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Autore: Darkshadows92    01/03/2012    7 recensioni
Sono passati cinque anni dalla sconfitta di Deep Blue, e il progetto Mew è ormai finito.
Ichigo e le sue amiche possono godersi la vita normale che tutte sognavano, in particolare Ichigo, che ora ha accanto il ragazzo che desiderava. Ma il ritorno di qualcuno del loro passato scombussolerà le loro vita.
IchigoxKisshu, PaixRetasu TarutoxPurin
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Benvenuto Isamu, la novità di Retasu




Ichigo se ne stava stesa su un divano, mentre sua madre trafficava nella sua cucina, per preparare la cena. Ormai Ichigo era all'ultimo mese,e avrebbe potuto entrare in travaglio in qualsiasi momento.

Per quel motivo sua madre, non la lasciava sola un momento, Kisshu non poteva stare a casa, visto che aveva cominciato a lavorare con Ryou, Pai e Rei, a un progetto segreto per il governo giapponese.

Dopo la sconfitta di Lumyar, i maggiori governi mondiali, avevano stretto un trattato di pace con il pianeta di Kisshu e con il pianeta di Rei, e molti alieni si erano stabiliti sulla terra, molti venivano solo per vacanza, e gli umani avevano cominciato, grazie alle tecnologie di Pai e Ryou, a viaggiare nei pianeti alieni.

Ormai non era più strano vedere una coppia mista di umani e alieni, e il matrimonio di Ichigo e Kisshu, era solo il primo di molti altri.

“Mamma, qualcosa sta bruciando!” si lamentò la ragazza alzandosi a fatica dal divano a controllare che sua madre non le stesse bruciando la cucina nuova.

Si erano trasferiti in una casa vicino ai genitori della rossa, con i soldi che Ichigo aveva ottenuto per aver salvato il mondo, erano riusciti a sistemarsi, e ora che Kisshu aveva un lavoro, tutto sembrava andare per il meglio.

Anche Retasu e Pai, erano venuti a vivere vicino a loro, Pai le aveva chiesto di sposarlo, e ora dovevano solo decidere quando.

“Oh Dio, Ichigo, che succede qui!” hai dimenticato il pollo in forno mamma.

“Ah! Che sbadata! Scusa tesoro, fortunatamente, non si è bruciato molto”

“Mamma è nero”

“Va bene, chiamo tuo padre, gli dirò di portare delle pizze”

“Molto meglio” pensò la ragazza tornando in salotto per andare a sedersi, quando qualcuno suonò il campanello.

Ichigo si diresse verso la porta, rivelando, Retasu e Minto, che probabilmente erano andate a trovarla.

“Ciao ragazze! Entrate”

Le due entrarono, ma notò che Minto era la solita mentre Retasu sembrava più silenziosa del solito.

“Ichigo, siamo in piena emergenza” esclamò Minto sedendosi sul divano, imitata da Retasu, mentre Ichigo si sedette su una poltrona davanti a loro, in attesa di spiegazioni.

“Perchè, mia cara panciona, la nostra amica qui presente, ha un piccolo ritardo”

“Che-che intendi dire?” Ichigo guardò Retasu allibita.

“Ehmm Ichigo tu dovresti saperlo meglio di me” farfugliò leggermente imbarazzata la verdina.

“Oh” si accarezzò il pancione come gesto automatico, ricordandosi quanto la sua amica le fosse stata d'aiuto.

“Retasu, non devi preoccuparti, andrà tutto bene”

“Questi alieni non usano precauzioni!” esclamò Minto esasperata.

“Hey anche tu stai con un alieno, se per caso non ricordi” le rispose Ichigo con un ghigno.

“Oh”

“Dobbiamo fare un test...per esserne sicure” continuò la rossa.

“Già, siamo venute qui per questo” tirò fuori una scatolina familiare e in fretta spedirono Retasu in bagno.

“Oh mio Dio, ci pensi se fosse davvero incinta?”

“Ti immagini la faccia di Pai?” le due risero, pensando al povero alieno, a cui sicuramente sarebbe venuto un infarto, ora era il suo turno per divertirsi, per non parlare di Kisshu.

Le due ragazze si piazzarono davanti alla porta del bagno, mentre la madre di Ichigo le osservava curiosa.

Sentirono un urlo, e aprirono la porta, trovando la povera ragazza con espressione shoccata.

“Beh allora?” chiese la rossa, con tono di voce dolce.

