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Autore: Daistiny    14/03/2012    0 recensioni
Eri e sarai sempre la mia casa... la mi sola isola in cui riposare...
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Basch, Gabranth, Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Daisy guardava quasi infastidita le persone che la fissavano sembrava che nessuno fosse alla sua altezza. L'unica razza che sembrava molto ammirare ed apprezzare erano le Viera.
La bellezza di Daisy non le rendeva giustizia, ovunque andasse  gli occhi di tutti erano puntati su di lei, ciò la infastidiva non poco. Non amava essere al centro dell'attenzione, ne che si parlasse di lei.
Si era già creta in torno alla sua figura una certa fama che si era sparsa per tutta Rabanastre come una folata di vento, dopo che qualcuno l'aveva vista in compagnia di Dior.
Per questo la chiamavano anche "Manaar" o"Numira", sempre in riferimento alla sua conoscenza con Dior.
Daisy era facilmente riconoscibile  per via della ricca foggia di abiti che indossa rispetto alle altre persone. Il suo stile era decisamente diverso rispetto ad un abitante di Rabanastre.
Ogni volta sfoggiava un abbigliamento diverso dal solito, che richiamava in qualche modo le varie usanze di alcuni paesi di Ivalice, non solo,  anche i capelli erano sempre raccolti od acconciati in qualche strana maniera.
Era quasi metà luglio quando Daisy si recò nel negozio di Migelo dove più volte andava a fare acquisti. La ragazza ora mai era diventata un'assidua cliente di quel negozio dove per almeno due o tre volte al giorno si recava a fare spese.
Quella volta doveva comperare alcuni manufatti che aveva ordinato per le sue ricerche e voleva sapere se erano arrivati o meno.
Migelo provava per Daisy una certa simpatia incurante delle voci che circolassero sul conto della sua cliente.  Il Bangaa si avvicinò alla ragazza salutandola calorosamente come sua consuetudine, la ragazza ricambiò il saluto sorridendo dolcemente.

Migelo- Buongiorno signorina Daisy benvenuta.

Daisy - Buongiorno anche a lei Vorrei chiedere se l'ordine che avevo fatto la volta scorsa è arrivato, ora mai è passato quasi un messe.

Migelo- Sono arrivati ieri, adesso si trovano del retro se aspettate un attimo ve li porto.

Daisy -La ringrazio. Quegli oggetti sono fondamentali per le mie ricerche.

Migelo -Lo sa non è stato facile reperire quello che mi aveva chiesto?! E stato quasi impossibile trovarli.

Daisy -Non si preoccupi sara ricompensato a dovere.

Migelo -Siete sempre così splendida, che gli dei vi sorridano sempre.

Daisy - Vi ringrazio. Ma non credo negli dei... non sono degni di essere chiamati così i vostri dei.

Le parole della ragazza suonarono quasi come una bestemmia, ma Daisy non sembrava scomporsi più di tanto, la gente che invece era presente nel negozio la guardò in malo modo. 
Daisy intuì subito che d'un tratto l'atmosfera si era fatta pesante, quasi irrespirabile ma ciò non le fece cambiare atteggiamento che rimase quello di sempre.
Nel frattempo un ragazzo entrò nel negozio, aveva quasi 17 anni, portava con se una grossa cesta di paglia piena di tanti monili.
Il ragazzo trascinava con fatica quel grosso fardello, trascino la cesta fin dove si trovò Migelo mentre Daisy con aria abbastanza seccata parlava con il bangaa.

Daisy -Finalmente sono arrivati! Grazie ancora Migelo.

Migelo -Per voi questo ed altro.

Il ragazzino domandò perchè quella ragazza aveva voluto comprare quella, che per lui era un inutile paccottiglia, decidendo così di intrufolarsi nella discussione tra le due persone.
Iniziò a tempestare di domande Daisy, quella era anche la prima volta che aveva la possibilità di scambiare due parole con quella ragazza che tutti definivano fredda.

Ragazzo -A cosa servono tutta questa inutile roba?

Daisy -Il valore di quella che tu chiami inutile roba è immenso. Vale quanto vale la vostra monarchia.

Ragazzo - Quindi hanno un valore indecifrabile?

Daisy -Si! Sono reperti provenienti dalla Valentia al confine con le terre di Nabradia. Anche se penso che per la loro manifattura, l'elaborazione dei disegni e lo stile secondo la loro provenienza deve risalire  alla leggendaria Giruvegan.

Quelle parole catturarono l'attenzione di tutti. La ragazza lasciava far intendere che sapeva tante cose sugli antichi miti di Ivalice e le domande che il ragazzo poneva mentre osservava con molta attenzione la giovane ragazza trovavano quasi sempre una risposta.

