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Autore: Meramadia94    17/02/2012    1 recensioni
Violet Callister è una poliziotta con alle spalle un difficile passato, che sarà costretta a riaffrontare per salvare un collega. La aiuta la sua migliore amica.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'imprenditore estrasse dalla tasca dei pantaloni un telefono nero e iniziò a parlare-:''Pronto?Ah è lei... non si preoccupi, la sua auto arriverà presto... facciamo un milione di dollari? Ok, a presto.''- e riattaccò.
''Dobbiamo avvisare il distretto...''- disse Violet sottovoce.
Ma non abbastanza.
''Problemi belle signore?''- disse Fellman puntando una pistola contro il nascondiglio delle due donne-:''Uscite con le mani alzate e senza fare scherzi, bellezze.''
Le due ragazze non poterono far altro che obbedire e uscirono con le mani sopra la nuca.
''Con chi ho il piacere di parlare?''- chiese il criminale mettendosi la pistola in tasca.
Violet infilò la mano nella borsetta e tirò fuori un oggetto rettangolare e di cuoio.
''Detective Violet Callister, lavoro al distretto di polizia.''- si presentò la poliziotta mostrando il tesserino di riconoscimento con tanto di fotografia.
''E io sono Wendy Besons, un avvocato. E mi rincresce informarla, Mister Fellman, che si è appena messo in bel pasticcio.''- lo informò l'avvocatessa-:'' c'è una legge contro il commercio di auto rubate...''- la giovane avvocatessa impallidì furiosamente.
''Wendy, che ti succede, non ti senti bene?''- chiese Violet molto preoccupata per il colorito dell'amica.
''L'orologio... guarda l'orologio.''- disse l'avvocato indicando il polso sinistro del criminale-:'' ho dato un occhiata alle foto dei gioielli rubati... e c'era anche quello!!!''
Violet divenne pallidissima-:'' Allora sei stato tu...''- disse piena di rabbia-:'' sei stato tu a rapinare la Doblony e ad incastrare il mio collega!!! Non è così? Avanti, confessa!!!''
''E no care, non potete accusarmi in questo modo.''- disse l'imprenditore-:'' sulle vetrine c'erano solo le impronte del poliziotto arrestato giorni fa.''
''La scatola del Sushi...''- borbottò Wendy-:'' l'agente Thompson ha dichiarato che prima di addormentarsi ha cenato con del sushi ordinato a domicilio... quel fattorino era lei!!! E quando si è addormentato lei si è reintrodotto in casa per recuperare la scatola.''
''E per essere sicuro che Jhon non si svegliasse e la prendesse in flagrante ha messo una bella dose di sonnifero nel pesce.''- aggiunse Violet. Infatti, l'amico le aveva detto che dopo aver cenato aveva sentito improvvisamente tutta la stanchezza della  giornata e di essere praticamente svenuto sul divano.
''Dopo aver recuperato la scatola si è diretto alla gioelleria Doblony per commettere il reato. Dopo aver rubato i gioielli armato con dei guanti di gomma ha depositato sulla scatola del sushi che aveva trafugato dall'appartamento di Thompson, del nastro adesivo.''- riprese la giovane avvocatessa.
''E poi ha depositato la striscia adesiva sulle vetrine, ecco perchè la scientifica ha rilevato le impronte di Thompson.''- concluse Violet.
''Esatto mie care...''- sorrise il criminale-:'' Pochi giorni fa ero entrato in casa dello sbirro per piazzare alcune cimici.''
''Le abbiamo trovate''- disse Wendy-:'' ma dimmi una cosa: come hai fatto ad entrare e uscire dall'appartamento? Le chiavi degli appartamenti di quella palazzina non si possono doppiare e la porta non presentava alcun segno di scasso.''
''E' entrato da una finestra.''- sussurrò la poliziotta.
''Ma che sciocchezza...''- affermò l'avvocatessa-:'' Nell'appartamento ci sono solo due finestre: una per il bagno e l'altra per la camera da letto.
Quella del bagno è da escludere perchè è talmente piccola e stretta che può passarci a malapena un bambino, mentre quella della camera da letto può aprirsi solo dall'interno grazie ad un chiavistello.''
''Ha usato un cacciavite.''- spiegò la poliziotta-:'' Ha perforato la parte del vetro più vicina alla serratura con un cacciavite, praticando un piccolo foro stretto ma sufficiente per farci passare del filo di ferro.''
''Ha aperto e richiuso la finestra della camera dell'agente Thompson semplicemento tirando il filo di ferro che aveva fatto passare attraverso il foro!!!''- dedusse Wendy.
''Deduzioni degne della figlia di un giudice e di una poliziotta, mi congratulo.''- fece Fellman battendo sarcasticamente le mani.
''Ma perchè... perchè...''- disse Violet-:'' perchè hai fatto una cosa del genere? E perchè hai scelto di incastrare proprio John? Che male può mai averti fatto?''
''Forse c'entra tutto questo...''- ipotizzò Wendy accennando alla ''concessionaria'' di auto che li circondavano-:''John aveva iniziato ad investigare su tutti questi furti.''
Violet impallidì-:'' Ora ricordo...''- balbettò, bianca come la neve-:'' mi confidò che tutti quei furti in pochi giorni non lo convincevano, sospettava che ci fosse qualcosa di molto grosso sotto e che avrebbe indagato.''
''Esatto.''- confermò l'imprenditore-:'' il tuo amico stava iniziando a diventare scomodo con tutte le sue domande e le sue ricerche, così ho dovuto trovare un modo per tenerlo buono e tranquillo.''
