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Autore: telesette    14/02/2012    0 recensioni
Mentre le Guerre Oscure incombono per piegare e assoggettare le genti di Drakan al perfido Navaros, i due leggendari eroi dell'Ordine della Fiamma, il Cavaliere Heron e il Dragone Arokh, combattono contro l'Alleanza Nera per riportare la pace. Si avvicina il momento della Battaglia Finale e i protagonisti di questo scontro andranno incontro al loro destino...
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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Le Guerre Oscure avevano precipitato il mondo di Drakan in un incubo senza fine.
L'odore della morte era presente ovunque nell'aria, come il morbo di una pestilenza senza controllo, così come ovunque vi erano appunto testimonianze di stragi ed atrocità senza fine: i corpi di coloro che erano caduti, sia mostri che guerrieri, giacevano abbandonati nella polvere; per la maggior parte bianche carcasse spolpate e mucchi d'ossa, impossibili da distinguere l'uno dall'altro; i corpi straziati e orrendamente mutilati delle vittime più recenti, nella fetida poltiglia rossastra che un tempo era il loro sangue; e il velo del cielo squarciato da fulmini e lampi, mentre i non-morti sorgevano magicamente da quello squallore per unirsi alle armate del generale Gothràul e sterminare ciò che ancora restava dell'Ordine e dell'umanità.


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Volando sopra quel triste spettacolo, Heron e Arokh potevano constatare coi loro occhi quanto fosse vano gioìre per le loro vittorie. Molti erano morti in quelle guerre maledette, soprattutto molti uomini innocenti assieme a donne e bambini, e nessuna vittoria avrebbe restituito loro la vita.

- Se le armate di Gothràul raggiungono il vàlico, per i profughi in fuga verso le colline meridionali non ci sarà scampo - osservò Arokh, rivolgendosi al compagno.
- I Ghoul non raggiungeranno quel punto - ribatté Heron deciso, stringendo il pugno. - Noi li fermeremo prima!
- Siamo già in vista del lago - proseguì il dragone, sbattendo ritmicamente le ali per tenersi in quota. - L'avanguardia di Navaros è già sulla riva opposta...

Infatti davanti ai prodi eroi dell'Ordine vi era schierato un nutrito battaglione di Ghoul ( scheletri umani, imbevuti dell'oscura arte magica della Negromanzìa ). Sopra di loro inoltre, avvolti da lampi e scariche elettriche, volteggiavano minacciosi sei o sette Dragoni di Ossa ( cadaveri di dragoni, anch'essi animati dalla stessa magia dei Ghoul ). Sia Heron che Arokh valutarono attentamente la situazione: a occhio e croce i Ghoul non erano più di mezzo migliàio, ovvero le truppe mandate in avanscoperta per preparare la strada al resto delle armate e a Navaros stesso; il vero problema erano gli scheletri volanti, capaci di emettere fulmini al posto delle solite fiamme, tuttavia non era possibile retrocedere.

- Dobbiamo eliminarli, non abbiamo scelta - esclamò Arokh. - Se li lasciamo liberi di aggirare il lago, non ci metteranno molto a raggiungere la gente in fuga alle nostre spalle!
- Hai ragione, amico mio - si disse d'accordo Heron. - Rischiamo di perdere altri dei nostri, però...
- No, invece - lo interruppe il dragone. - Possiamo sbarazzarci da soli di quel mucchio d'ossa là sotto, gli altri ci copriranno a distanza per colpire quelli che volano, dopodiché proseguiremo per Zatrus!

Heron annuì.
L'idea di Arokh era semplice ma efficace: non potevano permettersi di perdere altri compagni, attaccando stupidamente e alla cieca; era necessaria una tattica, per difendersi dagli sparafulmini volanti, e un Dragone dell'Ordine era più che sufficiente per sistemare un branco di scheletri ambulanti. Il cavaliere sguainò la spada e fece segno agli altri alle sue spalle di aprire il fuoco. Senza farselo ripetere, costoro indirizzarono grosse sfere infuocate contro gli scheletri giganteschi che volteggiavano per aria. Nello stesso tempo Heron e Arokh approfittarono della copertura, per calarsi in picchiata contro i Ghoul ed incenerirli. Purtroppo però accadde qualcosa che né il drago né il suo cavaliere avevano assolutamente previsto...

- Guoooaaarrrggghhh !!!

Dalla acque al centro del lago, con grande sorpresa di entrambi gli eroi, emersero improvvisamente due orribili teste dalla forma vagamente serpentina. Queste erano posizionate sopra dei colli giganteschi e squamosi dal colore verdastro e, tenendo le fauci spalancate, le loro disgustose mandibole sporgenti si pararono davanti al drago come se volessero addentarlo. Arokh si portò abilmente fuori dalla loro portata e, osservando i freddi occhi neri della mostruosa creatura, ricambiò la sua vista con gelido disprezzo.

