Serie TV > The Dukes of Hazzard
Segui la storia  |       
Autore: Lella Duke    09/10/2006    1 recensioni
"Non una parola tra di loro, non un sorriso, non una lacrima; c'erano soltanto una sottesa gioia ed un'insperata consapevolezza di essere di nuovo insieme..." Questa storia è il seguito di "Rose".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bo Duke, Daisy Duke, Jesse Duke, Luke Duke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo quarto: L’addio

Capitolo quarto: L’addio

 

Distesi con la schiena poggiata sulla nuda terra. Corpi madidi di sudore avvinghiati l’uno all’altra come a voler trattenere il più a lungo possibile sensazioni credute perse e ritrovate nell’arco di pochi istanti. Respiri affannosi e cuori che battevano all’impazzata. Questo era ciò che rimaneva di una passione consumata in fretta e senza pensare alle conseguenze di un simile gesto. Rose giaceva immobile con la testa delicatamente poggiata sul petto di Luke; con un braccio circondava la vita del ragazzo mentre la sua mano era ancora impigliata tra le dita del suo amante. Luke aveva avvolto Rose nel suo caldo abbraccio ed in quella posizione si era ritrovato la sua bionda e morbida chioma a solleticargli le narici.

“Non ho mai dimenticato il profumo dei tuo capelli.” Disse improvvisamente quando avvertì finalmente il suo respiro divenire regolare.

“E io non ho mai dimenticato il sapore delle tue labbra. Disse Rose aprendo gli occhi per un istante.

Luke aumentò la morsa del suo abbraccio e sollevando leggermente la testa posò un bacio sulla fronte della ragazza.

“Lukas io… Io non lascerò mio marito.” Riprese Rose dopo un breve silenzio.

“Lo so.”

“Domani mattina me ne andrò e probabilmente non tornerò mai più.”

“So anche questo.”

“Non sarebbe dovuta andare così, se non ci fossimo mai separati adesso staremo insieme. Aggiunse ancora Rose lasciando trapelare tutto il proprio rimpianto per ciò che sarebbe potuto essere ed invece non era stato e sollevando la testa guardò Luke negli occhi.

“Evidentemente non era scritto nel nostro destino. Rispose tristemente Luke accarezzando con il dorso della sua mano le gote della giovane.

“Sai una cosa? Quando stamattina ci si è guastata la macchina e ci siamo resi conti che Hazzard era la contea più vicina a noi, ho insistito io per venire fin qui a cercare un meccanico. La mia intenzione era quella di trovare la tua famiglia e porgere loro le mie condoglianze… non è buffo? Se anche non ti avessi rivisto dal tuo amico Cooter, ti avrei comunque incontrato a casa tua.”

“Già è davvero esilarante!... A quanto pare il fato si è divertito parecchio con noi!” Fu la risposta sarcastica del ragazzo.

Rose si lasciò di nuovo cadere sul petto di Luke; respirò ancora profondamente l’odore della sua pelle con il desiderio di riempirsi i polmoni anche per i giorni a venire ed assaporò quella sensazione di pace e di amore che solo lui era stato in grado di farle provare, con la speranza di colmarsi il cuore per gli anni che ancora aveva di fronte.

Un fugace sguardo all’orologio e Luke si rese conto che purtroppo il tempo a loro disposizione stava per finire; a malincuore quindi richiamò l’attenzione di Rose con una carezza sulla schiena un po’ più vigorosa delle altre e la invitò ad alzarsi. Rivestirsi ad andarsene via era l’ultima cosa che la giovane avrebbe voluto fare, ma sapeva bene che suo marito la stava aspettando, tanto più che non sospettava assolutamente nulla e se non l’avesse vista rientrare nella pensione a breve, si sarebbe di certo preoccupato; non potendo fare altrimenti dunque, si staccò dal corpo di Luke e si alzò in piedi.

I due si incamminarono di nuovo lungo il sentiero che li avrebbe ricondotti alla fattoria; la tristezza che riempiva i loro occhi era palese, il dolore che albergava nei rispettivi cuori era tangibile. Sapevano entrambi che soltanto pochi minuti ancora li separavano da quello che sarebbe stato un addio definitivo. Nessuna delle domande che Luke avrebbe voluto rivolgere a Rose era stata formulata, ma a quel punto non aveva più importanza; c’era ancora soltanto qualcosa di non detto tra di loro ed era arrivato il momento di tirarlo finalmente fuori: “ti amo Rose… ti ho sempre amata tanto!” Disse Luke abbassando lo sguardo e stringendo di più la mano della giovane.

“Ti amo Lukas!” Fu la risposta che Rose pronunciò regalando un triste sorriso al ragazzo.

 

La notte era ormai scesa e l’oscurità aveva avvolto la fattoria dei Duke con la sua coltre nera; la luna luminosa e alta nel cielo sembrava farsi beffe di Luke apparendo così bella e grande. Se Rose fosse stata accanto a lui in una serata del genere, l’atmosfera e la cornice sarebbero state assolutamente perfette, ma godere di tanta grazia offerta da madre natura completamente solo, faceva perdere fascino persino alla luna.

