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Autore: Rimhia    26/02/2012    2 recensioni
Simyf è una ragazza che abita nella Terra del Mare, figlia di un Cavaliere di drago e di un ax-assassina. La sua vita scorre normale come tutte le altre, fino a quando incomincia a sentire dentro di sè un vuoto che le impedisce di continuare a vivere come prima. Così decide di compiere un viaggio pericoloso: vuole vedere il mare delle Terre Ignote. Verrà aiutata da una sua amica, ma oltre il Saar la aspettano gli elfi che la guarderanno sempre con disprezzo e ostilità.
Tra questi conoscerà il principe di una delle loro città che la "accoglierà" nel suo palazzo come serva, ma con un ruolo particolare.
La ragazza si adeguerà a questi cambiamenti in un modo o nell'altro, però non sa ancora cosa potrà succedere tra loro a causa della loro vicinanza.
Questa è la mia prima ff che scrivo e, se vi ho incuriosito almeno un po', sarei molto felice se lo leggeste.
Grazie e buona lettura!
P.S. I primi capitoli, che dovrò revisionare, potranno annoiare, ma dal settimo in poi sarà tutto diverso da come era prima e più movimentato. Spero che vi piacerà!
Contiene elementi di alcuni manga.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kryss, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Completezza 8
L'insegnante del principe

Scese le scale che conducevano alle segrete e si fermò davanti alla porta dove l'umana era stata rinchiusa. A quanto avevano riferito le guardie che l'avevano scortata fin lì, la ragazza si era mostrata accondiscendente e non agitata o violenta come avevano immaginato.
La osservò attraverso la fessura nel legno e ripensò alla sua voce. Mentre scendeva lungo il corridoio stretto e isolato, aveva sentito che stava cantando qualcosa in una lingua sconosciuta e strana. Si era stupito di quanto quella voce fosse dolce e melodiosa, sebbene ancora un po' rauca, quando qualche ora prima era spenta e flebile resa così da giorni di mutismo.
La guardò distesa sul lettino dormiente, posò il suo sguardo sul suo viso, il collo, le braccia, il seno, i fianchi, il ventre e infine le gambe.
Desiderava toccarla. Non capiva il motivo di quel bisogno, non si era mai sentito così, ma voleva averla vicina, insieme a lui.
Si avviò verso le sue stanze pensando a come fare per tenerla con sé. Il re non aveva ancora preso la sua decisione, però aveva chiesto il suo parere. Forse aveva la possibilità che egli esaudisca il suo desiderio, ma con quale scusa?
Rifletté a lungo, poi un'idea gli illuminò il volto rendendolo euforico. Si diresse verso il giardino, sapeva che suo padre restava lì ad osservare il cielo notturno.
Ormai ne era certo, nulla gli avrebbe impedito di al suo fianco.

Tutto era buio intorno a lei. Si guardò intorno senza trovare nulla su cui potesse posare la sua attenzione. Poi vide una sagoma dove brillavano due luci viola. Capì che si trattava di una persona, però quegli occhi... Erano gli stessi che aveva visto nei sogni durante il suo viaggio nel carro degli elfi. Ma notò qualcosa di strano: li aveva già visti da qualche parte nella realtà, ne era sicura.
All'improvviso quella figura svanì spaventandola. Si voltò
cercandolo attorno a sé. Sussultò quando qualcosa di caldo l'avvolse, ma si tranquillizzò capendo che si trattava della stessa persona di prima.
Rimasero così: lei immobile mentre lui l'abbracciava da dietro, come a consolarla facendole capire che lui era con lei in quel momento difficile. E fu con la consapevolezza che costui le sarebbe stata vicina che si svegliò più rilassata all'alba.
Guardò l'ambiente circostante e constatò che non c'era nessuno. Chiuse gli occhi concentrandosi e sentì dei passi nel corridoio. Li aprì sedendosi sul lettino e qualche secondo dopo la porta della cella si mosse.
-Il re e il principe vogliono parlarti.- annunciò la frase che aspettava da tempo.
