A me questa storia ispira un grossissimo punto interrogativo (ç__ç), ma ad Alih è piaciuta quindi la posto ringraziandola e lollando, perché un certo colore è ovunque.
C-17 guardava l'orizzonte. C-17 guardava l'orizzonte e vedeva il mondo, eppure allo stesso tempo non distingueva nulla.
Le case, gli alberi, gli animali, le persone che fra poco sarebbero state trucidate... tutto ciò perdeva significato per chi, come l'androide, non aveva un passato né un futuro, ma solo un eterno e immutabile presente.
C-17 veniva ogni giorno distrutto dall’angoscia per un’interminabile monotonia, come un armadio vuoto roso poco a poco da un tarlo che non lascia tregua.
Ma ogni giorno veniva anche guarito: c’era C-18 lì con lui, pronta a sanare suo fratello con un bacio a fior di labbra o un sorriso glaciale.
Ogni giorno veniva guarito solo per poter essere distrutto nuovamente.