Casa di Kid Liz e Patty
Era strano che Kid invitasse a casa sua i suoi amici. Maka, Soul, Black*star
e Tsubaki si guardavano in torno stupiti.
Era tutto così simmetrico e ordinato «wow Kid è bellissima la tua casa!» disse Black*star guardandosi in torno, Kid fece un sorrisetto invitando ad entrare
i suoi ospiti.
Soul cominciò a parlare Black*star e Kid di cose da ragazzi.
Maka si sentiva spaesata Liz, Patty e Tsubaki erano ottime amiche ma
tante volte si sentiva come un pesce fuori d'acqua,
non sapeva di che parlare «ehm... Pensate pure voi che il Dr. Stein sia pazzo?» disse Liz ad un certo punto,
ricordando il lancio del bisturi, «ahahaha! Già c'è mancato poco che mi prendesse la testa...» di Tsubaki nervosamente,
«Scusami se ti ho messa ne guai Tsubaki» disse Maka abbassando
lo sguardo «non è colpa tua volevo solo chiedervi come era andata la missione e come stavi» le tre ragazze si guardarono negli occhi e quando si girarono videro Patty che aveva creato una giraffa
con solo dei foglietti di carta, rimasero senza parole «Patty è un genio a modo suo ma è un genio» disse Maka guardandola stupita.
«Ti spezzo il collo.... Muoriii!» disse Patty spezzando il collo alla giraffa di carta.
La serata si concluse con Kid che era entrato in depressione, tornarono tutti a casa.
Maka, Soul, Black*star e Tsubaki fecero la strada insieme «Ehi ci vediamo domani a scuola» disse Black*star « No domani andiamo in missione quindi penso che non ci vedremmo» disse Maka preoccupata,
aveva una brutta sensazione, «Ehi Maka non devi preoccuparti» disse Tsubaki sorridendo all'amica.
Casa di Maka e Soul
Soul era seduto sul divano mentre ascoltava la sua play-list preferita,
Maka gli era seduta vicino con in mano il suo libro preferito,
con lo sguardo rivolto al soffitto.
Soul si era accorto già da qualche giorno che Maka era strana,
allora si decise, si tolse le cuffie e chiese «Ehi, che hai?» Maka si girò verso Soul guardandolo per poi abbassare lo sguardo
«Niente di niente » disse lei
il silenzio di Maka cominciò a turbare Soul «Avanti Maka non puoi mentire a me anche se da poco che ti conosco so benissimo come sei fatta... Cos'è che ti preoccupa!?»
«Ho una brutta sensazione... Sulla nostra missione...» disse in fine lei lasciando il libro.
«Non me lo potevi dire prima lo sai anche gli altri si preoccupano per te...» gli fece un sorriso «Sappi che io sono pronto a MORIRE per la mia partner!!» aggiunse lui serio.
«Sarà meglio andare a letto» disse Maka alzandosi ma venne bloccata e trascinata da Soul verso di lui «Dico sul serio... So che questa cosa ti ha turbato... Ma te lo giuro io sono fatto così e non ti abbandonerò mai...» dette queste parole,
Maka non seppe più trattenere le lacrime, Soul la strinse a se lasciandola sfogare...
Luogo missione: Roma ore 10:20
Soul e Maka arrivarono a Roma con largo anticipo concedendosi
qualche minuto di puro relax per poi iniziare la missione.
Maka cominciò ad usare la percezione dell'anima, non riuscì ad individuare
nessuno.
Camminarono per ore e ore, senza risultati,
«Ehi Maka! Fermiamoci qualche istante non sento più i piedi» disse Soul
«è impossibile che non ho avvert...» proprio in quel momento Maka si bloccò girandosi.
Una forma strana si stava avvicinando «Soul... fai presto!»
ma il mostro fu molto veloce colpendo Soul in modo che non aiutasse Maka.
«Ciao piccola Maka_chan...» il mostro cominciò ad avanzare, era nascosto nella penombra,
«Come fai a sapere il mio nome...» disse lei impaurita,
«Io so tutto su di te il mio creatore mi ha insegnato che tu sei una minaccia» fu in quel momento che vide in faccia il mostro.
La sua faccia era per metà umana e per metà leone, il corpo era quello di un uomo, era più tosto forte,dava l'idea che non si potesse abbattere.
«Ma lasciamo le presentazioni.... è ora di combattere» disse con un sibilio.
Attaccò Maka senza scrupoli facendola andare a sbattere addosso
ad un muro «S- Soul... » Maka cercò di allungare la mano verso il suo compagno svenuto «Un essere così asimmetrico non dovrebbe esistere» la voce di Kid era vicina.
Maka si mise seduta anche se gli faceva male rialzarsi, «K- Kid cosa ci fai qui!?» chiese «Mi ha mandato mio padre, per aiutarvi».
FINE 1° PARTE