Questa flash è dedicata alle Blue Ladies.
Siete delle donneH
fantastiche.
La vostra admin.
Fatti spezzare
il cuore
San Valentino
di sangue
Chi non è mai stato ferito
ride delle cicatrici altrui.
William Shakespeare
Era
l’alba quando Mirtilla Malcontenta aveva urlato di
aver trovato un cuore nel bagno.
Le
scie di sangue giungevano dalla Torre dei Gryffindor.
Era
giunta la sera quando gli insegnanti avevano rinvenuto il corpo di Hermione.
***
Draco Malfoy era tornato a Hogwarts parecchi anni dopo. I ricordi legati a quella
scuola erano tristi e malinconici, ma soprattutto rabbiosi:
all’anniversario della morte della Mudblood non
avevano ancora scoperto chi le avesse strappato il cuore.
Eppure
lei glielo aveva donato di nascosto quella notte stessa, in un corridoio buio,
dove l’unica luce era quella che splendeva nei suoi occhi tersi.
***
“Io
non ricordo più che voce hai.”
Draco non aveva mai pianto sulla tomba della Mudblood. Non era riuscito, ancora, a
perdonare il proprio fantasma – quello che gli infestava il cuore – figurarsi
il suo. Perché l’amore si era tramutato in una foschia, una nuvola che
ottenebrava gli occhi.
“Io
non credo davvero che quel tempo ritorni.”
***
“Malfoy, io…”
“Ti
amo,” disse Draco. “Ma non come vorresti tu. Non è
semplice, Mudblood. Non è un concetto che posso
accettare. C’è alchimia, tra noi, una scintilla pericolosa, come una stella
pronta a esplodere. Odio i miei sentimenti. Vorrei rinnegarli.”
L’aveva
abbandonata con una promessa che non era nemmeno riuscito a proferire.
Ti
amerò sempre – ma non come vorresti.
Hermione sbatté le palpebre.
Quella
sera sarebbe morta di troppo amore.
***
“Allora,
Draco, hai deciso qualcosa riguardo ad Astoria?” gli
chiese.
Che
cosa c’era negli occhi dei Pureblood presenti al Manor?
Il
nulla.
Li
osservava, udiva le loro risate senza allegria, mentre dentro di sé continuava
a consumarsi e ardere di un fuoco bollente; se da una parte aveva creduto di
poterlo chetare – con il tempo, con la rassegnazione – dall’altra aveva
cominciato a conviverci.
“È
una persona molto frivola, padre.”
***
“Fatti
spezzare il cuore, Draco”
Quella
voce.
“Come?”
“Oggi
è San Valentino.”
“La
festa degli innamorati?”
Hermione sospirò. “Tu lo sei, Draco.
Festeggialo. Dubito che ci sia qualcosa di male nel celebrare ciò che si prova.
Almeno, se fosse un sentimento sincero e puro… perché dovremmo ignorarlo?”
“Perché
è sbagliato, immagino. Non dovremmo spezzare i cuori, ma strapparli. Ci hanno
tradito. Dovrebbero soffrire loro al posto nostro. Non abbiamo chiesto noi di…
amare.”
“Non
cambierai mai?”
“Non
credo."
***
Draco Malfoy era tornato a Hogwarts vent’anni dopo, il giorno dell’anniversario della
morte di Hermione Jean Granger.
Il
quattordici Febbraio alcuni mormoravano che, nei corridoi, accanto alla Torre
di Astronomia, si udissero gli ululati del vento e il rumore di alcune catene –
di un ansito, di una parola, di una promessa.
Una
leggenda, forse, un tormento che non aveva mai conosciuto fine, un dolore
racchiuso in un petto dove non batteva più nulla.
“Vuoi
che il tuo cuore venga spezzato o strappato?”
Quella
voce.
“Tu?”
“Te
l’ho detto, Draco.”
Gli
si avvicinò.
“Festeggia,”
sibilò tra i denti.
***
Era
l’alba quando Mirtilla Malcontenta aveva urlato di
aver trovato un cuore nel bagno.
Le
scie di sangue giungevano dalla Torre di Astronomia.
Al
tramonto fu rivenuto il corpo di Draco.
Ci
saranno quelli tra voi che lo troveranno fuori luogo e tutti gli altri lo
giudicheranno grottesco,
ma
lasciate che vi dica una cosa,
amici
miei:
sempre
meglio un amore bizzarro che nessun amore.
Stephen King
Note:
- “Fatti spezzare il cuore – San Valentino
di sangue” si riferisce al film.
- “Io non ricordo più che voce hai – Io non
credo davvero che quel tempo ritorni” tratte da ‘Ti ricordi quei giorni’ di
Francesco Guccini.
- Flash betata da Stregabuffyna.
- La
mia pagina d'autrice su facebook.
Piccolo appunto: l’assassino non si scopre perché ho preferito lasciarlo
alla vostra immaginazione.
Non sono mai stata in grado di scrivere fluff. Penso che in questa flash ci
sia amore. Forse basta per farmi perdonare?
Des.