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Autore: Whatshername    08/03/2012    12 recensioni
ONE SHOT 62:
Erano al supermercato da un quarto d'ora e già rimpiangeva di non essere rimasto a casa a guardarsi la maratona “Lo Hobbit” più “Il signore degli anelli” per un totale di diciotto ore non-stop di film.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Santi Gufi
Angolino di Sara
Sono viva! Cominciavate a nutrire speranze sulla mia sparizione da questo lido, eh? Ma no, vivo per infastidirvi con cacchiate spaventose, fatevene una ragione. O cacciatemi.
Brevissima introduzione per iniziarvi al capitolo: avete letto i tweet di Chris contro i gufi?
( Tipo questoquesto o questo )
Mi sembrava doveroso infilarli da qualche parte!


Spiedini di gufo




Giorno 1# Il buongiorno si vede dal gufo

Il risveglio era sempre stato il passaggio più traumatico nella travagliata vita di Chris Colfer, passare dalla fase rem ad uno stato di necessaria consapevolezza era qualcosa di sconvolgente per la sua macchinosa mente geniale quanto per il suo fisico.
Per un po' aveva tentato di capire quale fosse il famigerato "piede giusto" con cui alzarsi al mattino per iniziare bene la giornata, arrivando a scendere dal letto di testa per tentare di sviare il problema ma non aveva avuto troppo successo, visto che era riuscito solo a guadagnarsi un bernoccolo che lo aveva reso intrattabile per il resto della giornata.
Ma quella mattina c'era qualcosa di diverso.
Quella mattina si era svegliato con il suo abituale alone di nervosismo e pessimismo cosmico che a confronto Leopardi era una persona ottimista, ma era bastata un'occhiata fuori dalla finestra perchè un innaturale e del tutto immotivato coretto d'angeli si diffondesse attorno a lui mentre un sorriso gli si stampava in faccia.

*

Chris trotterellò verso il set canticchiando, il caffè in mano e un sorriso allegro sulle labbra; salutò uno dei fonici a cui, chissà perchè, appena l'aveva visto si erano dilatate le pupille e ora stava tentando la fuga attraverso la finestra, e si diresse allegramente verso la sala relax dove trovò i suoi amici in stato semi-comatoso, arenati sui vari divanetti ancora comprensibilmente in fase rem visto che era ancora praticamente l'alba.
E a giudicare dalle condizioni dei compagni era l'alba dei morti viventi.
<< Buongiorno mondo! >>Esclamò il soprano in un moto di gioia, beccandosi una bottiglietta vuota in testa, gentilmente offerta da una Lea spiaccicata su una sedia.
<< Chris, lo sai che amo la tua voce e che se potessi la sposerei, ma se tu ora non porti i tuoi ultrasuoni fuori di qui potrei non rispondere delle mie azioni. >>Naya, con gli occhi ermeticamente chiusi, rotolò sul divano muovendo le mani alla cieca verso il tavolino alla ricerca del suo caffè ultraristretto.
Il soprano non parve particolarmente impressionato dalla minaccia, forse perchè era certo che l'unica cosa che Naya sarebbe stata in grado di fare al momento era rantolare sul pavimento e russargli addosso.
Comunque l'esperienza gli aveva insegnato che non era buona cosa far arrabbiare le sue colleghe: lui e gli altri ragazzi avevano ancora incubi terribili da quando, qualche mese prima, Lea, Naya, Amber e Jenna, tutte in preda all'isteria mestruale, avevano dato vita ad una litigata epica che aveva comportato il lancio con conseguente distruzione di parecchi oggetti, tra cui l'iPhone di Kevin che sfidando la sorte aveva tentato di riprendere il tutto per passarlo a National Geographic come documentario sulla lotta per il cibo degli esemplari femmina di gorilla.
Quando Darren poi se ne era uscito con una delle sue battutine inopportune dicendo che " lui non parla con qualcosa che sanguina per sette giorni e non muore", erano dovuti intervenire in quattro per intercedere alla sua morte perchè Jenna era sembrata particolarmente decisa a far sanguinare lui per sette giorni.
Perfino Brad era stato costretto a concedere una pausa, anche perchè altrimenti Amber gli avrebbe fatto la ceretta a secco sul petto.
Quindi fu soltanto il suo istinto di conservazione a far allontanare Chris alla ricerca di qualcuno con cui condividere il suo buon umore, qualcuno il cui assurdo metabolismo gli permettesse di essere allegro e irritante anche alle sei di mattina, qualcuno... Darren, insomma.
Per questo quando arrivò al camerino del suo ragazzo entrò senza nemmeno bussare, troppo impaziente, spalancando la porta esclamando allegro<< C'era un gufo! >>
<< Il riccio rotola di sera! >> Esclamò Darren a sua volta, lanciando via la rivista che stava leggendo. Rivista che assomigliava terribilmente a "Cioè".
<< Eh? >>Chris aggrottò le sopracciglia, interdetto.
<< Non lo so, hai cominciato tu a dire frasi senza senso! Io stavo solo leggendo... >>
<< Perchè, sai leggere? >>Domandò Chris sorpreso.
<< Questa battuta non ha mai fatto ridere e mai lo farà. >>Ribattè Darren rivolgendogli una smorfia ad alto contenuto infantile. << Comunque come mai non sei in giro a disseminare crisi isteriche? Di prima mattina sei intrattabile. Quella volta che ho inavvertitamente rovesciato le tue Diet Coke credevo mi avresti flagellato... >>
<< A parte il fatto che non c'era niente di inavvertito nel Disastro della Diet Coke, soltanto la tua solita incompetenza, stamattina sono di buon umore. >>Affermò Chris annuendo, ignorando lo stupore dell'altro che per poco non cadde dallo sgabello.<< Perchè c'era un gufo davanti a casa mia. E questo vuol dire... >>
Non fece nemmeno in tempo a finire che Darren era saltato in piedi puntandogli un dito contro. << La lettera per Hogwarts! >>
E Chris non potè non aprirsi in un sorriso smagliante: ecco perchè aveva cercato Darren.
<< Ti manderò un gufo dalla Sala Comune... >>Concesse il soprano con un sorriso soddisfatto.
Se soltanto avessero scoperto prima che bastava un gufo a mettere Chris di buon umore avrebbero evitato molte crisi di nervi mattutine.