- Mezzìdrel - esclamò Arokh. - Dovevo immaginarlo...
- Non ti permetterò di passare, Arokh - sibilò la creatura, facendo oscillare minacciosamente le sue enormi teste da rettile. - 
Questo lago sarà la tua tomba!
- Staremo a vedere - ruggì il drago, avventandosi sul mostro.

A causa della velocità dell'attacco, Mezzìdrel fu colto alla sprovvista. Gli artigli di Arokh lo ferirono ad una delle due teste e, con un ruggito di rabbia e dolore, l'orrenda creatura emise un forte fascio di energia elettrica. Il drago fu lesto ad evitare il colpo e, rispondendo prontamente, indirizzò numerose sfere infuocate contro la seconda testa. Alcuni globi si scontrarono inevitabilmente con i fulmini di Mezzìdrel, provocando delle piccole esplosioni accecanti, e il mostruoso rettile rimase momentaneamente stordito. Senza perdere tempo, Arokh approfittò di quell'attimo di distrazione dell'avversario per avventarglisi contro e lo mandò a sbattere violentemente contro l'alta parete rocciosa che costeggiava il lago. Le due teste oscillarono pericolosamente, rischiando di travolgere drago e cavaliere, ma alla fine la creatura crollò semisvenuta sulla riva.

- Cosa credevi di fare - lo rimproverò Arokh con rabbia. - Pensavi forse di potermi sconfiggere? Sei sempre stato un idiota!
- Ooohhh - sibilò appena il mostro, cercando di rimanere cosciente. - 
Non cantare vittoria, Arokh... Non è ancora finita...
- Per te no, infatti - esclamò il dragone solenne. - Non sono così assetato di sangue da volermi prendere la tua vita: sei un essere debole e ipòcrita, Mezzìdrel, per questo ho deciso di risparmiarti; non sei degno di morire per alcuna causa, visto che non ne hai mai servita realmente una; preferisco vederti strisciare sott'acqua, come quel viscido serpente che sei sempre stato!
- 
Arokh... Ti pentirai di... ciò che hai fatto, te lo assicuro!
- Vattene, Mezzìdrel - Sentenziò Arokh. - Torna nell'abisso dal quale sei uscito, e vivi il resto della tua misera esistenza!

Sconfitto, ferito e incapace di reagire contro la superiorità del possente dragone, Mezzìdrel non poté fare altro che lasciarsi scivolare nuovamente sul fondo del lago, sfuggendo così alla sua ira e leccandosi le ferite. Nel frattempo gli altri Dragoni dell'Ordine avevano eliminato tutti i Dragoni di Ossa che costituivano l'ostacolo principale a difesa dei Ghoul. In men che non si dica, Arokh volteggiò rapidamente sopra la fanteria dei non-morti e gli vomitò addosso un getto di fiamme incandescenti.


Immagine di ~TORA-KUN su deviantART

La tempesta di fiamme generata da Arokh purificò il suolo sottostante, incenerendo completamente ogni essere che aveva la sfortuna di trovarsi lì. Nessuno dei Ghoul riuscì a sfuggire a quell'inferno e, quando drago e cavaliere planarono dall'altra parte del lago, tutto ciò che rimaneva dei nemici era un mucchio di ossa carbonizzate.

- Ci siamo - fece Arokh, osservando la pianura che si estendeva davanti a loro. - La Piana di Zatrus, l'esercito di Navaros è a poca distanza ormai, la nostra ultima battaglia...
- No, Arokh - lo interruppe Heron. - Certo, Navaros è vicino, la battaglia di oggi deciderà le sorti del nostro mondo... Ma non combatteremo insieme questa volta!
- Che cosa intendi dire, Heron? - domandò il drago stupito.

Per tutta risposta, Heron sollevò il capo al cielo e sospirò fortemente.

- Questi luoghi - mormorò. - Queste montagne erano un luogo sacro, prima ancora che l'Ordine nascesse... Gli antichi Dragoni lo avevano eletto come loro dimora, elevando ogni giorno preghiere e benedizioni alla Madre-Dragone Mala Shae!
- Che stai cercando di dire, Heron? Spiegati...
- Arokh - gli occhi di Heron erano fermi e decisi, come si addiceva al rude guerriero che era, ma allo stesso tempo tristi e carichi di dolore. - Io e te abbiamo combattuto insieme per anni, il nostro Vincolo ci ha reso fratelli, e nessuno meglio di te può capire il cuore di un essere umano... Il mio cuore, intendo!