“Non essere ottusa, dall'espressione di Retasu, è ovviamente positivo!”

“Scusa se volevo essere delicata” replicò l'altra riportando subito la sua attenzione alla verde.

“Che cosa dirò ora a Pai?”
“Beh, diglielo e basta” propose Minto.

“Potremmo farglielo capire, così si sentirà intelligente, e sarà soddisfatto di sè” propose la rossa.

“é proprio un'idea stupida”

“Senti Retasu, vivete già insieme, avete programmato già il matrimonio, non vedo perchè debba essere così tragico”
“Già se è sopravvissuto Kisshu può farlo chiunque”

“Hey!”

“Okay, smettetela voi due, devo capire come dirlo a Pai”

“Dirmi cosa?” l'alieno apparì di fronte alla porta di bagno con Kisshu.

“Già, dirgli cosa?”

Pai si voltò per guardarlo “Scusa, sono curioso”

“Hey vecchiacci dove siete tutti?”

“Taruto, caro, sono tutti in bagno” rispose la madre di Ichigo, il ragazzo sollevò un sopracciglio pensando che fossero tutti matti.

“Beh, gli dica che sono andato a trovare Purin” e detto questo sparì.

“Ehmm io...credo che Rei mi stia aspettando a casa, dovrei proprio andare” disse Minto guardando l'ora.

“Ehmm...Kisshu, tesoro, vieni, devi aiutarmi a fare qualcosa nella cameretta di Isamu”

“Ma era tutto a posto stamattina”

“Ti prego”

Retasu chissà in quel momento cosa le passasse per la testa, ma prima che gli altri due furono fuori dal bagno, si gettò tra le braccia di un stupito Pai.

“Sono incinta” esclamò, evitando di guardarlo negli occhi, e arrossendo terribilmente.

L'alieno impallidì, se era possibile.

“Co-come scusa?”
“Pai...sono incinta” ripetè e lo guardò con un sorriso, finalmente libera di quel peso.

“In che senso?” chiese quello ingoiando saliva.

“Diventerai padre fratello, ecco in che senso” spiegò Kisshu dandogli una pacca sulla schiena, con un sorriso divertito in volto.

Ichigo aveva smesso di parlare e per qualche motivo anche lei ora era pallida.

“Kisshu, anche tu stai per diventare padre” riuscì a pronunciare.

“Ma lo so dolcezza”

“No Kisshu...intendo ora, mi si sono rotte le acque”

Il ragazzo la guardò, come se non avesse parlato.

“Tuo figlio sta per nascere, adesso”

“Adesso? Non può aspettare?”

“Perchè voi uomini diventate idioti quando si tratta di certe cose!” esclamò Retasu avvicinandosi a Ichigo per aiutarla.

“Cosa...cosa devo fare?” chiese il povero alieno impallidito anche lui.

“Non scherzi così tanto adesso” ghignò Pai.

“Cielo, dobbiamo portarla subito in ospedale” esclamò la mamma di Ichigo con in mano un borsone, preparato settimane prima in occasione per l'evento.

“Sono qui” esclamò il padre di Ichigo, entrando senza suonare, visto che la porta era aperta.

“Perfetto, Shintaro, accendi la macchina, dobbiamo andare in ospedale”

“Cosa?”

“Ichigo sta per avere il bambino”

“Adesso? Non può aspettare?”

“Non abbiamo tempo da perdere, Kisshu, aiuta tua moglie, Retasu, da una svegliata al tuo ragazzo, ci vediamo in ospedale”

Kisshu e Shintaro aiutarono Ichigo a salire in macchina, sul sedile dietro appoggiata a Kisshu.

La ragazza respirava cercando di alleviare il dolore, le contrazioni erano ancora leggere e irregolari, ma facevano male.

Arrivarono in ospedale in circa dieci minuti, i genitori di Ichigo corsero al bancone d'accettazione dove vi era un infermiera leggermente grassa, ma dall'aria simpatica.

“Mia figlia, lei sta per avere un bambino”
“Da quanto è in travaglio?”

Kisshu guardò confuso “Tra-travaglio?”

“Da quando le si sono rotte le acque?”
“Quindici minuti” rispose Sakura.

“Bene, seguitemi”

Adagiarono Ichigo su un letto d'ospedale, e la attaccarono a dei monitor.

“Bene, verremo a controllarla tra un po', rilassatevi sarà un processo lungo”

Quando avevano detto che era lungo, Kisshu non avrebbe mai pensato che fosse così lungo.