Simyf si alzò e seguì la guardia fino alla Sala del Trono, laddove sarebbe venuta a conoscenza della decisione del sovrano degli elfi e pensò che fosse giunta la sua ora. Erano passati due giorni da quando era arrivata e continuava a tormentarsi sul motivo del ritardo del loro responso: non era per niente difficile decidere di ucciderla, perché aspettare tanto? Ora il momento da lei tanto atteso era finalmente giunto, avrebbe smesso di tormentarsi. Si inginocchiò al cospetto del re e mantenne la testa china mentre il soldato si congedò.
-Immagino che stia aspettando la mia decisione...- suppose giustamente l'elfo ed ebbe la conferma che avesse ragione dal cenno di capo dell'umana.
-Ti informo che ti lascerò vivere.- a quella frase, la ragazza alzò lo sguardo incredula.
Il re sorrise compiaciuto di poter vedere la sua confusione dipinta in faccia.
-Ma ad una condizione: dovrai "istruire" mio figlio. Se svolgerai bene il tuo lavoro e lui sarà d'accordo e soddisfatto, ti lasceremo andare riportandoti da dove vieni.- disse e Simyf si tese.
-Ma io non so cosa potergli insegnare, non sono così colta e intelligente.- replicò.
-Tu sei un'umana e come tale dovresti conoscere varie cose delle terre da cui provieni come la storia e le tradizioni di cui noi non siamo a conoscenza perché il nostro sapere è limitato a testi scritti migliaia di anni fa.- fu il principe a parlare attirando la sua attenzione.
I loro occhi si incrociarono e lei si stupì dell'intensità con cui la fissava.
-Potrete discutere sui dettagli in privato. Ora ho una riunione, quindi potete andarvene.- si alzò dal trono, ma si bloccò come ricordatosi di qualcosa.
-Un'ultima cosa...- li fermò prima che facessero un passo per andarsene.
-Alloggerai in una delle stanze dell'appartamento di mio figlio, in giornata dovrebbe essere pronta, dato che avevo ordinato due giorni fa di arredarla.- terminò.
Simyf annuì, ormai consapevole che non aveva via di scampo, e capì a cosa era dovuto quel ritardo. Seguì il principe evitando lo sguardo degli elfi che incrociavano sulla loro strada. Pensò insistentemente alle sue parole: egli voleva conoscere ciò che era successo dopo il loro esilio e la cultura degli abitanti del Mondo Emerso, ma perché? A cosa gli serviva? Non riusciva a darsi delle risposte perché lo trovava alquanto strano.
Nel frattempo giunsero a destinazione ed entrarono in una sala ampia illuminata dalla luce che filtrava da grandi finestre coperte da candide tende bianche.
Il pavimento in parquet era quasi interamente coperto da un tappeto antico che, però, aveva mantenuto la sua morbidezza e la trama di un bel verde ancora molto intenso. Al centro erano posizionati due divani e due poltrone in tessuto color panna con morbidi cuscini dalle graziose decorazioni floreali e in mezzo un tavolino in vetro ovale a due ripiani dove vi erano posate dei fogli. Alla sua destra, all'angolo, c'era una porta e andando verso le finestre c'era una libreria molto fornita in legno e più in là un camino in pietra che dava una tinta rossa in quell'ambiente prevalentemente in marrone e colori tenui. Uno scrittoio in legno scuro pieno di penne, inchiostri e pergamene varie era posizionato vicino alla finestra. Vicino alle tende c'erano un tavolo coperto da un telo bianco e due sedie imbottite. A sinistra c'era una credenza anch'essa in vetro contenente varie cose, tra cui bicchieri, bottiglie con diversi alcolici, vini e liquori con accanto un mobiletto (bar, gli elfi si sono evoluti e vanno al bar! xD /ndA). Affianco alla credenza c'era un cristalliere con al suo interno vasi, porcellane e altri oggetti da collezione. C'era un'altra porta tra il cristalliere e il muro e in giro mobiletti e comodini erano sparsi qua e là, alcuni serviti per tenere candele e oggetti casalinghi. Le pareti erano ricoperti da carta da parati azzurro tenue con delle decorazioni in verde e indaco e con qualche quadro raffigurante dei paesaggi mentre il soffitto era alto e raffigurante il cielo sereno con al centro un lampadario in cristallo.