Luke era sdraiato sul fieno all’interno granaio; le braccia incrociate dietro la testa a fargli da cuscino. Erano ore ormai che ripercorreva mentalmente tutta la giornata appena trascorsa; rivedeva continuamente l’amato volto di Rose e riusciva ancora a sentire il calore del suo corpo contro il proprio. Quando erano arrivati di fronte alla fattoria, avevano trovato Cooter già seduto al posto di guida del suo carro attrezzi. Era seguito un rapido saluto a Jesse, Daisy e Bo ed infine Rose si era voltata un’ultima volta verso Luke. Il giovane le aveva preso il viso tra le mani e le aveva posato un bacio sulle labbra; Rose aveva risposto a quel bacio lasciando che prevedibili lacrime solcassero le sue gote. Solo il tempo per un ultimo abbraccio e poi, così come era arrivata, se ne andò via per sempre.

“Pensi di passare la notte qui dentro?” La voce di Bo si fece largo sommessa dal retro del granaio.

“Tra poco rientrerò in casa, non ti preoccupare!” Rispose Luke mantenendo gli occhi serrati.

“Ti dispiace se rimango a farti compagnia?”

Se proprio non hai niente di meglio da fare…!”

“Ti va di parlare un po’?” Aggiunse ancora Bo sedendosi accanto al cugino.

“Non c’è niente da dire Bo… se n’è andata… e questo è quanto. Sospirò Luke sollevandosi lentamente e voltando il viso in direzione del giovane.

“Non c’è bisogno che ti chieda cosa avete fatto oggi pomeriggio, vero?” Proseguì Bo iniziando a tormentarsi distrattamente le dita delle mani.

Luke rimase qualche istante in silenzio tentando di trovare le parole giuste che gli sarebbero occorse per formulare la sua risposta: “Non avrei dovuto permettere che accadesse…” Disse poi.

Bo non ebbe bisogno di ulteriori conferme a quello che era stato da subito il suo primo ed unico sospetto; allungò un braccio e circondò affettuosamente le spalle del cugino tentando di trasmettergli così tutta la sua comprensione ed il suo appoggio incondizionato.

Sei pentito?” Chiese dunque.

“C’è rimpianto, c’è rimorso, ma pentimento no!

“Già! Forse alla fine di tutto, questa era l’unica conclusione possibile…”

“Che vuoi dire?” Chiese Luke profondamente incuriosito dalla frase di Bo

“Beh!... Voglio dire che peggio di così non potresti stare e considerando che ti sei inflitto il colpo di grazia da solo, d’ora in poi non potrai far altro che sentirti meglio… un po’ alla volta è chiaro. Ci sono dei momenti della vita che, se non tocchi il fondo, non puoi iniziare a risalire e forse questa è la volta buona che riesci realmente a toglierti Rose dalla testa. In fin dei conti oggi hai scoperto che, al contrario di ciò che credevi, è sopravvissuta e si è rifatta una vita… nonostante tutto lei è andata avanti… ora tocca a te!”

Per la prima volta da quando avevano iniziato quella breve conversazione, Luke si lasciò sfuggire un debole sorriso: “ma da quando sei diventato così saggio?” chiese poi ampliando la portata del suo sorriso.

“Ho avuto un buon maestro!” Disse Bo rispondendo apertamente a quel sorriso e strizzando gli occhi con fare benevolo. “Sai che ti dico? Sarà meglio andarcene a dormire o domani avrai tanto di quel sonno da non riuscire a guidare e per la prima volta in quattro anni il Generale Lee non si aggiudicherà il trofeo del quattro luglio!” Continuò poi alzandosi in piedi e trascinandosi dietro il cugino di peso.

“Grazie!” Sussurrò Luke iniziando il breve tragitto verso l’entrata della fattoria.

“Di niente!” Rispose Bo camminandogli di fianco.

Poco prima di richiudere la porta alle sue spalle, Luke si soffermò qualche altro istante ad osservare la luna così come aveva fatto tante volte in passato con Rose al suo fianco. Di sicuro le parole di Bo lo avevano rincuorato e nel profondo dentro di sé sapeva che il cugino aveva ragione. Tuttavia non era così ottimista come Bo e sapeva per certo che di notti tristi come quella ce ne sarebbero state tante altre. Si era chiesto spesso se un cuore già infranto potesse rompersi di nuovo… la risposta era si… adesso lo sapeva…

 

 

I fell out of her eyes                                                            Sono caduto dai suoi occhi

I fell out of her heart                                                          Sono caduto dal suo cuore

I fell down on my face                                                        Sono caduto giù di faccia

I tripped and I missed my star                                            Sono inciampato e ho perso la mia stella

I fell and fell alone…                                                         Sono caduto e sono caduto da solo…

 

 

 

Fine

 

 

Il brano che ho inserito alla fine di questo capitolo l’ho estrapolato da “The moon’s a harsh mistress” cantata da Tom Wopat (Luke). La canzone in questione è quanto di meglio possa chiedere un cuore sensibile: un testo incredibilmente dolce valorizzato dall’armonia di un pianoforte e da un delirio di violini che entrano in scena con la seconda strofa. Assunti lapidari che toccano l’anima per la loro semplicità.

Vi sembro un po’ di parte nel descrivere questa canzone? Scusate, ma è più forte di me! Semplicemente l’adoro!

Allora che ne pensate della mia storia? Vi è piaciuto il seguito di “Rose”? Spero di ricevere molte opinioni al riguardo mi raccomando!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Dukes of Hazzard / Vai alla pagina dell'autore: Lella Duke