Giorno 3#  Quando finisce un caffè.


Darren stava per entrare nella saletta relax quando la porta si spalancò di botto e uno degli artigli di Dianna per poco non gli cavò un occhio.

<< Ti ammazzo! Sei morto, Chris! >>Dianna si agitava scompostamente tra le braccia di Mark che tentava di trascinarla fuori dalla stanza senza rimetterci organi vitali, a cui gli artigli della ragazza attentavano assiduamente.
Abbastanza spaventato Darren infilò la testa nella saletta, trovando Naya con un paio di enormi occhiali dalle lenti scure in stato di catatonia, abbandonata sul divanetto; Lea se ne stava con la fronte appoggiata al muro, ripetendo a voce bassa e inquietante " è finito...Finito... "
Darren si girò quindi verso Chord, che abbandonato per terra fissava il vuoto tentando di uscire dal coma vegetativo in cui sembrava in procinto di ricadere.
<< Ma che succede? >>
<< Chris ha finito il caffè. >>Spiegò il biondo con aria lugubre. << Nel senso che l'ha bevuto lui. Tutto. Dianna non riesce a farsene una ragione. >>
Darren si grattò la testa, lanciando un'occhiata alla porta dalla quale temeva di veder rientrare la sua amica psicopatica. << Ho notato. Dove sono i resti di Chris? Gli hanno già staccato la testa a morsi? >>
Chord fece un debole sorriso.<< No, si è barricato in bagno prima che potessero farlo a pezzettini e bruciare i resti. >>
Darren ridacchiò, avviandosi al bagno ermeticamente chiuso. 
Bussò un paio di volte. << Sono io, Darren, e vengo in pace, mi apri? >>
<< No. C'è Dianna dietro di te, vero? Ha un machete? Penso che vivrò qua dentro, il bagno delle ragazze è così bello... Poi sono loro quelle discriminate, noi non abbiamo nemmeno la carta igienica... >>
Darren roteò gli occhi. << Non c'è Dianna, Mark l'ha portata da un esorcista. Ci sono solo Lea e Naya, ma prima di ucciderti dovrebbero uscire dal coma... >>
<< Giuri? >>
<< Giuro... >>
<< Parola di lupetto? >>
<< Sì, Chris, parola di lupetto. >>
<< Croce su- >>
<< Chris! >>
Sentì la serratura scattare e la porta si aprì di qualche millimetro, mentre un occhio ceruleo sbucava dalla fessura per controllare che non fosse una trappola per consegnarlo al nemico.
Darren spinse la porta roteando gli occhi ed entrò nel bagno, rimanendo abbagliato dalle luci a cinquecentomila watt che gli frissero cornea, retina e radice dei bulbi oculari.
Chris se ne stava lì, con la brocca del caffè in mano completamente vuota, tremando leggermente. 
O forse erano spasmi.