Ad essere sincera, si aspettava un arredamento molto diverso, era tutto molto... Semplice, non troppo eccessivo e si sentiva a suo agio. Per non parlare del fatto che le piaceva molto!

Il principe si accomodò e le fece segno di imitarlo. Ubbidì e si sedette rigida e nervosa, le sembrava una situazione... Stramba, irreale, assurda! La sua agitazione venne calmata un poco dalla morbidezza del divano su cui era seduta che in qualche modo la tranquillizzava.
-Allora... Simyf, giusto?- iniziò e l'umana annuì.
-Come ti abbiamo già anticipato io e mio padre, dovrai parlarmi di cultura e di storia dei vari popoli del Mondo Emerso, ma non sempre. A volte mi terrai compagnia chiacchierando di libri o altro, anche per conoscerci meglio. Non ti limiterò nella tua stanza, spesso ti porterò in biblioteca e se ti comporterai bene, potrei portarti da qualche altra parte per qualche attività diversa...- spiegò mentre pensava a cos'altro potessero fare insieme.
La ragazza lo guardò curiosa: voleva sapere cosa sarebbe successo nel caso in cui si fosse dimostrata accondiscendente.
-Forse potremmo pure andare in spiaggia una volta, ma non è il periodo giusto: ora il mare è molto agitato ed è molto pericoloso avvicinarsi.- si voltò a guardarla.
Notò i suoi occhi carichi di aspettativa e gioia sostituiti da un velo di delusione. Lei abbassò lo sguardo per non fargli vedere, inutilmente, il suo cambiamento d'umore. Voleva andarci subito, ma si rese conto che doveva guadagnarsi la fiducia del principe per avere quella possibilità e di impegnarsi, quindi doveva assolutamente obbedire all'elfo, anche se controvoglia.
-Ora alzati.- ordinò.
Simyf lo fissò di scatto e dopo qualche secondo di tentennamento, ubbidì incerta. Il ragazzo abbandonò il divano e iniziò a studiarla camminando attorno a lei che si stava torturando le dita.
-Cosa state facendo?- chiese a disagio.
-Le guardie che ti avevano portato da mio padre, ci hanno riferito che non portavi nulla con te. Ti ordinerò dei vestiti perché penso che rimarrai qui a lungo. Non puoi di certo vestirti con quelli.- disse indicando i suoi abiti un po' mal ridotti.
-Stavo solo controllando
grossomodo le tue misure.- rispose infine.
L'umana annuì più rilassata di prima, ma subito dopo si irrigidì sentendo l'elfo imprecare. Si domandò cos'avesse fatto di sbagliato da farlo reagire in quel modo.
-La pianti di annuire? La bocca per parlare ce l'hai, usala che la testa serve ad altro.- la riprese infastidito.
-V-va bene, principe...- acconsentì debolmente e l'elfo la guardò stupito.
-Mi hai chiamato principe?-
-Ho fatto male?- si allarmò all'istante temendo una punizione a causa di quella parola che le era sfuggito.
-No, no, va benissimo, ma se siamo soli puoi evitare di ripetere sempre quella parola.- concesse tranquillamente e lei sorrise ormai calma e a suo agio.
-Ora andiamo in biblioteca. Gli arredatori arriveranno fra un po' e dopo chiamerò il sarto.- si alzò e si diresse verso la porta, ma prima di abbassare la maniglia, Simyf lo fermò.
-Posso farvi un'ultima domanda?- chiese e l'elfo glielo permise.
-Perché devo alloggiare nelle vostre stanze? Non ci sono altre camere dove posso dormire?-
-Tu servirai solo me e, dato che sei un'umana, è meglio tenerti sotto controllo non solo perché alcuni miei simili sospettano di te, ma anche per evitare che tentino di ucciderti, fatto che non voglio che accada perché ho bisogno di te per imparare molte cose. Quando parteciperò a delle riunioni o dovrò allontanarmi dal castello, momenti in cui non è necessaria la tua presenza, rimarrai qui dentro chiusa a chiave e potrò solo io aprire la porta, così nessuno riuscirà ad entrare per tentare alla tua vita e non potrai scappare. Non provare nemmeno a fuggire dalle finestre perché è inutile, te lo dico per esperienza personale. Il pasto ce lo serviranno insieme, ma solo per questa volta mangeremo assieme a mio padre tra un'ora per il fatto che il mio appartamento non sarà disponibile per un po' e...- si guardò intorno per controllare se si fosse dimenticato qualcosa.