Erano passate sei ore, e ancora niente. Ichigo urlava di più, e diventava più irritabile, ma ancora niente bambino.

Kisshu era seduto fuori, era andato a mangiare qualcosa con i suoi fratelli, anche se Pai non era molto di compagnia. Taruto invece si divertiva a prendere in giro Kisshu.

L'unico che parlava, era Rei.

“Non preoccuparti, un parto a volte dura anche una giornata intera”

“Cosa? Siamo qui da quasi sette ore, Ichigo quando mi vede dice che me la farà pagare, se lo sapevo non venivo nemmeno” rispose sconsolato.
“Dice quelle cose solo per via del dolore, non preoccuparti”

Le ragazze erano tutte in sala d'attesa, addormentate sui divanetti, mentre Ryou e Keiichiro giocavano a carte. Nessuno sapeva come facessero a giocare alle tre di mattina, eppure nessuno osava chiedere.

“Kisshu! Vieni! Il bambino sta per nascere”

“Questo lo so da quasi otto ore” rispose l'alieno.

“Kisshu, sta per nascere adesso in questo preciso istante”

L'alieno balzò in piedi, e corse nella stanza, dove vide due dottori pronti a far nascere suo figlio, e Ichigo che lo guardava come se non avesse aspettato altre che lui.

“Kisshu, sei qui” mormorò a fatica la ragazza.

“Non me lo sarei perso per nulla al mondo”

La ragazza fece un sorriso stanco, e si preparò a seguire le istruzioni del dottore.

 

 

 

Nella sala d'attesa intanto, Retasu sveglia, andò fino al bar per prendersi un caffè.

“Non credo che ti faccia bene” Pai le tolse dolcemente la tazza di caffè dalle mani.

“Lo so, cercavo solo di stare sveglia” la ragazza abbassò lo sguardo, quasi spaventata di incontrare gli occhi del ragazzo.

“Retasu” lui le afferrò il mento alzandole il viso.

“Sono felice, molto felice di avere il privilegio di averti al mio fianco, e sono molto felice di diventare padre, solo che...era inaspettato”

La ragazza sentì le lacrime che lottavano per uscirle, ma le ricacciò indietro, alzandosi sulle punte per baciare il suo amore.

 

 

 

“Su Ichigo, ci siamo quasi, un ultima spinta”

La ragazza si sentiva stanca, esausta, ma sapeva di doverlo fare.

“Su Ichigo ce la puoi fare”

“Kisshu?”

“Sì?”

“Niente più figli, accontentati di questo”

Il ragazzo scoppiò a ridere, e Ichigo si preparò a spingere per l'ennesima volta.

“Ci siamo, basta, può rilassarsi, è finita” disse il dottore facendole un sorriso, passarono alcuni secondi, che per i due ragazzi sembrò un'infinità, ma quando il silenzio venne rotto dal pianto forte del loro bambino, si sorrisero. Ichigo appoggiò la testa al cuscino, sfinita, ma felice.

Kisshu si chinò per darle un bacio.

“Ehmm...signor Ikisatashi” Il ragazzo alzò lo sguardo, vedendo suo figlio tra le braccia del dottore.

Il petto gli si gonfiò di orgoglio. Quello era suo figlio, il piccolo Isamu.

Il dottore lo posò tra le braccia inesperte di Kisshu, che lo guardò con occhi colmi di lacrime.

Sì, quello era il suo bambino.

L'alieno si adagiò vicino al letto, dove lo passò a Ichigo che non aspettava altro che prenderlo tra le sue braccia.

“Kisshu...guardalo è perfetto” spostò la copertina che gli copriva il visetto, e sorrise.

Aveva la carnagione rosea di Ichigo le orecchie leggermente a punta come quelle di Kisshu, e aveva una cascata di capelli verde scuro, come suo padre, gli occhi ancora chiusi, per cui per il momento era impossibile vedere il colore degli occhi.

“Sì, è perfetto, come te” sussurrò lui baciandola sulla fronte.

Il piccolo fece un piccolo gemito, muovendosi appena, e aprì gli occhi, per guardare i suoi genitori, rivelando due occhi color....castano scuro, come quelli di Ichigo.

“Ha i tuoi occhi” disse l'alieno sorridendo, mentre il bambino si concentrava sul suo viso, sembrava studiare i lineamenti del viso di Kisshu, come se avesse capito che quello era suo padre.

