Per te, Testa di Cazzo.
La maglietta dei Ramones
pigiata nella vecchia scatola,
e hai l'impressione di cambiare pelle,
di vederti tutta in retrospettiva
come in una mostra personale, ché,
da quando sei tu, tutta l'anima
attraverso il vestire è visibile,
e ti vengono le lacrime a pensare
alle corde che amavi e ora
non tocchi più, a quello che ti sorrideva e ora
è alle armi, all'altro che proteggevi e ora
è lontano, a lui che capivi e ora
è via dal corpo, alla famiglia che ora
Sei via, amato Testa di Cazzo,
in te parole sconosciute, sconnesse...
Sei via, Testa di Cazzo, dalla tua testa,
che barcolla nella facilità del non essere.
Testa di Cazzo, bruciata da droghe, o da paure, o forse da amori, o da tentazioni o contraddizioni o non lo so più,
dov'è la tua vita facile?
Testa di Cazzo, o amico o fratello,
dove sei andato a villeggiare?
Così fragile non eri mai stato, mai
sembrato, sei così
disgregato che
quasi io...
vorrei...
abbracciarti se
questo bastasse a tenerti insieme.
E le tue profezie d'Inferno
e Paradiso? Sei in Purgatorio, Testa
di Cazzo? Espii lì il tuo essere passato e lo nascondi
per dovere, per orgoglio?
Ci vedrai tutti sul limite
in riga a implorarti di tornare,
di tessere le tue cazzate con consueta vocazione
di dire "Ehi, cantiamo in Inglese perché saremo famosi",
siamo tutti sul limite della tua veglia,
puoi vederci passeggiare
la Femmina-il Piccolo-il Criceto
e anche l'altro se ti pare:
ti veniamo a cercare.