Violet aveva il viso contratto per la rabbia e ringhiò a denti stretti-:''Maledetto...''
''Ma devo dire...''- confessò l'imprenditore-:'' che non avrei mai sospettato che tu e la tua amica non vi arrendeste alla realtà dei fatti pur avendoci sbattuto contro la testa e riusciste a scoprire tutto.''
''Abbiamo capito che qualcosa non andava ripensando alla telefonata del testimone.''- spiegò Wendy-:'' chiunque vedendo dei ladri avrebbe chiamato la polizia e tentato di sventare il furto, ma lei si è comportato nella maniera opposta.''
''Così abbiamo capito che qualcuno stava cercando di incastrare Jhon, ma non avremmo mai pensato che un ricco snob avrebbe rubato qualcosa che poteva permettersi.''- concluse Violet.
''Ma per quale motivo ha agito in questo modo?''- chiese Wendy ancora scossa da quella scoperta.
Da quando era morto  Fellman Senior, la direzione del gruppo finanziario Fellman era passata a suo figlio, un giovane con la testa sulle spalle, giudizioso e di buona famiglia...
non riusciva proprio a capire come mai una persona come lui si fosse improvvisamente data al crimine.
''Vedete...''- iniziò a spiegare l'imprenditore-:'' sin dall' Università ho avuto la passione per il gioco d'azzardo, e ho fatto qualche scommessa andata a buca con i soldi dei soci e dei clienti... e quindi devo coprire in qualche modo gli ammanchi.''
''E allora rubi auto di ogni genere per rivenderle a prezzi inesorbitanti?''- chiese Wendy piena di rabbia.
''Certo che no... piazzarle sul mercato è più dura di quello che credi.''- rise il criminale-:'' porto le vetture in una zona abbandonata del porto dove si tiene un giro di scommesse.''
''Giro di scommesse?''- fece Wendy confusa.
''Ruba delle auto per organizzare delle corse illegali al porto: soldi e guadagno facile, in altre parole. E' per questo che hai fatto di tutto perchè incolpassero il mio collega''- fece la poliziotta estraendo la pistola dalla borsetta-:'' era sul punto di scoprire la tua frode e un giro di scommesse illegali.''
''E temendo che qualcuno potesse indagare più a fondo e scoprirti...''- disse Wendy-:'' il tuo piano prevedeva anche di eliminare ogni dubbio eliminando Thompson in prigione e farlo passare per un suicidio?''
''Gia...''- ammise Adrian-:'' il piano prevedeva che schiacciato dal peso del rimorso si togliesse la vita in cella per espiare la sua colpa.''
Violet tremava.
Non di paura.
Non per il freddo che c'era nello scantinato.
Tremava perchè era furibonda.
Mai in vita sua le era capitato di tremare per rabbia.
''Maledetto infame...''- era talmente arrabbiata che non aveva neanche il fiato per parlare-:'' è colpa tua... è solo colpa della gente come te se lui non c'è più... se Leonardo è morto...''
Gli puntò contro la pistola minacciandolo-:'' Metti. le. mani. sopra. la testa.''- scandì parola per parola.
''VIOLET!!!''- urlò Wendy.
La poliziotta si girò e vide con orrore che un brutto ceffo muscoloso teneva in ostaggio l'amica con un coltello puntato alla gola.
''Forza metti giu quell'arma, bambola.''- gli ordinò quel tale premendo la lama del coltello contro la gola dell'avvocato.
Scese un rivolo di sangue scarlatto che sporcò la giacca bianca ed immacolata dell'avvocato Besons.
La giovane avvocatessa emise un gemito.
La poliziotta, con gli occhi vitrei per il terrore, non potè che obbedire al comando e lasciò cadere la pistola a terra.
Adrian la afferrò per un braccio e le prese la borsetta.
Dopo di che spinse la ragazza contro una cassa di legno, e lo stesso capitò a Wendy.
Il giovane imprenditore rovesciò a terra il contenuto della borsa di Violet e distrusse sia il cellulare che la trasmittente della poliziotta.
Violet piangeva silenziosamente, ma non perchè aveva paura di morire.
Erano lacrime di rimorso per aver condannato alla sua stessa sorte la sua migliore amica, l'unica che le era sempre stata vicina sia nei momenti di gioia che in quelli di disperazione.
''Mi dispiace...''- sillabò tra le lacrime-'' è solo colpa mia...''
Wendy le sorrise e disse in modo rassicurante-:'' Non importa: è stato un vero onore essere sua amica... agente Violet Callister.''
Le due donne si strinsero la mano per farsi coraggio a vicenda, pronte a vivere insieme la loro ultima avventura.
Adrian era davanti alle due donne e puntava contro di loro la pistola della stessa Violet.
''Chi farò fuori per prima... la bionda o la bruna?''- domandò l'imprenditore a se stesso lanciando una moneta.
''Facciamo così...''- propose mentre la moneta ritornava nella sua mano-:'' Croce per la bionda... testa per la mora.''
Quando guardò la sua mano disse con un ghigno-:''Testa. Sei tu la fortunata.''- disse mirando la pistola al petto di Violet.
Quest'ultima guardò il suo petto: il puntino rosso del laser era in corrispondenza del suo cuore.
Per farsi coraggio strinse a più non posso la mano dell'amica fino a farle fare una smorfia di dolore.
Un dolore che però l'avvocato non sentì.
La poliziotta chiuse gli occhi, e mentre una lacrima le rigava la pelle del viso pensò-:''Perdonami, mio adorato Leonardo... ma non sono riuscita a mantenere la mia 
promessa
  
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