“Mi piacciono di più i tuoi, ma possiamo dire che ha un buon mix di entrambi” rispose lei.

“Ichigo! Possiamo entrare! Vogliamo vederlo anche noi”

Ovviamente nessuno attese una risposta dai due, e invasero la stanza, come una folla infuriata.

I primi comunque furono i genitori di Ichigo.

Sua madre, Sakura, pianse, volle tenere il piccolo, e cominciò a parlargli in modo che Kishsu trovava alquanto strano. Shintaro diede un bacio alla figlia, e volle tenere anche lui il piccolo, lamentandosi però che Isamu avesse preso tutto dal suo papà.

“Ma guardate, ha i capelli, di Kisshu! Le orecchie di Kisshu! Mi sembra anche che mi guardi come lui!”

“Ma papà, ha i miei occhi”

“Già per fortuna”

Dopo un po' i genitori di Ichigo, decisero di andare a riposare, perciò poterono dedicarsi completamente ai loro amici.

Purin che adorava i bambini, fu la prima a volerlo guardare, sembrava così eccitata e saltellante che tutti cominciarono a preoccuparsi che forse aveva davvero bevuto troppo caffè.

“Oh! È così carino! Taru-Taru! Voglio un bambino!”

Il ragazzo che stava bevendo tranquillamente un goccio d'acqua, per quasi non soffocò.

“Che cosa? Stai scherzando spero!”

“Ma guardalo! È così carino!”

“Sì, è ovvio che è carino, è mio nipote! Ma non ho voglia di finire fatto a polpettine da tuo padre”

“Oh Ichigo, ti somiglia molto” Retasu lo prese in braccio, coccolandolo, e impaziente di quando fosse arrivato il suo turno. Minto si sporse per guardare il piccolo.

“Ma che dici Retasu! È ovvio che somiglia a Kisshu! E per fortuna, questo bambino è stato proprio fortunato”

“Sei un tesoro Minto” le disse la rossa che era troppo stanca per pensare a qualche insulto.

“Sono d'accordo con Minto” dichiarò Ryou, sorridendo al piccoletto che adesso aveva aperto gli occhi.

“Siete crudeli, io trovo che assomigli ad entrambi, sarà proprio un bel ragazzo quando crescerà” Keiichirou sorrise al piccolo che ora guardava lui con curiosità.

“é ovvio, assomiglia a suo zio” rispose Taruto “Non siamo davvero suoi zii, non di sangue almeno”

“Beh, è ovvio che non somigli a te, ha poche ore e sembra già più allegro di quanto lo sia mai stato tu” replicò Taruto facendo una linguaccia al fratello.

“Su Pai, prendilo in braccio, sei l'unico che non l'ha visto ancora”

“Ehmmm io...io non sono bravo con i bambini”

“Paiiiiiii” lo prese in giro Kisshu che aveva uno sguardo maligno.

“Devi cominciare a fare pratica, tra poco toccherà anche a te”

Tutti gli sguardi caddero su Retasu e Pai.

“Che significa?”

“Perchè non è abbastanza ovvio?” disse Minto con un sorriso.

“EH?” esclamò Taruto incredulo.

“Vuoi dire che anche Retasu avrà un bambino?”

“Sì, il piccolo Isamu avrà un cuginetto o una cuginetta” rispose Ichigo con un sorriso.

“Adesso è il mio turno per ridere”

“Non ci credo! Pai con un figlio!” mormorò Taruto.

“E smettetela, cosa c'è di così assurdo?” sbottò Pai, prendendo in braccio il piccolo Isamu.

“Niente, è una cosa bella, congratulazioni” disse Rei dandogli una pacca sulla spalla.

“Gra-grazie!” rispose Retasu timidamente, mentre Pai annuì.

“Keii, perchè cominciò a sentirmi vecchio?” chiese Ryou al suo amico.

“Perchè non hai ancora uno straccio di fidanzata ecco perchè”

“Se è per quello nemmeno tu!”

“Ti sbagli mio caro Ryou, io e Keii stiamo insieme” disse Zakuro appoggiando la testa sulla spalla di Keiichirou.

“Mi sta venendo mal di testa”

Ichigo in quel momento sbadigliò, cominciava a sentirsi stanca.

“Okay gente, è il momento di andare, la mia Ichigo deve dormire, e anche Isamu, credo abbia avuto troppe attenzioni per un solo giorno”

Gli altri annuirono, e lasciarono i neogenitori a godersi un agognato e meritato sonno.

