Era una calda giornata a Los Angeles.
Il mare si infrangeva sulle coste di Malibu.
Una brezza scompigliava i suoi ricci bruni, e il sole faceva luccicare il septum.
Taylor guidava nella sua auto fino a casa, dopo una lunga settimana con la band.
Arrivò nel suo vialetto, scese dalla macchina e camminò lentamente verso la porta. Appena entrò nella buia abitazione, spalancò le grandi finestre e lasciò entrare un po' di aria pulita. Sistemò in un angolo la valigia e scivolò nella cucina, mise su un po' d'acqua per il the. Sentì squillare il telefono e rispose. La chiamata durò circa quaranta secondi. Riattaccò il telefono e spense il fornello, uscì di nuovo dalla casa e si avviò verso il parco di nashville. Camminò velocemente verso la panchina gialla di fronte al lago. Un ragazzo era seduto là, un ragazzo che lui conosceva molto bene. Si sedette accanto a lui.
-Come stai?
-Bene, sono solo un po' stanco.
-Settimana dura?
-Oh si.. volevo dormire un po' ma ho ricevuto la tua chiamata, tu come stai?
-Non male, un po' teso devo dire.
-Tuo fratello ti ha fatto arrabbiare di nuovo?
-Continua a sparare cazzate, sopratutto sul tuo conto.. non voglio immaginare la sua reazione se solo sapesse che ci frequentiamo ancora.
-Basta non farglielo scoprire no?!
-Già.
Zac sorrise e si avvicinò a Taylor che lo abbracciò forte.
-Nessuno ci dividerà, e tu lo sai.- disse York
Poi prese il viso dell'amico tra le sue mani magre e lo baciò con dolcezza, si staccò e si guardò intorno, assicurandosi che nessuno li avesse visti.
Si alzarono e ognuno proseguì per la sua strada.