a continuare il suo lavoro.
Eravamo tutti sfiniti, erano passate più di due ore e avevamo giocato tutto il tempo quindi decidemmo di riposarci un po' sdraiati sotto il sole che si stava affievolendo, mi stavo già affezionando a quei due piccoli angeli piano piano non sentivo neanche più la stanchezza era una soddisfazione vederli sorridere.
Quando il sole quasi se n'era andato del tutto Johnny tornò a riprendersi i pargoletti, non riuscivo a credere che fosse così bello anche dopo una giornata intera di lavoro.
« Eccomi qui!» Esclamò aprendo le braccia mentre Lily e Jack gli andavano incontro e mentre io sorridevo ancora come un'ebete.
« Noi ci rivediamo domani giusto ragazze?» Continuò
« Certo a domani, ci vediamo bambini, oh Johnny salutaci Orlando eh!» Disse Megan con una linguaccia che lui ricambiò
« Au revoir Megan, au revoir Lexi!»
« Au revoir Lily!» Ma alla mia risposta Johnny si pietrificò e si guardò intorno come se avesse visto un fantasma
contemporaneamente Megan mi tirò una gomitata sul braccio, ma mica lo sapevo che due parole in francese avrebbero scatenato il terrore.
« C-ci vediamo.» Furono le ultime parole di Joh prima di scomparire nel buio.
« Certo che non ne fai una giusta tu eh!»
« Parla quella che ha perso la figlia di Johnny Depp!»
« Ma lui mica lo sa...»
« Certo che lo sa ciccia, mi ha beccato proprio quando la stavo cercando e se l'è presa con me!»
« Questo riporta alla mia conclusione che non ne fai una giusta.»
Mannaggia. Magari ha ragione lei, non ne faccio davvero una giusta, parlare in francese poi... ancora complimenti Lex.
« Dai su, adesso non ti deprimere pure tu che Mr. Ghiaccio e Limone basta e avanza» Megan aveva la strana capacità di farmi deprimere e farmi ridere più volte nel giro di cinque secondi.
Tornammo in hotel a braccetto ridendo e dando nomignoli tipo Iceberg, Ghiaccio and Lime e vari a Johnny, perchè secondo la filosofia della personcina affianco a me è meglio ridere che piangere, sempre.
Eravamo quasi davanti all'entrata dell' hotel quando mi parve di vedere Johnny che attraversava la strada e tirai una gomitata a Meg che ne stava per sparare una delle sue
« Che c'è?»
« Ma quello è Johnny?»
« See, ti piacerebbe! Mettiti gli occhiali domani ok?»
Ok non era lui e scoppiammo a ridere di nuovo, era come una risata isterica forse per la stanchezza perchè non riuscivamo a smettere e quasi non sapevamo dire il numero della nostra stanza al ragazzo della reception che ci guardava stranito.
« Trecent-hahah-due»
« Noo-ahah quaranta!»
« Si è quello che ho detto hahaha trecentoquarantadue!»
Dopo aver riso in faccia a praticamente tutti vidi un uomo con cappello, occhiali da sole e sciarpa fino al naso uscire di corsa dalla hall
« Ma anche quello sembra Johnny!»
« Tu stai talmente stunned che ormai lo vedi dappertutto!»
« Ti giuro, era lui! Se non mi credi chiedo al ragazzo della reception eh.»
« Vai chiedi, voglio proprio vedere...» Meg mi indicò la reception con una mano e con l'altra si teneva la pancia in preda ad un'altra risata isterica.
« Ehm, scusi, mi sa dire il nome dell'uomo che è appena passato? Sa forse lo conosciamo e vorremo esserne sicure...»
Il ragazzo sbarrò gli occhi e dopo un'occhiatina veloce all'elenco mi disse che si chiamava "Mr. Stench"
Megan -che aveva sentito tutto- fece finalmente partire la risata che aveva in gola da prima e trascinandomi verso l'ascensore continuava a dire quando fosse assurdo che un tizio si potesse chiamare Mister Puzzo
« Ma te lo immagini la mattina, passa un portiere tutto educato e composto e dice "Prego Mister Puzzo"!»
Continuammo a ridere fino ad addormentarci, senza neanche cenare e senza neanche cambiarci, a quanto pare eravamo davvero sfinite.


Ecco qui il secondo capitolo, un tantino "piatto" a parer mio ma che ci volete fare xD
Allora, qui si scopre che Johnny è tutto scorbutico perchè è ancora traumatizzato dalla morte di Vanessa,
riuscirà Lexi a farlo tornare come prima? Continuate a leggere e lo saprete muahaha u.u
Prometto che il terzo capitolo sarà meglio, si scopriranno nuove cose e... non posso dirvi altro :P
Sareste mooolto carini a lasciarmi una piccola recensione con ogni genere di commento, io apprezzo tutto.
Un bacione, June.
















  
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