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Autore: martamatta    02/03/2012    3 recensioni
Vi siete mai chiesti come sarebbe il mondo di Resident evil senza che l'Umbrella si mise a lavorare su delle armi biologiche? Io si e mi sono fatta un bel film mentale Buona lettura!!!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albert Wesker, Claire Redfield
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si sdraiò sul letto, era esausta e si domandava cosa le avrebbe riservato il domani. Si pose questa domanda mentre si stava addormentando.
 
La sveglia sembrò suonare pochi secondi dopo, una dolce voce la stava chiamando sussurrandogli -amore alzati o farai di nuovo tardi- Claire mugugno e poi disse stancamente -UFFA!!!! L'università a degli orari così stancanti!- l'uomo indossava dei jeans neri e una maglietta a maniche corte, attillata, e stava per uscire dicendogli -dai che ti manca poco alla laurea! Io vado a lavoro, il tuo pranzo è nello zaino con i tuoi libri. Ci vediamo verso l'ora di cena, ti vengo a prendere come al solito, ho una sorpresa per te...oggi che è un giorno speciale- l'uomo si infilò degli occhiali da sole e se ne andò, mentre chiudeva la porta dell'appartamento sussurrò -ti amo!-.
Claire appoggiò la testa al cuscino e sussurrò -ti amo anche io!-. Poi si fece coraggio e si alzò, dirigendosi in bagno per darsi una rinfrescata. Ma si fermò davanti ad una fotografia di lei vestita da sposa, che guardava sorridendo il suo amore, lei aveva un vestito da sposa molto lungo ed elegante, senza troppi ricami, e lui indossava un semplice smoking nero ed aveva i capelli biondi un po' più arruffati e ribelli del solito. Claire pensava che li avesse tenuti così per "sdrammatizzare"  la situazione, sopratutto perché lui li teneva sempre perfettamente pettinati.
Rifletté molto su quel passo che fecero, forse è stato troppo presto, eppure erano felici.
Claire alla fine guardò l'orologio, posato vicino alla foto, e subito si precipitò a lavarsi e cambiarsi "farò tardi come al solito!", quando andò all'ingresso per prendere lo zaino si guardò u momento i capelli e li raccolse in un elastico.
Indossava dei semplici jeans con una maglietta nera coperta da un jillet rosso.
Dopo aver preso lo zaino si precipitò di corsa fuori per prendere l'autobus chiudendo di corsa la posta dell'appartamento a chiave.
Si diresse alla fermata correndo e per poco non perse l'autobus.
Quando si ritrovò sopra al mezzo cominciò a respirare profondamente per riprendersi dalla corsa.
Dopo alcuni minuti il mezzo arrivò all'università e Claire guardando l'orologio, che aveva sul polso, si diresse di corsa nell'edificio "il prof. mi ucciderà stavolta!" mentre correva urtò contro un ragazzo che le disse -ehi! calma!- lei riprese fiato e gli disse -scusami! il fatto è che sono in ritardo e se non mi precipito il professor Parker mi spellerà viva!- il ragazzo sorrise e le disse -Parker? io sono nuovo andavo giusto alla sua lezione ma non so dove si trova la sua classe- Claire ricambiò il sorriso e poi disse -vieni ti ci porto io, ma dobbiamo fare presto, il prof. è un po' rigido riguardo la puntualità!- mentre correvano per i corridoi verso la classe il ragazzo disse -io mi chiamo Steve, tu come ti chiami?- lei rispose -Claire...mi chiamo Claire-.
Entrarono in classe facendo molta confusione, il professore li guardava con una mano appoggiata sulla fronte come per dire "questa ragazza non cambierà mai!". Claire parlò dicendo -scusi! Però ho portato un nuovo studente!- Parker fece cenno a Claire per dirgli di andarsi a sedere e lei obbedì e si diresse al suo solito posto, Parker la considerava un ottima allieva ma aveva la testa tra le nuvole un po' troppo spesso. Il professore poi si rivolse a Steve dicendogli -tu devi essere Burnside, mi avevano detto che saresti arrivato oggi! Mettiti pure seduto dove preferisci, e poi riprendiamo la lezione- Steve annuì e poi si andò a sedere proprio vicino a Claire ed entrambi ascoltavano la lezione seguendo e prendendo appunti appunti.