-E quando sarai sola, potrai mangiare qualcosa che c'è nella dispensa, ma non svuotarmelo!- l'avvisò con tono minaccioso.
-Ho capito.- affermò.
-E sta tranquilla, non ti avveleneranno, sei sotto la mia protezione e se qualcuno ci provasse, sarà punito. Comunque tutti dovrebbero saperlo, quindi non c'è problema.- le riferì e aprì la porta.
La ragazza lo seguì evitando di nuovo gli sguardi degli elfi che incontravano lungo i corridoi. Strada facendo, si fermarono quando un elfo parlò con il principe per poi congedarsi. Simyf seppe poco dopo che si trattava del sarto, dato che lui glielo aveva detto. Arrivarono a destinazione ed entrarono. Gli elfi presenti, i quali erano quasi tutti maghi considerando il loro vestiario, si voltarono verso di loro. Si inchinarono in presenza del principe, ma a Simyf non sfuggirono gli sguardi che le lanciarono. Mentre camminavano tra gli scaffali, l'umana si stupì di quella grande quantità di libri e pergamene antiche. Si fermarono ad un tavolo dove non c'era nessun'altro nei dintorni e l'elfo le disse di sedersi mentre prese un paio di pergamene per poi accomodarsi di fronte a lei.
-Allora.. Questa è una mappa dell'Erak Maar di come era quando era abitata dagli elfi.- srotolò le pergamene e gliele mostrò.
-Erak Maar?-
-E' così che chiamiamo il mondo da cui provieni.- le spiegò.
Lei le guardò e notò che sulla prima c'erano delle annotazioni in elfico che non capiva molto un po' ovunque mentre sulla seconda non era stato scritto nulla.
-Conosci l'elfico?- chiese e la ragazza negò.
-Nessuno lo parla più da voi?-
-Gli unici che lo studiano sono i maghi e forse anche i sacerdoti, anche se è un elfico differente. Alcuni decenni fa c'erano i mezzelfi che parlavano in modo ancora più diverso, solo che ormai si sono estinti ed è scomparsa anche la loro lingua.- rispose e l'elfo annuì pensieroso per poi sospirare.
-Quindi non sai nemmeno leggerlo...- constatò ignaro della verità.
-No.- confermò con un tono quasi dispiaciuto.
Meglio farsi passare per una ragazza sottoposta ad una scarsa istruzione, altrimenti sarebbe stata scambiata per una spia e lei non lo era assolutamente! Per non parlare del fatto che, se sospettassero di lei e la sorvegliassero per poi trovare qualche indizio, potrebbero interrogarla e torturarla e non ci teneva affatto a ciò. (Elfi, ascoltatemi, è una spiaaa!!! Torturatelaaa!!! /ndAster)(Ma stai zitto razza di impiccione e bugiardo!!! Tu non centri NIENTE QUI!!! /ndA)(Io centro SEMPRE! ù.ù /ndAster)(Continua e cancello questi commenti! *minacciosa(è pur sempre una scrittrice e può fare tutto!)* /ndA)(Ok, smetto! O.O /ndAster)(Bravo! u.u /ndA)
-Capisco... Allora te lo insegnerò, ti va?- le propose stupendola.
Simyf rimase a bocca aperta e sbatté più volte gli occhi tanto era lo stupore: non avrebbe mai creduto che fosse così bendisposto nei suoi confronti al punto di offrirsi personalmente a istruirla.
-Ma non è giusto! Io dovrei parlarvi delle terre da cui provengo mentre voi mi assicurate la mia sopravvivenza, un alloggio e la mia incolumità. Fate già molto per me, ma se mi insegnate l'elfico è troppo! Dopo... Dopo cosa dovrei fare per pareggiare i conti? Non è equo...- sbottò per poi affievolire pian piano la voce fino ad un sussurro.
