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Autore: Maemi_love    29/02/2012    4 recensioni
secondo voi come si sentono i nostri eroi dopo la partenza del grande Goku? bhe ecco come si sente il povero Trunks...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pan, Trunks | Coppie: Pan/Trunks
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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la mattina scorreva lenta, e i documenti da firmare erano ancora tanti. Ma la noia quel giorno si era talmente impossessata di me che non riuscivo più ad andare avanti.
Ieri, Goku se n’era andato in groppa al drago Shenron, chissà dove, lasciando tutti quanti sconvolti. Mio padre, Vegeta pensava che volesse ancora superarsi e migliorare, allenandosi chissà dove, per poi tornare tra qualche anno ancora più forte. Probabilmente mio padre ha ragione, ma non so perché dentro di me qualcosa mi dice che quella sarà l’ultima volta che lo vedremo. A quel pensiero sospiro e socchiudo gli occhi e tento di cancellare tutto ciò, ma la cosa mi viene difficile. Perché ogni volta che chiudo gli occhi due grossi occhioni neri, tristi e sofferenti mi distruggono l’animo e il cuore, come se fosse in una morsa. La piccola Pan, credo proprio che lei come me abbia capito che suo amato nonno Goku non avrebbe fatto più ritorno. Non ce la facevo a vederla così, allora decisi di dirle che primo o poi sarebbe tornato, a sentirle uscire dalla mia bocca, quelle parole avevano un sapore amaro. Perché la stavo illudendo?
Quella giornata si presentava inutile quindi decisi di tornarmene a casa. Mi alzai dalla sedia e sistemandomi la cravatta, uscì dall’ufficio dove la mia nuova segretaria, una ragazza dai lunghi capelli rossi che gli ricadevano come tante onde sulla schiena, e che le incorniciavano il viso pallido dove spiccavano due occhi azzurri che mi scrutavano perplessi, la guardai e sospirai – Manny per oggi io vado a casa prima. Non mi sento bene! - - certo signor presidente! A domani.. – accennai un sorriso e mi diressi fuori dall’edificio.
Volai verso casa ed entrando notai mia madre appoggiata in un ripiano della cucina mentre sorseggiava una tazza fumante di  caffè, mentre mi padre fingeva di leggere interessato il giornale.                                             - Trunks! Tesoro come mai di ritorno a quest’ora? - - Non sto bene, credo che andrò di sopra a riposarmi –   - Certo tesoro vai pure – .                                                                                                                                                  arrivato in camera mi cambiai indossando una semplice tuta, un pantalone grigio e una t-shirt nera ed infine mi distesi sul letto. Guardai il soffitto per svariati minuti, o forse erano state ore perché dalla finestra alle mie spalle la luce del sole che tramontava oltre la città dell’ovest era ormai evidente. Poi uno strano bagliore mi distorse dai miei pensieri e cercai la fonte di quella strana luce. Quando capì da dove proveniva quasi non ci credevo. Il bagliore proveniva da un angolo della mia stanza dove appoggiata al muro si trovava una spada. Quella spada. propri quella che da bambino mi fu regalata da quel fantastico eroe che aveva alloggiato da noi alla CAPSULE CORP. Per qualche giorno… Tapion!
Quel nome rimbombò nella mia testa e presi quell’assurda decisione, e senza accorgermene  ero andato di corsa in cucina dove mia madre presa dalla paura di tutta quella furia sussultò facendo distogliere lo sguardo di vegeta che continuava, ancora, a leggere il giornale. – Trunks… ma che succede? Va tutto bene?- mi guardava perplessa mentre io riprendevo aria – mamma puoi prepararmi la navicella? -  - quale navicella? Dove hai intenzione di andare? – respirai a fondo – oh… avevo intenzione di andare sul pianeta Conuts – mio padre mi guardò con espressione che suggeriva ‘’ ma bravo vuoi scappare’’ mentre mia madre mi guardava ancora più sconvolta – cosa vuoi andare a fare laggiù? Aspetta! Ma non è il pianeta di quel bel ragazzo venuto qui quando tu eri solo un bambino? – mia madre si fece pensierosa – si infatti, avevo promesso a Tapion che lo sarei andato a trovare ma non l’ho mai fatto. Oggi mi sono reso conto che ho proprio bisogno di andare via per un po’, soprattutto dopo ciò che è successo ieri! – vidi i miei incupirsi, forse non avrei dovuto rinfrescare il ricordo di Goku nelle loro menti, ma avrebbero comunque farci i conti prima o poi, ed infine fu mio padre a rompere l’inquietante silenzio che si era andato a creare –Vai figliolo, ne hai bisogno. Una bella vacanza non può che farti bene, tua madre ti sostituirà in ufficio fino al tuo ritorno- rimasi sconvolto, non tanto per le parole ma per il tono che aveva utilizzato, era stranamente dolce per niente tipico del famoso principe dei sayan e questo scioccò anche mia madre che si diresse dietro di lui abbracciandolo e stampare un grosso bacio sulla sua guancia che da quel gesto si era tinta di rosso. Quasi risi da quella scena, era raro vedere queste piccole dimostrazioni tipicamente terrestri da un uomo orgoglioso, forse troppo per i miei gusti, come Vegeta – ok tesoro vado subito a preparare la navicella – si avvicinò poggiandomi una mano sulla mia spalla e per poi sparire oltre la porta della cucina che portava nel suo laboratorio.
Il resto della serata l’avevo passata a preparare un grosso borsone dove misi una parte dei miei vestiti e tutto ciò che avrei potuto usufruire durante  il viaggio. Con mia madre avevamo deciso che sarei partito quella sera stesso, e quindi doveva essere tutto pronto… erano le 21.38 quando una vocina robotica mi avvisava che era ora di andare – Ghirì ghirò… Trunks è ora… ghirì ghirò partenza -  - si Gill sono pronto!- chiusi il borsone e lo caricai sulla spalla – andiamo!-                                                                                                    Uscì dalla stanza e Gill mi precedeva, ma mi fermai di colpo e mi rivolsi a lui – Senti Gill, visto che sto andando via per un po’, sarebbe meglio se andassi da Pan!- abbassai lo sguardo e ripensai ai suoi occhi spenti che il suo viso avevano assunto ieri, gli stessi occhi che non facevano altro che tormentarmi, conclusi dicendogli – Lei ha bisogno di un amico… prenditi cura di lei mi raccomando- - Ghirì ghirò Pan è mia amica… Pan triste… Gill consola-  - bravo è così che ti voglio! -  sorrisi a quel buffo robottino che  insieme a me, Pan e il nostro Goku ci aveva accompagnati un anno fa in quell’assurdo viaggio nello spazio. Feci un respiro profondo ed infine dissi – su ora andiamo!- 



Questa è la mia prima fanfiction... lo so ci saranno un mare di errori, ma spero ke nel contesto la storia piaccia... :)
  
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