Era passato un mese in cui Vaan, era questo il nome del ragazzo aveva portato la cesta, era riuscito a fuggire dalla fortezza di Nalbina ascoltava con attenzione ciò che Daisy diceva.

Vaan- Come fai a sapere tante cose?

Daisy-Ho quasi passato un intero mese a studiare e fare ricerche sulla storia di Ivalice nella biblioteca reale. Trovo che la storia di Ivalcie con i suoi miti e con le sue leggende siano molto interessanti. Io stessa voglio capire che è successo secoli prima dell'Alleanza Galtea. Tu Vaan devi avermi visto molte volte alla taverna mentre leggevo ?

Vaan -Come fai a sapere come mi chiamo?

Daisy -Ti pare che non conosca i nomi degli assistenti di Migelo? Si vede da un miglio di distanza che cresi alle voci sul mio conto e chissà quale strana idea ti sarai fatto su di me.

Vaan -Non è verò!

Daisy -Dici?! Ti do un consiglio, rimani con i piedi per terra ed evita di volare troppo in alto. La vita di un ladruncolo è molto diversa da quella di un aviopirata.

L'ultima frase colpì tantissimo Vaan che non riusciva a credere alla parole della ragazza. Daisy dimostrò con molto poco che la sapeva lunga sul suo conto e che le voci sul suo conto erano del tutto false.
Detto ciò Daisy pago quello che aveva salutato, saluto ancora una volta il Bangaa e il suo assistente e se ne torno direttamente a casa, dove vi rimase per alcune ore.
Le ore sembravano passare velocemente mentre Daisy si concentrava sulle sue ricerche, con la mente però si trovava altrove. Ripensando a Kavin e alla sua amata Lyond, le mancava tantissimo casa, dentro di se la ragazza provava tanta nostalgia della sua terra quanto tanta rabbia che provava per Kavin il suo amore.   

Lo studio però non sembrava fare progressi e Daisy non aveva tanta voglia di rimanere sui libri. Le forze le venivano meno, decise così di staccare un po', prese uno dei suoi libri e uscì recandosi alla taverna sperando così di trovare un po di pace.
Daisy arrivata alla taverna "Mare di sabbia" come al solito la trovò sempre piena, si andò a sistemare nel suo solito posto che per fortuna era rimasto libero. Non perse un minuto che la ragazza iniziò a leggere il suo libro, ordinando prima qualcosa qualche spuntino.
Non passo qualche minuto che un uomo di grossa corporatura gli si avvicinò, chiedendole molto educatamente se si potesse sedere.
Senza staccare gli occhi dal libro, Daisy rispose all'uomo che poteva accomodarsi e che non le dava fastidio.

Uomo -Mi dispiace disturbarla volevo chiedere se potevo sedermi qui, non ho trovato posto libero ed ho visto poi questo.

Daisy -Si sieda, non disturba affatto, mi dia del tu.

Uomo -Mi scusi.

Daisy -Perche dovete scusarvi non avete fatto nulla di male.

Uomo -Come mai siete così scontrosa come si dice in giro?

Daisy -(Ci risiamo!) No! Solo perchè mi piace la solitudine non vuol dire che io sia scontrosa, non so cosa vi abbiano detto sul mio conto ma non sono quel tipo di persona che gli altri mi dipingo.

Uomo -Allora come siete?

Daisy -Sono quel tipo di persona che vive e lascia vivere.La cosa che più detesto è quando gli altri danno peso alle dicerie senza sapere come stanno realmente i fatti. Ecco tutto.

Uomo -Quindi la mia presenza non vi da fastidio?

Daisy -Che razza di domanda è?!  Perche la vostra presenza mi dovrebbe creare fastidio?

Disse la ragazza guardando fisso l'uomo che prima di risponderle indugiò un po'. Quella ragazza sembrava ignorare chi si trovasse di fronte, temendo qualche reazione da parte della stessa decise di rimanere un po sulle sue.
Daisy notò il cambiamento dell'atteggiamento dell'uomo e gli chiese direttamente se qualcosa non andava.

Daisy -Qualcosa non va? Perchè vi nascondete? Temete che io possa avere chissà quale reazione di riluttanza nei vostri confronti? Perche?! Non sembrate avete la faccia di una persona orribile ma quella di una persona onesta che è stata ingiustamente accusata.

Uomo -Vi sembro forse questo?

Daisy -Si! La vostra faccia dice tutto.

Uomo -Quindi sapete chi sono?!

Daisy -Lo ignoro... ma se volete potete dirmi il vostro nome. Il mio è Daisy.

Uomo -Io sono solo... Basch.


   
 
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