Aveva anche un tic all'occhio.
Darren lo fissò per parecchi istanti, incerto se ridere o spaventarsi. << Ti senti bene? >>Chiese alla fine, notando le occhiaie spaventose del soprano.
<< Sì. Benissimo. Alla grande. Non dormo da... Non lo so da quanto. Ma sto bene. Sì. Bene. Ho perso la sensibilità alle gambe, ma sto bene. >>
<< Ah, certo. Si vede. Sembri la versione schizofrenica di Mr Hyde. >>
Per un attimo pensò che Chris lo avrebbe gambizzato, non gli aveva mai visto quella luce sinistra negli occhi.
<< Ti ricordi quel gufo? Ora sono due. Due gufi. Anzi, due conigli in amore nel corpo di due gufi. Non è piacevole, non è bello, e non mi fanno dormire. >>
<< Non credi di aver comunque esagerato un pochino? Quel caffè doveva bastare per tutti noi più qualche tecnico. Probabilmente andrai in overdose , dovranno eliminare il personaggio di Kurt dalla serie, le fan Klainer tenteranno il suicidio di massa dopo  aver ammazzato Ryan che tornerà dalla tomba soltanto per ucciderti. >>
Chris tamburellò freneticamente le dita sul marmo del lavello. << E mi stai facendo questa rassicurante anticipazione perchè...? >>
<< Perchè stamattina non avevo ancora bevuto la mia razione di caffè. >> 
E con questo uscì dal bagno lasciando il soprano a picchiare ripetutamente la testa contro il muro.


Giorno 5#Sguardo da "ma va che pirla..."

Darren stava placidamente sognando di essere nella Sala Comune Grifondoro a svolazzare qua e là quando tutto cominciò a tremare con un rumore assordante, e... Si svegliò di soprassalto mentre il comodino accanto a lui vibrava fastidiosamente e la luce del suo cellulare illuminava la stanza di sole  e d'azzurro.

Prima di rispondere guardò il numero e sospirò pesantemente cercando di ricordarsi come si fa a tenere gli occhi aperti.
<< Ti odio. >> Fu la prima cosa che disse avvicinando il cellulare all'orecchio.
Chris ignorò quel momento d'affetto. << Mi serve un fucile ad aria compressa. >> 
<< Sei un maniaco telefonico piuttosto strano, sai? >>
<< Prima mi dai una mano con quei maledetti gufi che non mi fanno dormire, poi se vuoi mi metterò a sussurrare "leccami" e ti chiederò cosa indossi, anche se posso immaginare: il pigiama con C1-P8. >>
Darren tossì un paio di volte tentando di evitare che la sua voce si alzasse di un ottava, cosa che capita ogni volta che mente, per poter rispondere con il miglior tono indignato<< Ti sbagli di grosso! C'è Yoda. >>
Sentì Chris sbuffare una risata.<< Ma si può sapere cosa mangiano questi gufi? Topi aromatizzati al viagra? Vanno avanti da ore! >>
<< Tu non mi hai davvero chiamato alle tre di notte per parlare della vita sessuale dei gufi e della dubbia alimentazione dei topi, vero? Perchè se fosse così potrei non rivolgerti la parola tipo mai più, Christopher Paul Colfer. Mai, mai, mai più. Ho bisogno delle mie nove ore di sonno per essere bello e splendente. >>
<< Senti, raggio di sole, se non vieni qui ad aiutarmi a cacciare quei prolificatori folli dal mio giardino domani sarò di nuovo nervoso, Dianna vorrà di nuovo uccidermi e io me la prenderò con te e dirò di nuovo a Ryan di farti slushizzare. >>
Attimi di silenzio.
Nonostante la lontananza fisica Chris sentì distintamente il criceto obeso nidificato nel cervello di Darren muovere qualche passo sulla ruota.
<< "Di nuovo"? Tu hai detto a Ryan... Sei stato tu! Come hai potuto?! >>Strillò Darren incapace di credere che Chris gli avesse fatto davvero una cosa del genere.

