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Autore: Ro90    22/02/2012    2 recensioni
Dopo la presunta morte di Sherlock … un nuovo inizio, il mio.
Prima fiction, abbiate pietà.
"AAA cercasi coinquilina/o silenziosa/o, ordinata/o e soprattutto intelligente se è possibile."
Può un annuncio cambiarti la vita? Nel mio caso si. Sono Rebecca, vivo a Parigi da circa cinque anni. Dopo la morte di mia nonna avevo deciso di cercare un coinquilino, l’annuncio era abbastanza chiaro, malgrado le poche lettere che avevo a disposizione, non volevo trovarmi tra i piedi qualche idiota!
Ultima rettifica generale il 27/02/2012.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera ero davvero stanca, non vedevo l’ora di andare a dormire, eppure avevo una voglia incredibile di cioccolato caldo.
Sherlock era a letto, aveva ancora qualche linea di febbre, decisi di portarne una tazza anche lui.

"Che giornata" pensai, prima il bacio poi la rivelazione, la cosa mi aveva turbata parecchio, sarà stato per l’effetto della febbre ma non sembrava il solito Sherlock di sempre, sembrava più vulnerabile, aveva abbassato le sue difese...

Bussai alla sua porta, ma non ebbi alcuna risposta, al che mi affacciai nella sua stanza, era impegnato nella lettura di un libro in inglese, “stava leggendo il libro preferito di mia nonna’’ pensai.
-Tieni – dissi porgendogli la tazza che afferrò senza distogliere lo sguardo dal libro, “Poteva almeno dirmi grazie che cavolo” pensai.
Feci il giro del letto, mi posizionai accanto a lui
 -Ti piace?- Chiesi
-Non sono particolarmente goloso di cioccolato...
-Parlavo del libro a che pagina sei arrivato?
-Quasi alla fine – disse guardandomi con curiosità,
Mi accucciai accanto a lui per vedere meglio sul libro
-Leggeresti ad alta voce anche per me?

SH
Mi aveva chiesto di leggere per lei?? La guardai incuriosito.
-Era il libro preferito di tua nonna o di una qualche parente stretta, ho trovato una foto dentro, non è così?
-Si – disse guardando la foto, i suoi occhi erano più lucidi del normale. Era una di quelle foto di famiglia scattata chissà dove, in vacanza magari. Erano ritratti un uomo sui 35 anni, una ragazzina sui 17 nel centro, Rebecca probabilmente, accanto a lei una donna incinta, sua madre pensai.
-Sei tu nella foto con tuo padre e tua madre...
-Non è mia madre, è la nuova compagna di mio padre, era in cinta di Kate.
-Non sapevo avessi una sorella,non ne hai mai parlato.
-Non la conosco, sono andata via di casa poco prima che lei nascesse.
-Hai litigato con loro?
-Leggi ti prego – disse semplicemente quasi come se fosse una supplica appoggiando la sua testa sulla mia spalla.
L’argomento famiglia era top secret, non ero ancora riuscito a capire il perchè del suo allontanamento, del motivo per il quale si era trasferita da sua nonna 5 anni prima. Non mi era nuova la sensazione del suo corpo accanto al mio, eppure dovevo ancora farci l’abitudine, in fondo era una cosa piacevole, “non ci vedo niente di male’’ pensai. Ripensavo a John ogni tanto, soprattutto quando lei era nei paraggi. Tutti mi consideravano irritante e fastidioso invece lei, così come John, erano le uniche persone che avevano il coraggio di starmi accanto. “Stai facendo progressi” disse la vocina nella mia testa.


La sua voce era qualcosa di incredibile, l’avrei ascoltata per ore e ore. Cullata dalla sua voce mi addormentai.
Quella notte feci sogni tormentati, mi tornarono in mente le urla di mio padre, il viso di mia madre, le parole di mia nonna, Kate che vedevo solo in tv o sui giornali... Fu Sherlock a svegliarmi poco dopo mettendo fine ai miei incubi
-Cosa ti è preso? Stavo per chiamare un esorcista!
-Stupido, ho fatto un incubo – dissi accoccolandomi meglio tra le sue braccia, a quanto pare era la seconda notte che dormivamo insieme
-Scapperai via anche questa volta? – Dissi guardandolo di sottecchi
- Dovrei scappare? - disse con aria sarcastica, risposi alla sua battuta con una linguaccia.
-Era davvero il tuo primo...
-Si, hai finito? – disse fissandomi negli occhi
Ero alquanto sconvolta, “come poteva essere vero?’’.
-Smettila di pensare, dormi
-Non ci posso credere, ma come è possibile?
-Perché ti meravigli? – disse guardandomi negli occhi
“Ma si era visto allo specchio? E’ bellissimo, certo non sembrava particolarmente simpatico e disponibile a primo impatto ma in fondo era tutto il contrario di quello che voleva sembrare’’. Mi sfuggì un “sei così bello” pensato ad alta voce.
Lo sentì ridacchiare poi aggiunse
– Sono sposato con il mio lavoro, non ho tempo né per le donne ne per i sentimenti – disse con tono gelido, con una voce che non sembrava la sua.
-Ti piacciono i cadaveri? – dissi divertita
-Non sto scherzando, prima facevo un altro lavoro, non chiedermi cosa, è meglio se ti tieni lontana dal mio passato.
-Non m’importa del tuo passato, mi interessa il tuo futuro - sussurrai piano al suo orecchio, posai le mie labbra sulla sua guancia e poi mi sistemai meglio sotto le coperte e continuai a dormire.
  
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