L'uomo scese dalla macchina, faceva abbastanza caldo quel giorno, mentre si avvicinava al grande cancello della corporazione pensò "spero che Claire sia arrivata in tempo. Parker non è affatto morbido con i ritardatari!". Una voce molto allegra lo raggiunse interropendo la sua riflessione dicendo -ehi Al! Buongiorno!- l'uomo si fermò ad aspettare il suo compagno che correva verso di lui, poi quando lo raggiunse la guardia li fece entrare mormorando in tono allegro e cordiale -buongiorno signor Wesker! buongiorno signor Birkin!- e i due amici risposero in coro -buongiorno Krauser!.
Camminando su vialetto diretto all'ingresso Albert si guardò in torno e poi domandò al collega -tua moglie non c'è?- Wiiliam rispose distrattamente - no oggi è sabato è a casa con la bambina. senti per domani va bene pick-nick? io, Annette, te e Claire?- Albert disse sorridendo -si non vedo l'ora, anche Claire e da giorni che non vede l'ora di passare una domenica tranquilla. Porti anche tua figlia?- William rispose pensieroso -no sta con i nonni e i cuginetti domani. A proposito di bambini tu e Claire quando pensate di...- Albert abbassò leggermente lo sguardo e poi rispose -be io ne ho parlato con Claire ma la pensiamo allo stesso modo. Vuole finire di laurearsi e poi incomincerà a lavorare e alla fine penso che ci metteremo a lavoro...- Albert si interruppe, William seguì il suo sguardo, una donna molto bella e affascinate era appena uscita dalla porta principale e appena notò i due uomini li salutò con distacco, sopratutto William, poi si avvicinò ad Albert sussurrandogli, mentre gli accarezzava gli addominali sulla maglietta nera molto attillata. -salve mio re! Allora come vanno le cose con il tuo "amore"- Albert fece un passo indietro per allontanarsi dalle sue viscide carezze e disse -mai andate meglio, Excella!- lei in modo grazioso e dirompente gli disse -fai il difficile ma sai ciò che vuoi veramente!- detto questo se ne andò verso il cancello. Albert rabbrividì e poi disse disgustato -quella non molla mai la presa!- poi si voltò verso William che faceva fatica a trattenete una risata. ma alla fine esplose dicendo -non mi dimenticherò mai la faccia che fecce...quando seppe che eri sposato! Era tutta incredula... arrabbiata e umiliata allo stesso tempo..- Albert sorrise e poi disse - andiamo prima che Sergey  e Spencer ci diano per dispersi!- ed entrarono entrambi dall'ingresso principale.
In silenzio attraversarono un lungo corridoi finché non si ritrovarono davanti una porta con su scritto < Birkin e Wesker >, aprirono la porta e un enorme laboratorio si stagliò davanti a loro - ok! A quanto stiamo riguardo la cura contro il cancro "collega"?- disse Albert in modo professionale, William gli rispose in modo esperto e distaccato, mentre si avvicinava alla sua scrivania per leggere alcune pratiche -niente progressi è veramente una grossa gatta da pelare, però mi è venuta un idea, e se invece usassimo un virus che invece di danneggiare il corpo lo aiuti a guarire a questo genere di malattie legate alle cellule?- Albert rispose pensieroso e sconcertato -hai visto "io sono leggenda"? Non vorrai mica che il mondo pulloli di zombi per colpa nostra?- i due amici si guardarono impalliditi e poi dissero in coro -NO!- poi Wesker rifletté un momento e poi disse -e se cercassimo di fortificare le cellule in modo da prevenire il problema prima che si manifesti?- Birkin rispose pensieroso -potrebbe funzionare...-, in quel momento entrò Sergey con aria autoritaria e disse  -era ora che arrivaste! Cominciate a lavorare Spencer si aspetta molto da voi!- poi si avvicinò ad Albert e gli disse con rabbia e disappunto -sopratutto da te Wesker!- detto questo uscì sbattendo la porta dietro di sé, poi Albert andò alla sua scrivania prese la valigetta e mentre l'apriva, William disse in modo divertito e grave -ti odia proprio è?- Albert rispose indifferente -è solo geloso del...- si era fermato perché quando aveva aperto il computer portatile, trovò un fogliettino con una scritta nera che diceva:
 
Amore buon lavoro,
Ti amo, Claire<3
 
lui sorrise leggermente con affetto ed  amore mentre guardava e rileggeva più volte il bigliettino.
 
nota dell'autrice:
che dire questa storia mi è venuta in mente così, ma non illudetevi che sia finita qui lo divisa in tre capitoli se no sarebbe stata troppo lunga.
chiedo scusa se dovessero esserci degli errori andavo piuttosto di fretta.
ringrazio che vorrà leggerla e recensionarla,
baci a tutti, martamatta    
  
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