Chris sbuffò, colpevole.<< Da quando fai caso ai dettagli di quello che dico? >>
<< Si può sapere che gli hai detto per fargli mettere quella scena così drammatica?! >>
<< Niente! Niente di grave... Sì, beh, quel giorno ero nervoso e potrei aver accennato a Ryan il fatto che ora che la granita in faccia è un rito di passaggio... Che Blaine potrebbe sembrare più unito alle New Directions... E che se non l'avesse inserito nel copione me ne sarei andato. >>
Darren era indignato. << Ma... Ma perchè!? >>
<< Avevi appena rovesciato le mie Diet Coke mattutine! >>
Non si sa bene per quale motivo, forse voleva ucciderlo con le sue mani, forse non osava immaginare cosa il soprano avrebbe potuto consigliare a Ryan durante un accesso di caffeina, fatto sta che alle tre e mezza Darren si trovava a casa di Chris e stava fissando con un certo interesse i due volatili intenti a procreare sull'albero di fronte alla finestra.
Inclinò la testa di lato, seguendo i movimenti contorti dei due animali.<< Non credevo fossero così... Snodabili. >>
<< Quando avrai finito di fare il guardone mi darai la pistola a pallini che mi hai portato? >>Sbuffò Chris, pronto a tutto ormai pur di liberarsi di quella prolifica presenza pennuta fuori dalla sua finestra.
<< Non so, non credo di voler assistere alla cosa. E poi mi fai già abbastanza paura di solito, non voglio vederti con una pistola. >>Borbottò l'attore prendendo dalla borsa l'arma giocattolo di quando aveva dodici anni.<< Ma non starai un po' esagerando? Ammetto che fanno un notevole casino, ma sono animali protetti... >>
<< Darren, tu non capisci, rischio anch'io l'estinzione! Non la smettono mai, e poi mi sento sempre osservato. Se ne stanno lì, con quegli occhi inquietanti così... Così rotondi...  >>
<< Oh sì, gli occhi rotondi sono una cosa proprio strana. >>Annuì Darren, evidentemente divertito.
Per un attimo pensò che Chris gli avrebbe scaricato la pistola addosso.
Di sicuro aveva preso in considerazione la cosa.
Ne era certo.
Ma lo stridio particolarmente acuto da parte di uno dei due uccelli là fuori probabilmente aveva fatto rivedere al soprano le sue priorità facendo passare l'impellente bisogno di far male a Darren in secondo piano, perchè Chris si avvicinò minacciosamente alla finestra spalancandola con uno ringhio malamente trattenuto.
Faceva un po' paura.
<< Ma li vedi? Mi stanno sfidando. Dici che posso farli a pezzi con i miei coltelli? >>
<< Chris! >>

<< Dai! Gliene tiro uno. Uno solo. Non è detto che li colpisca, no? E poi non sei stufo di cibo cinese? Posso offrirti spiedini di gufo... >>
Darren stava cercando di decidere se ridere o darsi alla fuga come un pokèmon selvatico sbucato per caso dall'erba alta.
<< Quanto sei esagerato... Sei sempre così violento! Lascia fare a me, risolverò la cosa senza spargimenti di piume. >>Affermò il riccioluto con convinzione, avvicinandosi alla finestra facendo cenno a Chris di lasciargli spazio.
Il soprano incrociò le braccia al petto inarcando un sopracciglio mentre lo guardava con curiosità.
Darren prese posizione sporgendosi appena dal davanzale, fece scrocchiare le dita e con tutta la sobrietà del mondo prese ad agitare le braccia.
<< Via! Sciò, circolare! >> Esclamò cercando di spaventare i due pennuti, che si fermarono un secondo inclinando le teste rotonde di lato rivolgendogli il tipico sguardo da "ma va che pirla".
Sguardo molto simile a quello di Chris in quel momento, tral'altro, che però lo lasciò continuare per alcuni minuti perchè era comunque divertente.
Alla fine in un impeto di irritazione Darren si era diretto al divano rovesciando la sua borsa e scuotendola per sparpagliare il contenuto un po' ovunque finchè non trovò la pistola giocattolo, che agguantò con nervosismo.
<< Ehi, serial pirler, credevo volessi evitare proiettili volanti. Pensavo ti volessi arruolare al WWF, già ti ci vedevo in missione in Zamibia a difendere i Dodo estinti qualche secolo fa... >>
Stava per aggiungere che se fosse stato sbranato da una tigre mentre era in missione in Malesia avrebbe dato tutti i suoi vestiti ai bambini poveri quando si rese conto che Darren stava indossando la camicia che gli aveva regalato lui.
E che quell'aria da cacciatore in azione non era affatto male.
Darren mentre agguantò con destrezza l'arma e la caricò di pallini gialli.
E Chris svalvolò.
Doveva essere l'irrsistibile fascino di Rambo.
O di Tomb Raider.
O forse era soltanto l'assenza di sonno e la lontananza da lui degli ultimi giorni a fargli salire la temperatura in tre secondi netti.
Fatto sta che Darren fece appena in tempo ad alzare gli occhi per notare il cambiamento nell'espressione del soprano, quel mutamento quasi inquietante che aveva portato le iridi azzurre a prendere la forma di una parola.
Indizio?
Parola che inizia per "s" e continua con il nome di un distributore di benzina.
Un ulteriore indizio potrebbe essere Darren che lancia la pistola da qualche parte dietro al divano per accogliere Chris tra le braccia prima che il soprano lo spingesse con irruenza contro al muro aprendo la camicia con un gesto secco, facendo saltare tutti i bottoni.
<< Facciamo concorrenza a quei dannati gufi! >>







Angolino di Sara
Allora, sono stata brava o no ad evitare battute facili e scontate su uccelli vari? Siete orgogliosi di me?:D
Anche se forse potrei aver rovinato i miei sforzi con questa nota finale...
Comunque. Ultimamente sono stata così poco al pc (maledetta scuola!) che continuavo a sbagliare a digitare, quindi ci saranno più errori di battitura che parole corrette :S Cercherò di correggere a mente fresca :)
A presto! :D









   
 
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