 

 

 

Era passato un mese e ormai Ichigo e Kisshu, avevano portato a casa il piccolo Isamu e avevano cominciato la loro nuova vita, anche se il piccolo non li lasciava dormire molto, erano felici comunque.

Quel giorno era un altro giorno speciale per tutti loro e i loro amici. Specialmente per Pai e Retasu.

Da quando l'alieno aveva saputo che stava per diventare padre anche lui, Retasu e Pai avevano deciso di sposarsi al più presto, primo perchè Retasu non voleva che la sua gravidanza fosse così evidente, visto che era molto timida.

Avevano deciso che le ragazze si sarebbero trovate tutte a casa dei genitori di Retasu.

Ichigo perciò era diretta lì, insieme al piccolo Isamu, visto che non poteva lasciarlo dai suoi genitori, si era già vestita per la cerimonia, un bellissimo vestito rosa pallida lungo fino alle ginocchia. Ai piedi dei sandali neri, adatti per quella splendida giornata di fine estate.

Kisshu, era rimasto a casa, roccaforte dei maschietti.

Arrivò finalmente a casa di Retasu, che le aprì in completo panico.

“Ichigo! Sto entrando in panico!” detto questo sparì nuovamente dalla porta, lasciando spazio a Minto, che era vestita con un vestito azzurro chiaro, simile a quello di Ichigo.

“Una persona calma come lei, ti pareva che non schizzasse in un momento del genere”

Zakuro era in bagno a cercare di calmare la sposina, mentre la madre della verdina si offrì di occuparsi di Isamu per quel momento.

Ichigo ne approfittò per recarsi in bagno, dovevano aiutare la loro amica a prepararsi.

Zakuro e Purin si dedicarono ai capelli, che decisero di lasciare sciolti in una cascata di boccoli, come ornamento solo un piccolo fermaglio, regalatole da Pai, tempo fa, che la ragazza adorava.

Ichigo la aiutò a entrare nel suo vestito, fortunatamente la pancia non si vedeva, perciò poteva indossare, uno splendido abito a sirena, senza spalline, completamente ricoperto di pizzo.

Il velo anch'esso ornato dal pizzo, le fu sistemato da Ichigo, che aveva quasi le lacrime agli occhi.

“Oh sei splendida”

“Si Retasu, un angelo! Al tuo alieno verrà un colpo” Minto le diede delle gomitate e Retasu arrossì.

“Perfetto un po' di colore era quello che ci voleva”

“Siamo pronte per andare, su Reta! Pai non vedrà l'ora di metterti quella fede al dito, ,bella come sei oggi” esclamò Purin, con aria sognante,aveva visto due delle sue più care amiche, sposarsi, e non aspettava altro che arrivasse il suo turno, anche se per lei ci sarebbero voluti un altro po' di anni.

Questa volta fu Kisshu a passare a prendere le ragazze, anche, mentre Rei portava la macchina della sposa.

Ryou e Keiichirou a detta di Zakuro erano già in chiesa ad assicurarsi che andasse tutto bene, Taruto e Pai erano partiti in quel momento.

“Oh, sei bellissima pesciolina” si complimentò Kisshu, aggiungendo qualcosa riguardo alla reazione di Pai.

Rei invece sorrise a Minto, e anche lui si complimentò con la sposa.

“Bene andiamo, ragazze, tutte in macchina”

Ichigo prelevò il loro bambino, e tutti partirono per la chiesa.

Quando giunsero, Retasu incontrò i sorrisi di tutti i loro amici e anche Taruto si complimentò con lei quando la vide.

Sentirono la musica, segnale che era il momento di andare.

La mamma di Retasu partì con il fratello Uri.

Seguiti da Kisshu e Ichigo, nuovamente, Purin e Taruto, Minto e Rei, e Zakuro che teneva tra le braccia il piccolo Isamu, che avrebbe dovuto portare gli anelli, anche se in realtà era Zakuro a tenerli, per paura che il bimbo li facesse cadere.

Pai fece un'espressione stupita, ma sorrise quando vide la sua sposa.

“Sei splendida” le disse quando lei lo raggiunse.

Lei abbassò lo sguardo rossa come un pomodoro, non riusciva a crederci, non era mai stata così felice, come in quel momento.




Altri due capitoli e credo che siamo alla fine!!!! Non temete ho un bel finale in mente!!!

  
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