20/02/2012
10 recensioniCapitolo 5: Promessa
I promise to stay,
if you promise to never leave ♥
Kayen
-Yuuki?
No, proprio non risponde.
-Yuuki!
Ma Dio, la mia bambina dev'essere matta per avventurarsi nel bosco tutta sola! Che razza di genitore sconsiderato la lascerebbe?
La risposta è molto semplice.
Io.
-Da quanto tempo è scomparsa? - chiede Zero, mentre la prende saldamente tra le braccia.
-Da oggi pomeriggio, credo.
Zero mi guarda in cagnesco.
-Non lo so, Zero!
-Yuuki? - mio figlio la chiama di nuovo. Ma lei non risponde, persa nel suo sonno.
Quando riapre gli occhi, sembra più smarrita di un orso che si è appena risvegliato dal letargo. Stropiccia gli occhi più e più volte, guarda me, guarda Zero, ma nei suoi occhi c'è qualcosa che mi dice che soffre perché cerca qualcuno che non vede.
E' mia figlia, la conosco benissimo. La amo più di me stesso, Dio mio.
-Va tutto bene, Yuuki. Ora andiamo a casa. - mormora Zero, mentre si tira su e la porta come una principessa. E quasi sono geloso di quel gesto.
-Fermi! - grida la mia piccolina, tutto a un tratto. -Lui...lui deve tornare.
-Lui chi? - chiede Zero, subito.
In realtà sai benissimo di chi parla, figlio mio. I tuoi occhi si sono già accesi di rabbia e frustrazione.
-Deve...lui deve farlo. - sussurra la mia piccola mentre trema.
-Shhh, shhh – intervengo io. -Yuuki, ora andiamo a casa. Non so cosa sia successo, ma lo rimedieremo. Vedrai. Ora andiamo a casa.
Yuuki si rilassa, e sprofonda nella spalla di Zero.
Giurerei di aver visto una lacrima, ma non ne sono certo.
-Va bene. - sussurra, incerta.
La sua voce è scossa da tremori violenti che quasi mi spaventano.
-Sì...andrò a casa.
Tutti e tre usciamo da quell'orribile posto e ci dirigiamo verso l'accademia. Quando siamo ai limiti del bosco, verso nord, mi sembra di udire un fruscio che proviene dagli alberi dietro di me. Sia io che Zero ci voltiamo all'istante, ma non c'è nulla.
-Vai avanti, Zero. Ci vediamo a casa.
Sento il ragazzo annuire e io rimango fermo lì, ad aspettare che si allontani. Poi respiro. E parlo.
-Credevo che avessi deciso di stare alla larga da lei, Kuran.
Rivolgo le mia parole a un albero. Non a caso, proprio da quel punto, esattamente un secondo dopo, spunta un lupo nero dagli occhi color mattone che mi osserva circospetto.
Lo odio con tutto il mio cuore, per quello che sta infliggendo a mia figlia. Ma allo stesso tempo gli sono grato, per averla salvata tempo prima, per avermi dato una seconda opportunità, per...
In realtà, non riuscirò mai a fargli del male. Kaname fa parte di me e della mia vita da troppo, troppo tempo.
-Non toccarla mai più, mi hai sentito?
Il lupo indietreggia.
-Se la ami, lasciala andare.
Le mie parole non convincono nemmeno me.
-Vattene! - urlo. E lui mi ascolta, e con la coda tra le gambe scappa, lontano, dove non potrà più interferire con la vita di Yuuki.
Solo quando sono sicuro che si sia allontanato abbastanza, mi volto e mi incammino verso casa.
Yuuki non dovrà più soffrire per lui, no.
E' una promessa.
Kaname
Le mie gambe non sembrano stancarsi mai, lo ripeterei all'infinito. Infinito, è la mia meta, ora, ora che l'ho persa per sempre.
Già mi manca da morire.
Ma Kayen ha terribilmente ragione, devo stare lontano da lei per il suo bene e per il mio. Anche se significa automaticamente buttarla tra le braccia di Kiryu, anche se è una mossa pericolosa, quella che il Re ora sta facendo.
Ma non ha scelta, il Re, no.
Il suo sangue è ancora dentro di me ed è tremendamente caldo, dolce, perfetto. Mio, lo sento che mi appartiene. E' nato per essere mio e lo sappiamo entrambi, io e la Principessa.
Per ora deve andare così, Yuuki. Dobbiamo rimanere lontani e soffrire, facendo finta di esserci dimenticati di quanto l'una sia importante per l'altro.
Non ti dirò più ti amo, perché ormai queste parole sono vecchie, quasi troppo semplici in confronto a quello che provo. Io non ti amo; io ti appartengo, Yuuki, sono tuo, sei il mio cuore, la mia casa, la mia forza, la mia vita.
Sei me.
E allora aspettami, piccola. Aspettami all'infinito e saprò tornare, saprò renderti donna, un giorno lontano.
Mi specchio e vedo riflesso il lupo che mi sostituisce.
Negli occhi del lupo vermigli, ecco, dov'è rinchiusa la mia passione.
Ululo perché è liberatorio e perché spero che tu mi senta, angelo mio.
Aspettami.
.
.
.
Esattamente non so quanto tempo sia passato dall'inizio di questa cosina, ma in ogni caso, ragazze, oggi, 20 febbraio, finisce portandosi via un pezzettino di me, come ogni altra storia.
Devo ammettere che questa è stata sia facile che difficile: facile, perché alcuni pezzi si sono scritti da soli, quasi; difficile, per altri mille motivi (uno dei quali è la solita indecisione di Yuuki, e bla bla bla insomma, ormai lo sapete più di me!).
Il finale non è così tragico, ma vorrei che ognuna di voi lo interpretasse come meglio crede: Kaname tornerà o non tornerà? E' la sfida che la Hino ci ha lanciato negli ultimi capitoli, e qui m fermo, perché negli avvertimenti non ho messo spoiler!
Come in ogni mia pazzia, lascio i ringraziamenti.
Un grazie grande quanto tutto il mondo a:
-Heart (che non manca un appuntamento da Feelings);
-Jakefan (che so che arriverà, prima o poi!);
-Chany96, la mia zerosorellina e che è riuscita a sopportare questo lavoro altamente Kanamista >.<;
-Anna, che mi ha promesso di venire...<3
-Fiordispina111 (una mia cara nuova amica, che mi lascia delle recensioni strappalacrime);
-Karmilla, per ultima ma non meno importante. Tesoro, a volte sembra che mi conosca tu meglio di molte altre persone che magari mi sono più vicine. Anche se la nostra è un'amicizia virtuale ha un valore bellissimo, che nessuno ci porterà via, mai. E' una promessa.
Beh, eccoci qui, allora. Ti ho lasciata in fondo, omonima mia, ma penso che tu capisca bene il perché. Questa storia è tua; è il mio modo di dirti grazie, per tutto quello che hai fatto, che fai tutt'oggi e che, ne sono sicura, farai ancora e ancora. Ti voglio davvero tanto bene e, come ormai tutti sanno, “Gli occhi del lupo” non sarebbe mai potuta nascere, senza di te.
Quindi un abbraccio stretto, Jessy mia.
Vi saluto...ecco che cade la solita lacrima!
Vostra
Je