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Autore: Dragon Shiryu    28/02/2012    1 recensioni
Il Team Rocket e Akito: come rovinare l'infanzia ad un ragazzino... Come ci riusciranno?
Prequel di "Hitori no Merry Christmas"!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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CAPITOLO 16


- Sono d’accordo con nonno… questo Natale è stato veramente speciale! Non è vero?
Gli occhi marroni di Akito osservavano in modo brillante uno sguardo assonnato di un Cyndaquil preso in braccia di mala voglia dal padrone, visto che auspicava ancora rimanere sdraiato in modo da poter passeggiare nei grandi prati verdi e puliti dei suoi sogni.
Dopo quell’incontro del tutto inaspettato, l’11enne trascorse il resto delle festività giocando e ridendo con il suo Pokémon e Ryu, il quale aveva trovato la felicità guardandolo finalmente comportarsi come un ragazzino della sua età.
E questo comportamento lo aveva notato anche Elm che, nei momenti in cui non era abbastanza impegnato col troppo lavoro al laboratorio, li andava spesso a trovare, di cui molte volte senza preavviso.
Ma in realtà era molto curioso di sapere se era giunto il momento della schiusa del misterioso uovo rosa, però tratteneva questa sua curiosità dentro sé poiché voleva assolutamente che il ragazzino rimanesse sorpreso da ciò che sarebbe uscito.
- Ho una grande notizia per te! - dichiarò un giorno il ricercatore alla persona più giovane della casa, il quale lo scrutò in modo curioso - Spero che tu sia pronto nel cominciare il tuo viaggio di formazione...
- Certamente, professore! Adesso non ho più paura del Team Rocket… o almeno non come prima!
- Ed inoltre non vede l’ora di incontrare la sua fidanzatina Mariam! – intervenne ridendo Ruy, e il nipote cercava inutilmente di tapparli la bocca con la sua mano.
- Non è la mia fidanzata! – urlò arrossendo il ragazzino, facendo sorridere anche Elm – È solamente la mia migliore amica, fin da quando eravamo piccoli…
- Ok… mi sono confuso… Scusami! – ma in realtà nel suo cervello c’era l’idea contraria.
- E quale sarebbe la notizia, professore? – chiese l’11enne ignorando totalmente l’ultima frase detta dal parente.
- Dopo averci pensato un po’ durante queste vacanze, ho deciso che tu e il tuo Cyndaquil potrete partire da Borgo Foglianova il prossimo mese, precisamente il giorno 7!
Akito si meravigliò udendo queste ultime parole: infatti quello era il giorno del suo 12° compleanno e quindi considerava un regalo anticipato.
Anzi… il suo regalo più bello!
E l’anziano, ignaro di tutto, fu felice di aver appreso questa notizia.
- Ovviamente ti consegneremo tutto il necessario in quella giornata stessa, non preoccuparti!  - continuò il suo discorso l’occhialuto uomo – Ma dovrai prepararti a dovere, perciò  riposati spesso, godi la compagnia di tuo nonno  e mangiapiù che puoi!
- E perché dovrei ingozzarmi? – domandò in modo divertito l’interlocutore.
- Beh… potrà capitare di doverti perdere in qualche bosco oppure di non riuscire a trovare la strada in mare aperto…. Questo ovviamente se non ci sono navi disponibili pronti a partire dai porti!
- Il professore ha ragione… - intervenne l’anziano - Infatti ricordo che una volta, quando ero solamente un giovane allenatore, per andare verso Fiordoropoli dovetti attraversare in groppa al mio Pokémon tutto il mare a causa di uno sciopero della navigazione… e mi stavo quasi perdendo nelle Isole Vorticose!
- E come hai fatto ad uscirne, nonno?
- Quando la fiamma della speranza si stava quasi spegnendo, la M/N Acqua si fermò a pochi metri  da me e il suo equipaggio mi salvò la vita, idratandomi prima e poi portandomi gentilmente a destinazione!
- Avete intenzione di  spaventarmi, non è vero?
- No… ti mettiamo unicamente a corrente della cruda realtà! – pronunciarono all’unisono i due.
- In effetti  la realtà è dura… - si arrese il ragazzino, anche se in realtà dentro sé era carico, pronto a incominciare,per lui anche il giorno dopo,  il suo viaggio assieme al suo Cydaquil.
Pronto a vedere nuovi posti e scoprire nuovi Pokémon.
Pronto a conquistare tutte le medaglie necessarie per entrare nella lega di Johto e affrontare i Superquattro.
Ma, soprattutto, non vedeva l’ora di incontrare la sua amica Mariam, la quale, quando arrivò finalmente l’atteso giorno del suo compleanno, gli mandò un videomessaggio di auguri da un luogo che lui non riuscì completamente a comprendere…
Ma forse era solamente l’agitazione per averla rivista!
- È stata molto gentile a chiamarti! – affermò il nonno posando sul tavolo della cucina una torta piena di cioccolata e panna – Ma adesso, prima di dirigerci da Elm, perché non soffi sulle candeline? E ricordati ovviamente di esprimere un desiderio…