Così dicendo, Heron tirò fuori dalla tasca l'azzurro cristallo che il mago Zilas gli aveva dato prima che entrambi partissero per la battaglia. Arokh osservò le sfaccettature scintillanti della pietra e, grazie al Vincolo che gli permetteva di comprendere ogni più intimo pensiero del suo compagno, subito comprese le intenzioni di quest'ultimo.

- Heron - esclamò, sgranando gli occhi per lo stupore. - Non vorrai davvero...
- Per il potere di questo cristallo - disse Heron, tenendo la pietra alta sopra la testa. - 
Io sciolgo il patto che ci unisce... Che le nostre due anime tornino ai corpi cui appartengono... E che lo spirito di Mala Shae riabbracci libero questo suo figlio!
- Heron, no !!!

Troppo tardi.
Nello stesso attimo in cui Heron ebbe pronunciato la formula, il suo corpo e quello di Arokh vennero avvolti da un fascio di energia luminosa. La luce brillò con intensità crescente, proprio all'altezza dei cuori di entrambi, e pochi istanti dopo la loro energia spirituale si sciolse in due spirali avvolgenti che vennero risucchiate ciascuna nel suo rispettivo corpo... Il segno che il Vincolo, che fino a quel momento li aveva uniti, era ormai sciolto.
Arokh si sentì come svuotato, completamente privo di forze, e si accasciò a terra svenuto. Heron invece puntò la lama di Bourne a terra per sostenersi e respirò a fatica. 
I cavalieri e i dragoni atterrarono pochi istanti più tardi e, vedendo Arokh steso immobile al suolo e il loro capo Heron in evidente stato di affanno, per un attimo temettero che lo scontro con il mostro del lago avesse deciso la loro sorte.

- Edwin - gridò Heron, rivolgendosi ad uno dei cavalieri più giovani.

Subito il cavaliere in questione smontò dal suo drago e si avvicinò ad Heron per inginocchiarsi rispettosamente davanti a lui ed attendere i suoi ordini.

- Comandi, mio signore!
- Prendi questo - disse l'altro, porgendogli il cristallo. - Riportalo al mio castello... Assicurati che sia nascosto con cura, in modo che nessuno possa impadronirsene, dopodiché fai sigillare l'entrata del maniero al tuo drago... Lui saprà come fare!
- Mio signore, ma la battaglia...
- La battaglia finale riguarda solo Navaros... e me - puntualizzò Heron, sotto lo sguardo stupito degli altri.

I Cavalieri dell'Ordine non credevano alle proprie orecchie. Come poteva Lord Heron chiedere loro di rimanere in disparte, proprio quando l'ultima battaglia li attendeva a meno di un tiro di freccia dal punto in cui si trovavano?

- Non state dicendo sul serio - esclamò Glàinter, uno dei veterani. - Non posso credere che...
- Questo è un ordine, Glàinter - tagliò corto Heron, recuperando d'un tratto le proprie forze. - Voialtri attenderete qui, in modo da arrestare l'esercito nemico... Se io dovessi fallire nel mio compito, voi rimarrete l'unica speranza!
- Ma è follìa, mio signore, non potete affrontare Navaros da solo - obiettò ancora Glàinter. - Il vostro drago è ferito e...
- Arokh non è ferito - sottolineò Heron, rinfoderando la spada e voltando le spalle al cavaliere e agli altri. - E' libero, adesso!

Ciò detto, Heron sollevò coraggiosamente lo sguardo davanti a sé e si diresse incontro al destino che lo attendeva sul campo di battaglia.

( continua )

 

Angolo dell'Autore:
Questa storia è sicuramente una delle più difficili ricostruzioni che abbia mai inteso scrivere; in quanto non esistono elementi più precisi che possano spiegare correttamente COME Arokh sia riuscito, a dispetto del vincolo che lo univa al suo antico cavaliere Heron, a sopravvivere ugualmente... Prima di arrivare al Sonno dei Saggi, il destino di Heron e Navaros si sarà già compiuto, ma questa parte è pressoché "abbozzata" nella storia del videogioco. Non giudicate troppo povera di contenuti questa fanfiction dunque, perché gli autori del gioco stesso non hanno certamente inteso sforzarsi di più per rispondere a tanti dubbi e domande... Io ho inteso cercare una risposta quantomeno riconducìbile ai fatti che legano i due capitoli di DRAKAN finora conosciuti.
Ad ogni modo, la prossima e ultima parte ci svelerà ( spero! ) quanto allora accadde e cosa successe, ad Arokh, ai Dragoni dell'Ordine e ai cavalieri sopravvissuti...
A presto dunque!

DADO

   
 
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