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Autore: IsAnastaciaHuddy92    25/02/2012    5 recensioni
DI NUOVO AGGIORNATA! E se House fosse Cuddy e Cuddy fosse House? Lui un educato e rispettato amministratore, lei una geniale e cinica diagnostica? Come funzionerebbe tra loro? Cosa cambierebbe nelle loro vite?
Io ci provo!
Genere: Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, James Wilson, Lisa Cuddy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Buongiornooo!!! O meglio buon pomeriggio! Concedetemi un capitolo assurdo xD nel senso che stanotte riflettevo, e alla fine ho partorito questo. A me è piaciuto, e forse potrebbe non essere inteso nel verso giusto.
Grazie mille evelyn83 e elixana, come leggerai si parlerà della storia più importante che Cuddy abbia mai avuto. Stacy è stata importante per House, Thomas è stato il grande amore di Lisa. Anche se la vera, grande ed importante storia d’amore è stata l’Huddy! E sarà così anche nella mia storia, perché sono semplicemente perfetti insieme!


 

 

 

 

 

 


Enjoy the reading!


 

 

 

 

 

Cuddy guardava il cielo sopra la sua testa. Stava sdraiata sul letto, e finalmente capiva perché Thomas le avesse regalato quella enorme finestra. Ogni volta che lei vedeva comparire una nuova stella si ricordava di lui, e di cosa le avesse detto una volta “Le stelle mi hanno sempre ricordato i tuoi occhi”. Adesso però quelle stelle ricordavano a lei di lui. Quel regalo per il loro più bell’anniversario. Forse perché fu l’ultimo.
Un giorno lo vide raccogliere tutto in una valigia, e senza una parola lui abbandonava l’appartamento. Forse per un po’ lei lo aveva aspettato ma poi ci aveva definitivamente rinunciato. Ogni sei mesi lui le inviava una lettera e lei con regolarità la bruciava nel camino senza aprirla.
Era stato uno scrittore squattrinato per la maggior parte del tempo trascorso insieme, ma non era un santo. Si vendicava nel peggiore dei modi ad ogni torto subito ed è stato un bene per entrambi che lui se ne fosse andato.


Pochi secondi si era concessa per respirare profondamente, e dimenticare, giurava a se stessa che ogni giorno avrebbe dimenticato qualcosa in più di lui. Cinque anni dopo era ancora lì a chiudere gli occhi e a perdere memoria di un nuovo lineamento del suo volto. Adesso però non era poi così difficile, c’erano due occhi di cristallo che la inseguivano quotidianamente nei suoi pensieri.

In quel silenzio, però riconobbe il rumore di quelle scarpe, quelle suole che soffocavano la pesantezza dei passi, rubandone il rumore ad ogni incontro con il pavimento, belle e costose scarpe di pelle da uomo. Si alzò e si avviò velocemente alla porta. Il suo profumo. Quel profumo che le inebriava la mente. Attraversava le fessure, penetrava gli infissi per raggiungere lei. Lui era lì. Era lì, dietro quella porta e probabilmente non avrebbe bussato. Probabilmente si era pentito di essere arrivato fino a lei e aver trovato il coraggio di cercarla.
Bussò piano, perché non voleva essere veramente sentito. Cuddy inspirò e coraggiosamente aspettò il secondo pugno contro la porta. Ne arrivarono altri due, questa volta più decisi. Aprì la porta sorridente. House stava in piedi nervoso sulla soglia, e sorreggeva un grande quadro, glielo mostrò senza dire nulla.
Lei osservò con esperienza la tela -Il quadro di Amore e Psiche… House…- Si voltò e tolse un vecchio quadro di paesaggio per appendervi quello. Lui restò sulla soglia e la inquieto.
-So quanto ti piace l’arte…-
Cuddy rimase davanti il quadro dal quale non riusciva a staccare gli occhi. A lui piaceva guardarla quando era impegnata in qualcosa, a lui piaceva guardarla sempre, adesso in quella vestaglia corta di seta bianca. Lei si voltò e capì la vera ragione di quel regalo -La storia d’amore di un Dio e una mortale… non ti starai elevando troppo in alto dottore?-
Quell’uomo tanto sicuro di sé, stava arrossendo solo al sentire la sua voce. Quell’esperto medico tanto ambizioso diventava piccolo quando l’aveva davanti a sé come in quel momento. Qui, adesso, mentre lei assaggiava le sue labbra delicatamente. Era un bacio infinito, non c’era malizia, non c’erano giochi, era solo il sapore di ciliegia che soffocava il suo palato, era quello il modo in cui lei gli stava risucchiando il cuore, gli sciupava il respiro. Incontrò i suoi occhi che si mescolarono con i suoi. Le accarezzò il viso con semplicità –Mi sono innamorato di te- un’espressione attonita sul viso e neanche il tempo di respirare che lui se n’è già andato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buona serata Huddies!
   WH4E   

  
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