L’appena 12enne si avvicinò al tavolo, dove ad aspettarlo c’era anche un’eccitante Cyndaquil, e, dopo aver gustato con le pupille degli occhi quel dolce, chiuse il suo organo visivo cercando di scovare dentro di sé un desiderio giusto.
Fino a quando non riuscì a trovarne uno.
“ L’unico sogno è quello di vivere appieno questo viaggio, facendomi crescere innanzitutto spiritualmente, più che altro per i miei genitori!” e, dopo aver memorizzato nella sua mente questa breve frase, finalmente vi soffiò sopra spegnendo le piccole fiamme di fuoco.
Decise quasi subito di mangiarsi in fretta una grossa fetta,  e per sua fortuna non rimase incastrata nella sua gola, per poi vestirsi e indossare sulle sue spalle un comodo zaino dove, al suo interno, Ruy aveva messo lo stretto necessario, come ad esempio i cambi della biancheria intima e una mappa cartacea della regione di Johto.
Prima di uscire dalla casa diede uno sguardo al suo interno, essendo consapevole che sarebbe stato lontano da quel luogo per qualche tempo, poi, stringendo a sé il misterioso uovo rosa ricevuto a Natale, voltò le sue palle a quell’abitazione in modo da dirigersi, accompagnato dal vecchio parente, al laboratorio.
E, stranamente, il professore era lì fuori ad aspettarlo assieme a Goro, oramai guarito del tutto.
- Prima di consegnarti tutto il necessario, vorrei farti gli auguri per il tuo 12° compleanno, e sono sicuro che questo sia il più bel regalo ricevuto da me in questo anni! - incominciò a parlare il ricercatore – Finalmente incomincerai il tuo viaggio per diventare allenatore!
- In questi due anni ero molto indeciso… - disse il festeggiato – Ma adesso ho deciso di rendere orgogliosi i miei genitori!
- Lo saranno sicuramente! – ma poi vide in mano al ragazzo l’uovo regalato da lui – Noto che non si è ancora schiuso…
- Già… Lei sa quando sarà l’ora?
- Il mondo dei Pokémon è ancora pieno di misteri,tra cui questo. L’unica cosa che si sa è che, dopo averlo curato, sarà lui stesso a nascere! Ma non esiste un giorno preciso. Perciò ti darò il tuo primo incarico: quando si schiuderà chiamami! Sono curioso di sapere in che cosa nascerà!
- Ovviamente non posso che associarmi alle parole del mio superiore, sia per gli auguri che per tutto ciò che riguarda i tuoi! – intervenne il pelato, il quale gli consegnò 5 Pokéball vuote, le quali vennero immediatamente messe nel suo zaino, ed uno strano congegno grigio che venne osservato stranamente da Akito.
- Quello che stai squadrando è il Pokègear, un apparecchio elettronico dove al suo interno potrai trovare tante funzioni utili che ti serviranno nel tuo tragitto, ma in quello appena affidato ci sono solamente un orologio, una mappa di Johto digitalizzata e il telefono, così potrai chiamare quando vuoi chi vuoi tu. – e l’occhialuto tirò un sospiro di sollievo dopo aver parlato senza sosta, ma poi riprese – Ma tu potrai installare altre funzioni…
- Come noterai abbiamo inserito per il momento solo i nostri due numeri e quello di casa tua, ma , visto la sua facile funzione, ne potrai aggiungere altri, fino ad un massimo di dieci, anche se ci stiamo lavorando per poterlo migliorare! - continuò il 30enne che poi, con uno sguardo di chi se ne fosse dimenticato, consegnò il Pokédex al ragazzino – Credo che almeno questo sai già cosa è.
- Mi hai preso per uno stupido? – si offese quest’ultimo, anche se poi rise qualche secondo dopo.
Tutti si salutarono abbracciandosi e dandosi un affettuoso arrivederci e, assieme al suo Cyndaquil rinchiuso nella sua sfera e l’uovo infilato per bene nel suo zaino, Akito decise finalmente di partire.
- Sono sicuro che sarà un’avventura incredibile! – confermò ad alta voce a se stesso lasciandosi alle spalle la piccola Borgo Foglianova, ma poi, fermatosi per qualche istante, divenne un po’ serio – Forse sul mio cammino incontrerò ancora quelli del Team Rocket ma indubbiamente avrò vicino a me dei nuovi amici che mi difenderanno!
Il 12enne mise una mano nella sua tasca ed estrasse il Pokégear, osservandolo lo schermo spento.
- Speriamo di ricevere un giorno il numero di Mariam… - e, dopo aver guardato sorridendo i suoi polsini blu, corse davanti a sé verso l’ignoto, pronto per la sua prima e grande avventura.


NOTA: So benissimo che il Pokégear in “Pokémon Oro HeartGold” e “Pokémon Argento SoulSilver” sono di colore blu per il sesso maschile e rosa per quello femminile, ma essendo che sia questa fanficion, che il “Hitori no Merry Christmas” che la prossima avventura che scriverò nella regione di Johto (ma non ora…) ha come ambientazione “Pokémon Cristallo”, in questo videogioco l’apparecchio è di color grigio!
  
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