Rimasero in silenzio. Simyf aveva abbassato la testa e aveva iniziato a torturarsi le mani e il labbro inferiore dal nervoso e dalla consapevolezza che aveva osato troppo e il fatto che il principe stesse zitto non l'aiutava a darsi una calmata. Per niente!
Intanto lui la osservava e rifletteva alle sue parole: era vero che stava facendo già abbastanza per lei e aveva intenzione di fare altro, non gli dispiaceva affatto, ma a quanto pareva l'umana non era d'accordo. Pensò infine che fosse il caso di rimediare in qualche modo anche se non sapeva bene come.
-Va bene, mi farò venire in mente qualcosa...- l'accontentò e vide sul suo viso sorpresa e imbarazzo.
-V-vi ringrazio...- mormorò evitando di guardarlo e facendo inconsapevolmente divertire l'elfo.
-Bene, che ne diresti di iniziare con un po' di geografia?? Scrivi i nomi dei vari luoghi che ricordi qui.- allungò la pergamena senza scritte.
-Poi le confronteremo e saprò cosa è cambiato.-
La ragazza annuì e cominciò a scrivere tutto quello che sapeva. Aveva un'ottima memoria, perciò non era difficile appuntare tutto. Finì presto e glielo mostrò. Dialogarono a lungo finché non giunse l'ora di pranzo e uscirono dalla biblioteca.
-Principe...- lo chiamò dopo un po' di tempo nel corridoio.
-Dimmi.- concesse e si voltò a guardarla.
-Ecco... Io non sono solita a pranzare con persone di alto rango, non so come comportarmi e credo che il cibo sia diverso...-  si confidò sinceramente preoccupata.
-Beh, immagino che non sia facile per te questo cambiamento, ma spero che ti abituerai presto. Per ora stai zitta se non quando verrai interpellata da mio padre e osserva come mi comporto. Capirai in fretta e sta tranquilla.-
-Va bene, grazie.- gli sorrise grata di quel che stava facendo e venne ricambiata.
Sperò con tutto il cuore che l'elfo non avesse cattive intenzioni con lei, si stava rivelando molto gentile e voleva andarci d'accordo. Sperò che non stesse fingendo per poi voltarle le spalle. Sperò che non la ingannasse, in quel momento era l'unico di cui forse poteva fidarsi. L'unico che forse l'avrebbe ascoltata e aiutata tra tutti quegli elfi che la disprezzavano. L'unico che forse le sarebbe stato vicino in quel luogo estraneo a lei e in quel momento sola.

Angolo autrice(ritardataria):

Ciao!!! Come va?
Sì, sì, lo so benissimo che sono in ritardissimooooooo!!!!!!!! Chiedo umilmente perdono!!!!!!
Spero che questo capitolo sia sufficiente, visto che c'è stata una svolta importante in questa storia un po' a rilento.
Finalmente Simyf è arrivata alla città elfica e vi rimarrà parecchio, ha conosciuto il principe e capiteranno parecchie cose che non elencherò qui, ma che scoprirete in seguito. ^_^
Vi dico solo che nel prossimo capitolo ci sarà un nuovo personaggio che aiuterà molto la nostra protagonista. E basta!
Spero vi sia piaciuto il capitolo tra cui lo sclero con Aster! XD Quanto mi è mancato sclerare così!
Aster: Sì, sì, sclera, ma io voglio apparire di più!!! >.<
Io: *sta per cliccare il tasto per cancellare la frase di Aster*
Aster: NOOOO!!! Farò il bravo, giuro, ma non cancellare! ç.ç
Io: Ecco, bravo! Così mi piaci. ^^
Aster: O/////O
Io: ?
Aster: Emh... Niente, finisci di scrivere.
Io: Ok.
Se ho commesso qualche errore in giro, ditemelo che correggo! >.<
Per il resto ringrazio chi segue e legge questa storia, GRAZIE!!!
Spero che mi lasciate un commentino e di aggiornare presto la prossima volta! xD
Alla prossima! :)
Bacioni! X^
Ciao! ^-^
P.S. Spero di riuscire ad aggiornare in fretta anche le mie altre storie su cui sto lavorando!!! >.<
  
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