08/03/2012
9 recensioni
• Eppure lui era così bello •
Bello.
Ecco la prima parola che le era venuta in mente, la prima volta che l'aveva visto, nonostante fosse in condizioni pietose, appena evaso da Azkaban.
L'aveva visto lottare contro il professor Lupin, trasformato in lupo mannaro, e aveva provato ammirazione.
Col tempo, il sentimento era cresciuto ed ora si poteva dire che aveva una cotta per lui.
Sembrava avesse perso le tracce di Azkaban, ma lei riusciva a vedere l'ombra nei suoi occhi.
Quell'ombra presente in ogni sua risata, ogni suo sorriso, ogni sua parola.
L'ombra di Azkaban, l'impronta che aveva lasciato dentro Sirius.
Un ricordo indelebile di dodici anni passati in quella prigione, per un crimine che non aveva commesso.
Hermione sembrava l'unica che riusciva a vedere quell'ombra.
O almeno, se anche gli altri la vedevano, non lo dimostravano.
In certi momenti, mentre era intenta a fissarlo, provava l'impulso di abbracciarlo, confortarlo...baciarlo.
Dopodichè si risvegliava, come da un sogno, scuoteva la testa ed arrossiva, dandosi della sciocca per avere quei pensieri.
Come avrebbe potuto Sirius guardare una ragazzina come lei?
Eppure si illudeva, quando lui si voltava e le sorrideva, ma poi la parte razionale prevaleva, ed era certa che sorridesse non solo a lei.
Tuttavia, quando lo vide venire colpito da un Avada Kedavra di Bellatrix Lestrange, e venire risucchiato dall'arcata misteriosa,
si pentì di non aver mai esaudito almeno uno dei suoi desideri.*
Eppure lui era così bello.
Note d'autrice:
Questa storia è nata da un pomeriggio di scuola estremamente noioso, durante l'ora di inglese.
E' la mia prima storia, spero di averla scritta bene e che sia piaciuta.
Ho cercato di mantere il personaggio di Hermione più IC possibile, come per il fatto che, penso, Hermione magari pensi di baciare il ragazzo (o l'uomo) che ama.
Ma allo stesso tempo, data la sua intelligenza, si renda conto dell'amore impossibile e si dia della sciocca.
Beh, ecco qui. Ripeto : spero vi sia piaciuta.
C Sama
* Mi riferisco ai desideri che prova Mione di confortare, abbracciare, o anche baciare il Black.
Ecco la prima parola che le era venuta in mente, la prima volta che l'aveva visto, nonostante fosse in condizioni pietose, appena evaso da Azkaban.
L'aveva visto lottare contro il professor Lupin, trasformato in lupo mannaro, e aveva provato ammirazione.
Col tempo, il sentimento era cresciuto ed ora si poteva dire che aveva una cotta per lui.
Sembrava avesse perso le tracce di Azkaban, ma lei riusciva a vedere l'ombra nei suoi occhi.
Quell'ombra presente in ogni sua risata, ogni suo sorriso, ogni sua parola.
L'ombra di Azkaban, l'impronta che aveva lasciato dentro Sirius.
Un ricordo indelebile di dodici anni passati in quella prigione, per un crimine che non aveva commesso.
Hermione sembrava l'unica che riusciva a vedere quell'ombra.
O almeno, se anche gli altri la vedevano, non lo dimostravano.
In certi momenti, mentre era intenta a fissarlo, provava l'impulso di abbracciarlo, confortarlo...baciarlo.
Dopodichè si risvegliava, come da un sogno, scuoteva la testa ed arrossiva, dandosi della sciocca per avere quei pensieri.
Come avrebbe potuto Sirius guardare una ragazzina come lei?
Eppure si illudeva, quando lui si voltava e le sorrideva, ma poi la parte razionale prevaleva, ed era certa che sorridesse non solo a lei.
Tuttavia, quando lo vide venire colpito da un Avada Kedavra di Bellatrix Lestrange, e venire risucchiato dall'arcata misteriosa,
si pentì di non aver mai esaudito almeno uno dei suoi desideri.*
Eppure lui era così bello.
Note d'autrice:
Questa storia è nata da un pomeriggio di scuola estremamente noioso, durante l'ora di inglese.
E' la mia prima storia, spero di averla scritta bene e che sia piaciuta.
Ho cercato di mantere il personaggio di Hermione più IC possibile, come per il fatto che, penso, Hermione magari pensi di baciare il ragazzo (o l'uomo) che ama.
Ma allo stesso tempo, data la sua intelligenza, si renda conto dell'amore impossibile e si dia della sciocca.
Beh, ecco qui. Ripeto : spero vi sia piaciuta.
C Sama
* Mi riferisco ai desideri che prova Mione di confortare, abbracciare, o anche baciare il Black.